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Diversamente da altri settori della ricerca storica che, sulla scia di suggerimenti provenienti dalle Annales, si sono orientati verso lo studio di fenomeni a sviluppo talmente lento da non essere percepibili nel breve periodo (quelli detti secondo la fortunata e abusata definizione di Fernand Braudel, di "longue durée"), di natura tale, dunque, da non poter essere compresi talora, neppure in periodizzazioni storiche assai lunghe, l'Epigrafia Latina ha mostrato negli ultimi decenni un'insoddisfazione sempre più spiccata per le proprie, tradizionali, periodizzazioni, giudicandole storicamente poco significative ed utili proprio perché troppo ampie. Dalla 'grossa' distinzione originaria tra epigrafia preimperiale ed imperiale (dalla quale ultima, per caratteri propri e per autonoma tradizione di studi, è rimasta abitualmente separata l'epigrafia paleocristiana) si è così passati, prima ad individuare un'epigrafia latina delle origini (quella arcaica) e del tramonto (significativamente denominata della terza età), poi ci si è avviati a distinguere, da una parte, tra un'epigrafia mediorepubblicana e tardo repubblicana, dall'altra tra epigrafia altoimperiale e medioimperiale 1 .
2007
dichiarazione di perseguita sistematicità ( 5 ), riferendosi in particolare agli allora recentemente apparsi corpora relativi alle iscrizioni cristiane di Roma, della Gallia, della penisola iberica, della Britannia, della Germania, che determinano di conseguenza anche il limite cronologico della documentazione ( 6 ).
2014
Prospettive della ricerca. Introduzione Il tema che propongo oggi in occasione della nascita del Centro studi antropologici, paleo patologici, storici dei popoli della Sardegna e del Mediterraneo è davvero inusuale: riservandomi un approfondimento nel testo definitivo, vorrei tentare di leggere in estrema sintesi le scritture antiche, di ricostruire le parole incise sulla pietra, partendo da quelle epigrafi che ci conservano in particolare una serie di notizie, spesso frammentarie, sulle malattie, sulle cause di morte e sui medici in età imperiale romana. Il testo non pretende di esaurire una documentazione ampia, complessa e fin qui poco studiata, ma si propone di fornire solo alcuni esempi particolarmente significativi. Il tema può essere solo accennato nelle sue linee essenziali, per indicare piste di ricerca che riescano a partire dalle caratteristiche dell'epigrafia sacra e funeraria nel mondo antico. A differenza delle iscrizioni funerarie moderne, gli epitafi latini conservano le più svariate informazioni sulla vita e sulla morte dei defunti, sulla salute, sulle malattie, sulle cause del decesso, sul dolore dei parenti sopravvissuti, sulla durata della vita, sull'agonia, come ad Olbia per l'epitafio cristiano di Valeria Nispenini di dolcissima memoria, ricordata dal marito Pribatio e dal figlio Balentinus, morta a 55 anni nel corso del IV secolo, compianta anche per le sofferenze di una morte che è arrivata implacabile dopo 13 lunghi giorni di agonia, doluit dies XIII. Così a Roma Probina, vissuta 17 anni, 100 soli giorni con il marito, ammalata per 45 giorni, aegrotavit dies XXXXV prima di riposare in pace (ICUR I 3903 = CLE 1339 = ILCV 3330).
After a brief introduction about the settlement of Pyrgi in the Roman Age (on the basis of archaeological and historical data), the attention has been focused on the most relevant epigraphic evidences discovered within the territory of Pyrgi (about religion, institution, building and funerary sphere). Two of these evidences are subject to autoptical check and photographical documentation: a dedication by magistri and ministri, freedmen and slaves, and a sacred herma. Due to these documents, some aspects of the constitutional framework of Pyrgi and the surrounding territory, especially concerning the religious sphere will be described.
Studi e saggi, 2019
Detlef Heikamp's is one of the greatest scholars of the collections of historical pieces in Florence; to celebrate his 90th birthday, on the 10th an 11th November 2017, a study meeting dedicated to the birth of epigraphy as historical science was organised. The Uffizi Galleries were the ideal setting for such an initiative: there, starting from the 17th century, one of the most valuable Greek and Latin epigraphy collections was created, and it would deeply mark the evolution of this field of study; it is precisely to this institution which Detlef Heikamp decided to donate a precious selection of finds from his collection of inscriptions, in the aftermath of a disastrous attack in 1993. The most authoritative experts in the sector participated enthusiastically in the two days in Florence; their ten contributions are now collected in this volume, which offers an updated and accurate picture of the excellence of Italian research in the field of Greek and Roman epigraphy.
