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(DOC) GIACOMO LEOPARDI E IL PENSIERO ORIENTALE

GIACOMO LEOPARDI E IL PENSIERO ORIENTALE

stato un maestro spirituale? Farò una premessa un pò lunga prima di entrare nello specifico. Giacomo Leopardi era dichiaratamente ateo e di certo non ha potuto accedere a fonti o documenti orientali durante la sua vita, eppure io sono convinto che sia stato un maestro spirituale. A questo punto le domande da porsi sono: -Anche una persona atea può praticare la spiritualità? -Anche un ateo può essere spirituale? Se volessimo rispondere seguendo la comune ottica di pensiero o seguendo la consolidata tradizione interpretativa su Leopardi la risposta sarebbe "no". Se invece provassimo a vedere l'esperienza biografica e l'espressione poetica Leopardiana secondo l'ottica del pensiero orientale la risposta potrebbe essere "si". Infatti, come aveva notato in altri termini anche Nietzsche, se nel pensiero cattolico si assiste ad uno scontro dialettico del bene contro il male, nella filosofia buddhista l'asse di pensiero si sposta sul percorso che porta dal dolore alla quiete, dall'illusione alla consapevolezza, dalla maschera quotidiana a quell'io più profondo, elementi che sono propri della vita di Leopardi. Leopardi del resto per buona parte della vita è stato consumato da un dolore fisico non lenibile e dall'avida ricerca di illusioni, e da esse medesime, dopo esserne stato del tutto distrutto, è riuscito a rinnovarsi, tanto da diventare, come vedremo, un "guru", un maestro spirituale. Ma chi è un maestro spirituale? Che cos'è un maestro spirituale? Il maestro spirituale è colui che vive l'esperienza del "nirvana": uno stato di illuminazione spirituale definitiva che nella filosofia orientale si consegue tramite la realizzazione di tre obbiettivi: