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2008
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Nel primo capitolo cerco di illustrare la presenza della narrativa dell'Ottocento nell'umorismo gaddiano, non solo sul piano strettamente intertestuale; l'obiettivo sarà da una parte ricostruire aspetti poco noti della cultura romanzesca di Gadda, dall'altra evidenziare le difficoltà e le ...
«Come lavoro»? Si chiedeva Gadda nel 1949 in uno dei suoi saggi più famosi. E rispondeva subito, depistando il lettore: «Come non lavoro», rivelando l'impossibilità, per l'autore, di svelare il segreto della propria arte, così intrecciata alla propria vita, inestricabile «groppo, o nodo, o groviglio, di rapporti fisici e metafisici». In una nuova serie delle "Bussole" dedicata alla "Filologia d'autore", questo libro guida il lettore nell'opera di Gadda attraverso l'analisi delle sue carte, nel labirinto dei suoi Archivi e delle sue Biblioteche, dagli appunti manoscritti alle bozze, tra correzioni, revisioni, riscritture e autocensure. Un viaggio avventuroso e affascinante - che è anche una «confessione d'autore» sui «problemi d'officina» - nella sua scrittura, intesa come «indefettibile strumento per la scoperta e la enunciazione della verità»
«Strumenti Critici», 2023
The article focuses on the form of the literary review in Carlo Emilio Gadda. In particular, it analyses three texts published in 1945 in the periodical «Il Mondo» (1945-1946, directed by Alessandro Bonsanti) and later included in Gadda’s collection of essays I viaggi la morte (1958): Il mondo di ieri, Anime e schemi, and «Agostino» di Alberto Moravia. By examining these texts and putting them in relation with the literary field in which Gadda was working, the article shows how Gadda uses the form of the literary review to build his own authorship, as well as to reflect on issues of narrative interest which are fundamental for his own poetics.
The Italianist, 2010
www.treccani.it
2022, Carlo Emilio Gadda. Un seminario, a cura di Valentino Baldi e Cristina Savettieri, Mimesis Edizioni
altrelettere
Grazia Deledda, insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 1926, è stata generalmente considerata una delle voci maggiori della scrittura al femminile di primo Novecento, sospesa tra Verismo e Decadentismo e spesso tacciata di regionalismo. Tuttavia la critica italiana e nordamericana più recente ha cominciato a sottolineare la rilevanza della narrativa deleddiana nel discorso sul moderno. Il romanzo "Dopo il divorzio", generalmente trascurato dalla critica, rappresenta un caso esemplare della riflessione deleddiana sulla crisi del moderno 'sub specie Sardiniae' per la sua tormentata vicenda editoriale. Pubblicato dapprima nel 1902, all’apice di una rovente polemica pluridecennale sull’introduzione del divorzio in Italia, "Dopo il divorzio" appare poi in una traduzione inglese corredata di alcune significative modifiche nel 1905, e infine in una seconda versione italiana nel 1920 con il titolo di "Naufraghi in porto". L’analisi delle vari...
Riso crodo, la peste delle risaie La guerra delle sementi, prezzo e qualità Nelle risaie è scoppiata la guerra delle sementi. La scintilla è arrivata con il Decreto del MASAF che obbliga i risicoltori ad utilizzare la semente certificata per poter incassare il sostegno accoppiato previsto dalla nuova Pac, periodo di programmazione 2023-2027, a partire dalla campagna 2024. Ma sulle sementi di riso si era aperta la problematica di essere veicolo della diffusione del riso crodo.
