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2018, Pedagogia e Vita
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Il cervello sensibile. Riflessioni sulla mente matematica silenziosa, tra plasticità cerebrale e sistema educativo. Fin da piccoli percorriamo i nostri riti, inconsapevoli mentre lo facciamo, ma fiduciosi perché a condurci nel serissimo gioco del sapere leggere e scrivere, non siamo soli. Ripetiamo così, in un rituale vero e proprio, gli insegnamenti degli adulti, che per questo diventano veri. In base a questo assunto anche l'errore diventa rituale: nel tentativo epistemologico della ricerca della verità, le componenti educative legate alla relazione e all'espressione delle singole individualità, vengono ad essere trascurate, e per questo non sedimentano all'interno della mente. Si parte dal postulato secondo cui se è vero che la materia bianca del cervello aumenta le connessioni-i.e. interconnessioni-con la parte grigia durante le prime fasi dell'apprendimento della lettura 1 è anche vero che i Bambini che imparano a contare con la linea dei pallini montessoriana, non provano alcuna avversione nei confronti della matematica, quando si svela loro il segreto custodito del calcolo. Il presente articolo è l'occasione per presentare le riflessioni su uno studio 2 che ha messo in evidenza l'interdisciplinarietà delle scienze umane nel trattare le correlazioni tra i disturbi del neuro-sviluppo e le emozioni ad esse collegate; questa non è la sede di una trattazione compartiva tra le differenziazioni localizzazioniste dei neuro-scienziati, bensì si riconosce un'importanza fondamentale alle inferenze tra le capacità cognitive e al loro substrato neuro-biologico, con un focus specifico sul disturbo del calcolo 3. Quando si parla di lesioni cerebrali si pensa al processo mentale come la risultanza di alterazioni funzionali o disfunzionali, relativamente alla gravità della lesione; ma può accadere che il processo mentale e di apprendimento prenda strade diverse e adotti risorse inaspettate. L'esperienza derivata dalla vita sociale e relazionale può provocare – nel senso precipuo del termine – delle vere e proprie nuove scanalature nel cervello adulto e favorire lo scambio neuronale tra zone apparentemente non interconnesse 4 e le relative mappe di interscambio sono suscettibili di sviluppo o ipo-sviluppo a seconda se l'esperienza è positiva o negativa. La struttura interna viene così a modificarsi anche nella forma esterna 5 , oltreché – come abbiamo appena detto – nella sua funzionalità. Finora si è accennato alle scolpiture funzionali e strutturali, ma esistono evidenze di tipo emotivo? Sappiamo che la primaria relazione diadica tra la madre e il neonato e la successiva relazione triadica madre-figlio-padre possono determinare il benessere cerebrale del Bambino, qualora questa sia di tipo funzionale; e ancora: durante le prime fasi di sviluppo il bambino che riceve le cure necessarie per la relazione affettiva con il caregiver ricava benessere e accrescimento ponderale del cervello stesso. Se 1 B.A. Wandel – N.K. Logothetis, Interpreting the BOLD signal, «Annual Review Physiology», 66 (2004), p. 735 ss. 2 L. Menditto et al., Il pregiudizio della conoscenza come base dell'errore logico. Uno studio sulla fluenza e sulla rotazione spaziale, attraverso analisi multivariate della devianza, Roma 2017. 3 E' un dato sempre più ricorrente che l'attività neurale produce modifiche ai processi mentali; sebbene questa osservazione scoperchi annose questioni deterministiche tra le funzioni cerebrali e le attività della mente, possiamo ragionare sul fatto che, ad esempio, anche in presenza di grave deficit del lato sinistro del cervello-la zona notoriamente preposta al linguaggio-, non ne consegua necessariamente una disabilità nell'uso della parola e che le interconnessioni degli emisferi, unitamente all'evoluzione cerebrale, favoriscono lo sviluppo del movimento corporeo come spinta all'accrescimento quantitativo e qualitativo del cervello stesso. Cfr M. Bownds, The biology of mind: Origins and structures of mind, brain, and consciousness, Wiley 1999. 4 I.H. Robertson, Il cervello plastico: come l'esperienza modella la nostra mente, Rizzoli,
Voce dedicata a Leopoldo Franchetti, contenuta nel "Dizionario del Liberalismo Italiano", Tomo II, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2015, pp. 510-513.
Lino Zechetto Tutti siamo soliti associare la fine del regime nazi fascista con il 25 aprile giorno in cui i partigiani entrano a Milano e di riflesso siamo convinti che le ostilità siano cessate quel giorno. Invece non è stato cosi, i nazi fascisti hanno cercato di opporre una strenua resistenza prima di accettare l'idea di dover deporre le armi. Un situazione del genere avviene in contrada Selva, nel territorio di Montebello Vicentino, nei pressi della cascina della famiglia Dalla Valle. Qui una ventina di S.S., insieme ad altrettanti componenti della milizia repubblicana stanno battendo in ritirata, ma stanchi e bisognosi di rifocillarsi decidono di occupare l'edificio e di depredare i beni degli abitanti. Qualcuno li vede e, immediatamente, si precipita a Montebello, presso la Caseerma dei Carabinieri, dove la "Brigata Lino Zecchetto" s'è attestata e sta cercando di riorganizzare l'attività di polizia sul territorio. Il comandante Lino Zecchetto appreso l'accaduto chiama a raccolta gli uomini e lasciato uno sparuto numero a presidio della caserma
Gli inizi della mano nera, camorra, mafia a New York
Brentano in Italia. Una filosofia rigorosa contro positivismo e attualismo, 1993
This is, in original typescript version, the text of the paper titled "Martinetti lettore di Brentano", corresponding to the invited talk given at the "Brentano in Italia" Conference in Trento, Oct. 1991. The paper was published in the proceedings volume (Brentano in Italia. Una filosofia rigorosa contro positivismo e attualismo, edited by Liliana Albertazzi, Roberto Poli), pp. 247-259.
