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Contrairement aux interprétations coutumières il y a un dialogue permanent entre la République, le Politique et les Lois et non une rupture ou un changement substantiel de la pensée politique de Platon. Une analyse minutieuse de Leg. V... more

Perché è necessario il dialogo? Partendo da Socrate e Platone e arrivando al dibattito contemporaneo sull’epistemologia delle virtù, passando per Giordano Bruno, Minna Specht e Luce Irigaray, Laura Candiotto sostiene che senza il dialogo... more

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- by Laura Candiotto
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  Socrates, Educazione, Platone, Dialogo

Ione. Il passaggio dalla cultura orale alla cultura scritta stravolge la struttura del sapere e introduce più esplicitamente alla distinzione tra forma e contenuto. Socrate trae le somme di questa trasformazione

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- by Italo Nobile
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  Epistemology, Plato, Socrates, Philosphy of Language

Para salir de la sombra protectora representada por el propio maestro Platón, Aristóteles toma en consideración la teoría de las ideas y la somete al propio corte intelectual, selectivo y crítico, a través del cual busca primero... more

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- by Stefano Ulliana
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  History of Ideas, Plato, Aristotle, Idealism

L'intervento propone una peculiare demarcazione fra filosofico e politico nel pensiero greco antico, con particolare attenzione a Eraclito, Tucidide e Platone. La tesi di fondo è che il rapporto fra filosofia e politica viva... more

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- by Luigi Laino
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  Filosofía, Ontologia, Platone, Filosofia Teoretica

https://revistas.ucm.es/index.php/GERI

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- by Elisabetta Poddighe
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  Plato, Aristotle, Local History, Athenian Democracy

In this paper I argue that in the Phaedo (101b1-105b3) 1) there is an homologous (according to Greimas-Courtes’ definition of “homology”) relationship between the pragmata and the ideas which is based on a semantic logic, 2) pragmata and... more

In this paper I argue that in the Phaedo (101b1-105b3) 1) there is an homologous (according to Greimas-Courtes’ definition of “homology”) relationship between the pragmata and the ideas which is based on a semantic logic, 2) pragmata and ideas observe the same kind of relationship which depends on “compatibility” and “incompatibility” (“conjunction” and “disjunction” for Greimas), and, 3) in this excerpt, Plato inaugurates a semiotics of the natural world. In the last argument of the Phaedo there is a discussion about the direct and indirect opposition by which Socrates states that an opposite cannot become its own opposite. When an opposite approaches a thing carrying the respective opposite, this thing will either withdraw or will cease to exist. This excerpt is close to Timaeus 56-57 in which the same warlike metaphor is employed to explain the change of matter. This metaphor shows that what is different becomes opposite. This is the case of fire and snow in the Phaedo: when the heat approaches the snow, the latter either escapes or dies. Starting from these considerations, Plato analyses the relationship of opposition. Indeed, it seems that the relationship between two things (or two ideas) can be of either similarity or dissimilarity. This allows us to look at Plato’s analysis by means of Greimas’ structural semantics which considers the basic structure of relationship (and of signification) in terms of conjunction and disjunction. The semiotic square fits well with the example of fire and snow, showing that the basic relationship between elements (things or ideas) is of polarity and analogy. This fact splits reality into two different and opposed fields according to the chosen catégorie sémique. According to these premises, a thing is a complex of properties which are opposed to the properties of another thing: this fact gives birth to an opposition of second level. This is due to the fact that a thing receives its own properties from the idea which occupies (katekhein) the thing and this means that physical processes reveal eidetic relations. Furthermore, the pragmata can be considered as epiphenomena of the ideas, i.e. as signs of the ideas since they show the structural relations among them. By following this assumption, Plato inaugurates a “semiotics of the natural world” and a “physics of the ideas”.

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- by Silvio Marino
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- 17
  Philosophy, Philosophy Of Language, Plato, Semantics

Platon’un bilgi kuramını incelemeye geçmeden önce, araştırmacıların vurguladığı bir kaç noktayı ortaya koymak gerekiyor. Her şeyden önce Platon bilgi kuramını belli bir diyalogta sistematik olarak sunmuş ve işlemiş değildir; her ne kadar... more

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- by İsmet Tekerek
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- 7
  Plato, Felsefe, Platon, Platone

La scienza politica nasce in seno alla filosofia greca caratterizzandosi come una scienza trascendente e, al contempo, sperimentale, vale a dire un’arte sapienziale a cavallo tra simbolo e prassi. Essa vede l’uomo e la politica come luogo... more

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- by Filippo Giorgianni
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- 18
  Political Sociology, Political Philosophy, Political Theory, Plato

Nuova edizione integrale di T. Moro, UTOPIA (Giunti-Demetra, Firenze 2018). Introduzione e cura di D. Breschi. Utopia è isola non così lontana, sia pur non definita nelle sue coordinate geografiche. Non è così lontana, perché nella... more

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- by Federica Montevecchi
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  Friedrich Nietzsche, Presocratics, Platone, Giorgio Colli

I miti di Platone, a cura di FRANCO FERRARI, con una premessa di MARIO VEGETTI, Milano, BUR, 2006, pp. 360. In questa preziosa antologia dei miti più celebri presenti nei dialoghi platonici, merito di Ferrari è quello di prendere in... more

