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2019
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Il metodo semiotico si è formato attraverso una costante critica e ridiscussione dei suoi concetti-oggetti chiave. Sia che questo avvenisse in vista della ricercata definizione di un metalinguaggio unificato o attraverso la produzione di coerenze metalinguistiche locali. Nel nostro caso vorremmo partire dall’idea di formazioni semiotiche trovata in traduzione nel saggio "Sulla semiosfera" di Jurij M. Lotman per capire quali siano le potenzialità di questo concetto in quanto meta-termine capace di portare a sintesi la sensibilità di parte della semiotica odierna. Vedremo che esso, mentre instaura una particolare relazione di complementarietà con il concetto di testo, risulta utile nel percepire una serie di relazioni semiotiche fondanti – azione/passione, processo/sistema, sostanza/forma, polemicità/contrattualità – e contribuire al rilancio di una semiotica viva. /// The semiotic method has formed through a continuous critique and re-discussion of its key concepts-objects. This has occurred both in search of a unified meta-language and through the production of local metalinguistic coherencies. In our paper we would like to move away from the idea of semiotic formations, as found in translation in Lotman’s essay "On the Semiosphere", in order to understand its potentialities as a meta-term capable of bringing to a synthesis the sensibility of part of contemporary semiotics. We will show that, while the concept of formations is in a particular relation of complementarity with the idea of text, it is also useful in order to perceive and focus on a set of fundamental semiotic relations – action/passion, process/system, substance/form, polemic/contractual – and therefore to help strengthen a living semiotics. [Pubblicato in/Published in: http://www.ec-aiss.it/monografici/24_il_metodo_semiotico.php]
Questo documento potrebbe non essere adatto a tutti i corsi di Semiotica in quanto sono appunti legati al corso di Semiotica 2014-2015 tenuto da C. Marmo. Contiene solo metà degli argomenti del corso, ma potrebbe essere propedeutico per un eventuale esame di semiotica.
DALOISO M. (a cura di), Scienze del linguaggio e educazione linguistica, Torino, Loescher-Bonacci, pp. 177-192, ISBN 978-88-201-2640-7 , 2015
Gilles Deleuze e Félix Guattari (1930Guattari ( -1992, dopo aver sottolineato nel secondo capitolo di Millepiani. Capitalismo e schizofrenia (1980), per bocca di un certo professor Challenger, che la Terra non è altro che un «Corpo senza organi […] attraversato da materie instabili non formate, da flussi che andavano in tutti i sensi, da intensità libere o da singolarità nomadi, da particelle folli o transitorie» 1 , nel loro ultimo lavoro scritto a quattro mani, Che cos'è la filosofia? (1991), guardano a quelle attività umane che cercano di realizzare un «po' di ordine per proteggerci dal caos» 2 .
Il termine semiotica deriva dal greco "semeion", che significa segno. È la disciplina che studia i segni e il modo in cui questi formano un senso, ovvero una significazione. Bachtin descrive nel libro "il linguaggio come pagina sociale" l'intreccio tra la psicanalisi e la semiotica (si avvicina alla logica, alla matematica). "La parola diventa parola soltanto nello scambio comunicativo sociale vivo, nell'enunciazione reale che può essere compresa non soltanto da chi esprime il concetto, ma anche dall'uditore, anch'esso non reale". La comunicazione è al centro di ogni discorso semiotico. Il segno nasce da un elemento di natura comunicativa. "Quando comunichiamo dobbiamo conoscere la lingua con cui parliamo" Elementi fondamentali all'interno del discorso semiotico sono il significante e il significato. C'è un'altra traccia fondamentale: la codificazione. Dobbiamo lavorare con la convenzione. La "significazione" : è il messaggio del destinatario (senza emittente) come nella comunicazione e indica la relazione tra un significante e significato. La "comunicazione": quando parliamo di comunicazione ci riferiamo al processo mediante il quale qualcuno (l'emittente) trasmette qualcosa (il messaggio); è un "pontefice" a qualcun altro (il destinatario). Bachtin fa un discorso sul concetto di rimando citando Sant'Agostino su "De Doctrina Cristiana" :"il segno è una cosa che, oltre all'aspetto sensibile con cui si presenta, porta a pensare a qualcosa di un altro a partire da se'". Zanzotto dice che "la poesia è come una lettera, ha tanti destinatari da cui si cerca anche una risposta". McLuan dice che "il messaggio è un massaggio alla comunità di massa". Si deve tener conto della correlazione socio gerarchica: se alfa parla beta ascolta, la situazione si ribalta, beta parla e alfa ascolta. La semiotica studia i fenomeni di significazione e di comunicazione, è una disciplina che non solo analizza il segno ma anche un complesso che è il testo. Il concetto di testo : testo/textum =tessuto. Trama o ordine del discorso. Michel Fugòt dice che "Il segno è la materia di qualsiasi arte, l'insieme di segni crea un testo che è un manifesto che va scomposto, un'opera, un elaborato".
Il Quadrato del Primo Maggio – Quadrato della Festa dei Lavoratori è un’applicazione di uno strumento della Semiotica tradizionale, prende a prestito il modello di quadrato semiotico elaborato da Algirdas J. Greimas (Greimas, Courtés, 1979), una composizione raffinata dove si possono mettere in evidenza le relazioni logiche che regolano la significazione di un testo secondo la definizione che se ne ha in semiotica.
2016
It is widely known that Plato's Phaedrus gives origin to a prejudice in writing, which can be identified with the tran(scription), the simple registration, or with an external overlay of orality. Hence, writing becomes mnemotechnique, a device, whereas orality on the part of Nature is a genuine expression of the thought. It is a restricted vision of writing on the basis of which the image claims its predominance today. The perspective of semiolinguistics in its structural matrix identifies writing and tran(scription) in relation a difference that is not indifferent, by showing its interconnections.
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La Competenza semiotica, a cura di Paolo Fabbri e Dario Mangano, 2013
Scritti Critici Vol. I, 2022
Preliminari a una semiotica del visibile, 2004