[Features of archaic Latin epigraphy in southern Latium]
Formulario e paleografia mi pare orientino a datare questo epitafio nei primi decenni del II sec. d.C. Degna di nota l'onomastica del defunto, con un gentilizio altrimenti ignoto in questa forma ipercorretta, ma che nella grafia Suetius trova in particolare confronti, già in età repubblicana, a Capua 3 . Di un certo interesse anche il Alessandro Cristofori 134 4 CIL XI 1233. 5 Cf. CIA 3 dalla regione di Tropojë; CIA 29 dalla regione di Tirana. 6 CIA 48; 92. 7 Sul mestiere di aurifex ancora utili GUMMERUS 1915 e CALABI LIMENTANI 1958 inoltre bibliografia citata alla nota seguente. 8 Sugli aurifices di Roma vd. PANCIERA 1970, 133-137 (= PANCIERA 2006; PAN-CIERA 1987, 85-86; PAPI 2002, 54-56. 9 Cf. le considerazioni di PANCIERA 1970, 134 (= PANCIERA 2006 sulla base della documentazione raccolta da CALABI LIMENTANI 1958, 931-932; i rinvenimenti più recenti, di cui la Calabi Limentani non potè tenere conto, confermano sostanzialmente il quadro, cf. AE 1971, 43 da Roma, con tre aurifices appartenenti alla gens Saufeia, di cui uno esplicitamente liberto e gli altri due assai probabili (cf. PANCIERA 1970, 134-135 = PANCIERA 2006; AE 1971, 41 = CIL I 2 3005 da Roma: M. Caedicius M. l. Eros; Suppl. It., n. s. 3, 151-152, nr. 15 da Corfinium: P. Caesennius P. l. Callidus; PANCIERA 1987, 85-86 da Roma: A. Fulvius A. l. [--]sus. 10 L'epigrafe è nota da tempo ed è stata tra l'altro pubblicata in CIL III 611 e in ILS 7188; cf. anche SESTIERI 1942, 132-134, nr. 2; DENIAUX 2007, 73-74; ulteriore bibliografia nel commento a CIA 37. 11 La figura del cavaliere Epidamnus Syrus, nonostante il suo cursus honorum degno di qualche nota, non ha attirato grande attenzione: oltre alle edizioni e ai commenti della sua epigrafe onoraria ricordati alla nota precedente si vedano i brevi cenni in EILERS 2002, 280, che registra il personaggio tra i patroni delle colonie della parte orientale dell'Impero; BARTELS 2008, 149 e n. 43; KOLB 2008, 107. 12 DENIAUX 2007, 73-74; cf. anche SESTIERI 1942, 133.
Epigraphica, 2019
Il presente articolo prende in considerazione le iscrizioni latine e pagane menzionate negli archivi storici di Roma (l’Archivio della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, l’Archivio Storico a Palazzo Altemps e l’Archivio Centrale dello Stato) ed è costituito da tre parti. Nella prima parte vengono pubblicati i testi inediti o che sono sfuggiti all’attenzione degli studiosi in quanto non confluiti in CIL VI o nell’Année épigraphique. Tra questi si possono ricordare le iscrizioni del console Aelius Censorinus, del vir consularis Norbanius Rufus, di Faustius Statianus morto a 11 anni e già membro dell’ordo equestre, di tre apparitores, di un aedituus de Capitolio ab aras e di un archimimus. Nella seconda parte vengono elencate tutte le iscrizioni (in tutto un centinaio) di cui si è scoperto il luogo di provenienza, elemento che ha consentito di fare nuove considerazioni o di verificare le ipotesi formulate sui testi editi, come ad esempio il cippo di epoca augustea pertinente all’insula Volusiana. Nella terza parte sono state invece individuate le iscrizioni che, già presenti in CIL VI, furono nuovamente pubblicate come inedite all’interno del CIL o in opere successive. This paper examines the Roman pagan inscriptions found within the historical archives of Rome (the «Archivio della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali», the «Archivio Storico a Palazzo Altemps» and the «Archivio Centrale dello Stato») and is divided in three sections. Section one addresses previously unpublished inscriptions, or texts not included in CIL VI or in Année épigraphique and hitherto ignored by scholars. Amongst those texts, the following inscriptions are particularly interesting: that of Aelius Censorinus consul, that of the vir consularis Norbanius Rufus, that of the Faustius Statianus, dead at the age 11 and already member of the ordo equester, that of the three apparitores, that of the aeditus de capitolio ab aras and that of the archimimus ones. Section two illustrates inscriptions whose geographical origin has been discovered, a core element to prompt reconsideration or confirm existing interpretations of edited texts - i.e. the Augustan age cippus concerning the insula Volusiana. Section three, moreover, identifies those inscriptions, already published in CIL VI, which were republished as unknown either within CIL volumes or in later works.
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Epigraphica, 81, p. 57-77, 2019
Epigraphica, 2020
Published in: J. Nelis (ed.), Receptions of Antiquity, Gent 2011, pp. 277-295
Diritto@Storia, 12 (2014), pp. 1-17
Grata più delle stelle. Pasquale I (817-824) e la Roma del suo tempo, I, a cura di S. AMMIRATI - A. BALLARDINI - G. BORDI, Roma, Efesto, 2020 (AQ. Arte in questione, 1), pp. 59-79., 2020
Il Platano, 2023
Terra Insubre, 2002
e-book, 2021
Una vita per i musei. Atti della giornata di studio in ricordo di Lanfranco Franzoni (Verona, 24 novembre 2015), a cura di M.Bolla
Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge, 2018
Epigrafia e Storia delle religioni - Dal documento epigrafico al problema storico-religioso ( = Studi epigrafici e linguistici sul Vicino Oriente antico, 20), 2003
Il territorio di Varese in età preistorica e protostorica, 2017
Altera pars laboris. Studia sulla tradizione manoscritta delle iscrizioni antiche, 2019
Le Centre pour la Communication Scientifique Directe - HAL - Inria, 2018