Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2024
…
11 pages
1 file
Muovendosi nell’arco di poco più di un secolo, il volume si sofferma su alcuni degli autori più significativi della letteratura italiana e su vicende peculiari della nostra storia letteraria. Dalle questioni sorte intorno alla trasmissione tardo ottocentesca dei Rerum vulgarium fragmenta di Petrarca si giunge al terzo quarto del Novecento e ai legami tra Biagio Marin, Scheiwiller e Pasolini. Nel mezzo: una nota falsificazione leopardiana; la minuta della traduzione di Arsenio, corredata da interventi correttivi di Praz, pubblicata da Montale su «The Criterion» di Thomas S. Eliot; l’emersione degli stadî preparatori di Gridasti: Soffoco…, il componimento forse più sofferto di Ungaretti da cui originò Il Dolore.
da atti di convegno su I luoghi dello scrivere da Francesco Petrarca agli albori dell'età moderna, a cura di C. Tristano, M. Calleri, L. Magionami
Le condizioni sociali trasformative e complesse hanno messo in discussione molti dei sistemi di conoscenze e competenze per renderli funzionali a uno sviluppo economico sostenibile, richiamato nell'Agenda 2030, che tenga conto delle innovazioni in atto nelle Istituzioni, nella Scuola e nei contesti educativo-formativi ONU, 2015). I docenti, quindi, sono sollecitati a prendersi cura, sia della formazione dei contenuti disciplinari e dell'innovazione metodologica , sia dello sviluppo di skills funzionali a migliorare la consapevolezza e la comprensione delle relazioni e interazioni che caratterizzano la comunicazione nei vari contesti formali, informali e socio-lavorativi (Fregola, 2016 a). Inoltre, nel mercato del lavoro operano nuove professioni e quelle tradizionali si confrontano con l'innovazione tecnologica e con nuove forme organizzative (Floridi, 2017); le aziende si sono così rese conto che i lavoratori dovranno padroneggiare Soft Skills . Il contributo affronta il tema rilevante relativo alla valutazione delle Soft Skills. A partire da un lavoro di ricerca che ha prodotto l'individuazione e la classificazione di Soft Skills in progetti di Service Learning e di Alternanza Scuola Lavoro (De Pietro, 2015, abstract Ricerche 2018), e da un lavoro sull'applicazione del modello dell'Analisi Transazionale di campo Educativo (Fregola, 2016(Fregola, b, 2010 nell'interazione in una classe di Scuola Primaria, è emersa la necessità di: (1) verificare se le competenze relazionali dell'insegnante possono influenzarne l'acquisizione e lo sviluppo da parte degli studenti; (2) come predisporre strumenti di valutazione integrati che consentono la misurazione degli apprendimenti disciplinari e le possibili relazioni con le Soft Skills agite intenzionalmente da parte dell'insegnante. Nel contributo, l'analisi dei risultati ottenuti mettendo a confronto griglia sulle Soft Skills, questionario e griglia di osservazione delle spinte emotive, con le prove di verifica sull'attività didattica ha dato esito affermativo (p. 1). Mentre, l'esplorazione attuata in alcune scuole primarie del Lazio sulle Soft Skills, loro acquisizione e loro valutazione, in fase di completamento, rileva la necessità di tenere conto, nella predisposizione degli strumenti (p. 2), che, per alcune caratteristiche delle variabili affettive, diventa centrale il tema dei confini dell'azione didattica e pedagogica, in quanto si entra in contatto con fenomeni che richiedono competenze specifiche che non sempre fanno parte della formazione di base dell'insegnante.