Da secoli siamo abituati a pensare alla nascita della filosofia solo con la sua prima comparsa sul terreno, in Grecia, nel vi secolo a.C. È verosimile, invece, che il suo albero abbia radici molto più antiche, da ritrovare nella Creta... more

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- by luca grecchi
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- 7
  Presocratic Philosophy, Archeologia, Filosofía, Presocratics

rnfi)vo' (Diotima a socrate) Sigmund Freud, nella creazione della psicoanalisi, dette un rilievo assolutamente cenfale alla sessualita; per essere più esatti le pulsioni sessuali, o libido, poi eros, rappresentarono uno dei cardini... more

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- by Marco Solinas
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  Psychology, Psychoanalysis, Philosophy, Classics

1 G. Limone, Dal mito platonico della biga alata alla colomba di Kant: per una rivoluzione nel rapporto tra corpo e conoscenza, in F. Ricci (a cura di), Il corpo nell'immaginario. Simboliche politiche e del sacro, Edizioni Nuova Cultura,... more

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- by Giuseppe Limone
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  Immanuel Kant, Platone

ebook pubblicato da Mauro Bargellini E' stato sempre riconosciuto che la Tradizione iniziatica occidentale è stata veicolata dal neoplatonismo, ma inspiegabilmente Platone non è quasi mai stato considerato un esponente della Tradizione.... more

ebook pubblicato da Mauro Bargellini

E' stato sempre riconosciuto che la Tradizione iniziatica occidentale è stata veicolata dal neoplatonismo, ma inspiegabilmente Platone non è quasi mai stato considerato un esponente della Tradizione. Eppure, senza Platone, da cui ha avuto origine il neoplatonismo con Plotino, Giamblico, Proclo, Filone Alessandrino e altri, la cabala non sarebbe esistita nella forma che conosciamo, i testi magici rinascimentali non sarebbero stati scritti, lo gnosticismo sarebbe stato incomprensibile in occidente e lo stesso cristianesimo sarebbe stato senz'altro elaborato dai Padri della chiesa in maniera diversa da come è avvenuto. Eppure, di Platone è stata riconosciuta l'importanza fondamentale avuta nel pensiero politico-filosofico, tanto che alcuni hanno detto che tutta la filosofia post-platonica non è che una chiosatura della sua filosofia, ma pochissimi hanno preso atto-salvo che con un formale e generico riconoscimento-dell'influenza avuta da Platone sulle dottrine tradizionali. Platone nacque ad Atene durante l'ottantesima olimpiade, e cioè negli anni 428-427 a. C. il giorno 7 del mese di Targelione, che secondo l'antico calendario greco correva a cavallo di maggio e giugno. Il suo nome originario era Aristocle, mentre Platone era un soprannome che gli fu dato per la grandezza del fisico o della fronte (platys in greco significa ampio, vasto) o per l'ampiezza del suo stile. Alla filosofia fu iniziato da Cratilo, discepolo del filosofo Eraclito, la cui filosofia poggia sul divenire più che sull'essere. (Ricordiamoci il famoso panta rei, tutto scorre, a lui attribuito). Ma colui che doveva dargli un'impronta incancellabile fu Socrate, di cui per molti anni fu assiduo e attento lettore. Socrate divenne poi il protagonista dei suoi dialoghi. Alla morte di Socrate nel 399, Platone si recò in Egitto dove fu iniziato ai misteri egiziani, nell'Italia meridionale e a Taranto, dove ebbe modo di conoscere Archita, capo dei Pitagorici del luogo e tre volte in Sicilia per cercare da prima Dionigi il vecchio e poi Dionigi il giovane per attuare il suo disegno di stato ideale, ma non vi riuscì. Fondò successivamente l'Accademia, luogo di incontro e di dialettica filosofica. Morì nel 347 a. C. per volare verso il mondo iperuranio da lui descritto nel Fedro.

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- by Walter Salamano
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- 9
  Filosofía, Mitologia, Poesia, Platone

Il lavoro di tesi dal titolo Danza Mimesis Educazione. Riflessioni per una danza che nutra l’umano nell’uomo cerca di trovare una risposta all’ ipotesi secondo cui, se è vero che l’influenza della società è forte e visibile nella danza,... more

Il lavoro di tesi dal titolo Danza Mimesis Educazione. Riflessioni per una danza che nutra l’umano nell’uomo cerca di trovare una risposta all’ ipotesi secondo cui, se è vero che l’influenza della società è forte e visibile nella danza, può essere altrettanto verificabile che sia la stessa arte primaria dell’uomo (così come la definisce uno dei più grandi danzatori e teorici di sempre, Rudolf Laban) a indurre un cambiamento nella società in cui si sviluppa e vive. Può la danza essere considerata un dispositivo di cambiamento sociale? In altre parole, può avere una valenza educativa e pedagogica? Per poter indagare sull’argomento, si è ritenuto opportuno analizzare tre concetti principiali che potessero permettere alla ricerca di trovare un fondamento teorico ad una possibile risposta affermativa alle suddette questioni: Danza, Mimesis, Educazione. Partendo da una visione pedagogica che assegna all’educazione contemporanea il compito di far sì che l’individuo possa imparare a convivere con la complessità della società fluida per poter far di se stesso un “artista”, nel senso pirandelliano del termine, ossia per poter realizzare a pieno la propria esistenza, si è cavalcata l’ onda dell’utopia, l’unica che può permettere all’educazione di tornare ad essere il sano e gustoso nutrimento per l’umanità dell’essere umano, così come l’etimologia del termine “educare” suggerisce. L’educazione presa in considerazione nel presente lavoro, perciò, mira ad una presa di responsabilità da parte di chi se ne occupa, per poter svelare all’umanità tutta, un uomo alla volta, bambino per bambino, quella condizione di “prigionia” che ci lascia incatenati all’interno della caverna platonica, incapaci di vedere l’essere proprio di ognuno e di ogni cosa. Per tornare a vedere ciò che ci rende simili, è necessario ri-scoprire il valore del corpo all’interno della relazione educativa, rapporto in cui non possono non avere un ruolo di primo piano le emozioni e soprattutto l’amore, inteso come agapé (passione per il benessere dell’altro). La danza si inserisce, allora, in questo contesto ma per giungere ad una risposta che sia il più possibile esaustiva, si è evidenziata la necessità di indagare sul come essa possa rappresentare una speranza di rivoluzione in termini di ri-scoperta dell’umano nell’uomo, a partire da una riflessione sul cosa si intenda per “danza”. Danza, nel presente lavoro e in accordo con uno dei più grandi teorici della storia della danza R. Garaudy, è un punto di vista, un modo di vivere che assume il movimento e la relazione come fondamento dell’umanità dell’essere umano. Danza è, perciò, l’attività che smuove l’e-motività degli uomini e delle donne e che li porta a comunicare in maniera del tutto sincera e priva di veli con l’altro da sé. Occorre sottolineare, perciò, che non è stato compito né intenzione del presente lavoro indicare se vi sia o meno uno stile di danza più alto e “veritiero” di altri. Ciò che è apparso utile è stato, piuttosto, rilevare quale valore possa assumere la danza in un contesto estremamente variegato e complesso come quello in cui viviamo. È sembrato, altresì, interessante analizzarne il carattere di strumento valido per risollevare l’educazione dalla profonda crisi che sta vivendo. Essa, infatti, quando non si presenta come una “danza di passi”, come un’attività che mira esclusivamente all’esteriorità, può essere uno strumento pedagogico molto valido, poiché non solo capace di evidenziare il ruolo primario del corpo, superando il macchinoso dualismo che lo vede scisso dall’anima, ma anche perché permette di valorizzare la creatività del bambino, pone al centro dell’apprendimento l’esperienza propria di ognuno, ristabilisce il ruolo primario del piacere nel processo di assimilazione e comprensione piuttosto che dell’utile, imponendo di concentrarsi sul processo invece che sul prodotto finale. In altre parole, la danza può permettere all’educazione di cambiare la propria direzione dalla logica del consumo alla logica della cura. Ciò le è possibile poiché essa, più di qualsiasi altra arte, incarna la capacità mimesica dell’uomo, che gli permette di rendersi simile all’altro da sé. La danza permette all’educazione di riflettere su se stessa, di modo che possa vedere che occorre superare quell’errata traduzione e concezione di mimesis come imitazione per poter tornare ad alimentare l’uomo ed, in particolare, il bambino, con un cibo nutriente per la propria umanità. La danza, come incarnazione della capacità mimesica, è proprio ciò che permettere di rendere visibile ciò che è invisibile, ciò che concerne l’unitarietà di ognuno e ciò che ci permette di renderci “artisti”. Incarnando l’altro da sé, attraverso una danza orientata dalla mimesis, l’uomo riesce ad in-tenderlo e ad as-similarlo così come non riuscirebbe utilizzando solamente le proprie capacità razionali. La pedagogia, dunque, non può più far finta di non vedere questo grande e naturale strumento a sua disposizione se vuole che l’agire educativo possa portare un reale cambiamento nella vita sociale e personale degli uomini

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- by Ilaria Pelati
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- 22
  Education, Performing Arts, Dance Studies, Mimesis

Traduzione dall'originale tedesco a cura di Giovanni Costa Sommario e struttura del dialogo pg. 2

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- by Giovanni Costa
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  Platone, Greco antico, Filosofia Greca

Andrea Muni (a cura di), Platone nel pensiero moderno e contemporaneo, 15 volumi già pubblicati (altri sono in corso di preparazione), Limina Mentis Editore, Villasanta (Monza Brianza), 2014-2021. INDICE DEI PRIMI NOVE VOLUMI VOLUME... more

Andrea Muni (a cura di), Platone nel pensiero moderno e contemporaneo, 15 volumi già pubblicati (altri sono in corso di preparazione), Limina Mentis Editore, Villasanta (Monza Brianza), 2014-2021.

INDICE DEI PRIMI NOVE VOLUMI

VOLUME I (2014)
1. ANDREA MUNI, Presentazione.
2. FEDERICO BONZI, «Lisez la République de Platon. Ce n’est point un ouvrage de politique. C’est le plus beau traité d’éducation qu’on ait jamais fait». La portata delle tematiche del «Divin Platon» nell’elaborazione del pensiero di Rousseau.
3. PIERPAOLO LAURIA, Leopardi e Platone. Lo scontro e l’incontro mancato.
4. ANDREA MUNI, Antonio Labriola interprete di Socrate. Tra Platone e Senofonte.
5. FRANCESCO DI BENEDETTO, La matematica platonica di Imre Toth.
6. MARCO DAMONTE, Platone nella recente filosofia analitica della conoscenza.
7. CLAUDIA FAITA, Le antinomie della caverna in un mondo digitale.
8. ANDREA MUNI, Spigolature su Sciacca interprete di Platone.
9. RICARDO LUCIO PERRIELLO, Platone e le dottrine non scritte: l’interpretazione della scuola di Tubinga-Milano.
10. EVERALDO CESCON-PAULO CÉSAR NODARI, La dottrina delle idee di Platone. L’interpretazione di Giovanni Reale.

