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This paper examines the political relations between two great statesmen, which culminated in a political conflict at the beginning of the fateful year of 1848. Although Count Cavour had admired François Guizot in his youth, Cavour’s political mission was in contrast with French foreign policy. At the start of Cavour’s political career with the foundation of Il Risorgimento, he produced articles that harshly criticized Guizot’s political conduct with respect to Italy. Cavour’s absolute priority was to create a unified State, and it was essential that France be involved in the process. Despite this, Guizot gave no support to Piedmont. While the political career of Guizot descended to an unstoppable demise, Cavour’s ascended as he masterminded, and subsequently achieved, a diplomatic stroke of genius. This marked the opening of a personal and political gap that separated the pragmatic Piedmontese leader behind Italian unification and the influential French politician. Keywords François Guizot, Camillo Cavour, Cavourian Politics, The Idea of Nation, Italian Unity, Il Risorgimento (newspaper)
Lezione letta il venerdi, 2 Marzo 2018, nella sede di la Società Savonese di Storia Patria (Savona).
NUOVA RIVISTA STORICA, 2009
Six scholars, specialists in Italian Foreign Policy, analyse the book by Eugenio Di Rienzo, Ciano. Vita pubblica e privata del “genero di regime” nell’Italia del Ventennio nero, Salerno Editrice 2009
Fausto STEFANUTTI (ed.), Una vita per Venzone. Scritti in memoria di Guido Clonfero («Bollettino dell’Associazione “Amici di Venzone”» XLVII [2018]), 2018
XLVII BOLLETTINO PERSONALE TESTIMONIANZA ENTRO UNA RACCOLTA DI MEMORIE, STUDI E RICERCHE DEDICATI A GUIDO CLONFERO
RIVISITAZIONE DEI TESTI AGRIMENSORI CLASSICI E TARDI PER VALUTARE LA PORTATA DELL'INTERVENTO DI AUGUSTO NELLA RIORGANIZZAZIONE CATASTALE E AMMINISTRATIVA DELL'ITALIA
estratto da Tre volte scandalo. Pierre Guyotat o le regole dell'inferno, a cura di M. Dotti e V. Parlato, Medusa, Milano 2008, 2008
Pierre Guyotat (Bourg-Argental, 1940) venne scoperto nel 1960 da Jean Cayrol, allora direttore della rivista "Ecrire". Guyotat ha attraversato le principali correnti letterarie e le più contrastate esperienze politiche collettive degli ultimi decenni, mantenendo uno stile personale e unico. Da Sur un cheval, il suo primo romanzo, passando per Éden, Éden, Éden e, soprattutto, Tombeau pour cinq cent mille soldats, Guyotat si è sempre mostrato fedele alla propria, personalissima cifra narrativa. Costretto a un lungo silenzio dalla malattia, dopo un internamento psichiatrico, conseguenza del coma di cui fu vittima nel 1977, Guyotat ha trovato nella scrittura autobiografica la chiave definitiva della propria poetica. Nascono da questa rinnovata consapevolezza libri quali Coma (tradotto in Italia da Medusa nel 2009), Vivre e Formation che nell'ultimo decennio hanno attirato su di lui le attenzioni di studiosi e lettori. Considerato da Michel Leiris uno dei principali scrittori della seconda parte del XX secolo, Pierre Guyotat ha in definitiva costruito il proprio universo poetico-letterario fondandosi essenzialmente su due elementi: una inconsueta carica visionaria e una lingua capace di muovere una molteplicità di registri diversi, dal tragico all'epico, al grottesco.
Bollettino Storico Vercellese, 2020
The handwritten notes reported on a copy of the statutes of Vercelli printed in 1541 are illustrated. They concern: an invasion of locusts in Vercelli (1540); a note of ownership of the volume dated 1542; the siege of Vercelli in 1704.