in "Meraviglie di Gadda", Atti del Seminario di Studi sulle carte dello scrittore, Milano, Biblioteca Trivulziana, 17-18 ottobre 2013, a cura di Monica Marchi e Claudio Vela, Pisa, Pacini, 2014, pp. 19-27 ("Strumenti di Filologia e Critica", n. 19). *** Si raccolgono in questo volume i contributi di un Seminario di studi che nell’ottobre del 2013 ha presentato, alla Biblioteca Trivulziana di Milano, i risultati e le prospettive di un biennio di lavori sulle carte di Carlo Emilio Gadda. Il Seminario si proponeva come l’atto finale e pubblico di un progetto di ricerca – finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) entro i progetti PRIN 2009 (Programmi di Rilevante Interesse Nazionale) – sui manoscritti di Gadda conservati nei quattro Fondi più importanti noti al momento della partecipazione al bando (i Fondi Citati, Garzanti e Roscioni all’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana di Milano, il Fondo Bonsanti all’Archivio contemporaneo «Alessandro Bonsanti» del Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze); un progetto coordinato da Claudio Vela e articolato in due unità di ricerca, facenti capo all’Università di Pavia (responsabile Vela) e all’Università di Siena (responsabile Paola Italia). L'archivio dei manoscritti di Gadda è disponibile all'indirizzo: http://www-5.unipv.it/gaddaman/
2021
Tutti noi ridiamo e sorridiamo occasionalmente. Farlo fa parte della normale esistenza umana come mangiare o bere. Ma, se possiamo sempre capire il ruolo svolto nella nostra vita dal mangiare e dal bere, quello del ridere e del sorridere è molto più difficile da cogliere. Molti altri esseri viventi mangiano e bevono; ma pochi di loro possono sorridere e ridere. La gamma di sorrisi e risate è veramente sorprendente 1. Sia le situazioni che le modalità in cui sorridiamo o ridiamo variano così tanto che è diffici-Traduciamo qui il saggio «Essay on Laughter» così come edito in seguito al lavoro della curatrice Anca Parvulescu (2017). Le traduzioni di opere citate sono prese dalle edizioni italiane citate nei riferimenti, laddove ciò non è stato possibile la traduzione è nostra; le date dei riferimenti sono quelle originali, tranne laddove si è fatto riferimento ad una traduzione italiana esistente. Qui di seguito la nota introduttiva della curatrice: «Norbert Elias iniziò a lavorare su nel 1956. Scrisse bozze per le parti del saggio, in inglese, mentre era alla facoltà di sociologia all'università di Leicester. Ci sono novantuno pagine di manoscritti nella cartella «laughter» del Deutsches Literaturarchiv a Marbach am Neckar. Il manoscritto consiste in tre piani per il saggio, bozze di alcune sezioni, quaderni scritti a mano, una conferenza e ritagli di giornale. Elias spesso scriveva più versioni degli stessi paragrafi. Il manoscritto è scritto a macchina, ma ci sono numerose modifiche scritte a mano, aggiunte e note. Nel processo di modifica, quando possibile, l'editor (Anca Parvulescu) ha scelto la versione che sembrava essere l'ultima a essere stata completata da Elias. La modifica includeva l'eliminazione di errori di battitura e altri errori, aggiunta di punteggiatura, condensazione di alcune sezioni (segnate in note a piè di pagina), eliminazione di ripetizioni e raccolta di sezioni sullo stesso tema. Le note a piè di pagina di Elias non sono contrassegnate, mentre le note editoriali sono contrassegnate come tali. Nella versione inglese di questo saggio è stato scelto di formattare il testo al fine di mantenere la natura incompiuta e frammentaria del manoscritto. Sebbene il saggio abbia un inizio, non ha nessuna conclusione, anche i frammenti intermedi sono incompiuti. Elias non ha proposto nessuna soluzione all '«enigma della risata». Nelle sue note autobiografiche, ha tuttavia messo in primo piano l'importanza di questo progetto per la sua traiettoria intellettuale; vedi Norbert Elias, Notes on a Lifetime, in
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Croisement d'écritures France-Italie. Hommage à Jean-Paul Manganaro, 2015
«Sinestesieonline», 41, XIII, gennaio, 2024
Lettere Italiane , 2008
Gadda, a c. di Paola Italia, 2024
G. Baldacci, I. Caloi edd., Radhamanthys: Studi di archeologia minoica in onore di Filippo Carinci per il suo 70 compleanno, BAR Publishing, Oxford, pp. 167-178, 2018
Erodoto, il miele tossico e le grayanotossine (II parte, ricerca e tossicologia) , 2010
Letteratura e Potere/Poteri Atti del XXIV Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Catania, 23-25 settembre 2021, 2023
Graduate Conference - Università di Napoli L'Orientale, 2018