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2020, Intorno a Boccaccio / Boccaccio e dintorni 2018 : atti del Seminario internazionale di studi (Certaldo Alta, Casa di Giovanni Boccaccio, 6-7 settembre 2018) / a cura di Stefano Zamponi. – Firenze : Firenze University Press, 2020. (Studi e saggi ; 205)
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a cura di Stefano Zamponi Intorno a Boccaccio / Boccaccio e dintorni 2018 : atti del Seminario internazionale di studi (Certaldo Alta, Casa di Giovanni Boccaccio, 6-7 settembre 2018) / a cura di Stefano Zamponi. -Firenze : Firenze University Press, 2020. (Studi e saggi ; 205) https://www.fupress.com/isbn/9788864539973 ISSN 2704-6478 (print) ISSN 2704-5919 (online) ISBN 978-88-6453-996-6 (print) ISBN 978-88-6453-997-3 (online PDF) ISBN 978-88-6453-998-0 (online EPUB) ISBN 978-88-5518-677-3 (XML)
I testimoni del vero. Su alcuni libri in biblioteche d'autore, a cura di Emilio Russo, 2000
I rapporti del Boccaccio con l'opera oraziana, al di là di una pagina dell'Hortis, una nota di Vittore Branca all'edizione dell'Amorosa Visione e pochi altri cenni, non sono mai stati fatti oggetto di attenzione specifica 1 . Si tratta di una circostanza a tutta prima spiegabile in termini abbastanza lineari. A differenza di quanto avviene per altri autori classici, variamente assunti a grandi modelli, quali Ovidio o Apuleio, Virgilio o Stazio, il corpus oraziano non si è rivelato mai una fonte privilegiata per l'immaginario e per i generi boccacciani, e ciò senza nulla togliere all'auctoritas che il Boccaccio indiscutibilmente riconosceva al Venosino, giungendo a tributare parole di grande ammirazione per chi «uomo di altissima scienza e di profonda fu, e massimamente in poesia fu espertissimo» 2 . Eccettuata l'ipotesi, proposta a più riprese da Hollander, di una complessiva esemplarità di genere dell'Orazio satirico per l'autore del Decameron 3 , argomenti e indizi circa una presenza importante del referente oraziano nell'opera del Boccaccio risulterebbero -ancora a quanto è possibile 107 1 A. HORTIS, Studj sulle opere latine del Boccaccio, Trieste, Libreria Julius Dase, 1879, pp. 402-403; V. BRANCA, commento a G. BOCCACCIO, Amorosa Visione, Firenze, Sansoni, 1944, pp. 421-22 (nota ripresa, in forma più scorciata, in Tutte le opere di Giovanni Boccaccio, Milano, Mondadori, vol. III, 1974, pp. 586-87); G. PADOAN, commento a G. BOCCACCIO, Esposizioni sopra la Comedia, in Tutte le opere, cit., vol. VI, 1965, p. 828 (che cito dalla ristampa Milano, Mondadori, 1994). 2 Il giudizio è tratto dalla ampia chiosa a Inf. IV, 89, ivi, pp. 198-99. 3 R. HOLLANDER, «Utilità» in Boccaccio's Decameron, in «Studi sul Boccaccio», XV, 1985-86, pp. 215-33: 215-16 e n. 2; ID., The proem of the Decameron: Boccaccio between Ovid and Dante, in Miscellanea di studi danteschi in memoria di Silvio Pasquazi, 2 voll. , Napoli, Federico & Ardia, 1993, vol. I, pp. 423-40: 435; ID., C. CAHILL, Day ten of the Decameron: the myth of order, in «Studi sul Boccaccio», XXIII, 1995, pp. 113-70: 163-66 e n. 100. In tutti i casi Hollander ha corroborato la sua tesi sull'esemplarità oraziana rimarcando la sorprendente identità di parola in incipit (umana/humano) fra l'Ars poetica e il Decameron. Ma sul valore modellizzante dell'Ars nella poetica boccacciana cfr. infra, pp. 111-13. dedurre dall'esegesi e dalla critica più recenti -alquanto esigui se solo paragonati a qualsiasi altro degli autori sopra ricordati.
2018
EnglishRelying on the most recent scholarly findings, this essay quickly retraces the presence of the figure of Homer and its meaning in the whole of Giovanni Boccaccio’s literary works. The aim is to ponder the role of the Greek poet in the intellectual biography of Boccaccio, and to better understand the author’s knowledge of Homer in its chronolog-ical development and unfolding. In this chronological survey, a prominent role is played by the recently reemerged Homer’s portrait, which is sketched in the final page of the so-called ‘Toledan Dante’. The essay focuses on the meaning of this fascinating and enig-matic page, in order to formulate a new interpretative hypothesis. italianoIl saggio ripercorre rapidamente l’intera produzione letteraria di Giovanni Boccaccio al fine di riflettere, in prospettiva diacronica e alla luce delle scoperte piu recenti, sulla presenza e sul senso della presenza del poeta greco nella biografia intellettuale del Certaldese e di meglio collocare nel ...
Boccaccio e le sue edizioni della Vita nuova.
nato nel 1313 a Certaldo in Toscana, può ben essere considerato il padre della prosa volgare italiana e, insieme a Petrarca e a Dante, il più importante scrittore del XIV secolo sia in Italia che in Europa. Dopo i primi studi a Firenze, nel 1327 si trasferisce a Napoli dove si dedica ai classici latini e alla letteratura italiana e francese e proprio qui vedono la luce le sue prime opere: Filocolo, Filostrato, Teseida, Caccia di Diana e Rime. Durante i successivi soggiorni a Firenze e nelle corti di Romagna compone oltre al Ninfale fiesolano e ad altre opere minori, la sua opera capitale: il Decameron, terminato nel 1351. È in questi anni che stringe amicizia con il "glorioso maestro", Petrarca, e si dedica allo studio dell'opera dantesca. Viene a mancare nel dicembre 1375.
