Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2010, … FastiOnLine documents & …
…
8 pages
1 file
Recenti ricognizioni lungo la costa molisana hanno permesso di rinvenire una nuova area archeologica posta nei pressi della foce del fiume Biferno, un'ampia superficie cosparsa di materiale archeologico lunga oltre 200 metri a ridosso della ferrovia adriatica; il rilevato artificiale su cui corrono i binari della linea ferrata, alto ben otto metri dal piano di campagna, ed il riempimento avutosi a monte in seguito alla costruzione della superstrada Europa 2 costituiscono un insuperabile ostacolo per stabilirne l'estensione in senso E-O, anche se appare evidente che continui sotto il terrapieno artificiale della ferrovia. L'area si trova a breve distanza dalla rinascimentale torre costiera di Campomarino (oggi scomparsa, ne sono state individuate le tracce) dove si presume fosse la foce antica del Biferno (figg. 1a -1b -1c).
FOLD&R Fasti On Line Documents & Research, 186, 2010
Recenti ricognizioni lungo la costa molisana hanno permesso di rinvenire una nuova area archeologica posta nei pressi della foce del fiume Biferno, un'ampia superficie cosparsa di materiale archeologico lunga oltre 200 metri a ridosso della ferrovia adriatica; il rilevato artificiale su cui corrono i binari della linea ferrata, alto ben otto metri dal piano di campagna, ed il riempimento avutosi a monte in seguito alla costruzione della superstrada Europa 2 costituiscono un insuperabile ostacolo per stabilirne l'estensione in senso E-O, anche se appare evidente che continui sotto il terrapieno artificiale della ferrovia. L'area si trova a breve distanza dalla rinascimentale torre costiera di Campomarino (oggi scomparsa, ne sono state individuate le tracce) dove si presume fosse la foce antica del Biferno (figg. 1a -1b -1c).
Portico dei Marmi. Le iscrizioni romane, 2022
Didascalie Leggere del Portico dei Marmi, Palazzo dei Musei, Musei Civici di Reggio Emilia. Il testo fa parte del progetto Museo Mobile, che mette a disposizione del visitatore del museo le guide delle singole collezioni dei Musei Civici di Reggio Emilia (https://www.musei.re.it/multimedia/museo-mobile/). Il Portico dei Marmi, aperto al pubblico nel 1875, espone la collezione lapidaria dei Musei Civici di Reggio Emilia. In questa guida sono presenti tutte le iscrizioni di età romana (I sec. a.C. - V sec. d.C.) presenti nel lapidario e nel chiostro e, in appendice, le epigrafi ora esposte nello stesso palazzo nelle sale del Museo Romano e nell'allestimento ArcheoLogos.
2022
A ridosso del promontorio di Punta Licosa, situato tra Paestum e Velia, sono collocati i resti di strutture portuali antiche che negli ultimi anni sono stati oggetto di indagini approfondite. La conoscenza archeologica è stata arricchita dallo scavo di una necropoli romana nel moderno abitato. Nell’elaborato si mostra un quadro dettagliato, attraverso fonti storiche e archeologiche, di come San Marco di Castellabate si inserisca in un sistema integrato di strutture portuali nel Tirreno, sia commerciali che militari. Le fonti antiche testimoniano il passaggio di Eracle nel Sinus Paestanus, alla cui figura eroica è connessa una via litoranea tirrenica che è documentata nel tratto compreso tra Paestum e Velia: lungo il tratto della via litoranea tirrenica è collocato un insediamento conosciuto dalle fonti come Erculam o Herculia, probabilmente da identificare con San Marco di Castellabate. Il vicus maritimus è collocato a poca distanza da Punta Licosa la quale rappresenta il limite meridionale del Sinus Paestanus delimitato a nord dall’Athenaion di Punta della Campanella, la sede delle Sirene. Nel tratto di mare di Licosa sono stati fatti svariati i recuperi, i quali sono analizzati nell’elaborato. Negli ultimi capitoli le riflessioni vengono indirizzate sull’argomento centrale della tesi: si mostra un quadro generale dei resti archeologici di un approdo, costituito da due bacini portuali che affiorano dalle acque di San Marco di Castellabate e di una vicina necropoli i cui corredi e resti ossei costituiscono una base importante per delineare alcune essenziali riflessioni.