Quel grandioso evento storico di lunga durata che fu la costituzione dell'impero genovese d'Oltremare conobbe due fasi, nettamente caratterizzate sia in senso spaziale sia in senso cronologico. La prima s'innestò sull'esplosiva vicenda delle prime crociate, che capovolsero il rapporto tra Cristianesimo ed Islam, contrapponendo al dilagare della flotta musulmana nello stesso Mar Tirreno nei secoli VII-X la controffensiva cristiana, volta alla riconquista dei Luoghi Santi, la quale seminò -è vero -morte e sgomento tra gli eredi del sultanato, ma al tempo stesso aprì nuove vie verso l'Estremo Oriente. Genovesi, Veneziani e Pisani -per citare soltanto le grandi repubbliche marinare italiane -mossero alla conquista dei nuovi promettenti mercati del Levante, entrando in collisione tra loro, per accaparrarsi le posizioni migliori.
Drammaturgia, 2023
ISABELLA INNAMORATI 256 Domenico Scarpetta, era ufficiale agli affari ecclesiastici del ministero borbonico e tra i suoi compiti rientrava la vigilanza sui teatri, dove, di tanto in tanto, portava con sé la famiglia. Ecco perché Eduardo fu uno spettatore precoce: varcò presto la soglia del teatro dei Fiorentini, assistendo con poca attenzione agli spettacoli di prosa delle maggiori compagnie italiane di passaggio per Napoli, e quella del teatro San Carlino dove invece si appassionò agli spettacoli comici, in dialetto, dinamizzati dal genio di Antonio Petito, interprete moderno della maschera di Pulcinella e di Pascariello. Fu precoce anche nell'ingresso professionale a teatro, che avvenne a quindici anni, in tristi circostanze e dietro pressanti necessità economiche: il padre Domenico si spense nel 1868 dopo una lunga malattia che aveva prosciugato i risparmi di famiglia. Eduardo si propose come attore alla compagnia del teatro Nuovo-dove recitava Antonio Petito-contando sulle buone relazioni del padre, ma senza successo. Ripiegò allora sulla nuova compagnia del San Carlino, capeggiata da Tommaso Zampa, dove recitava Antonio Natale, un altro attore amico, con l'impresa Mormone. E qui ottenne la sua prima scrittura il 22 ottobre 1868, il cui testo è parzialmente pubblicato nell'autobiografia. Stando a quanto vi si legge il giovane era ingaggiato «in qualità di generico di secondo filo, non escluse le ultime parti e quelle di poca o niuna entità». 4 Doveva, insomma, assolvere alle più disparate e marginali esigenze in qualunque tipo di spettacolo, compreso «ballare, tingermi il volto, essere sospeso in aria, se qualche produzione il richiedesse, ed in fine fare tutto ciò che mi verrà imposto, come anche cantare nei cori, e a solo, nei vaudevilles». 5 Sostiene di aver debuttato nella nuova rivista di Antonio di Lerma di Castelmezzano Cuntiente e guaie, ma il suo nome compare già in piccoli ruoli nelle locandine teatrali di altri spettacoli precedenti. 6 Quello al San Carlino fu, comunque, un ingaggio di breve durata perché l'impresa sciolse la compagnia nel marzo del 1869. Trovò, tuttavia, rapidamente un nuovo impiego grazie ai buoni uffici di due attori, Cesare Spelta e Giovannina Altieri, nella formazione del teatro Partenope, diretta dal capocomico Gennaro Pastena per l'impresa di Gennaro Falanga. Costui controllava un vero e proprio sistema teatrale, basato su tre distinte sale: Fenice, Partenope e Sebeto. Nel complesso l'offerta era molto variata, contemplando sia il dramma storico che la commedia, la farsa, la rivista e il ballo (l'impresa aveva costituito un vero e proprio corpo di ballo con primi ballerini, danzatrici, mimi, un maestro concertatore di danza, un maestro di musica e musicisti). La strategia impresariale era quella di far re
Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 93, pp. 189-192, 2018
XXII Congresso ADI (Bologna, 14 settembre 2018): «La santa Croce ci faccia imparare come dobbiamo il buon Gesù imitare»: echi teresiani sull’annichilimento e matrimonio mistico nelle autobiografie per obbedienza della Venerabile Maria Alberghetti, 2020
L'articolo tratta dell'attività di Filippo Tommaso Marinetti accademico della Reale Accademia d'Italia. (Originalmente pubblicato in Cultura e costruzione del culturale. Fabbriche dei pensieri in Italia nel Novecento e verso il terzo millennio, a cura di Ilona Fried, Ponte Alapítvány, Budapest 2014, pp. 300, ISBN 978-963-12-0912-9, uscito sulla rivista online "Italogramma" italogramma.elte.hu Vol. 8. 2014)
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Civiltà Bresciana, nuova serie, anno V (2022), n. 2, 2022
Studi e ricerche del Liceo Torricelli Faenza, 2003
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Marinetti 70. Sintesi della critica futurista, 2014