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Questa ricerca empirica è stata condotta tra gli insegnanti della scuola dell'infanzia del Comune di Milano. In 1.181 hanno risposto al questionario, su argomenti quali i metodi didattici, le difficoltà e i successi, i bisogni, le conoscenze e gli atteggiamenti nei confronti dei loro allievi con sordità. Sebbene indirettamente, sono stati contati i bambini sordi oralisti, segnanti e impiantati con IC. Il servizio scolastico è migliorabile a costo zero, e l'articolo si chiude con alcuni suggerimenti.
SARA TROVATO "Insegno in segni. Linguaggio, cognizione, successo scolastico per gli studenti Sordi". Raffaello Cortina, Milano, 2013
Come arriviamo a padroneggiare la prima lingua, da bambini? Come possiamo imparare la seconda lingua senza sforzo? E quali conseguenze ha tutto ciò sull'educazione dei bambini e ragazzi Sordi, che non ricevono input linguistico attraverso il canale acustico? Tutto questo è nel primo capitolo di "Insegno in segni". Gli altri capitoli sono dedicati alla lettura, alla scrittura, alla sintassi e alla cognizione, e sono ricchi di informazioni sulla ricerca internazionale a proposito della sordità, e di metodologie didattiche di provata efficacia con gli studenti Sordi.
1 I sordi preferiscono il termine "sordo" a quello di "non udente" o di "audioleso": il primo, infatti, pone l'accento su ciò che loro sono, sulla loro identità, mentre gli altri due sottolineano ciò che a loro manca, il loro deficit rispetto ad una "norma". Da evitare è anche il termine sordo-muto, in quanto la sordità non comporta alcun danno all'apparato fonoarticolatorio e quindi le persone sorde sono potenzialmente in grado di parlare; inoltre, come si vedrà, ogni comunità di sordi possiede una lingua che si esplica attraverso un canale visivo-gestuale, la Lingua dei Segni.
Corso: LINGUA DEI SEGNI ITALIANA [LM0016] Docente: BERTONE Carmela L'integrazione del bambino sordo nella scuola italiana INDICE 1. L'alunno sordo…………………………………………………………………………………p.3 2. La scuola speciale e la scuola comune…………………………………….………………p.5 3. L'integrazione del bambino sordo nella scuola comune……………………………….…p.7 4. Il progetto bilingue della scuola di Cossato……………………………………………......p.9 1. L' alunno sordo Il bambino sordo, a differenza del bambino udente, presenta delle difficoltà nell'acquisizione della lingua italiana; il bambino udente invece acquisisce la propria lingua madre in modo spontaneo e naturale, senza nessuno sforzo. Queste difficoltà nel bambino sordo sono dovute alla mancanza di accesso diretto all'input linguistico a causa della compromissione del canale uditivo. L'impianto cocleare può migliorare la percezione uditiva dell'individuo sordo, ma anche se attivato in età precoce, nella maggior parte dei casi non permette ai soggetti sordi di "raggiungere un livello di competenza linguistica comparabile a quello degli udenti nella lingua nativa, né nella modalità orale né in quella scritta". 1 Come spiegano Caselli et al., le possibili ipotesi che possono contribuire a determinare le difficoltà delle persone sorde nella lingua parlata e scritta sono le seguenti: -il ritardo di esposizione alla lingua -l'input ridotto -le situazioni "anomale", in cui la lingua parlata e scritta è trasmessa. 2
Sebbene quasi tutti intuiscano le difficoltà che i sordi possono incontrare nel capire la lingua orale, pochissimi in realtà sospettano che i non udenti incontrano grossi problemi anche quando scrivono, leggono e parlano. Lo scopo di questo libro è quello di investigare questa difficoltà, analizzando in modo rigoroso la natura "anomala" delle produzioni verbali di alcuni bambini sordi di età compresa tra i 6 ed i 17 anni. La metodologia di analisi utilizzata prende a modello la teoria "dei Principi e dei Parametri" introdotta all'inizio degli anni '80 da Noam Chomsky all'interno del quadro di ricerca sulla Grammatica Universale.