2019
In copertina: Bibliothèque nationale de France, ms. Français 112, f. 239r. Informazioni sul catalogo e sulle ristampe dell'editore: www.ledizioni.it Le riproduzioni a uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da Ledizioni.
2013
Si è discusso molto e ancora si discute sullo «svolgimento della grafia» di Boccaccio, per ragioni che ognuno intuisce e che risiedono nel fatto che con Boccaccio siamo di fronte prima di tutto a un autore di cui ci sono arrivate opere in versione autografa e poi a un autore che è stato anche copista di cose non sue. «Svolgimento della grafia» è segmento facilmente riconoscibile del titolo dato da Pier Giorgio Ricci allo studio che, nel 1962, accompagnava non la scoperta, ma il debutto in società dell'autografo del Decameron 1. Il termine grafia, con quel vago sentore di tribunale, è adoperato da Ricci al posto di scrittura: forse casualmente, anche se di fatto la sua fu insieme expertise e definitiva sentenza sull'autografia dell'Hamiltoniano 90 2. Da quel lavoro (e prima ancora dalle osservazioni di Barbi), passando per il profilo di Boccaccio copista disegnato da Albinia de La Mare 3 e fino alla recentissima, lunga nota di Marco Cursi nel volume dedicato alle Origini e * Pubblico il testo nella forma in cui è stato letto, col solo necessario complemento delle note bibliografiche, senza tener conto di quanto è uscito dopo la data del convegno fiorentino. Per comodità del lettore aggiungo alla fine un elenco, in ordine cronologico, degli autografi noti (Appendice I, pp. 164-165) e una sintetica cronologia delle scoperte e riscoperte degli autografi e dei manoscritti della biblioteca di Boccaccio (Appendice II, pp. 166-170). 1 Svolgimento della grafia del Boccaccio e datazione del codice, in V. Branca-P.G. Ricci, Un autografo del Decameron (Codice Hamilton 90), Padova, CEDAM, pp. 47-67. 2 Per questo e tutti gli altri autografi di Boccaccio, e così per i libri da lui posseduti, rinvio collettivamente al catalogo della mostra inaugurata in occasione del convegno, nel quale si trovano dettagliate schede descrittive e ampia documentazione fotografica: Teresa De Robertis et al. (a cura di), Boccaccio autore e copista, catalogo della mostra
Boccaccio was really impressed when Petrarch was crowned as poet laureate in 1341. After the coronation of Statius, the classical Latin poet, nobody, as Petrarch said (and Boccaccio totally agreed with him), deserved such an honor. In this paper, I collected all the relevant Boccaccio’s texts in which he spoke about Petrarch’s coronation (Notamentum, De vita et morbius dominus Francisci Petracchi de Florentia 14-17 and Epistola VII). The purpose is to find out what Boccaccio exactly knew about Petrarch and, above all, whether or not he could read the Collatio laureationis and the Privilegium laureationis, the two most important documents where Petrarch described that important cultural event. For this reason, I also translated the Privilegium Laureationis into Italian, which in my opinion is a text of great importance and cultural depth in order to understand the literary culture of the fourteenth century.
Article in Gli Zibaldoni di Boccaccio: memoria, scrittura, riscrittura. Atti del Seminario internazionale di Firenze-Certaldo (26-28 aprile 1996). Edited by Michelangelo Picone and Claude Cazalé Bérard. Florence: Franco Cesati Editore, 1998, pp. 455-68.
Fin dal XIV secolo, tanto la sequenza nome-cognome quanto il solo cognome di Giovanni Boccaccio hanno conosciuto una varietà di forme: Giovanni di Boccaccio, Giovanni Boccaccio, Giovanni Boccacci, Boccaccio, Boccacci. L’articolo si propone di analizzare la distribuzione cronologica e geografica di queste forme e il loro uso nella tradizione letteraria, grammaticale e lessicografica, nel tentativo di stabilire per quali vie si sia giunti alla situazione attuale (solo Giovanni Boccaccio per la sequenza nome-cognome; solo Boccaccio per il cognome).
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Boccaccio editore e interprete di Dante. Atti del Convegno promosso dal Centro Pio Rajna, Roma 28-30 ottobre 2013, a cura di L. AZZETTA e A. MAZZUCCHI, Roma, Salerno, 2014, pp. 137-57
Iohannes de Certaldo. Beiträge zu Boccaccios lateinischen Werken un ihrer Wirkung, herausgegeben von Karl Enenkel Tobias Leuker und Christoph Pieper, Hildesheim, Georg Olms Verlag (ISBN 9783487152721), 2015
Ricerche di Antichità e Tradizione Classica, 2004
La Rassegna d'Ischia , 2023
in «Confini? Sulla permeabilità degli spazi liminari», Siena, 17-18 settembre 2020
Bocaccio e le donne, Aracne, Roma, 2014, 2014
Boccaccio e la nova ars narrandi, 2015
Intorno a Boccaccio. Boccaccio e dintorni 2019, 2021
Rivista di letteratura tardogotica e quattrocentesca, 2022
Intorno a Boccaccio / Boccaccio e dintorni 2020. Atti del Seminario internazionale di studi (Certaldo Alta, Casa di Giovanni Boccaccio, 10-11 settembre 2020), a cura di G. Frosini, Firenze, FUP, 2021
Intorno a Boccaccio / Boccaccio e dintorni, 2019