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2018
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25 pages
1 file
Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico.
Verga e il Verismo, a cura di Giorgio Forni, Roma, Carocci, 2022
"La Crusca per voi", N. 49 (II, 2014), 2014
La punteggiatura (intesa nell'accezione più ampia, comprensiva sia della 'punteggiatura nera': segni d'interpunzione stricto sensu, sia della 'punteggiatura bianca': spazi tipografici tra parole sul rigo o spazi interlineari, tra un rigo e l'altro) è una segnaletica testuale non detta, affidata alla vista, in quanto composta di mezzi iconici e ultrasintetici che sono aspetti non verbali, non lessicalizzati (non avremo la parola "pausa" bensì il segno interpuntivo necessario), ma molto importanti perché danno istruzioni sul senso, sulla sintassi, sulla gerarchia degli elementi del discorso, sulle pause, sul ritmo, sull'intonazione.
2009
Il prodotto editoriale tratta di studi intorno alla didattica del Disegno e al ruolo che tale disciplina assume nell’ambito del percorso di studi nelle Facoltà di Architettura. La riflessione di fondo che ha guidato tali intenti è stata la maturazione di una duplice consapevolezza: da un lato della impegnativa responsabilità di iniziare i più giovani allievi, dall’altro lato dell’assoluta importanza di tale insegnamento come primario e decisivo per ogni successivo sviluppo negli studi d’architettura e quindi nella formazione di un architetto. La monografia ha preso forma sulla base di tali convinzioni e ha mosso dall’esperienza didattica di titolare del Laboratorio di Disegno dell’architettura della Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno, dell’Università degli Studi di Camerino, fornendo l’occasione per ulteriori riflessioni e verifiche degli intendimenti. La struttura del testo è stata organizzata per temi, ognuno dei quali è comprensivo di contenuti e argomenti tradizionalmente trattati come capitoli a se stanti della disciplina. Una presentazione, dunque, che ha voluto suggerire una lettura trasversale dell’insegnamento della materia. L’ intenzione è stata quella di esporre un insieme di contenuti e di riflessioni pratiche accompagnate da alcuni esempi applicativi del modello operativo adottato. Attraverso un racconto del metodo didattico configurato per il corso, si è cercato di riassumerne l’esperienza tanto negli obiettivi finali e intermedi quanto nei risultati raggiunti, provando anche a indicare le problematicità delle diverse fasi del percorso di apprendimento proposto. Focalizzando gli obiettivi didattici perseguiti nel corso – che vanno dall’esercizio di differenti tecniche grafiche di rappresentazione applicate all’analisi e all’espressione dei valori dell’architettura, alla formazione di conoscenze teoriche e pratiche per la rappresentazione dello spazio architettonico e, più in generale, per il controllo del modello mentale dello spazio – il testo ha mirato a fornire quelle conoscenze basiche che sono premessa delle successive esperienze progettuali, ma anche a sviluppare in ogni studente l’identificazione e l’ammaestramento delle proprie capacità/possibilità espressive, così come la consapevolezza delle “capacità di correlazione e di sintesi nelle applicazioni di un linguaggio. In sostanza, rendendo conto sia dell’impostazione dei programmi, sia dei presupposti teorico-operativi, sia della metodica rigorosa di analisi di testi architettonici diffusamente proposta in diversi paragrafi nei quali è contenuto il corpo più cospicuo degli esiti del lavoro, l’autrice ha mirato a focalizzare l’obiettivo centrale perseguito dal testo prodotto: esercitare il disegno per favorire l'acquisizione individuale della sua strumentalità forte, ovvero la presa di possesso sempre più agile e cosciente del suo valore d'uso analitico e inventivo.
Status Quaestionis, 2017
The article is intended to show the gap between two characters’ interior life in Mastro-don Gesualdo. Giovanni Verga and Guido Mazzoni agree that Gesualdo’s subjectivity is never rendered in the novel while Isabella’s “soul” is revealed through a monologue/soliloquy. Their theses are disproved on the basis of textual evidence: on one hand, the father is represented thinking, on the other hand, his daughter hardly ever speaks with herself. Subjectivity is not conveyed by a specific technique but by a particular style that is related to a certain sensibility and corresponds to a social class.
2019
Moda e finanza. La sinergia perfetta di Milano MF FASHION Com'è cambiato il mondo della moda? E quello della comunicazione? Domande simmetriche a cui si possono dare più risposte. MF Finanza rientra tra queste. Lisa Finetti Le luci si accendono, il clima è teso, la passerella è pronta. Con i riflettori puntati addosso ecco che Milano si avvia verso una nuova settimana della moda. Ma cosa c'è dietro questa macchina dorata che produce, stagione dopo stagione, nuove tendenze da seguire e nuovi consumi apparentemente irrinunciabili? Certamente stiamo parlando di un ingranaggio ben rodato, in cui la comunicazione ha raggiunto
Questioni di filosofia dello stile il melangolo a Ilde e Ugo
in "Primapersona" n. 25, 2012
era una cassapanca piena di carte. Quando Saverio Tutino la aprì, in compagnia di sua moglie, Gloria Argelés, nella cassapanca regnava un tranquillo caos classificatorio. Ma fra le carte, almeno all'apparenza buttate alla rinfusa, un pacchetto di lettere, legate con un nastro, fece capolino. Saverio le prese, e dopo aver guardato il nome del destinatario, decise che non era il caso di avvertire la famiglia del suo "prelevamento". A casa sua le trascrisse, pazientemente e fedelmente, accompagnando le vicende che si snocciolavano sotto i suoi occhi con commenti che spaziavano dalle considerazioni politiche sull'Italia da poco unita agli ammiccamenti divertiti di chi segue, non visto, una segreta e proibita storia d'amore. Tutte le lettere erano redatte, con una grafia precisa e sottile, da un'elegante signora milanese, Emilia, che ebbe una relazione extra-coniugale con Federico Alessi, tenente dei bersaglieri. Si erano scritti molto, i due, perché lui, nel corso degli anni, era stato di stanza a Milano, poi a Palermo, e in altre città del Sud, a combattere il brigantaggio. Federico era un prozio di Saverio, che seguiva parallelamente l'evolversi del loro amore e l'espandersi delle ferrovie italiane, perché i due si incontravano, preferibilmente, e per evidenti motivi di tempo e di privacy, nelle città raggiungibili in treno. Nessuna lettera, invece, scritta da lui. Emilia temeva di essere scoperta dal marito, e forse teneva un po' meno di Federico alle tracce scritte di quest'amore. Gli aveva chiesto di distruggerle tutte, man mano che le riceveva, ma visibilmente lui non l'aveva fatto. Era stato lui, con tutta probabilità, ad annodare il nastro di quel pacchetto. Forse, viene da pensare, dopo averle rilette tutte, e prima di uccidersi, perché abbandonato da lei, che, dopo la morte del marito, gli aveva preferito un altro uomo. Gloria mi racconta che di quest'uomo esiste un bel ritratto, appeso nella casa di Tregnago. Ma quando, arrivandoci per la prima volta, aveva chiesto chi fosse, l'intera famiglia aveva eluso la domanda. Ricordo troppo doloroso.
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Fata Morgana Web 2018. Un anno di visioni, a cura di A. Canadè e R. De Gaetano, Pellegrini, Cosenza, 2018
Histoire et civilisation du Soudan, 2017