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2022, Discipline filosofiche
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Discipline filosofiche, 2022
Sintetica illustrazione di alcune forme dello pseudos con particolare attenzione alla menzogna politica, ai miti nazionali, alla storia controfattuale e agli esperimenti mentali.
Obbligazioni e Contratti, 2007
Jaynes, nel suo libro dal titolo "Il crollo della mente bicamerale e l'origine della coscienza" ipotizza che "sia esistita una razza di uomini che parlavano, giudicavano, ragionavano, risolvevano problemi, che facevano in definitiva quasi tutto quello che facciamo noi, ma che non erano coscienti" (J. Jaynes, Il Crollo della Mente Bicamerale e l'Origine della Coscienza, pag.69). Egli sostiene che noi siamo coscienti solo quando siamo coscienti di esserlo perché quando non siamo coscienti non possiamo sapere di esserlo. La temporalità della coscienza è quindi molto relativa ed è determinata dalla spazializzazione e cioè dalla separazione delle cose poiché "nella coscienza non vediamo mai nulla nella sua interezza" (pag.85), e cioè selezioniamo dalle cose ciò che assume rilevanza. La rilevanza selettiva ha un importante ruolo nella narratività poiché appartiene alla coscienza la ricerca di significato e di senso che gli uomini hanno acquisito attraverso il racconto degli eventi. La nascita della coscienza in senso moderno è per Jaynes molto recente tanto che nella sua analisi vede assenza di introspezione e comportamenti da "voci interne" fino a circa tremila anni or sono. Tali voci sono strutture archetipiche che si sono formate nella mente umana in una fase evolutiva priva di soggettività: una mente che non era cosciente d'essere cosciente e priva di introspezione. Jaynes chiama questa forma mentale, mente bicamerale. L'ipotesi è che la mente fosse scissa in due parti: una parte chiamata "dio" e una parte "uomo". Nessuna della due parti era cosciente. Privo di coscienza, l'uomo bicamerale era parte dell'accadere del mondo, senza possibilità di coscienza. È probabile che le voci all'epoca bicamerale fossero simili alle allucinazioni uditive dell'uomo moderno. Delle voci possono essere udite anche da persone normali in periodi di stress molto forte, forse a causa dell'accumulo nel sangue di sostanze di decomposizione dell'adrenalina, causato dallo stress. I comportamenti, le decisioni, le iniziative, non erano organizzate coscientemente, ma udite dall'individuo. Egli obbediva a queste voci allucinatorie, non cosciente del da farsi. La mente bicamerale, possiede solo nell'emisfero sinistro le tre aree destinate al linguaggio, mentre tutte le altre importanti funzioni sono rappresentate bilateralmente. Jaynes si chiede se le aree dell'emisfero destro, corrispondenti alle aree del linguaggio, non abbiano avuto in passato un ruolo che ora non hanno più. Entrambi gli emisferi sono in grado di comprendere il linguaggio ma solo il sinistro può parlare. Nell'emisfero destro, nell'area corrispondente all'area di Wernike dell'emisfero sinistro, esiste una funzione vestigiale simile alla voce degli dei. Gli studi fatti da Wilder Penfield dimostrano che stimolando quest'area si possono verificare esperienze allucinogene a carattere uditivo, simili ad imperativi divini. I due emisferi sono in grado di funzionare come due persone indipendenti, forse in passato erano la parte divina e quell'umana e le differenze nelle funzioni cognitive sono forse lo specchio delle differenze tra uomo e dio. La plasticità del cervello, inoltre, permette mutamenti come quello dall'uomo bicamerale all'uomo cosciente, sotto lo stimolo dell'apprendimento e della cultura. "La mente bicamerale è una forma di controllo sociale ed è per la precisione quella forma di controllo sociale che consentì all'umanità di passare dai piccoli gruppi di cacciatori-raccoglitori alle grandi comunità agricole" (J. Jaynes, Il Crollo della Mente Bicamerale e l'Origine della Coscienza, pag.159), permettendo l'origine della civiltà. Uomini e donne non erano coscienti, ognuno aveva una parte divina che impartiva ordini, gli dei erano la volizione dell'uomo. Questa suggestiva interpretazione dei complessi archetipici, peraltro efficacemente giustificativa delle teologie rintracciabili nei miti, è anche una implicita spiegazione della ricerca sempre in atto nell'uomo di costruzioni simboliche, quali l'olismo o la teoria dei sistemi o lo strutturalismo o la condivisione umana di "campi morfogenetici" 1 , tendenti a spiegare
In order to give a sketch of the role of the passions in Ch. S. Peirce's thought, his life's experience must be taken into account together with some of the less-known aspects of his philosophy. The category of Firstness holds together all these facets: the place of Esthetics as the first Normative Science (giving rise to Ethics/secondness and Logic/thirdness), the primacy of Sentiment (habit of firstness) in everyday practice (opposed to theory), and the use of Musement as a tool to get an intuition of God. This harmony we see in the theory, however, is achieved through the contrasts experienced by the author throughout his life.
