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2014, in "Scienza eSocietà", 17-18, pp. 103-114
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Alla luce del lavoro fatto dal Laboratorio MAPPA dell'Università di Pisa, l'articolo descrive cosa sono gli open data archeologici, come si possono aprire i dati, perché è utile aprirli senza timori sia per la ricerca, sia per il mondo del lavoro professionale,
Quotidiana / Paesaggio della Quadriennale di Roma, 2022
The essay "Appunti per un'archeologia del futuro" [Notes for an Archeology of the Future] focuses on a trend in 21 st century ltalian sculpture: some works take on forms similar to those of archaeological finds whose features, instead of referring to a known past, seem to be projected towards a possible future. A sense of ‘end of the future’ is common to many artists and is conscious/y or unconsciously expressed in their projects. lt is deeply rooted in today’s society, in its sense of precariousness. The essay accompanies the exhibition of works by Alessandro Biggio (Cagliari, 1974) and Antonio Fiorentino (Barletta, 1987), presented at Museo di Roma / Palazzo Braschi in Rome as part of the exhibition cycle Quotidiana / Paesaggio promoted by Quadriennale di Roma.
LETTERATURA @ SOCIETA', 2022
Apparently, the scope and nature of archaeology would seem to be obvious and innocent. Behind the conventional scenario of a digging activity in the name of science and the love for antiquity, one may in fact discover many ambiguous sides and unpredictable implications. The lack of scruples in opening tombs signals for instance the decline in the ancient faith in the resurrection of the bodies and also of the fear of the dead. Since archaeology was born in Europe in the last centuries, this raises the question as to why older but very sophisticated civilizations did not feel the same need to dig tombs and monuments. Also, its appearance seems to coincide with the emergence of nationalism in the XIX century. Having become a trophy of nationalistic prides, the discoveries of the archaeology have also become a tool of national identities and prides and of commercial exploitation (tourism). Even these few elements show that, without underrating its achievements in the knowledge of the past, archaeology is the dissimulated and ambiguous complement of epochal changes of values which took place in modern civilization.
Il Tevere e Roma. Alla riscoperta del rapporto storico tra le vie d’acqua e le città UNESCO, 2022
Il Centro Storico di Roma è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1980; successivamente, nel 19901, un accordo tra Santa Sede e Stato italiano amplia l’area includendo, all’interno delle Mura Aureliane, anche i beni extraterritoriali di proprietà pontificia, vale a dire la Città del Vaticano e la basilica di S. Paolo fuori le Mura. Un’area transnazionale, quindi, altamente diversificata e stratificata, che comprende numerose aree archeologiche indissolubilmente connesse con il tessuto urbano attuale dove le vestigia antiche e il verde sono indissolubilmente legati. Roma, d’altra parte, è riconosciuta quale città più verde d’Europa, con un’estensione e varietà del verde che rappresenta il 67% del territorio comunale; il verde pubblico all’interno del tessuto urbano è composto da parchi urbani, ville storiche, giardini pubblici e aree verdi di arredo per un totale di 3.932 ettari. In quest’ottica, negli ultimi anni, sono stati realizzati alcuni significativi interventi che hanno avuto come obiettivo primario non solo la conservazione e la valorizzazione dei siti e del patrimonio materiale e immateriale ma anche aggiornamenti per una nuova valorizzazione dell’area monumentale, per una nuova tutela del patrimonio storico.
established by: Mauro …, 2009
Trattamento e restituzione del Patrimonio culturale. Oggetti, resti umani, conoscenza, Atti dei webinar (10-11 novembre 2020 e 21-22 aprile 2021), a cura di Marco Arizza. Roma, Cnr Edizioni 2021., 2021
L’archeologia nasce come scienza nazionalista legata al sorgere degli stati nazionali, strumento ideologico per la costruzione dell’identità. Ruolo che si è amplificato con il colonialismo e con la sua declinazione più moderna, l’imperialismo, di cui è stata strumento ideologico e operativo, dalla spedizione di Napoleone in Egitto a oggi . In altre parole l’archeologia non è una scienza innocente – nessuna scienza lo è – ma sin dalle sue origini si configura come azione ‘politica’. In questo contributo vengono presentati due casi studio: la Sardegna e i Balcani occidentali. Attraverso la storia dello sviluppo dell’archeologia come disciplina scientifica, l’etica del racconto archeologico, ovvero la restituzione dell’archeologia alla società, viene esplorata seguendo le linee del rapporto fra scienza e politica.
Tiziano Mannoni. Attualità e sviluppi di metodi e idee, a cura dell’ISCUM, I, Firenze 2021, pp. 102-109, 2021
Il rame e l'argento delle Colline Metallifere (alta val di Pecora) nel XIII secolo. Metodologie multidisciplinari per lo studio dei bacini di approvvigionamento e del ciclo di produzione dei solfuri misti
in Anichini F., Gattiglia G., Gualandi M.L. (eds.) 2015, MapPapers 5, 2014 - Opening the Past 2014 - Immersive archaeology, Pisa 23/05/2014, Roma, pp.47-51, 2015
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Le mie conclusioni per il volume 'archeostorie'.
, in Dizionario di storia, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2010, www.treccani.it/enciclopedia/, 2020
Nella seconda metà del 20° sec. l'archeologia ha modificato profondamente caratteri e obiettivi. Le possibilità di conoscenza si sono ampliate a dismisura, dilatando gli orizzonti della ricerca sull'universo intero delle tracce materiali dell'umanità. Di conseguenza, l'archeologo è colui che riconosce, acquisisce, classifica, interpreta e comunica i dati provenienti dalle analisi storico-culturali, stratigrafiche, tipologiche e tecnologiche dei resti materiali mobili e immobili lasciati dalle società trascorse, ricostruendone i modi di vita e la loro evoluzione nel tempo. L'archeologo opera sulle stratificazioni, depositi tridimensionali che il tempo ordina secondo una sequenza che va ricostruita, distinguendo le componenti materiali e immateriali delle tracce, entrambe fisicamente e concettualmente significative. Al di là degli aspetti procedurali, il problema di fondo dell'archeologia resta quello di come recuperare dalle tracce percepibili dai sensi informazioni anche su quei fenomeni storici invisibili, che derivano da sistemi di conoscenze, credenze, ideologie e percezione della realtà, che sono il terreno d'indagine della cosiddetta archeologia cognitiva. I cambiamenti che hanno investito la disciplina possono essere sintetizzati secondo diverse prospettive.
Archeologia a tutto 3D, 2023
La tridimensionalità nell’ambito archeologico si è resa un argomento di assoluto rilievo nella ricerca archeologica attuale. La necessità di ottenere rilievi e copie digitali precise di un sito o di un manufatto hanno provocato un aumento dell’interesse e della conoscenza del ricercatore verso nuovi sistemi di acquisizione e modellazione 3D. In seguito a un excursus sulle tecnologie impiegate in ambito archeologico si osserveranno gli ultimi studi dove questi sistemi sono stati impiegati. Tenendo in considerazione le finalità, gli strumenti e i software utilizzati si esporranno alcune considerazioni sulla attualità dell’argomento.
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Between, IV.7, 2014
Cozza F., 2023, Archeologia è caccia, in «Dialoghi Mediterranei», n. 60, pp. 384-389., 2023
Quaderni della Soprintendenza Archeologica per le …, 2001
OS Officina della storia, 2019
Siculorum Gymnasium , 2016
G. Fournier Facio (Ed.), Il canto dell'anima. Vita e passioni di Giuseppe Sinopoli, Milano: Il Saggiatore , 114-132, 2021
in, P. Belardi, A. Cirafici, A. Di Luggo, E. Dotto, F. Gay, F. Maggio, F- Quici (a cura di). Atopie. Idee per la rappresentazione 6, ISBN 8890458577. ISBN 9788890458576.
Quo vadis archeologia? Riflessioni metodologiche sul futuro di una disciplina, Atti del Workshop internazionale (Catania (18-19.1.2018), a cura di D. Malfitana, ISBN: 9788889375228, ISSN: 2037-9064, CNR-IBAM, Catania 2018, pp. 21-37, 2018
Tiziano Mannoni. Attualità e sviluppi di metodi e di idee, 2021
Quaderni di Archeologia del Piemonte, 2018
Rivista archeologica dell'antica Provincia e Diocesi di Como, 2018