Books by Tiziana Plebani
Chi trasse maggior profitto dalla nascita e dalla diffusione della stampa non furono tanto i dott... more Chi trasse maggior profitto dalla nascita e dalla diffusione della stampa non furono tanto i dotti, bensì gli appartenenti al vasto mondo del fare e soprattutto le donne che riuscirono a carpire, dal diluvio di opuscoli riguardanti saperi pratici, conoscenze applicabili nel quotidiano, strumenti utili per comprendere il proprio contesto di vita e interagirvi. Questi materiali non necessitavano di una lettura come la intendiamo, ovvero capace di procedere passo dopo passo sino alla fine. Si trattava per lo più di una lettura rapsodica che consentiva anche con un’alfabetizzazione ridotta di afferrare ciò che poteva essere utile alle necessità quotidiane, leggendo ad alta voce là dov’era il caso di comprendere bene o per coinvolgere altre persone.
L’intento di questo volumetto è presentare l’offerta editoriale che si rivolgeva, tra la fine del XV e la metà del XVI secolo, a un ampio bacino di donne impegnate nei mestieri, nelle occupazioni femminili, nonché in famiglia, sovente nella loro posizione di capifamiglia, data la mortalità maschile.
E ciò che preme sottolineare è che quella confidenza elementare con l’alfabeto le metteva tuttavia in grado di farne un uso attivo nelle strategie di sopravvivenza, di mestiere e di guadagno.
Era pur sempre una lettura: la lettura per fare.
Sensibilità moderne. Storie di affetti, passioni e sensi (secoli xv-xviii)
Carocci, Roma, 2023
S... more Sensibilità moderne. Storie di affetti, passioni e sensi (secoli xv-xviii)
Carocci, Roma, 2023
Sensi ed emozioni contribuiscono da anni ad arricchire la tavolozza della ricerca storica consentendo di rivisitare, con uno sguardo ispirato anche all’antropologia, l’esperienza di vita di donne e uomini del passato; un universo percettivo e affettivo che non è una costante biologica, ma in una varietà di contesti apre a diversi paesaggi sonori o olfattivi, così come a passioni dell’animo.
Questo volume collettivo esplora tale campo per l’età moderna nello spazio italiano. Vi si esplorano la città come luogo di performance emotive, in occasioni rituali (come la festa o le processioni funebri) così come per le sollecitazioni sensoriali che la caratterizzano; le esperienze emotive di alcune figure chiave della modernità, quali condottieri, confessori, inquisitori; più specificamente per il Settecento, il vissuto degli autori di fronte a editoria e pubblico e il farsi strada dell’amicizia tra sessi in spazi non più confinati.
Il volume è corredato da un’introduzione di carattere storiografico e da una bibliografia ragionata intesa a orientare chi legge nella varietà di campi di studio incrociati.
Marsilio Feltrinelli, 2021
History of venetian women
Roma, Carocci, 2019
Fu la possibilità di scrivere nella propria lingua madre ad aprire la strada alle scritture femmi... more Fu la possibilità di scrivere nella propria lingua madre ad aprire la strada alle scritture femminili. Da quel momento, le donne iniziarono ad appuntare note, inviare lettere, consegnare ai testamenti volontà e più vivo si fece in alcune il desiderio di sperimentare registri letterari e di esprimere le proprie propensioni spirituali e politiche. Quante più donne accedevano all’istruzione, per lo più ostacolata ma sempre da loro rivendicata e ricercata anche attraverso percorsi di autoapprendimento, più numerose diventavano quelle che ambivano a utilizzare la scrittura anche al di fuori delle pratiche quotidiane. Una scarsa padronanza della penna e della grammatica non fu di eccessivo ingombro e la confidenza maturò nel tempo un’originale relazione con la propria intimità. Ma le donne scrissero di tutto: dai pamphlets ai romanzi, dalle petizioni ai trattati, dalle poesie ai libri di cucina, scegliendo il mezzo di comunicazione più efficace e più in voga, intervenendo in ogni momento di rinnovamento sociale. E partecipando al confronto tra i sessi, attorno all’eterna interrogazione sulla differenza dei generi: una delle grandi narrazioni dell’umanità.
È una storia però ampiamente dimenticata che in questo libro torna a rivivere.
