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In his letters, Petrarch shows particular affection only to a few Italian cities and places. Pavia was among those, with its history and beauty. Another scholar, belonging to a precedent generation, dedicated a booklet, a "libellum" to the same city in Lombardy, only some years before. In this paper I have tried to compare the two works, bringing their common points into light.
da atti di convegno su I luoghi dello scrivere da Francesco Petrarca agli albori dell'età moderna, a cura di C. Tristano, M. Calleri, L. Magionami
Il progetto autobiografico delle Familiares di Petrarca, 2008
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2024
Muovendosi nell’arco di poco più di un secolo, il volume si sofferma su alcuni degli autori più significativi della letteratura italiana e su vicende peculiari della nostra storia letteraria. Dalle questioni sorte intorno alla trasmissione tardo ottocentesca dei Rerum vulgarium fragmenta di Petrarca si giunge al terzo quarto del Novecento e ai legami tra Biagio Marin, Scheiwiller e Pasolini. Nel mezzo: una nota falsificazione leopardiana; la minuta della traduzione di Arsenio, corredata da interventi correttivi di Praz, pubblicata da Montale su «The Criterion» di Thomas S. Eliot; l’emersione degli stadî preparatori di Gridasti: Soffoco…, il componimento forse più sofferto di Ungaretti da cui originò Il Dolore.
2019
The essay aims to show the multiple forms of Petrarch's passion on the side of the Latin works (Secretum; De remediis) and the Italian ones, and in the forms of his annotations on manuscripts. The essay also warns against the dangers of modern interpretative categories applied to texts and to a fourteenth-century author whose readings and culture are highlighted.
Lingua italiana - Treccani, 2024
Nel nostro Paese ormai è una moda. I protagonisti delle saghe letterario-cinematografiche partorite a cavallo tra XX e XXI secolo sono arruolati nelle file dei partiti. Basti pensare ad Atreju, uno dei protagonisti del romanzo di Michael Ende La storia infinita, definito dall’autore come un fantasy fiabesco, ma utilizzato da tempo come nome dell'omonima manifestazione cara al partito Fratelli d’Italia. È lo stesso happening in cui vanno per la maggiore anche le citazioni di John Ronald Reuel Tolkien e della sua trilogia The fellowship of the Ring: durante Atreju, la premier Giorgia Meloni ultimamente ha garantito che non cederà mai al potere velenoso diffuso dall’anello di Sauron (l'Oscuro Signore di Mordor). Detto questo, qui non vogliamo gettare benzina sul fuoco di un vezzo molto italiano: piantare bandiere ideologiche sull’eredità culturale dei grandi autori. Però fa piacere “svelare” – prima che qualche politico dell’Italia contemporanea si appropri pure di Harry Potter – che il maghetto probabilmente è il pronipote di un personaggio al di sopra di ogni sospetto: nientemeno che Francesco Petrarca.
Cities of dead and cities of living, different types of burial and different types of monument trough the time, religion and death from paganism to christianity. 1. Tipi e forme di sepoltura a Roma, dalla Repubblica a Costantino 2. Tipi e forme di sepoltura nella penisola italica e nelle province dell'Impero 3. Le tombe imperiali di Roma: i cosiddetti 'mausolei' e il caso eccezionale della Colonna Traiana 4. Ipogei, colombari, catacombe e basiliche funerarie 5. Gli ultimi 'mausolei' imperiali e la Rotonda di Santa Costanza Tipi e forme di sepolture a Roma, dalla Repubblica a Costantino Nel corpus della giurisprudenza romana non vi furono leggi particolarmente vincolanti i generi e le forme di sepoltura per chi, avendone i mezzi, desiderasse costruirsi una tomba ove accogliere le proprie ceneri o le proprie spoglie: eccezion fatta per alcuni limiti imposti alla estensione dell'area, all'altezza e alla esibizione di un lusso eccessivo, regnava in materia un'ampia libertà. Bisognava, piuttosto, provvedere da vivi e fin nel dettaglio alla propria sepoltura, non potendo confidare, per il rispetto dei desideri espressi o delle volontà formulate, né sui doveri dei congiunti né sullo zelo degli amici a causa del rapido corrompersi dei sodalizi sociali. Ciascuno, in sostanza, poteva decidere liberamente della forma da conferire alla sua ultima abitazione: non c'erano regole da seguire nel disegno e nella costruzione e, pertanto, non c'era necessità di protocolli che fissassero regole e procedure e nemmeno di architetti (Vitruvio non dedica alle tombe né un capitolo né un paragrafo): principale scopo da raggiungere era la realizzazione con qualsiasi mezzo di un monumentum che assicurasse la memoria del defunto tra i vivi, unico modo di proseguire la vita. In tali circostanze il tipo delle sepolture realizzate fu quanto mai vario e articolato, forse come in nessun altro ambito di costruzioni. Delle tombe dei tempi più antichi poco sappiamo se non che quelle aristocratiche godevano del privilegio di essere ricavate in terreni di famiglia presso le domus urbane sino a quando non fu varato un provvedimento che aboliva il privilegio gentilizio vietando qualsiasi sepoltura entro il pomerium, determinando l'inizio di un esodo fuori le mura in terreni già posseduti o appositamente comperati. E furono i terreni lungo le direzioni di più forte espansione a essere investiti poiché in quelle aree stesse le famiglie più abbienti avevano preferito o preferivano acquistare.
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LA PAROLA DEL TESTO, 2024
REGGIOSTORIA n.135, 2012
Le tre corone. Rivista internazionale distudi su Dante, Petrarca, Boccaccio,, 2022
Ludus litterararum. Studi umanistici in onore di Angelo Brumana, Milano-Torino, Pearson Italia, pp. 14-25, 2020
LA GROTTA DELLE VENERI DI PARABITA (LECCE), 2020
La Pontificia Basilica di Sant’Antonio in Padova Archeologia Storia Arte Musica, a cura di Luciano Bertazzo & Girolamo Zampieri, Le chiese monumentali padovane 6, Tom. I, «L’Erma» di Bretschneider, Roma 2021, ISBN: 9788891320100, 2021
La storiografia storico-religiosa italiana tra la fine dell’800 e la seconda guerra mondiale