2019
Il metodo semiotico si è formato attraverso una costante critica e ridiscussione dei suoi concetti-oggetti chiave. Sia che questo avvenisse in vista della ricercata definizione di un metalinguaggio unificato o attraverso la produzione di coerenze metalinguistiche locali. Nel nostro caso vorremmo partire dall’idea di formazioni semiotiche trovata in traduzione nel saggio "Sulla semiosfera" di Jurij M. Lotman per capire quali siano le potenzialità di questo concetto in quanto meta-termine capace di portare a sintesi la sensibilità di parte della semiotica odierna. Vedremo che esso, mentre instaura una particolare relazione di complementarietà con il concetto di testo, risulta utile nel percepire una serie di relazioni semiotiche fondanti – azione/passione, processo/sistema, sostanza/forma, polemicità/contrattualità – e contribuire al rilancio di una semiotica viva. /// The semiotic method has formed through a continuous critique and re-discussion of its key concepts-objects. This has occurred both in search of a unified meta-language and through the production of local metalinguistic coherencies. In our paper we would like to move away from the idea of semiotic formations, as found in translation in Lotman’s essay "On the Semiosphere", in order to understand its potentialities as a meta-term capable of bringing to a synthesis the sensibility of part of contemporary semiotics. We will show that, while the concept of formations is in a particular relation of complementarity with the idea of text, it is also useful in order to perceive and focus on a set of fundamental semiotic relations – action/passion, process/system, substance/form, polemic/contractual – and therefore to help strengthen a living semiotics. [Pubblicato in/Published in: http://www.ec-aiss.it/monografici/24_il_metodo_semiotico.php]
Jaynes, nel suo libro dal titolo "Il crollo della mente bicamerale e l'origine della coscienza" ipotizza che "sia esistita una razza di uomini che parlavano, giudicavano, ragionavano, risolvevano problemi, che facevano in definitiva quasi tutto quello che facciamo noi, ma che non erano coscienti" (J. Jaynes, Il Crollo della Mente Bicamerale e l'Origine della Coscienza, pag.69). Egli sostiene che noi siamo coscienti solo quando siamo coscienti di esserlo perché quando non siamo coscienti non possiamo sapere di esserlo. La temporalità della coscienza è quindi molto relativa ed è determinata dalla spazializzazione e cioè dalla separazione delle cose poiché "nella coscienza non vediamo mai nulla nella sua interezza" (pag.85), e cioè selezioniamo dalle cose ciò che assume rilevanza. La rilevanza selettiva ha un importante ruolo nella narratività poiché appartiene alla coscienza la ricerca di significato e di senso che gli uomini hanno acquisito attraverso il racconto degli eventi. La nascita della coscienza in senso moderno è per Jaynes molto recente tanto che nella sua analisi vede assenza di introspezione e comportamenti da "voci interne" fino a circa tremila anni or sono. Tali voci sono strutture archetipiche che si sono formate nella mente umana in una fase evolutiva priva di soggettività: una mente che non era cosciente d'essere cosciente e priva di introspezione. Jaynes chiama questa forma mentale, mente bicamerale. L'ipotesi è che la mente fosse scissa in due parti: una parte chiamata "dio" e una parte "uomo". Nessuna della due parti era cosciente. Privo di coscienza, l'uomo bicamerale era parte dell'accadere del mondo, senza possibilità di coscienza. È probabile che le voci all'epoca bicamerale fossero simili alle allucinazioni uditive dell'uomo moderno. Delle voci possono essere udite anche da persone normali in periodi di stress molto forte, forse a causa dell'accumulo nel sangue di sostanze di decomposizione dell'adrenalina, causato dallo stress. I comportamenti, le decisioni, le iniziative, non erano organizzate coscientemente, ma udite dall'individuo. Egli obbediva a queste voci allucinatorie, non cosciente del da farsi. La mente bicamerale, possiede solo nell'emisfero sinistro le tre aree destinate al linguaggio, mentre tutte le altre importanti funzioni sono rappresentate bilateralmente. Jaynes si chiede se le aree dell'emisfero destro, corrispondenti alle aree del linguaggio, non abbiano avuto in passato un ruolo che ora non hanno più. Entrambi gli emisferi sono in grado di comprendere il linguaggio ma solo il sinistro può parlare. Nell'emisfero destro, nell'area corrispondente all'area di Wernike dell'emisfero sinistro, esiste una funzione vestigiale simile alla voce degli dei. Gli studi fatti da Wilder Penfield dimostrano che stimolando quest'area si possono verificare esperienze allucinogene a carattere uditivo, simili ad imperativi divini. I due emisferi sono in grado di funzionare come due persone indipendenti, forse in passato erano la parte divina e quell'umana e le differenze nelle funzioni cognitive sono forse lo specchio delle differenze tra uomo e dio. La plasticità del cervello, inoltre, permette mutamenti come quello dall'uomo bicamerale all'uomo cosciente, sotto lo stimolo dell'apprendimento e della cultura. "La mente bicamerale è una forma di controllo sociale ed è per la precisione quella forma di controllo sociale che consentì all'umanità di passare dai piccoli gruppi di cacciatori-raccoglitori alle grandi comunità agricole" (J. Jaynes, Il Crollo della Mente Bicamerale e l'Origine della Coscienza, pag.159), permettendo l'origine della civiltà. Uomini e donne non erano coscienti, ognuno aveva una parte divina che impartiva ordini, gli dei erano la volizione dell'uomo. Questa suggestiva interpretazione dei complessi archetipici, peraltro efficacemente giustificativa delle teologie rintracciabili nei miti, è anche una implicita spiegazione della ricerca sempre in atto nell'uomo di costruzioni simboliche, quali l'olismo o la teoria dei sistemi o lo strutturalismo o la condivisione umana di "campi morfogenetici" 1 , tendenti a spiegare
Questa operaè distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale 3.0 Unported.
Lineagrafica, 1999
Nei suoi tratti sperimentali è attraverso le forme tipo-grafiche che il linguaggio grafico sta scoprendo le possibilità di una visualizzazione che restituisce la musicalità della parola, il colore dei suoni, la vibrazione dei toni. Autores: Antonella Giardina; Localización: Lineagrafica, ISSN 0024-3744, Nº. 319, 1999 , págs 26-32
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Forme della lauda di Iacopone, 2009