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2024, in Città che si adattano?, a cura di Rosa Tamborrino, Torino, AISU 2024, t. 2, Adattabilità in circostanze ordinarie, a cura di Chiara Devoti, Pelin Bolca, pp. 708-716
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How to write the "biography" of a fifteenth-century palace, formerly an aristocratic residence that later became a popular tenement and finally turned into a museum? Thanks to these different uses, Palazzo Costabili in Ferrara offers the opportunity to cross several documentary series and to question the relationships between ownership, physical transformation, inhabitants, housing practices and more (1809-1929).
Giovanni Battista da Sangallo, prospetto del tempio dorico dell'acropoli detto di Ercole a Cori, circa 1514. Cod. Stosch, fol. 4r. Londra, British Architectural Library -Royal Institute of British Architects.
2010
Tramonto del Rinascimento italiano e alba della modernità europea 1 Quello che presento oggi è un lavoro per me molto importante perché è un po' come una grande scommessa, difficile e allo stesso tempo irrinunciabile. Oltre che una scommessa questa è anche, in un certo senso, una verifica, perché in effetti non dirò cose del tutto nuove, ma cose accennate altrove, in altra forma, in altra lingua, ad altra gente. 2 Parlo di un'idea della fine del Rinascimento e dell'inizio della modernità. Ed è proprio questa "modernità" che fa problema, come cercherò di chiarire più sotto. I termini della scommessa-verifica si possono porre in forma di domanda, tutt'altro che retorica: sarò capace, non dico di convincere, ma almeno di riuscire a suscitare un pur minimo interesse sull'opportunità di rivedere alcuni fenomeni cinque e secenteschi con un'ottica non tradizionale che carica di nuove valenze storico-culturali il senso del termine Rinascimento? Detto altrimenti: varrà la pena rivedere, riconsiderare, e magari anche ritoccare, la periodizzazione tradizionale del Rinascimento proprio in una condizione culturale come quella presente in cui le prospettive storicistiche non godono certo di grandi simpatie? 3 Per dare un'idea di Rinascimento, dunque, spero non inutile, scelgo di parlare della parte finale del fenomeno, comunemente associata all'idea del tramonto (o dell'autunno)
Giornate di Studi, 10 e 11 Maggio 2018, Napoli
Luca Barbirati, 2021
È necessario rievocare una precisazione già data circa l'uso dei singoli testi che compongono il Testo di una città. Toporov «cercava al loro interno quello che li collegasse ad altri testi proprio sul piano dell'espressione (oltre che del contenuto, naturalmente), cercava di individuare gli elementi di un linguaggio specifico che parlasse di Pietroburgo in un determinato modo esprimendo determinati concetti». 2 Dunque, se è fondamentale lavorare superficialmente al livello del vocabolario, è altrettanto indispensabile ragionare a quale livello profondo nasca questo determinato lessico. Con il poeta e critico letterario giapponese Ōoka Makoto (1931-2017) si possono constatare vere le frasi che seguono: […] le parole che noi adoperiamo sono la punta di un iceberg. E cos'è la parte sommersa sotto la superficie del mare? Questo non è altro che il cuore di chi ha creato le parole, e allo stesso modo è anche il cuore degli altri, che viene trasmesso e condiviso nella parte sommersa sotto la superficie del mare delle parole. 3 L'ostrica contiene una perla; il Testo contiene un mito, che ne è altresì la trama. È l'aspetto più metafisico della riflessione critica di Toporov sulla città di Pietroburgo, in cui-con le parole dello stesso Toporov-«viene rappresentato il tema principale, quello della vita e della morte, e vengono formulate idee per il superamento della morte e ricercate strade verso il rinnovamento, verso la vita eterna». 4 Come riconosce Andrej Rančin «V. N. Toporov non è soltanto un filologo, ma anche un filosofo», 5 ed è proprio questo l'aspetto più importante da tenere in considerazione. Firenze certamente non è Pietroburgo, ma si presta-forse più di ogni altra città italiana-ad essere letta attraverso questa lente particolare. Come è già stato visto nella prima parte, al cuore della città di Firenze e delle sue rappresentazioni vi è presente un mito bifronte, non sempre visto nella sua continua dualità, che permette due letture antitetiche della stessa città-la città dei fiori e la città dell'anima-1
Il seminario si concentra sulla storia dei concetti "riforma" e "rivoluzione" e sul loro significato per l'età moderna.
Diacronie, 2014
Creative Commons License e Esposizioni universali possono essere considerate la vera vetrina dell'internazionalizzazione del mondo e, per altro verso, anche la miglior occasione di incontro "multilaterale" tra gruppi di tecnici, uomini d'affari, semplici visitatori che percorrendo i padiglioni mescolavano provenienze diverse e diversi atteggiamenti mentali 1. Condotte all'insegna del
Tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo un forte sentimento di crisi colpisce la cultura del Rinascimento italiano in un punto cruciale della sua storia. Oggetto del volume è proprio l’interpretazione di questa crisi, durante la quale si afferma un cristianesimo ermetico, ora piegato soprattutto verso la tradizione antica ora verso la reinterpretazione cristiana della tradizione stessa. L’Autore si sofferma su motivi normalmente trascurati nella storia dell’Umanesimo italiano, ma che progressivamente stanno emergendo all’attenzione degli studiosi: le profonde inquietudini e i fermenti religiosi e spirituali che sfuggono a certe presentazioni troppo sistematiche di alcune dottrine filosofiche, come il ‘neoplatonismo del Rinascimento’ o ‘la filosofia dell’amore platonico’.
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N. Conati, La storia contemporanea in Benedetto Croce, 2013.
Teatro e Allegoria, 2016
Quaderns d’Italià, 2021
Rossella Paternò, 2023
Abitare. Approcci interdisciplinari e nuove prospettive, 2019
PELISSETTI L. S., SCAZZOSI L. (eds.) Giardini storici: a 25 anni dalle Carte di Firenze. ISBN: 9788822258649., 2009
Cinzia Accetta, Tesi di dottorato: Il restauro del moderno nella cultura architettonica contemporanea, relatori: Prof. F. La Regina, Prof. F. Tomaselli - Dottorato in Conservazione dei beni architettonici – XVII ciclo, Coordinatrice prof. S. Casiello - 2005, 2005