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PASQUALI 2017. Tavola rotonda. Lunedì 4 dicembre 2017, ore 15. Università di Pisa. Sala delle Colonne, Palazzo Venera, Via Santa Maria 36, Pisa. || Analyse détaillée de l’édition critique du Commentaire sur le Cratyle de Platon de Proclus, préparée par le philologue italien Giorgio Pasquali en 1908, à l’âge de 23 ans
Quaderni di Storia, 2020
A letter written by Giorgio Pasquali to Elena De Bosis Vivante on April 6, 1937, helps identifying the source of a passage of Ezra Pound’s "Guide to Kulchur" concerning the expulsion of Greek philosophers and rhetoricians from Rome. The letter also includes details relevant to Pasquali’s biography.
Giorgio Pasquali sessant’anni dopo. Atti della giornata di studio (Firenze, 1° ottobre 2012). Contributi di G. Arrighetti, L. Canfora, A. Guida, L. Bossina, D. De Martino, Firenze, Accademia fiorentina di papirologia e studi sul mondo antico, 2014, pp. 59-96, 2014
I contributi pubblicati rispecchiano l'ordine con cui furono pronunciati in quella circostanza. Vogliamo qui ringraziare, in primo luogo, i relatori, che hanno con paziente collaborazione atteso i tempi di questa pubblicazione, seguendone l'iter con amichevole e sentita partecipazione, da Graziano Arrighetti, allievo diretto di Pasquali alla Normale di Pisa, a Luciano Canfora, che molto autorevolmente si sofferma sulla dimensione politica di Pasquali, in particolare sui "Socialisti tedeschi", immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale, ad Augusto Guida, già autore di numerosi e importanti contributi che hanno portato nuova luce sul complesso rapporto tra Pasquali e il mondo filologico tedesco (in particolare con Wilamowitz e Snell), a Luciano Bossina, che ha curato una interessante ricerca sull'influenza pascoliana sul nostro studioso (finora mai adeguatamente rilevata) e infine a Domenico De Martino, che ha messo in luce il costante dialogo tra Pasquali e gli italianisti, a cominciare dal suo 'allievo'(non diretto, ma di fatto acquisito) Lanfranco Caretti, a conferma di una delle più significative e attuali eredità che Pasquali ha lasciato, ovvero la capacità di guardare oltre gli steccati disciplinari, spesso solo artificiosi, e di creare dialoghi intensi e proficui tra saperi diversi. Non possiamo non rivolgere un altrettanto grato ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della Giornata fiorentina, che ha visto un largo concorso di pubblico, anche di studenti, segno della perenne attualità della figura di Pasquali: oltre alla Tipografia "La Celere", a cui si devono questi Atti (impreziositi dall'indice curato dal nostro valente collaboratore Davide Debernardi), vogliamo ricordare l'Accademia di Scienze e Lettere "La Colombaria", che ci ha cordialmente e calorosamente accolto nella sua prestigiosa sede di Firenze, e l'amico Saverio Orlando, Vice Presidente della nostra Accademia e Presidente della Delegazione fiorentina AICC, al quale si deve la realizzazione degli inviti; Presentazione 1. Esule in patria Chi è «Petrus de Mola»? È il destinatario di un omaggio librario di Giorgio Pasquali, adornato di una dedica non convenzionale, resa nota dall'attuale e fortunata proprietaria del volume (trovato per caso «e per pochi soldi» 1): Petro de Mola Georgius Pasquali foris exsuli domi exsul d.d.d. L'approdo del volume «in una libreria antiquaria di Basilea» conferma che il dono era rivolto a Peter von der Mühll («Petrus de Mola»!), il grande filologo basileense, amico e interlocutore prezioso di Pasquali fin da quando si trovarono entrambi a Gottinga a seguire le lezioni di Eduard Schwartz. Ma la dedica è senza data, e resta l'interesse di capire quando e perché egli potesse definire von der Mühll exsul foris, e sé stesso, soprattutto, exsul domi. L'ipotesi che Pasquali volesse lamentare un rassegnato senso di isolamento politico nell'Italia fascista non è percorribile: e non tanto per i «cedimenti di Pasquali al fascismo» (che «certamente vi furo
«Humanitas» 72, 2017, pp. 928-943, 2017
Giorgio Pasquali was probably the most important Italian classical scholar in the twentieth century and he had a profound influence on the history of the discipline. This essay, however, aims to highlight some less positive aspects of his production: his marginal interest in the tragedy, his too negative judgment on Byzantium and the absence of the Jewish world in his conception of Hellenism.
