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Formazione, 2014
La prima lezione, dopo una breve introduzione generale sulle epigrafi e sulla loro immediatezza (ossia il fatto che non ci sono pervenute attraverso una catena di copie, ma così come furono scritte), verterà su un decreto attico del 421/420 a.C. (IG I 3 80, tav. 17). Si proporrà preliminarmente un brano della Ἀθεναίων πολιτεία (43-44) di Aristotele per capire il funzionamento dell'apparato statale ateniese: ciò, oltre a stimolare l'interesse dei ragazzi, cui l'antica Atene apparirà in presa diretta nel suo brulichio quotidiano di attività, permetterà l'acquisizione di una competenza storico-istituzionale e di una terminologia politica utile nella comprensione di brani di storiografi e oratori. Ogni studente verrà invitato a turno a leggere, a svolgerne l'analisi logico/grammaticale e, con l'aiuto del docente, a tradurre. L'insegnante fornirà, partendo dal testo, spiegazioni sul sistema numerale alfabetico, il calendario attico, le pritanie e la loro alternanza e durata, la convocazione e lo svolgimento di assemblee e votazioni, il protocollo per l'emanazione dei decreti e l'estrazione a sorte dei proedri e del presidente della βουλή. Come compito a casa verrà assegnata la traduzione del decreto, che gli studenti commenteranno servendosi dell'estratto aristotelico, affinché acquisiscano la capacità d'estrapolare e rielaborare dati da una fonte, si noterà la tripartizione del decreto in prescritto, corpo centrale e disposizioni relative alla pubblicazione e all'esecutività. Si accennerà alle circostanze storiche dell'emanazione del decreto e all'istituto della prossenia, raffrontato con quello del moderno consolato, quale strumento d'una polis per proteggere i propri cittadini all'estero.
Studi e saggi, 2019
Detlef Heikamp's is one of the greatest scholars of the collections of historical pieces in Florence; to celebrate his 90th birthday, on the 10th an 11th November 2017, a study meeting dedicated to the birth of epigraphy as historical science was organised. The Uffizi Galleries were the ideal setting for such an initiative: there, starting from the 17th century, one of the most valuable Greek and Latin epigraphy collections was created, and it would deeply mark the evolution of this field of study; it is precisely to this institution which Detlef Heikamp decided to donate a precious selection of finds from his collection of inscriptions, in the aftermath of a disastrous attack in 1993. The most authoritative experts in the sector participated enthusiastically in the two days in Florence; their ten contributions are now collected in this volume, which offers an updated and accurate picture of the excellence of Italian research in the field of Greek and Roman epigraphy.
Una vita per i musei. Atti della giornata di studio in ricordo di Lanfranco Franzoni (Verona, 24 novembre 2015), a cura di M.Bolla
2014
Prospettive della ricerca. Introduzione Il tema che propongo oggi in occasione della nascita del Centro studi antropologici, paleo patologici, storici dei popoli della Sardegna e del Mediterraneo è davvero inusuale: riservandomi un approfondimento nel testo definitivo, vorrei tentare di leggere in estrema sintesi le scritture antiche, di ricostruire le parole incise sulla pietra, partendo da quelle epigrafi che ci conservano in particolare una serie di notizie, spesso frammentarie, sulle malattie, sulle cause di morte e sui medici in età imperiale romana. Il testo non pretende di esaurire una documentazione ampia, complessa e fin qui poco studiata, ma si propone di fornire solo alcuni esempi particolarmente significativi. Il tema può essere solo accennato nelle sue linee essenziali, per indicare piste di ricerca che riescano a partire dalle caratteristiche dell'epigrafia sacra e funeraria nel mondo antico. A differenza delle iscrizioni funerarie moderne, gli epitafi latini conservano le più svariate informazioni sulla vita e sulla morte dei defunti, sulla salute, sulle malattie, sulle cause del decesso, sul dolore dei parenti sopravvissuti, sulla durata della vita, sull'agonia, come ad Olbia per l'epitafio cristiano di Valeria Nispenini di dolcissima memoria, ricordata dal marito Pribatio e dal figlio Balentinus, morta a 55 anni nel corso del IV secolo, compianta anche per le sofferenze di una morte che è arrivata implacabile dopo 13 lunghi giorni di agonia, doluit dies XIII. Così a Roma Probina, vissuta 17 anni, 100 soli giorni con il marito, ammalata per 45 giorni, aegrotavit dies XXXXV prima di riposare in pace (ICUR I 3903 = CLE 1339 = ILCV 3330).
2017
Le iscrizioni hanno da sempre offerto un contributo di grande valore alle nostre conoscenze relative alla vita pubblica, sociale, economica e culturale di Roma antica. Sottolineare l'importanza della documentazione epigrafica, valorizzando in modo specifico l'apporto che essa offre alla conoscenza delle dinamiche politiche del mondo romano è lo scopo dei saggi raccolti in questo volume. I contributi tocccano temi che spaziano dallo studio dei Fasti e delle iscrizioni trionfali alla politica imperiale, dal ruolo delle élites municipali alla politica di integrazione e concessione della cittadinanza, fino al significato che gli stessi autori antichi attribuivano al documento epigrafico.
Terra Insubre, 2002
In this paper, we analyze the Latin epigraphy of Insubria - the historical region corresponding to the modern-day areas of eastern Piedmont and western Lombardy, northern Italy, and Canton Ticino, southern Switzerland - devoting special attention to the survival of the Celtic element in Roman times. Many Celtic family, place and god names are found to be used in Romanized Insubria, centuries after the Roman conquest. We can then conclude that a certain Celtic imprinting survived Romanization, not only in the more peripheral areas and/or lower classes. Indeed, many of the analyzed phenomena refer to the city of Mediolanum - modern-day Milan - founded in the 6th century BC by the Golasecca Celts, whose Romanization started in the 3rd century BC.
2007
dichiarazione di perseguita sistematicità ( 5 ), riferendosi in particolare agli allora recentemente apparsi corpora relativi alle iscrizioni cristiane di Roma, della Gallia, della penisola iberica, della Britannia, della Germania, che determinano di conseguenza anche il limite cronologico della documentazione ( 6 ).
Epigrafia e Storia delle religioni - Dal documento epigrafico al problema storico-religioso ( = Studi epigrafici e linguistici sul Vicino Oriente antico, 20), 2003
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Diritto@Storia, 12 (2014), pp. 1-17
La ricerca antiquaria nell’Italia nordorientale. Dalla Repubblica Veneta all’Unità, a cura di Maurizio Buora e Arnaldo Marcone, in Antichità Altoadriatiche, LXIV (2007), pp. 317-366, 2007
… topografica della Colonizzazione greca in Italia e …, 2006
Le epigrafi della Valle di Comino. Atti del dodicesimo convegno epigrafico cominese, Atina 29-30 maggio 2015, 2016
Grata più delle stelle. Pasquale I (817-824) e la Roma del suo tempo, I, a cura di S. AMMIRATI - A. BALLARDINI - G. BORDI, Roma, Efesto, 2020 (AQ. Arte in questione, 1), pp. 59-79., 2020
Il territorio di Varese in età preistorica e protostorica, 2017
Le Epigrafi nella Chiesa di Nostra Signore del Carmine e sant'Agnese di Genova, 2023
Published in: J. Nelis (ed.), Receptions of Antiquity, Gent 2011, pp. 277-295
L’officina epigrafica. In ricordo di Giancarlo Susini, a cura di A. Donati e G. Poma (Epigrafia e Antichità 30), Faenza 2012, 139-151.