Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
6 pages
1 file
Foglietto 4 COSE DELL'ALTRO MONDO
Rivista di estetica, 2002
Alexandre Koyré wrote that Newton and the science that followed led to a splitting of the world: on the one hand is the “world of qualities and of sensible perceptions”, on the other is the “world of quantities and of reified geometry”. A comparison between facts held true by common sense and false by the scientific image of the world (or vice versa) seems to confirm this view. But is the dichotomy a real one? Is the world of common sense really “another world” relative to the world of the natural sciences? In this paper we argue in support of a negative answer.
IL MANIFESTO, ALIAS, 22 dicembre 2018 una vita anticoloniale e antifascista dal Sud America al lager nazista
DALL'ALTRO LATO DELLE COSE Tradurre O verão selvagemdos teus olhos (2008) di Ana Teresa Pereira Gaia BERTONERI ABSTRACT • From the other side of things. Translating O verão selvagem os teus olhos (2008) by Ana Teresa Pereira. The author presents through her own translation experience the novel O verão selvagem dos teus olhos (2008) by contemporary Portuguese writer Ana Teresa Pereira.
Details of several discoveries related to ancient Egypt over time
L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile. Esistiamo in quanto esseri continuamente tradotti. Un'esperienza che ci accompagna durante tutta la nostra esistenza. Uso la parola «esperienza» per sottolineare che la traduzione non riguarda un oggetto o una relazione fra oggetti. Si tratta di un punto fondamentale perché ha delle conseguenze sulla teoria e la pratica della traduzione. È stato Antoine Berman (1984Berman ( , 1989) ) 1 a ricordarci che qualunque discorso sulla traduzione deve partire dalla sua natura di esperienza che può diventare riflessione perché è già in origine riflessione. Un'esperienza che dunque è anche conoscenza e portatrice di pensiero. Esperienza, da ex-perientia, ex-perior. Per è una radice indoeuropea che ha il significato di «andare attraverso», «attraversare», «passare per» e dunque, per metafora, indica lo stato di chi è passato per le cose, e quindi conosce. Ecco, tradurre è conoscere, è anzi un modo privilegiato per conoscere. La coppia esperienza e riflessione appartiene a una lunga tradizione filosofica che da Kant e Hegel arriva fino a Heidegger. Esperienza per Heidegger significa aprirsi a una modalità di conoscenza che cambia il modo di guardare le cose: «Fare esperienza di qualcosa […] significa che qualcosa per noi accade, che ci incontra, ci sopraggiunge, ci sconvolge e trasforma» (Heidegger 1973, p. 127). Berman aggiunge che la traduzione è questo: esperienza delle opere. In altri termini nell'atto di tradurre è presente un certo sapere, un sapere sui generis, è l'esperienza concreta delle lingue. Continuamente chiamati dunque all'esperienza di tradurre i nostri pensieri, i nostri sentimenti e desideri in parole e poi, fuori della no-1
Il Cinquecento segna l'inizio dell'era moderna. Il mondo di oggi trova lì le sue radici, nell'affacciarsi e poi nell'affermarsi di quei caratteri del tutto nuovi nella storia della civiltà occidentale, che da allora ne costituiscono il patrimonio culturale e spirituale.
Oggi viviamo in un mondo che sembra diventare sempre più inospitale, percorso da minacce di ogni genere e da un'angoscia diffusa che incide persino sulle nostre scelte più banali e quotidiane, come prendere la metropolitana o decidere la meta di un viaggio (per un approfondimento dei temi trattati, cfr. Pulcini 2009). È innegabile che la globalizzazione ha mutato profondamente lo scenario antropologico e sociale, ponendoci di fronte a sfide inedite e aprendo necessariamente nuove prospettive sul piano etico e politico. Si potrebbe affermare che le due sfide fondamentali che siamo chiamati ad affrontare sono prioritariamente due: la sfida sociale, vale a dire l'emergere della figura dell'altro come diverso (basti pensare alla drammatica questione dei migranti che equivale sempre più a una triste contabilità dei morti); e la sfida ecologica, che riguarda il destino stesso dell'uma-nità e del pianeta.
2020
Terminata la fase più intensa e drammatica del contagio da Coronavirus, l'osservazione di alcune sue conseguenze sugli spazi aperti urbani potrebbe essere utile per l'avanzamento del progetto, al di là della contingenza emergenziale. In particolare, si sollevano due questioni. La prima: dopo che l'assenza degli umani ha rivelato la presenza di altri esseri viventi, vegetali e animali, nello spazio urbano, potrebbe ora essere possibile e persino desiderabile stabilire con essi rinnovate condizioni di compresenza, alla luce delle più avvertite posizioni del pensiero contemporaneo sulla necessità del superamento del dualismo oppositivo tra natura e cultura, tra natura e città. La seconda questione ci interroga su dove e come saranno gli spazi attraenti, centrali e capaci di coesione sociale del futuro prossimo, ora che, esautorati dagli spazi pubblici tradizionali, abbiamo fatto esperienza della qualità silenziosa di molti ambiti di amnesia urbana, fuori dall'ortodossia...
Il rapporto fra arte contemporanea e mondo del lavoro: riflessione in occasione di "NoPlace 3" per il 49° Premio Suzzara.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
ENCICLOPEDIA DI BIOETICA E SCIENZA GIURIDICA - VOL XI - p. 114-134 , 2017
Civiltà delle Macchine , 2021