VOLUME II (2014)
1. GIOVANNI COVINO, La filosofia di Platone alla luce della dottrina del senso comune.
2. GABRIELE ZUPPA, Il problema dell’universale tra Platone e Gómez Dávila.
3. GIUSEPPE D’ACUNTO, «Divenire verso l’essere». Il Platone di Ernst Hoffmann.
4. GIACOMO VIGGIANI, Popper e la critica al Platone “totalitario”.
5. STEFANO SCRIMA, La verità non è per tutti. Leo Strauss interprete di Platone.
6. GIACOMO PEZZANO, L’idealismo (meta)fisico di Platone. Tra Genesis e Geltung.
7. GIUSY MARIA MARGAGLIOTTA, Gerhard Krüger e l’Eros platonico.
8. NICOLA RICCI, Il platonismo di Rosmini. Ipotesi ermeneutiche e prospettive teoretiche sul problema dell’essere ideale.
9. AGUSTÍN HERNÁNDEZ VIDALES, Alcune considerazioni sull’«Estetica» di Platone nel Novecento.

VOLUME III (2015)
1. EDOARDO GREBLO, L’inimicizia di pensiero e azione. Il Platone di Hannah Arendt.
2. MARY LEONARDI, Il platonismo romantico di F.D.E. Schleiermacher (prima parte).
3. ANIELLO MONTANO, Il contributo di Platone alla formazione del concetto di filosofia di Sciacca.
4. GIOVANNI COPPOLINO BILLÈ, La virtù come «divino fato». Rensi interprete di Platone.
5. MICHELE ROZZI, La cosmogonia del senso. Fra metafisica e dialettica.
6. CLAUDIO TUGNOLI, L’obsolescenza del vecchio umanesimo platonico nella prospettiva del postumanesimo e dell’antropologia mimetica.

VOLUME IV (2015)
1. ANNA PIAZZA, Simone Weil: l’idea di mediazione tra Platone e il cristianesimo.
2. FRANCESCO FIORENTINO, L’autonomia ontologica delle idee platoniche. Il dibattito ottocentesco e le radici scolastiche.
3. MATTEO SCOZIA, Alcune riflessioni analitiche sul realismo platonico a partire dal Preface to Plato di Eric Havelock.
4. RODOLFO SIDERI, Platone nella cultura politica della destra italiana del Novecento.
5. NICOLÒ SEGGIARO, Il diritto identificato con il dovere: Platone e Ugo Spirito.
6. DIMITRJ ZEN, L’influenza platonica sulla modernità: similitudini tra il pensiero di Platone e il sistema filosofico cartesiano.
7. CARLO EFISIO MARRÈ BRUNENGHI, Il bene tra dialogo socratico e dialettica platonica. Alle origini del nichilismo contemporaneo.
8. AURELIO RIZZACASA, Platone cripto-totalitario nel quadro formale della democrazia. Riflessioni a proposito di un’interpretazione di Popper.

VOLUME V (2016)
1. PAOLO GIOVE, L’illusione del conoscere: lineamenti di una pedagogia dell’ignoranza.
2. MARCO CASUCCI, Il platonismo essenziale in Arthur Schopenhauer.
3. PAOLO MENEGHETTI, Platone e la compartecipazione delle idee nella generazione dell’empatia.
4. ANNA LUCIA MANNI, Platone ed Hannah Arendt: quale filosofia politica possibile?
5. MAURO MURZI, Le origini neoplatoniche del dibattito sui generi naturali.
6. GIANPAOLO CAPPELLARI, Chomsky e il problema di Platone.
7. MOSÈ COMETTA, Politica. Una possibile definizione tra Platone e Schmitt.
8. FRANCO CAMBI, Banfi interprete di Platone. Tra filosofia e pedagogia.
9. RODOLFO SIDERI, «Il platonismo che non muore». Platone e il platonismo nel pensiero di Giovanni Gentile.

VOLUME VI (2016)
1. ALFONSO CARUSO, Platone e la Costituzione della Repubblica Italiana.
2. MARY LEONARDI, Il platonismo romantico di F.D.E. Schleiermacher (seconda parte).
3. ANGELA MEOLI, Elementi di un’ontologia dinamica in Kant e Platone. Il Sofista e la Critica della ragion pura a confronto.
4. FABIANA CASTELLINO, Il De ente et uno di Pico della Mirandola e la ricerca dell'autentico Platone.
5. MASSIMO MANCINI, Stato, giustizia, legge. La posizione di Trasimaco nel pensiero di Carl Schmitt.
6. ALDO MECCARIELLO, L’immagine infranta della caverna di Platone. L’interpretazione di Hannah Arendt.
7. CHIARA ROBBIANO, Plato’s and Nishida’s bridges over dualistic gaps.
8. MARCO CIRILLO, Platone nella fenomenologia di Edith Stein.