Estratto da A.R.STAFFA 2006, Il porto romano ed altomedievale di Pescara (presente in questa sede), con immagini a colori
Tra Biferno e Fortore: gli scudi, 2014
Tre umboni di scudi di epoca arcaica rinvenuti tra Molise e Puglia.
Convegno Internazionale di Studi “Horrea. Luoghi, economia e società nel mondo romano” (a cura di Alfonsina Russo, Roberta Alteri, Alessio De Cristofaro, Domenico Palombi). Roma, Curia Iulia, 10-11-12 Dicembre, 2024
Il Poster presentato verte sui risultati delle recenti indagini archeologiche effettuate lungo il tratto della Via Portuense prospiciente l’Episcopio di Porto, grazie alle quali è stato possibile delineare alcune peculiari caratteristiche che contraddistinsero le trasformazioni di questo settore della Civitas Flavia Costantiniana Portuensis tra l’età imperiale e l’alto medioevo. Le ricerche hanno permesso di individuare una serie di interventi edilizi databili nel periodo indicato e che trasformarono parte delle strutture imperiali situate lungo la Fossa Traiana, attribuibili a magazzini e probabilmente al sistema di approdi sul canale. In continuità con l’adiacente area della Basilica Portuense, ai livelli tardo-imperiali sembra seguire una fase di abbandono e obliterazione delle strutture, caratterizzata dalla presenza di materiali databili dal IV al VII secolo d.C. Sopra questi livelli di abbandono sono poi attestate diverse fasi successive riconducibili a interventi di riuso e parziale trasformazione dei più antichi magazzini imperiali. La continuità di vita di questo settore di Portus attestata da tali rinvenimenti, sembra connessa alla sua vicinanza alla Fossa Traiana e al Canale Trasverso di collegamento con il bacino esagonale di Traiano, probabilmente la sola porzione dell’impianto portuale di età imperiale che mantenne una certa funzionalità fino all’alto medioevo.
soma 2018, 2018
ricognizioni terrestri e subacquee hanno consentito di ricostruire l'ipotesi di un'area portuale post medievale nel tratto di mare sottostante Madonna di Mare
The artificial harbour of Centumcellae was wanted and built by trajan. We have rich descriptions thanks to Pliny and Rutilius Namatianus; and find some references in the letters between Fronto and his pupil marcus Aurelius. the functions of the harbour were both commercial and military. the ap- proximately 150 inscriptions returned by civitavecchia are mainly funerary. on this occasion, we focus on the epitaphs of classiarii of the two fleets of Misenum and Ravenna, and on some texts that remind soldiers of other corps. the epigraphic sources are examined in order to understand the nature of the presence of these soldiers in the tyrrhenian ancient centrum, the relationships they entertained with the civilian population of the town and with the staff of the imperial villa.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Rivista archeologica dell'antica provincia e diocesi di Como, 2016
L’Archeologo e il Soprintendente. Scritti in Memoria, Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana 8, 2012, Suppl. 1, pp. 279-284
Abitare la città Istanbul Theatrum Mundi unità di ricerca e didattica, a cura di E.Mantese, Roma, Aracne editrice, 2014
Nella terra di Fina. Scritti in memoria di Vittorio Ragucci, a cura di A. Panarello, P. Angelone, pp. 57-80, ISBN 978-88-7425-168-1, 2014
113 d.C., Traiano, La colonna dell'impero, 2013
Le Centre pour la Communication Scientifique Directe - HAL - memSIC, 2017
Stefania Cancellieri (a cura di), La chiesa del S. Crocifisso nell'Isola Sacra a Fiumicino Restauro del monumento e contesto paesaggistico tiberino, Roma, 2018
In X. Nieto, M. A. Cau (eds) : Arqueologia Nàutica Mediterrània, 2009
Porti antichi e retroterra produttivi, 2023
Castelli e fortezze nelle città italiane e nei centri minori italiani (secoli XIII-XV), 2009
BOLLETTINO DI ARCHEOLOGIA ON LINE DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO, 2023
RIVISTA STUDI POMPEIANI, XXXIII (2022), 2022