… quando Stahl trasformò dei metalli in calce e quest'ultima di nuovo in metallo, sottraendo e restituendo qualcosa a tali corpi, in questi casi tutti i ricercatori della natura furono colpiti da una luce». (KANT, Critica della Ragion pura, Prefazione alla seconda edizione)
BIDR, 2021
This paper contains a refutation of some recent and imaginative criticisms and historiographical theses about Augustus and genesis of empire. 1. «In un'epoca e in un paese in cui tutti si fanno in quattro per proclamare opinioni o giudizi, il signor Palomar ha preso l'abitudine di mordersi la lingua tre volte prima di fare qualsiasi affermazione. Se al terzo morso di lingua è ancora convinto della cosa che stava per dire, la dice; se no sta zitto. Di fatto, passa settimane e mesi interi in silenzio». Per tornare brevemente su 'cose augustee', prendo le mosse da questo luminoso scorcio del Palomar di Italo Calvino che 'codifica' un'aurea regola di condotta sociale (ne formulerei come ipotetico titolo di rubrica "Del mordersi la lingua"), la cui auspicabile applicazione purtroppo non è sempre garantita, soprattutto in ambiti, come quello della ricerca scientifica storiografica (non divulgativa), in cui prudenza e moderazione dovrebbero essere scontate. Che l'auctor del novus status rei publicae non smetterà mai di suscitare interesse e confronti è cosa certa. Meno sicura è a volte la qualità del metodo e degli argomenti usati per sollevare questioni: mi riferisco, in particolare, alle critiche di Felice Costabile rivolte alla mia ricostruzione dell'esperienza augustea. Attraverso ricerche condotte lungo un ampio arco cronologico e sostanziatesi in numerosi contributi, poi raccolti rivisti e ampliati, ho sostenuto che la restitutio rei publicae fosse qualcosa di ben diverso e di più complesso di quanto un orientamento storiografico, ormai un po' isterilito e sfilacciato, tenda ancora a rappresentare, cioè un mero motivo propagandistico intriso di evidente ipocrisia, sotto cui si ammantava la vera sostanza monarchica, anzi dispotica secondo Costabile, del novus status rei publicae. È da qualche anno, infatti, che lo studioso reggino interviene sulla questione in sedi diverse e a volte in maniera decontestualizzata, riproponendo letteralmente, sempre le medesime sparute osservazioni -in verità più provocazioni, allusioni, insinuazioni -per lo più, in fascicoli di Minima Epigraphica et Papyrologica e con interventi, spesso relativi ad atti di convegni, privi del necessario respiro che invece il tema imporrebbe. La 'radicata' opinione di Costabile origina dalle 'impressioni' -sì, impressioni, perché ORAZIO LICANDRO 64 impossibile definirle dimostrazioni -espresse in un agile contributo dedicato a Traiano di un, a me non altrimenti noto, archeologo funzionario della Sovrintendenza Capitolina (Roma) 1 , Simone Pastor, la cui competenza in temi augustei sembrerebbe consistere nella sola occasione in cui ha ritenuto di smontare, nelle poche righe di un capoverso finale, la mia ricostruzione sulla transizione augustea come configurazione di una res publica imperiale 2 . Costabile, fulminato dalla 'inconfutabilità' della nota a piè di pagina di Pastor, ha avvertito a sua volta l'esigenza di riproporla dapprima, sempre in una nota 3 fuori contesto rispetto al tema affrontato, poi in un contributo confluito in una raccolta di scritti dedicata a Matteo Marrone, in seguito sull'ultimo fascicolo Mep 4 , stavolta 'inzeppando' 5 un suo intervento conclusivo di un convegno dedicato a Mario Amelotti svoltosi nel 2018, nella presunzione di darle una maggiore compiutezza. Non soddisfatto, con una serie di singolari 'copia e incolla', ha più volte replicato il Leitmotiv in ulteriori contributi apparsi in altre raccolte di studi dedicate a cari amici, Lucio De Giovanni 6 e Giovanni De Bonfils 7 , e, infine, in un convegno in terra iberica 8 . Ora, il confronto, anche nelle forme dello scontro aspro, è naturalmente del tutto legittimo in quanto sale della ricerca scientifica; meno legittimo è tentare di farlo non solo con tono beffardo, ma pure in maniera cursoria 1 I risultati di un'immediata ricerca sul web danno Simone Pastor inquadrato presso l'Ufficio Coordinamento eventi e iniziative culturali per la valorizzazione del patrimonio, struttura posta sotto la responsabilità di Alessandra Balielo: [ struttura_organizzativa_e_poteri_sostitutivi/direzione_musei_ville_e_parchi_storici]. 2 S.
Gazzettino Quelli del Cordusio 4
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HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2011
Verdiana - Bollettino della Nippon Verdi Society, 2023
SAGGI E MEMORIE DI STORIA DELL'ARTE, 2019
CAROTO. Giovan Francesco Caroto (1480 circa - 1555), a cura di Francesca Rossi, Gianni Peretti, Edoardo Rossetti, 2021
Sapienza, saggezza, cura. La filosofia di fronte alla praticaa, 2014
G. Greco- D. Monda, Novecento italiano raccontato da scrittori, Napoli, Liguori , 2008
Studia Ephemeridis Augustinianum 101, 2006
28° Convegno Internazionale Scienza e Beni culturali LA CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO ALL'APERTO SUPERFICI, STRUTTURE, FINITURE E CONTESTI Bressanone, 10 13 luglio 2012 , 2012