VOLUME VII (2016)
1. MAURIZIO MARIN, Platone negli scritti di Jacques Maritain, pp. 1-18.
2. JONATHAN MOLINARI, Pensare il mito. Il problema dell’origine dalla “prisca theologia” alla “nova philosophia” di Pico della Mirandola, pp. 19-34.
3. PASQUALE INDULGENZA, Oralità e scrittura. La riflessione di Platone e la «rivoluzione dell’informazione», pp. 35-52.
4. GIUSEPPE POTENZA, Platone e la concezione estetica del Goethe, pp. 53-64.
5. MOSÈ COMETTA, Politica: prudenza e creatività, pp. 65-80.
6. ALDO STELLA, Il pensiero riflessivo e critico come fondamento del dialogo platonico, pp. 81-92.
7. ANNALISA DE RAZZA, Il platonismo di Buber, la relazione io-tu, pp. 93-104.
8. FILIPPO PARMEGGIANI, Essere e intuizione. Platone: filosofia e musica, pp. 105-122.
9. ALDO RICCADONNA, Nietzsche discepolo di Callicle, pp. 123-138.
10. ALDO BONET, Il Talete non detto da Platone. Alcune considerazioni a partire da un libro di Livio Rossetti, pp. 139-200.
11. RICARDO LUCIO PERRIELLO, Francesco che vince se stesso: l’incontro con il “lebbroso” nella sua valenza filosofica, pp. 201-212.
12. ROBERTO SANTORINO, Platone contro la democrazia. Una critica antica alla società democratica, pp. 213-232.
13. ENRICO GALAVOTTI, L’allegoria della caverna e la formazione dello statista nella Repubblica platonica, pp. 233-242.

VOLUME VIII (NOVEMBRE 2016)
1. FEDERICO CASELLA, La “bilancia qualitativa” di Hegel. Platonismo e hegelismo nelle Lezioni sulla storia della filosofia, pp. 1-18. (63)
2. GIUSEPPE SAPONARO, Tracce platoniche in Ernst Cassirer, pp. 19-110. (64)
3. ALESSANDRO BATTISTELLI, La decostruzione levinasiana della metafisica, pp. 111-120. (65)
4. VITO VOLONNINO, La questione mente-corpo. Dal problema iniziale di Platone alla soluzione di Putnam, pp. 121-132. (66)
5. GIANGIUSEPPE PILI, Plato and analytic epistemology. Has Plato been set aside?, pp. 133-146. (67)
6. ALBERTO LABELLARTE, Il Critone e le Leggi di Platone, pp. 147-158. (68)
7. SALVATORE MARCO PONZIO, Sub-creazione tolkeniana e demiurgia platonica. La nascita del cosmo tra l’ainulindalë e il Timeo, pp. 159-184. (69)
8. GIORGIO PANNUNZIO, «Idee per simil modo graziose». I traduttori italiani degli epigrammi di Platone tra arcadia e neoclassicismo, pp. 185-250. (70)

VOLUME IX (NOVEMBRE 2016)
1. MARIAPAOLA BERGOMI, Plato florentinus. Il platonismo di Marsilio Ficino, pp. 1-20. (71)
2. STEFANO CURCI, «Sfacciato cavillatore, gonfio poeta, delirante teologo». Francesco Bacone critico di Platone, pp. 21-34. (72)
3. ROBERTO DEL MONTE, Il Timeo platonico nel commento di Schelling, pp. 35-46. (73)
4. AURELIO RIZZACASA, Il Platone di Hegel, pp. 47-60. (74)
5. MARIO LUPOLI, Il «sogno di una cosa». La presenza ambivalente di Platone in Marx, pp. 61-78. (75)
6. CLAUDIA MAGGI, La scena filosofica. Note su Platone, Schopenhauer, Nietzsche, Michelstaedter, pp. 79-92. (76)
7. STEFANIA MACCELLI, Rileggere Platone. Dalla riduzione eidetica alle affordances, dalla determinazione alle possibilità, pp. 93-106. (77)
8. EUGENIO CAPITANI, L’ontologia platonica e l’accadere della verità. Heidegger e il mito della caverna, pp. 107-128. (78)
9. VINCENZO NUZZO, L’orizzonte platonico del pensiero steiniano. Anima, ragione e spirito, pp. 129-170. (79)
10. FLORIANA FERRO, Fenomenologia dell’eros. Stupore e decentramento in Platone e Levinas, pp. 171-186. (80)
11. ARIANNA FERMANI, Vincitori e sconfitti nella lotta contro “se stessi”. Platone e Foucault: terapia del desiderio e cura di sé, pp. 187-196. (81)
12. MATTEO ANGELO MOLLISI, Esistenza e mancanza in Kierkegaard e Sartre. Per una lettura esistenzialista del Simposio di Platone, pp. 197-210. (82)
13. RICCARDO RONI, Platone e Bergson. Dal tempo come «immagine mobile dell’eternità» alla «durata reale», pp. 211-224. (83)
14. GIUSEPPE D’ACUNTO, La scepsi dialettica di Platone nell’interpretazione di Stefanini, pp. 225-250. (84)

The fragment reflects the Aristotelian thought in a way that cannot be used to the reconstruction of Plato's philosophy of history, which can be found in the dialogues and do not exists any base to consider that Plato has reserved it to... more

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- by Francisco L. Lisi
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- 16
  Classics, History of Ideas, Plato, Aristotle