HITLER E IL TERZO REICH TIME, 1989 ©it Altra bibliografia W. L. Shirer HITLER E IL TERZO REICH Biblioteca Storica Documenti IL GIORNALE 2017 Mein Kampf prefazione a cura di Francesco Perfetti Biblioteca Storica Documenti IL GIORNALE 2016
Da Parmenide a Heidegger e ritorno, 2023
"Le nuove sintesi, se ancora ve ne sono di possibili, si trovano oltre l'orizzonte" (G. de Santillana - H. von Dechend, Il mulino di Amleto)
Mi fu chiesto una volta: un anno fa, forse due, di preparare un volume sulla cattedrale di Padova. L' idea era partita da mons. Claudio Bellinati, che incontro quasi quotidianamente in via San Gregorio Barbarigo, a due passi dalla mia abitazione. Lo studioso, ben noto nella città antenorea e al quale son legato da sincera amicizia e da profonda riconoscenza per aver celebrato le mie nozze nel lontano 1971, mi aveva suggerito, col solito garbo che lo contraddistingue, di pubblicare un volume sulla cattedrale e dedicarlo a Sua Eccellenza il Vescovo Antonio Mattiazzo in occasione del suo settantacinquesimo compleanno. Non ho avuto esitazioni e ho accettato senza batter ciglio; del resto la proposta mi appariva particolarmente interessante, anche perché mi offriva la possibilità di dar vita al quinto volume della collana Chiese monumentali padovane, da me diretta per conto dell' Erma di Bretschneider di Roma. Anche il titolo che s'è voluto dare a questo libro segue lo schema degli altri volumi della collana; ma, a onor del vero, è stato lo stesso Bellinati a suggerirlo laddove, in uno dei nostri tanti incontri, l' assumeva quale risposta alla domanda intorno al significato delle realtà storiche artistiche archeologiche emerse da nuovi studi e al modo di coglierlo e comprenderlo nella sua compiutezza. Ma v'è un' altra, e chiarificatrice confidenza di Bellinati, che s' accorda col tema a lui tanto caro e che avrebbe voluto affrontare: il sito della primitiva cattedrale. All' uopo, lo invitai più volte a preparare un saggio sull' argomento, ma col passare del tempo m' avvedevo che le scadenze per la consegna incombevano, ragion per cui gli domandai, in via imperativa, di pensare un titolo, seppur provvisorio, per inserirlo nell'Indice del volume. Mi chiedo, ancor oggi, se l' ansia o, peggio, il panico l' avesse preso; o, piuttosto, se un po' di stanchezza e impegni istituzionali l' avessero portato a rinunciare ciò che forse avrebbe voluto fare più di ogni altra cosa. Comunque sia, credo sia stato un modo per venirne fuori. A tal fine è stata indirizzata questa breve divagazione, giacché premeva render conto dell' adozione di una proposta su come era nata: la stampa di un volume sulla cattedrale patavina come omaggio al Vescovo di Padova, Antonio Mattiazzo, in quiescènza dal settembre 2015
Bollettino di italianistica, , n. Tullio De Mauro lettore dei Greci* di Raffaella Petrilli L'interesse per il mondo classico greco-latino ha accompagnato tutta la ricerca di Tullio De Mauro, dagli studi filologici di Accusativo, transitivo, intransitivo () alla ricostruzione delle teorie antiche sul linguaggio del Platone () e dell'Introduzione alla semantica (), all'Epicurus del Lexicon Grammaticorum (), fino agli interventi più recenti dedicati alla definizione della linguistica educativa (), nella quale ha senza dubbio giocato un ruolo il modello della paideia platonica. Le ragioni dell'interesse di De Mauro sono esplicite. In Grecia, la linea di pensiero che risale alla tradizione epicurea aveva evidenziato due caratteri fondamentali delle lingue: la loro natura pragmatica di «strumenti o espedienti, più o meno ingegnosi, senza vita e valore fuori dalle mani dell'uomo, delle comunità storiche che ne facciano uso» ; e la semantica indeterminata, ambigua, polisemica e variabile, per la buona ragione che coincide con il «nucleo di conoscenze che si costituisce e vive in una circoscritta storicità e dimensione sociale, interagendo con tutte le tensioni e le vicende della vita socioculturale delle comunità» . Epicuro sapeva che le lingue sono radicate nella brutish animality, come ripete più tardi il latino Lucrezio , e osservava «the physiological caracter of linguistic change» . La lingua era per lui lo "strumento" fonico (phonè) referenziale di esperienze percettive, emotive e immaginative che i diversi gruppi umaniethne -articolano naturalmente ma in modi variabili nel tempo e nello spazio . Ciò lo portava a valorizzare l'importanza della ricerca empirica e storica sulle trasformazioni fonetico-fonologiche e semantiche delle parole: poiché «il signifi-* Il saggio che qui si pubblica era stato pensato in vista del numero monografico , del Bollettino, dedicato alla memoria e all'opera scientifica di Tullio De Mauro. Per ragioni tecniche esso non poté essere incluso nel fascicolo, ma curatore e direzione desiderano che esso sia considerato dai lettori parte integrante di quel progetto.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
LA PAROLA DEL TESTO, 2024
Ludus litterararum. Studi umanistici in onore di Angelo Brumana, Milano-Torino, Pearson Italia, pp. 14-25, 2020
Introduzione al libro Pirandello a briglia sciolta, 2023
SCHERZI FRA QUINTE LEONARDESCHE, 2019
Il progetto autobiografico delle Familiares di Petrarca, 2008
Osservazioni sui paragrafi delle 'Leggi' ittite relative al matrimonio, 2017