2015
un'estensione territoriale e numerosità della popolazione variegata andando dai quasi 75 mila residenti di Aprilia, ai poco più di 1000 di Rocca Massima, unico piccolo Comune. Il Distretto, collocato tra due poli di attrazione metropolitani (Roma a nord e Latina a sud), occupa una superficie complessiva di circa 425 Kmq e si estende dalla fascia collinare costituita dai Colli Albani e dai Monti Lepini verso il mare, senza occupare però direttamente la fascia costiera che dista circa 10 km, percorrendo le Vie Nettunense,
di Sara Trovato, Sonia Sorgato, Lisa Pavesi, Emilia Filtz, Laura Pagani, Chiara Branchini e Ilaria Prigione.
Ecco la primissima lezione di italiano per ragazzi con sordità che non sanno nulla di italiano. I numeri nei ventaglietti all’inizio di ogni attività individuano percorsi per: 1. studenti che hanno un particolare bisogno di imparare con gradualità 2. studenti stranieri 3. studenti in autoapprendimento 4. studenti in classe bilingue, con compagni udenti 5. studenti oralisti o con impianto cocleare 6. studenti sordociechi. Alcune attività possono esser usate tanto per insegnare l’italiano agli studenti sordi, quanto per insegnare la LIS ai loro compagni udenti. Se hai uno studente che ha difficoltà economiche, puoi scrivere a sara.trovato@unimib.it per ricevere dall'editore una copia gratuita del libro.
Come afferma Trisciuzzi (2003) in passato, il trattamento dei sordi si delineava in un duplice approccio di disabilità, da un lato inerente alla sordità stessa e dall'altro derivato dall'assenza del linguaggio verbale. Tale impostazione con l'avanzare del tempo è risultata di tipo pregiudizievole in quanto il bambino che nasce sordo o che lo diventa in età prelinguistica, può essere educato all'apprendimento della "parola parlata" per mezzo di speciali metodi che oggi si avvalgono anche della tecnologia medica, come gli impianti cocleari a trasmissione interna. Provengono dal passato, una serie di convinzioni sbagliate riguardanti la sordità, che portavano a considerare il sordo come essere parzialmente completo e quindi inferiore (Trisciuzzi, 2006, p. 55). Era comune convinzione, pensare che i rumori insieme alle parole attraverso l'udito, si ripercuotessero nel profondo dell'anima" (Cfr. Teofrasto, De sensu et sensibilibus, II, 6). I termini utilizzati per riferirsi a questa "speciale categoria" di soggetti, in precedenza erano ancorati al pregiudizio a causa della mancanza di conoscenze nel campo medico-scientifico e si riferivano al sordomutismo in senso generico considerando il sordo un essere inferiore o comunque debole. In greco antico il termine sordomuto deriva da due aggettivi in parte dispregiativi. "Eneòs" (sordo, sordomuto, inutile, inefficace, stupido), termine utilizzato varie volte anche da Platone, Aristotele e Senofonte (Cfr. Anabasi, IV, 5, 33; Ippocrate, Corpo Ippocratico); e "Kaphòs" (ottuso, fiacco, vuoto) dal significato più ampio per descrivere un "deficit" sensoriale ma anche specifico della persona (Cfr.
Traduzione è accessibilità. Tradurre le immagini in suono e il suono in segno in Lingua e Linguaggi, Volume 43 (2021) Special Issue, 2021
Arianna Accardo (Istituto Statale Sordi, Rome) focuses on the Cinedeaf Scuole project, a special section of Cinedeaf Festival dedicated to young people. Both deaf and hearing students of primary and secondary schools are involved in the development of audiovisual products and other didactic activities aimed at the valorisation of diversity and the promotion of active citizenship and social inclusion through cooperative learning.
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Quaderni di Psicoterapia Infantile. Vol. 57/2. Identificazione e trasmissione psichica fra gli adulti e il bambino. A cura di F. Borgogno e M. Vigna- Taglianti, pp. 104-126. Roma, Borla, 2009., 2009
Educazione. Giornale di pedagogia critica, IV-1
Scienze e Ricerche, 2014
Area Pediatrica, 2019
INTERAZIONE BAMBINI-ROBOT Riflessioni teoriche, risultati sperimentali, esperienze, 2021
Between, 2013
Educazione Linguistica Language Education, 2012