Protagoras' Grand Speech is traditionally considered to articulate a contractualist approach to political existence and morality. There is, however, a newly emerging line of interpretation among scholars, which explores a naturalist layer... more

La meraviglia di fronte al mondo è un antico tema della filosofia. All'inizio, essa si presentava come sacro stupore e meraviglia cosmica. Col tempo, è giunta a contemplare l'esistenza dell'uomo e il suo rapporto con le cose. Una... more

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- by Pino Blasone
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  Max Scheler, Wittgenstein, Etty Hillesum, Heidegger

Questo lavoro si propone di effettuare un analisi della teoria dell’anima platonica, soprattutto facendo riferimento al testo fondamentale del Fedone. Si vogliono mettere in rilievo gli importanti influssi di natura mistico religiosa,... more

Questo lavoro si propone di effettuare un analisi della teoria dell’anima platonica, soprattutto facendo riferimento al testo fondamentale del Fedone.
Si vogliono mettere in rilievo gli importanti influssi di natura mistico religiosa, provenienti dall’Orfismo, nel pensiero platonico.
Si vuole dimostrare, da un lato, la novità della concezione dell’anima, rappresentata dalla teoria platonica, rispetto al pensiero precedente, soprattutto rispetto alla tradizione omerica, che ha ancora una forte presa sulla cultura e soprattutto sulla società greca ed ateniese del periodo, in cui scrive l’autore.
Dall’altro lato, si vogliono evidenziare i tanti punti di contatto e di ispirazione con la religione Misterica che ritroviamo all’interno del testo del Fedone, così come in tutta la produzione platonica.
È quella dell’anima una teoria che si pone tra una visione prettamente razionale e critica, soprattutto nelle dimostrazioni sull’esistenza della stessa e la grande visione mitica e mistica per quanto riguarda la sua natura ed il suo destino ultramondano.
Platone, all’interno del Fedone, nel discorso sull’anima farà un ricorso magistrale alla ragione e al mito, calibrandoli perfettamente, in modo da portare il lettore a credere nella tesi già Socratica che l’uomo è la sua anima e che essa sopravvive al corpo e che nel dopo-morte dovrà rendere conto di ciò che ha compiuto in vita.
Altro grande messaggio che Platone trasmette, attraverso la maschera di Socrate negli ultimi istanti di vita, è che la filosofia è un’ars moriendi, una scuola che insegna all’uomo a vivere partendo proprio dal suo ultimo istante, il morire.
Un passo ulteriore, verso la comprensione dei destini umani dopo la morte sarà compiuto solo dalla rivelazione cristiana.
Pochi mesi prima di venire giustiziato nei campi di sterminio nazisti, il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer scriveva:
«Il nostro sguardo si fissa più facilmente sul morire che sulla morte. Siamo preoccupati di sapere come si giunge sul punto di morire, piuttosto che sapere come vincere la morte. Socrate ha superato il morire, Cristo ha vinto la morte come ultimo nemico. Superare il morire fa parte delle possibilità umane, vincere la morte significa la risurrezione. È un evento nuovo, purificatore del mondo attuale, non può provenire da un'arte di morire, ma dalla risurrezione di Cristo.»

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- by Filosofia Attiva
- •
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  Platone, Orfismo, Filosofia Antica, Filosofia

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- by Vincenzo Trotta
- •
- 2
  Philosophy, Platone

Adriana Cavarero, Platone, a cura e con una introduzione di Olivia Guaraldo, Raffello Cortina, Milano 2018, € 19. I dieci saggi di Adriana Cavarero che compongono la monografica Platone mostrano inequivocabilmente come sia rintracciabile,... more