Siamo lieti di raccogliere in questo volume gli Atti della Giornata di Studi, che l'Accademia Fiorentina di Papirologia e di Studi sul Mondo Antico ha organizzato il 1 o ottobre 2012 in occasione del sessantesimo anniversario della scomparsa di Giorgio Pasquali. I contributi pubblicati rispecchiano l'ordine con cui furono pronunciati in quella circostanza. Vogliamo qui ringraziare, in primo luogo, i relatori, che hanno con paziente collaborazione atteso i tempi di questa pubblicazione, seguendone l'iter con amichevole e sentita partecipazione, da Graziano Arrighetti, allievo diretto di Pasquali alla Normale di Pisa, a Luciano Canfora, che molto autorevolmente si sofferma sulla dimensione politica di Pasquali, in particolare sui "Socialisti tedeschi", immediatamente successivi alla Prima Guerra Mondiale, ad Augusto Guida, già autore di numerosi e importanti contributi che hanno portato nuova luce sul complesso rapporto tra Pasquali e il mondo filologico tedesco (in particolare con Wilamowitz e Snell), a Luciano Bossina, che ha curato una interessante ricerca sull'influenza pascoliana sul nostro studioso (finora mai adeguatamente rilevata) e infine a Domenico De Martino, che ha messo in luce il costante dialogo tra Pasquali e gli italianisti, a cominciare dal suo 'allievo'(non diretto, ma di fatto acquisito) Lanfranco Caretti, a conferma di una delle più significative e attuali eredità che Pasquali ha lasciato, ovvero la capacità di guardare oltre gli steccati disciplinari, spesso solo artificiosi, e di creare dialoghi intensi e proficui tra saperi diversi.
Il panorama del mito troiano, di cui l'epos omerico offre uno spaccato limitato, costruito con un lavoro selettivo, era proseguito e completato dai poemi ciclici, quasi interamente perduti. Ne rimangono pochi, brevissimi frammenti, tramandati da autori più tardi, dei quali si dubita che leggessero direttamente i testi 1 . Il contenuto di questi poemi è esposto nei riassunti raccolti sotto il nome di Proclo (si discute se si tratti del filosofo neoplatonico attivo nel V secolo d. C. o di un grammatico anteriore). La sua Crestomazia è conservata in due forme: un'epitome parziale, inclusa nella Biblioteca del patriarca Fozio (vissuto nel IX secolo d. C.), e un estratto con i riassunti dell'epos ciclico, conservato in due gruppi distinti di manoscritti dell'Iliade 2 . La valutazione di questa fonte, se e in che misura debba essere considerata attendibile e utilizzata per la ricostruzione delle opere scomparse, tuttora risulta controversa; né può prescindere da un'analisi comparativa con le altre testimonianze, da cui scaturiscono incongruenze e contraddizioni 3 . Eppure è una questione di primaria importanza, non solamente per la conoscenza della poesia epica arcaica, ma anche per la comprensione della successiva evoluzione letteraria (da Stesicoro a Virgilio, fino a Trifiodoro), legata in maggiore o in minor misura, in forma diretta o mediata, alla produzione più antica 4 . È necessario quindi identificare e individu-
La pratica dello sci, dalle origini alla nascita dello sport moderno. Il caso russo, 2023
L'articolo tratta della storia dello sci, dalle sue origini, sino al momento in cui - da strumento originariamente utilizzato per la caccia, l'allevamento e a fini militari - diviene un mezzo per il loisir. Ci si sofferma sul caso russo, e sulla nascita delle prime organizzazioni sportive sciistiche, nel contesto del momento in cui il movimento sportivo moderno ebbe la sua genesi.
a cura di MARCO BOLOGNA SERIE "ARCHIVI DEL LIBRO" 79 GIOVANNI BENEDETTO GIORGIO PASQUALI, RAFFAELE MATTIOLI E UNA PROGETTATA COLLANA DI CLASSICI DELLA FILOLOGIA*
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TicinoLive - Quotidiano della Svizzera italiana, 2020
«Bollettino storico reggiano», Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi – Sezione di Reggio Emilia, 2020
L'istante ritrovato. Luigi Primoli fotografo in India, 1905-1906, Roma, De Luca, 2004
PESTELLI Prezzolini primo ed estremo. La tersa scrittura del sofista, in «Cronache e storie. di passioni letterarie. Studi per Marino Biondi», Arezzo, Helicon Ed., pp. 219-238. , 2019
«l’immaginazione», a. XXV, n. 243, pp. 55-56, 2008
«Analecta Papyrologica» , 2018
Pirandello mai visto. Dalle collezioni della Biblioteca nazionale centrale di Roma e dell'Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo, 2019
Dal 18 al 20 febbraio, presso la Facoltà Ecumenica di Teologia dell’arcidiocesi di Bari, si è svolta l’VIII edizione del "Ritiro per un dialogo fraterno" che la Consultazione carismatica italiana.