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Il presente lavoro s’interroga sui risultati finanziari ottenuti dalle Linee Etiche nei Fondi Pensione italiani. Sempre più, infatti, sta aumentando il peso degl’Investimenti Socialmente Responsabili (ISR) nelle realtà quotidiane. Quindi spesso ci si domanda in cosa consista il ruolo della finanza Etica e quali possano essere i suoi limiti, sia in termini di convenienza che in termini di scopo. Nel presente scritto si cerca di dare una risposta a queste domande basandosi sull’analisi sia dei rendimenti ottenuti che dei costi sostenuti, presentando poi i risultati conseguiti assieme alle conclusioni tratte. La comune percezione che le Linee Etiche rendano meno e costino di più, risultando quindi non convenienti, viene sfatata dai dati empirici. Si giunge infatti alla conclusione di come i fondi Etici possano essere in determinati casi più convenienti sia in termini di rendimento che di costo. Il cuore dell’ISR resta soprattutto la finalità, che raggiunge l’obiettivo di un punto d’incontro tra esigenze Etiche, sempre più impellenti nelle società sensibili a questi valori, e le necessità di remunerazione, ricercate da qualsiasi tipo d’investitore. Ne consegue che al giorno d’oggi gl’investitori non debbano più sopportare un sacrificio finanziario in nome di uno scopo Etico. In tutto questo il quadro d’insieme resta quello della previdenza complementare italiana, sicuramente suscettibile di enormi margini di crescita di cui beneficeranno anche i fondi Etici sia in termini relativi che in termini assoluti. Gl’ISR possono essere quindi una possibile strategia win-win, in cui le finalità Etiche si conciliano con le finalità previdenziali.
Linee etiche in buona parte dei casi estremamente competitive e legame forte con gli iscritti: Pierfrancesco Bresolini spiega perché nei fondi pensione lo Sri può rivelarsi l’ottimo paretiano che massimizza il benessere di tipo sociale, ambientale ed economico. Le linee etiche dei fondi pensione possono essere estremamente competitive e arrivare a raggiungere risultati di vera eccellenza, con rendimenti e costi migliori rispetto agli investimenti tradizionali. Non solo. L’etica come criterio d’investimento per i fondi pensione può avere molti altri risvolti importanti, soprattutto in tema di fiducia. Pierfrancesco Bresolini, laureato all’Università Bocconi in Business Administration and Management, spiega come gli investimenti Sri possono rivelarsi per i fondi pensione l’ottimo paretiano che massimizza il benessere di tipo sociale, ambientale ed economico. Nella sua tesi “La previdenza complementare in Italia: analisi della normativa, dei risultati finanziari e dei costi degli Investimenti Socialmente Responsabili nei Fondi Pensione italiani”, con relatore il professor Francesco Vallacqua, ha ripercorso le caratteristiche degli investimenti etici dei fondi pensione italiani e attraverso l’analisi empirica ha analizzato i rendimenti e i costi delle Linee Etiche in tre modi: il primo paragonando i risultati delle varie Linee Etiche con la media complessiva dei risultati dei prodotti omogenei (inclusi i prodotti Etici stessi nella media), il secondo paragonando i risultati delle Linee Etiche con la media di rendimenti e costi esclusi i prodotti Etici e infine paragonando la media dei risultati delle Linee Etiche con la media dei risultati delle linee non etiche. Scoprendo che esistono fondi o linee etiche con rendimenti maggiori anche nel breve termine.
pp 64, edizione 2014 - Editrice Diana + Associazione Culturale Italia Numismatica , www.classicadiana.it La storia e la tradizione si sono alleate per raccontare di tesori, nascosti e ritrovati, quindi non solo di quello celeberrimo del settecento, composto da ottantamila monete d'oro, ma anche di tutti gli altri tesori che le fonti storiche e la tradizione attribuiscono al territorio di Brescello, l'antico Brixillum di epoca romana.
tesi di laurea, 2022
Recensione critica del testo di Umberto Roberto : Roma Capta - il sacco della città dai galli ai Lanzichenecchi
La ḥarga: migrazione clandestina tunisina in Italia, cause e caratteristiche, 2019
Harga: tunisian clandestine migration to Italy, causes and charateristics
Recensione di Antonio Messina a D. Breschi, MEGLIO DI NIENTE. Le fondamenta della civiltà europea, Mauro Pagliai Editore, Firenze 2017, in "Europea", n. 1 – anno III – maggio 2018, pp. 223-227. "Uno spettro si aggira per l'Europa: è lo spettro del nichilismo, lo spettro di una società vuota ed apatica che ha smarrito le radici della propria civiltà e, quindi, della propria identità. È questa la diagnosi, lucida e perspicace, che emerge dalla lettura del recente libro dello studioso di formazione liberale Danilo Breschi, e che spinge il lettore non soltanto a riflettere sulle patologie di questo organismo malmesso che chiamiamo " Europa " , ma soprattutto sulle possibili cure che si possono somministrare. […]"
Nell'elenco di dipinti ed incisioni eseguite dal pittore Antonio Bresciani (Piacenza, 1720-Parma, 1817, compilato dal letterato Alessandro Sanseverini su dati forniti dallo stesso artista verso la fine della sua lunga e operosa vita, vi è la seguente annotazione: «1774 Febbraio 20 Due quadri rappresentanti vari Santi, S. Domenico, S. Lodovico, S. Ferdinando, S. Bernardo Vescovo di Parma, e l'altro S. Domenico in Soriano per la R. Cappella di Colorno, i quali ora si ritrovano in Fiorenzola per regallo di S. A. R. fatto alla buona serva Signora Gaetana» (1) . Le due tele erano state commissionate a Bresciani, artista di formazione bolognese e professore della Accademia di Belle Arti di Parma, da Ferdinando di Borbone e, consegnate o saldate alla data indicata, erano state collocate nella cappella del Palazzo Ducale di Colorno dedicata a San Liborio: non si sa quando furono donate dal sovrano alla «Signora Gaetana» di Fiorenzuola, ma è probabile che, dopo la loro esecuzione nel 1774, rimanessero per poco sugli altari a cui erano state destinate. Il duca, devoto a S. Domenico, come si deduce anche dai soggetti delle due opere, aveva nel 1775, l'anno successivo alla loro consegna, fatto demolire l'edificio farnesiano ed erigere nello stesso luogo una chiesa che aveva donato all'ordine del santo (2) . Pochi anni dopo la consacrazione di S. Liborio nel 1777,
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La storia in pdf (Accademia di Studi Storici Brig) n. 16, 2021
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