Adriana Cavarero, Platone, a cura e con una introduzione di Olivia Guaraldo, Raffello Cortina, Milano 2018, € 19. I dieci saggi di Adriana Cavarero che compongono la monografica Platone mostrano inequivocabilmente come sia rintracciabile, nella lunga carriera della filosofa, quello che Olivia Guaraldocuratrice del volumedefinisce un "continuo e quasi ossessivo confronto" (p. 11) con l'opera del grande pensatore ateniese. Riproposti in ordine cronologico di pubblicazione, questi scritti coprono infatti un arco temporale più che quarantennale e, al netto delle sue numerose, variegate e feconde frequentazioni filosofico-politiche, testimoniano come nel percorso speculativo di Cavarero, Platone rappresenti una costante presenza. Platone e la democrazia, articolo giovanile del 1973, è il testo scelto per aprire la raccolta. Oltre a dare conto di una sorta di "archeologia" degli studi di Cavarero, questo scritto, per quanto redatto con un linguaggio specialistico di antichisti, già lascia trasparire "l'originalità e la vivacità di un pensare che non si lascia intimorire dalla grandezza del suo oggetto" (p. 11). Partendo dalla definizione della maggioranza come "necessariamente perversa" contenuta nella Repubblica, Cavarero mette a tema l'antidemocraticità di Platone, ma anche come questa stessa antidemocraticità rischi di essere superficialmente e irrimediabilmente archiviata. Rischio percorribile soprattutto da noi lettori contemporanei che tendiamo ad interpretare retrospettivamente, ovvero alla luce della nostra sensibilità democratica, le posizioni platoniche. Molto più che il popolo, il bersaglio di Platone sono infatti i sofisti e l'intera polemica, tra l'altro, non può non essere inscritta nel dramma della condanna e dell'uccisione di Socrate. In realtà, Platone e i sofisti, sull'antidemocraticità convergono. Ma se il primo, come soluzione al problema del governo dello stato, "indica l'aristocrazia dominante nei filosofi", i secondi, ipocriti e subdoli, "favoriscono la partecipazione democratica [per] ottenere l'attuazione degli interessi di una aristocrazia plutocratica" (p. 24). Se per Platone la massa deve tacere mentre per i sofisti deve parlare a comando, sostiene di conseguenza Cavarero, "pare più corretto indagare non quale delle due [alternative] sia più democratica, ma quale delle due sia meno antidemocratica" (p. 24). Che la Repubblica consegni un modello di stato evidentemente non democratico non è quindi messo in discussione, tuttavia, "nelle parti in cui denuncia la strumentalizzazione del popolo e l'inganno che può celarsi nella chiamata di questo alla conduzione dello stato, non è priva di un discorso la cui autentica democraticità è spesso obliata" (p. 26). Penso sia estremamente significativo, al fine di restituire la complessità e insieme la coerenza dei testi proposti nel volume, soffermarsi sulla relazione che intercorre tra questo primo scritto e quello che, invece, chiude la raccolta: Per un'archeologia della post-verità. Inedito in italiano, questo saggio è la traduzione di un intervento tenuto nel 2017 da Cavarero all'Università di Brighton, nel contesto di un convegno internazionale a lei dedicato. Così, poco più di un anno fa, si è espressa l'autrice: "ritengo che l'elitario Paltone, la cui dottrina antidemocratica affascina così tanto le tradizioni di estrema destra e le ideologie fasciste, l'esecrabile Paltone che disprezza i molti nel nome della verità razionale, ci possa aiutare a riflettere sulla vena demagogica che percorre il corpo democratico trasformandolo in qualcosa di irresistibilmente patologico" (p. 197). Come intuibile dal titolo e dall'accenno alle destre radicali contenuto nella citazione, l'oggetto del discorso sono qui i giorni nostri, ovvero un'epoca segnata dal dominio dei social media e dal ripiegamento autoritario di molte democrazie europee. Concorre qui il prezioso contributo di un'autrice di riferimento per Cavarero, ovvero Hannah Arendt. Quest'ultima, considerata da Cavarero "una pensatrice politica del tutto anomala e originale nel contesto del secondo Novecento" (p. 174), all'inizio degli anni '70

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- by Daniele Bassi
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  Adriana Cavarero, Hannah Arendt, Filosofía Política, Platone

Pensatori decisivi come Nietzsche e Heidegger hanno legato il nome di Platone, di cui conoscevano a fondo l'opera, al nesso tra metafisica e nichilismo. Per entrambi, in quanto fondatore della metafisica, Platone sarebbe stato il primo... more

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- by Nicola Russo
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  Plato, Theoretical Philosophy, Platone

Temi e problemi della Filosofia contemporanea Anno scolastico (2013/2014) Docente: Prof. Umberto Curi "Che cosa significa orientarsi nel pensiero" ovvero circa la possibilità di una conoscenza sintetica della totalità dell'essere.

Il saggio contiene un’analisi dei significati morali del mito di Er, a partire dalla sua collocazione nel decimo libro della Repubblica di Platone e dalla sua discussa congruenza con i risultati raggiunti nei libri precedenti. Ne fanno... more

In questo testo mi propongo di analizzare i concetti di anima e corpo e i loro reciproci rapporti nel Timeo di Platone, con qualche cenno, non esaustivo, ad altri dialoghi, considerati rilevanti per la trattazione del tema in questione.... more

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- by Simona Donato
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  Danza, Platone, Ritmo

La partecipazione ad ogni sessione consente il riconoscimento di 0,25 CFU alle studentesse e agli studenti dei corsi di Filosofia e Scienze Filosofiche.

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- by luca grecchi
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  Plato, Plato and Platonism, Plato's Republic, Platone

Il Simposio è lo straordinario e raffinato dialogo che Platone dedica all'amore. A casa del poeta Agatone si riuniscono Socrate, il giovane Fedro, il commediografo Aristofane, il retore Pausania, il medico Erissimaco e il rampante... more

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- by Anna Motta
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  Plato, Socrates, Ancient Philosophy, Plato and Platonism

Illustration by Erika DePalatis (Stanford class of 2019), translation by Thomas Sheehan

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- by Thomas Sheehan
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  Plato, Plato and Platonism, Platonism, Platon

Introduzione al concetto di persona attraverso alcuni nodi teoretici elaborati dalla metafisica classica e dalla fenomenologia contemporanea

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- by Paola Premoli
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  Max Scheler, Edith Stein, Thomas Aquinas, Richard of St. Victor

This is a brief summary of the I book of Plato's "Republic", with some critical notes and a detailed diagram of the argumentation/dialogue between Socrates and Thrasymachus about Justice. Il presente testo riporta una breve sintesi del I... more

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- by Valeria Meazza
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  Plato, Socratic Method, Plato's Republic, Platone

In libreria la nuova edizione di "Nonostante Platone, Figure femminili nella filosofia antica".
Intervista di Noemi Ghetti ('Left', 6 aprile 2009)

This is a comparison of Agathon’s role in Aristophanes’ Thesmophoriazusae and Plato’s Symposium. Firstly, I examine the Platonic version, and the unique, idiosyncratic part Plato gives Agathon to play, as a host to all, and a hostage to... more

