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FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 221, 2011
L'intento di questo articolo è di mostrare alcune evidenze di un artigianato locale tardoromano sviluppatosi in contesti urbani e rurali dell'ager Rusellanus a partire dal III secolo d.C.
The paper shows the preliminary results of the 2010 archaeological season at Spolverino where it was possible to record the remains of the Roman fluvial cabotage port of Rusellae
Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, 29, 2014, pp. 146-147.
Progetto grafico e impaginazione LineLab.edizioni -Alessandria
This chapter focuses on the Late Antique period within the city of Rusellae and its hinterland. With the excavations in the territory of Alberese, as well as in the hinterland, new settlement and economic patterns have emerged for the period between the 3rd and the mid 6th c. AD. While evidence still persists for the agricultural exploitation of the territory, craftsmanship became one of the main economic resources; although some of the Roman villas continued to be used a constant drop in their numbers can be registered. In Rusellae itself, the urban landscape changed with large areas having fallen into disuse or abandoned. A new bathhouse complex was built close to the city walls, while on the ruins of the Hadrianic bathhouse complex an early Christian basilica was constructed. Society in Late Antique Rusellae seems to have relied upon the emerging Basii family: to celebrate their patronage and public engagement, a basilica was refurbished in the Forum area. At the same time, a metallurgical workshop was installed within the ruins of the abandoned Domus of the Mosaics. With developments such as these the city of Rusellae is acquiring the characteristics that would define the city in the Early Middle Ages.
Pyrenae, 2004
n ritrovamento di vecchi progetti di bonifica, degli anni 1920-1930, di una parte di pianura al bordo della laguna di Venezia, ci ha dato lo spunto per tracciare uno schizzo dell'evoluzione del territorio ove sorgeva la citta romana di Altinum, fiorita nel 1 e 11 secolo d.C. Infatti fra le cause che vengono proposte del declino e della scomparsa della citta vi e il deterioramento delle condizioni ambientali. Cioe che la citta sarebbe stata sommersa o resa invivibile dalla palude. Dalla nostra, per ora, schematica analisi sembra che la palude vi fosse anche ai tempi romani ma non tale da modificare la vita della citta e in ogni modo che essa poteva essere contrastata con i mezzi a disposizione degli antichi. L'impaludamento, che esisteva fino al xx secolo sembra essere divenuto maggiore dai tempi antichi e non piu contrastato per la de cad enza dell' economia e della importanza strategica di Altinum. Sono elencate anche le cause storiche del declino della citta. Le distruzioni causate dalle invasioni barbariche appaiono modernamente leggendarie, mentre sembra accettabile considerare la decadenza di Altinum come parte di quella delle altre citta di pianura della Cisalpina, dovuta principalmente al mutamento della direzione delle correnti dei traffici.
Testi e foto di Valerio Ricciardi GRANDI OPERE VICINO ALL'ANFITEATRO L'archeologa Rose Ferraby con Fabrizio Felici (Coop. Parsifal) mentre aggiorna i rilevi della latrina di età imperiale di cui è stato completato lo scavo presso l'anfiteatro riportato in luce a Portus.
Il litorale dell' ager Cosanus e le antistanti isole del Giglio e di Giannutri, hanno goduto, nell'ultimo ventennio, di un interesse particolare da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Campagne di scavo, spesso in connessione.con lavori di restauro, opere di documentazione -avviate con il progetto "Porti e approdi dell'antichità dalla preistoria all'alto medioevo" 1 e concluse con l'ordinaria attività di catalogazione -hanno accumulato sulla rete portuale d'età romana dati che permettono di definire non solo l'articolazione dei singoli complessi, ma anche lo sviluppo diacronico cornplessivo/. (G.C.-P.R.) * Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. 1. Progetro è/2 ex art. 15 l. 41-86. 2. Per i dati sul sistema portuale d'età etrusca arcaica
2018
This volume draws upon the scholarship on the international trade between the Roman Empire and Eastern regions such as Arabia, Ethiopia and India. Such trade has been often described by ancient sources as a flourishing and very expensive one. More in detail, the book focuses on the life and the development of the ports on the Red Sea, controlled by Rome. These ports acted for centuries as international hubs, linking points between West and East, and they were the gates though which the eastern merchandise would reach the Roman markets. Keeping these remote settlements alive required a big effort on the part of the imperial administration, and some degree of planning to choose how and when to invest in the area. So, over the centuries, the geography of such ports changed dramatically. Most works published so far have explained such changes in terms of decline and economic shrinking, due to the “late antique phase” of the Roman Empire. This monograph looks for a different explanation and stretches the analysis into the late antique period, showing hot it was not simply a period of decline and economic recession, but rather of reorganisation. The volume aims finally to reach a new and more full level of understanding of the Roman economic policy in the Red Sea between the first century BC and the sixth AD.
L’Archeologo e il Soprintendente. Scritti in Memoria, Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana 8, 2012, Suppl. 1, pp. 279-284
On the North side of the Roman Forum of the Etrusco-Roman town of Rusellae is a double portico dating back to the 2nd cent. BC. On the base of several comparisons with similar structures from Italy and the provinces, the portico can be identified as a basilica with tribunal, one of the most ancient in Italy.
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 232, 2011
Nel mese di giugno 2010 ha preso il via l"indagine archeologica in regime di emergenza presso il sito di Spolverino, posto lungo l"ultima ansa del fiume Ombrone, all"interno del Parco Regionale della Maremma, nel territorio di Alberese ( ). Le ricerche fanno capo al Progetto Archeologico Alberese, che già dal 2009 ha iniziato lo studio delle dinamiche insediative dal periodo della romanizzazione sino al VI secolo d.C. attraverso lo scavo dell"area dei templi dello Scoglietto 1 .
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Portico dei Marmi. Le iscrizioni romane, 2022
FOLD&R FastiOnLine …, 2011
European Journal of Post-classical Archaeologies, 14, 2024
… FastiOnLine documents & …, 2010
Porti antichi e retroterra produttivi, 2023
Convegno Internazionale di Studi “Horrea. Luoghi, economia e società nel mondo romano” (a cura di Alfonsina Russo, Roberta Alteri, Alessio De Cristofaro, Domenico Palombi). Roma, Curia Iulia, 10-11-12 Dicembre, 2024
Paesaggi Domestici L’esperienza della natura nelle case e nelle ville romane Pompei, Ercolano e l’area vesuviana, Studi e Ricerche del Parco Archeologico di Pompei 42, edited by A. Anguissola, M. Iadanza and R. Olivito, 145-154. Pompei: Collana di Studi e Ricerche del Parco Archeologico, 2020
in A. Sebastiani, E.Chirico, M. Colombini, M. Cygielman (eds.), Diana Umbronensis a Scoglietto, Oxford 2015, pp. 367-374, 2015
in Puteoli Studi di storia ed archeologia dei Campi Flegrei a cura di Giuseppe Camodeca e Marco Giglio, 2016
Archeologi in progress. Il cantiere dell'archeologia di domani, a cura di R. Brancato, G. Busacca, M. Massimino. Atti del V Convegno nazionale Giovani Archeologi, Catania., 2015