Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
…
20 pages
1 file
Sono tanti gli studiosi che si sono occupati della vecchiaia, tra loro anche lo psichiatra viennese Viktor Frankl che nel 1945, pochi mesi dopo la sua liberazione da un campo di concentramento, si sedette per scrivere un libro. Aveva quarant'anni. Prima della guerra lavorò come psicologo di successo a Vienna.
LA FESTA IN UN ABBRACCIO A pochi giorni di distanza da lunedì 16 gennaio (il Blue Monday, ovvero il giorno più triste dell'anno, collocato tradizionalmente nel terzo lunedì del mese di gennaio, quando le feste di Natale sono ormai finite, le condizioni meteo risultano per lo più avverse ed i propositi per il nuovo anno cominciano a subire le prime prove che poco li rispetteremo), il 21 gennaio arriva la Giornata mondiale dell'abbraccio. B O S C O Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune.
In una recente intervista, il comico Paolo Hendel ha affermato: "Sono contento di essere stato giovane, mi è piaciuto e lo rifarei volentieri. Ma tutto sommato mi sono trovato bene anche dopo. La vecchiaia è una stagione della vita che vale la pena vivere. Basta farlo nel modo giusto, con il sorriso. Ridere fa bene alla salute… Ridere anche delle cose meno belle della vita è una grande vittoria. Il trucco sta tutto qui: esorcizzare la negatività aiuta a dormire meglio D U N Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune.
L'ANZIANITA' DALLA STORIA AD OGGI Non c'è ricetta contro l'invecchiamento, ci sono però possibilità di evitarne gli aspetti negativi. Bisogna educare ad invecchiare e bisogna imparare ad invecchiare, conservando l'entusiasmo del vivere per non perdere la nostra autostima, porta della depressione, del nichilismo e del suicidio. L'uomo ha la necessità di sentirsi qualcuno, a qualunque età, pena il vuoto
È il pomeriggio della vigilia di Natale e la chiesa è piena in ogni spazio: c'è voglia di prepararsi a quanto sta per accadere nella storia dell'uomo e nel cuore di ciascuno; tutti sono portati all'incontro, alla condivisione, all'amore. È' il momento della famiglia, dei legami, della solidarietà. Ed a questo punto, quando il cuore e la mente di tutti sono sintonizzati su tale fratellanza d'amore universale, che il pastore si rivolge all'assemblea alla fine del sermone, e dice: Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune. BOSCO D'AUTUNNO Pagina 2 "Cari fedeli, fratelli miei, che oggi sia un giorno speciale lo sappiamo tutti, e quasi lo si può palpare. Sappiamo cosa ci aspetta questa notte, e quando più tardi ci ritroveremo sapremo anche Chi ci aspetta. Ma ora devo chiedervi un favore. Come sempre, c'è qualcuno che è meno fortunato di noi, e quest'oggi è venuta da me una coppia, con lei tanto giovane e tutti e due tanto stanchi: arrivano da lontano e proprio questa notte non sanno dove alloggiare (chissà quando mai finiranno i restauri dell'albergo!). Sono andati in municipio, ma quelli lì non sanno come fare, e allora sono venuti da me perché qualcuno in paese ha detto loro che io ho la casa grande e altre cose di questo genere... Comunque io ho pensato a voi, e mi sono detto: sono certo che saranno in tanti a voler offrire loro l'ospitalità. Certo, è la notte di Natale e si sta bene in famiglia, ma è proprio stanotte che c'è la possibilità di vivere l'amore e la carità fraterna.