Unicopli Milano, 2019
Marco Polo's Will and his history
The history of Marco Polo's Will and its contest
Il volume restituisce la gran parte delle conferenze svoltesi presso la Biblioteca Nazionale Marc... more Il volume restituisce la gran parte delle conferenze svoltesi presso la Biblioteca Nazionale Marciana per le celebrazioni del V centenario dalla morte di Aldo Manuzio. Grazie ai saggi di Amedeo Quondam, Filippomaria Pontani, Neil Harris, Vincenzo Fera, Tiziana Plebani, Shanti Graheli, Giuliano Tamani, Georgios D. Matthiòpoulos, Alberto Prandi, Maria Gioia Tavoni, Angela Dillon Bussi, offre la possibilità di compiere un articolato e stimolante viaggio all’interno del mondo del più grande editore del Rinascimento: un patrimonio di idee, aspirazioni e impegno che è testimoniato dalle prefazioni alle sue splendide edizioni e che sa parlarci in maniera chiara ancora oggi attraverso valori intramontabili. Un messaggio etico perché Aldo viveva la cultura come responsabilità e non pura accademia: maestro per vocazione, era attento alle esigenze di crescita culturale e umana dei giovani e per loro realizzò strumenti e metodi nuovi e innovativi. E seppe unire due mondi che oggi paiono invece distanti e inconciliabili: il mondo dell’economia, del profitto e quello della cultura, i soldi e le idee, e ci riuscì con successo.
Stranieri, Barbari, Migranti: il racconto della Storia per comprendere il presente, testi di testi di Claudio Azzara, Ermanno Orlando Lucia Nadin, Reinhold C. Mueller, Giuseppina Minchella, Vera Costantini, Andrea Zannini, Mario Infelise, Piero Brunello, Piero Lando, a cura di Tiziana Plebani I testi che seguono condensano i temi e i contenuti del ciclo di conferenze Stranieri, barbari, m... more I testi che seguono condensano i temi e i contenuti del ciclo di conferenze Stranieri, barbari, migranti: il racconto della Storia per comprendere il presente, dipanatosi lungo tutto il 2016, che è stato dedicato al confronto con l'Altro, un tema cruciale per il nostro presente, a cui la Storia può offrire spunti di riflessioni ed esperienze da cui trarre insegnamento, costituendo inoltre un efficace antidoto ad atteggiamenti spesso motivati soprattutto da paura.
Il mondo del libro è un territorio tutto al maschile oppure è popolato anche da donne, abitato da... more Il mondo del libro è un territorio tutto al maschile oppure è popolato anche da donne, abitato da soggettività plurime, da corpi reali, sessuati e non astratti?
Questo volume risponde ad alcune domande inevase della storia del libro per il tardo Medioevo e l'età moderna, sondando direzioni di studio poco indagate: la comparsa di un pubblico di lettrici grazie alla nascita di una letteratura in lingua materna, in rapporto a una produzione e circolazione dei testi che serba in sé la memoria della comunicazione e trasmissione orale; il confronto tra la rappresentazione del lettore, per lo più legata allo studio produttivo, e quella della lettrice, espressa prevalentemente nell'abbandono al diletto, analizzata all'interno di un percorso iconografico che si snoda tra ideologie, stereotipi e alcune verità della lettura; la presenza delle donne nei mestieri dei libri: copiste, miniatrici, cartaie, stampatrici e anche committenti che condivisero per lo più l'attività in famiglia con mariti e fratelli, padri e figli; un'indagine che svela solidarietà, alleanze e trasmissione di sapere e mestiere tra uomini e donne.
Infine la scrittura quotidiana esplorata nelle lettere familiari tra richieste d'amore e di denaro, tramite grafie stentate o abili; piccoli pezzi di carta scritta e ripiegata affidati a un corriere per ricucire le distanze e inseguire amanti e debitori. Lettere archiviate e conservate nell'archivio familiare e confluite in tal modo nel grande racconto della storia delle comunicazioni di età moderna.
