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(PDF) Suor Sulpizia Cesis. Musica claustrale e Controriforma

Suor Sulpizia Cesis. Musica claustrale e Controriforma

2018, "Il Ducato" n. 46, ottobre

La pratica musicale nei monasteri modenesi delle Agostiniane. “Suona di leuto eccellentemente suor Sulpizia”, è la prima citazione nella Cronaca di Giovan Battista Spaccini, in data 29 aprile 1596, di Sulpizia Lodovica Cesis (1577- 1622 post), entrata nelle Agostiniane di San Geminiano a Modena nel 1593, che fu non soltanto esecutrice, ma anche distinta compositrice, a cui spetta una serie di mottetti pubblicati nel 1619 e giunti sino a noi. Una singolare figura che attirò l’attenzione del conte Luigi Francesco Valdrighi, l’illustre musicologo modenese che la cita più volte nei suoi saggi eruditi di fine dell’Ottocento, ripreso dal concittadino Gino Roncaglia; da allora il suo nome ricorre con frequenza nei repertori e nella saggistica anche a livello internazionale. AGGIORNAMENTO. A seguito di nuovi studi da parte di chi scrive, è emersa la data di morte di Suor Sulpizia nella prima metà dell'agosto del 1622; nello stesso giorno (non noto) un anno dopo morirà la sua sorella Elena, anch'ella monaca in San Geminiano, durante una sorta di epidemia che nel 1623 colpì Modena e lo stesso monastero.