LA VIVA MEMORIA CHE SI STA ESAURENDO "Tra le due Guerre Mondiali mio papà lavorava in Svizzera Francese, a Ginevra, perché era un bravo operaio specializzato nel riparare pezzi meccanici, anche capomastro, e lavorava come riparatore dei treni delle Ferrovie Svizzere. Per poter avere la Cittadinanza Svizzera, in quegli anni, era necessario lavorare continuativamente senza mai lasciare il Paese per almeno dodici mesi, quindi ad un certo punto, alla mia età di 5 o 6 anni, con la mamma siamo partiti per D U N Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune. BOSCO D'AUTUNNO Pagina 2 raggiungerlo, visto che non poteva più tornare a trovarci come sempre aveva fatto, per due settimane ad ogni festa importante. Ma la nonna, rimasta a casa da sola, non aveva amato questa scelta, e ad un certo punto si improvvisò ammalata per avere la scusa di richiamare la mamma a casa, cosa che fece subito; ma per questo motivo (ed altri) tra nonna e babbo non c'è mai stato un gran bel rapporto. Anzi, proprio non si sopportavano. Poi, alla fin fine, si doveva convivere per superare il quotidiano… tanto più che il genero poco amato viveva lontano per la maggior parte del tempo. Un giorno un gerarca fascista del paese dove vivevamo, amico di papà, a sua non conoscenza rubò del materiale del Partito fascista locale, e per non essere imprigionato scappò in Svizzera ed andò da mio padre, che era della stessa Leva e pertanto in confidenza e "obbligo morale" sufficiente tali da metterlo in condizioni di fare qualcosa per lui: nasconderlo, in quel caso. Lui, papà, per non essere a sua
Dopo molti anni riprende la pubblicazione de "Il giornalino della Casa di Riposo" col suggestivo titolo: BOSCO D'AUTUNNO. L'iniziativa è ancor più lodevole e apprezzabile perché interviene dopo un anno particolarmente difficile sia per i nostri Ospiti, che i Collaboratori, che i Familiari. Dare oggi una nuova vita al "Giornalino" significa dare anche nuova vita ai ricordi di esperienze, di affetti, di tradizioni, di cultura, di dialetti. Attraverso le storie dei nostri Ospiti potremo acquisire un vero patrimonio. Il "Giornalino" ci farà conoscere la loro forza, la loro vitalità, il loro sapere: dobbiamo preservarli e farne un uso prezioso. Sono dunque davvero lieta di questa iniziativa e auguro buon lavoro a tutti coloro che vi collaboreranno.
A chi non piacerebbe svegliarsi con uno o due anni in meno? E' quello che è accaduto il 28 giugno 2023, pochi giorni fa, a più di 51 milioni di abitanti della Corea del Sud che si sono ritrovati più giovani "per legge". Le nuove disposizioni normative, varate a dicembre e appena entrate in vigore, stabiliscono che tutto il Paese adotterà d'ora in poi il sistema della "età
Quando si entra in una "Casa di riposo" la prima volta è come sbirciare dalla serratura di un mondo ancora sconosciuto. E' il luogo del tempo, uno tra gli "ultimi"; un luogo ove si incontrano storie di uomini e donne, un luogo fatto di piccole cose, di sorrisi, di visi di anziani con espressioni quasi infantili, di richieste di affetto, di
Scoprire che la vita è in prestito Il significato della vita cambia sempre, ma la vita ha comunque sempre un significato. Ogni giorno e ogni momento abbiamo l'opportunità di prendere le decisioni che dicono se, come uomini e donne, viviamo solo succubi della vita e passivamente (reagendo semmai per sopravvivere in verte circostanze), oppure se agiamo con dignità, ascoltando il nostro vero IO profondo con senso di Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune.
RSA, Casa di Riposo e Casa di cura. E' giunto il momento di conoscere le caratteristiche di queste tre offerte socio-sanitarie e le particolarità che le contraddistinguono: ciò può essere utile per decidere quale tipo di struttura faccia al singolo caso, e se ciò che ci aspettiamo, vogliamo, o lamentiamo, sia adeguato alle definizioni proprie delle differenti realtà. Le principali diversità riguardano il tipo di ospiti che vengono accolti e il genere di Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune.
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
in Aa. Vv., Guida alle chiese romaniche di Ascoli Piceno, città di travertino, Ascoli Piceno 2006, pp. 28-39, 158-161, 2006
Santuario di Montetosto, 2017
Annali di Storia e Archeologia Sulcitana - 2011, 2011
LA CATTEDRALE DI VITERBO RILETTURA DI UN MANUFATTO ARCHITETTONICO, 2021