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- by Giulia Sissa
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  History, Ancient History, Cultural Studies, Gender Studies

Gyges’ Myth as the Origin of European Identity Starting from a consideration on European identity and on Europe as a cultural and spiritual entity that requires a constant decisional renewal of the man that identifies himself as European,... more

Gyges’ Myth as the Origin of European Identity
Starting from a consideration on European identity and on Europe as a cultural and spiritual entity that requires a constant decisional renewal of the man that identifies himself as European, the present essay is an attempt to rediscover its genesis in the Greek history and culture. Greek ethos, fully established since the birth of philosophy and the crisis of the Persian wars, has its roots in the even more ancient history and myths. Through an analysis of Gyges’ myth, as told by Herodotus and Plato, it is possible to trace back the constitutive elements of Greek experience and its typical vision of the world, which is what rendered it unique and distinguished it from any other culture. In such distinguishment of Greek culture is to be found the true origin of European ethos, which has its own roots in the Greek outlook on reality mostly constituted by a strong sense of wonder. This is clearly shown by the hermeneutics of Gyges’ myth, which can help us regaining consciousness of our identity and to face the problems of the present Europe in order to decide, again and always, in its favour.

Keywords: - Europe - Gyges - Herodotus - Plato - Wonder

Partendo da una riflessione sull'identità europea e sull'Europa quale entità culturale e spirituale che richiede il costante rinnovarsi della decisione dell'uomo che si riconosce europeo, il presente saggio tenta di riscoprirne la genesi nella storia e nella cultura greca. Affermatosi pienamente a partire dalla nascita della filosofia e dalla crisi rappresentata dalle guerre persiane, l'ethos greco affonda, però, le proprie radici nella storia precedente e nel mito. Analizzando il mito di Gige, per come ci viene narrato da Erodoto e da Platone, si possono rintracciare in esso gli elementi costitutivi dell'esperienza greca e della sua visione del mondo e delle cose che ne hanno fatto un unicum e l'hanno contraddistinta rispetto a quella delle altre civiltà circostanti. Da questa distinzione comincia a generarsi l'ethos europeo di cui possiamo rintracciare l'origine proprio nello sguardo greco sulla realtà carico di meraviglia mostratoci dall'ermeneutica di questo mito che può aiutarci a riprendere coscienza della nostra identità di fronte ai problemi dell'Europa presente e decidere, di nuovo e sempre, in suo favore.

Keywords: - Europa - Gige - Erodoto - Platone - Meraviglia

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- by Domenico Burzo
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- 15
  Philosophy, Plato, Filosofía, Ermeneutica

El diálogo interepocal es un fenómeno primario de la práctica filosófica. El interjuego de ideas, conceptos y teorías de pensadores separados a veces por muchos siglos nutre el alumbramiento de nuevas concepciones. Esta obra se despliega... more

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- by Claudia Mársico
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  Plato, Historiography, Gilles Deleuze, Friedrich Nietzsche

Finito di stampare nel mese di marzo 2015 e s t r a t t o e s t r a t t o e s t r a t t o

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- by Ilaria Andolfi
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  Plato, Sophists, Simonides, Ancient Literary Criticism

In Viaggio attraverso Utopia, Maria Luisa Berneri s'è proposta di fornire una descrizione ed una valutazione critica dei più importanti (e il lettore imparerà presto che ella non intendeva necessariamente i più famosi) scritti utopistici... more

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- by Valerio Belcredi
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  Utopian Studies, Plutarch, Filosofía, William Morris

Il tema trattato è un percorso che parte da testi pre-platonici per toccare alcuni testi platonici e concludersi con Aristotele. Il motivo è quello della immortalità. Mostrare il processo di transizione da un'idea di immortalità legati a... more

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- by Francesco Fiumano
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  Plato, Socrates, Plotino, Aristoteles

The Seventh Letter is our main document on Plato’s political activities and offer new perspectives to the interpretation of the philosopher’s political views. Two recent contributions on the Seventh Letter address again the problem of... more

Chi siamo quando sogniamo? E poi, che tipo di fenomeno è il sogno? Gli studi dicono che esso sia un fatto psichico che coinvolge ogni uomo. Ma soprattutto, il sognatore è responsabile della sua attività? Il sogno è il luogo della scelta o... more

Le emozioni e i sentimenti ci dicono molto di più delle parole. A volte sono anche in grado di dischiudere ciò che ci sta più a cuore, i valori attraverso cui diamo senso a ciò che ci accade. A volte possono ingannare, ma sempre esprimono... more

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- by Laura Candiotto
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  Philosophy, Simone Weil, Philosophy of Emotion, Giacomo Leopardi

Tous les mouvements naturels de l'âme sont régis par des lois analogues à celles de la pesanteur matérielle. La grâce seule fait exception. (Simone Weil) Il Timeo riveste tra i dialoghi di Platone un ruolo tutto particolare: frutto con... more

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- by Bernardo Baldini
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  Plato, Ancient Greek Philosophy, Platonism, Platon

Les Lois de Platon visent l’établissement de la constitution idéale d’une cité grecque et traitent une grande variété d’aspects nécessaires pour atteindre l’égalité et la vertu. Selon Platon, la première condition est d’avoir un partage... more

This is the PDF-PowerPoint which I used for my contribution at the Higher Metaphysics Podcast, Friday 11th February 2022.

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