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Alfeo Gigli (1907-1994) Messa da Requiem (1953)
Luigi VerdiIn quest’opera c’e un’essenzialità che va al centro delle cose scavando oltre la superficie per cogliere l’essenza dell’animo umano, senza nulla concedere a facili effetti. Il Kyrie introduttivo prende le mosse da un tema misterioso dei bassi, cui risponde un tema nostalgico e dolente ai violini, per trasfigurarsi poi in una sorta di dolce ninna nanna. Alla esplosione sonora del Dies irae, fa seguito il denso groviglio fugato del Sanctus, annunciato da una solenne invocazione corale. Le atmosfere sommesse e pastorali del Benedictus craeano un’oasi di raccoglimento che sfociano nella dolce preghiera dell’Agnus Dei. Nel Libera me domine finale i vari temi vengono riproposti in un succedersi di avvincenti sviluppi, fatto di improvvise accensioni e corruschi bagliori che si alternano a languidi e dolenti abbandoni.