Indice:
Le lettrici tra Medioevo ed età moderna
(La "viva voce" femminile e le pratiche di lettura e scrittura; Nascita del pubblico di lettrici; La lingua madre; Ascoltare/leggere; Le forme librarie; "Libri da donna"; La produzione a stampa; Caratteristiche del pubblico di lettrici dal tardo medioevo alla prima età moderna; Un capitolo della storia delle lettrici di età moderna: le lettrici per mestiere)
Corpi in lettura. Lettori e lettrici nella rappresentazione iconografica
(La galleria degli uomini in lettura; La galleria delle donne in lettura; Il ritratto di uomini e donne con il libro; Il Seicento: libri come nature morte; Il Settecento: il ritorno dell'intellettuale; Il commiato dai corpi in lettura)
Le donne nei mestieri del libro
(Copiste, calligrafe; Miniatrici, incisore; Stracciaiole, lavoranti nelle cartiere e nelle botteghe di legatura; Stampatrici; Le strategie matrimoniali nella storia della stampa; Le donne nei circuiti di distribuzione e nella committenza libraria)
La scrittura quotidiana femminile
("Dalla posta s'han sempre cose nuove"; Materialità delle lettere; Le lettere del segretario e lo sviluppo della cancelleria; La scrittura e la famiglia; Archivi familiari; Lettere di donne negli archivi familiari; Cecilia, Maria, Lucia e le altre).
Una città femminile come poche altre, uno spazio urbano che ha reso meno netti i confini tra case... more Una città femminile come poche altre, uno spazio urbano che ha reso meno netti i confini tra case e piazze, tra luoghi pubblici e domestici, permettendo di intrecciare saldamente la vita delle donne al contesto urbano e di renderla visibile. E le donne, al pari degli uomini, al loro fianco o difendendosi da essi, hanno lottano, lavorato e amato per costruire una città a più voci. Il libro restituisce una storia appassionante, un patrimonio di cultura e protagonismo femminile dalle origini della città sino al presente, in un mosaico dalle mille tessere
colorate: dalle prime abitatrici delle terre lagunari alle dogaresse, dalle artigiane del vetro alle pittrici, dalle letterate alle maestre di scuola, dalle operaie alle disinvolte dame del Settecento.
Quando il tedesco Giovanni da Spira, alla fine degli anni sessanta del Quattrocento, vi insediò l... more Quando il tedesco Giovanni da Spira, alla fine degli anni sessanta del Quattrocento, vi insediò la sua stamperia, Venezia era all’apice del suo sviluppo commerciale. La stampa apparve subito alle autorità della Repubblica un’opportunità straordinaria da sostenere e incoraggiare mediante la concessione di privilegi che tendevano a proteggere gli investimenti e a favorire il trasferimento in laguna dei primi tipografi. Il veloce sviluppo delle attività editoriali impose tuttavia ben presto la regolamentazione di tutto quanto era connesso con la produzione e la vendita dei libri. Verifica preventiva dei testi, qualità, prezzi e luoghi di smercio delle stampe vennero quindi analizzati dai legislatori e furono oggetto di leggi. Attraverso la presentazione delle prime delibere delle magistrature veneziane si offre la possibilità di ascoltare la "voce" del potere e di seguire l’affacciarsi di problemi e questioni che richiesero il suo intervento e il moltiplicarsi delle competenze giudicanti la materia delle stampe. Un’altra fonte a cui si è attinto per questo lavoro sono le suppliche degli stampatori inviate al Senato per richiedere il privilegio sull’opera da stampare. Esse costituiscono una miniera di informazioni sui formati e le tipologie librarie, sui destinatari reali e immaginari, sui prezzi e i correttori, e possono essere considerate a buon diritto una fonte per la storia dei lettori. Sono entrambe documenti preziosi per ripercorrere, con le parole della legge e degli stampatori, l’arrivo della stampa a caratteri mobili a Venezia e per ricostruire, almeno in parte, le aspettative, gli interessi, le speranze e le paure che ne accompagnarono i primi passi.
Papers by Tiziana Plebani
Ateneo Veneto , 2024
La figura femminile nello spazio pubblico nell'epoca del Lumi, conversazioni, teatri, circolazion... more La figura femminile nello spazio pubblico nell'epoca del Lumi, conversazioni, teatri, circolazione delle notizie e delle conoscenze e il luogo per eccellenza della promiscuità tra sessi e ceti: il caffè. I conflitti sulla loro presenza.
Balthazar, Dec 1, 2023
Quando ho letto della scoperta, tra l'altro tutta italiana, dei neuroni specchio posti in varie a... more Quando ho letto della scoperta, tra l'altro tutta italiana, dei neuroni specchio posti in varie aree del cervello, in grado di attivarsi riconoscendo e comprendendo le azioni altrui e rendendo possibile una postura empatica verso il diverso da sé, ho immediatamente pensato che la nostra specie umana ne avesse provocato la nascita dopo l'esperienza dell'Olocausto e dell'insensibilità dei carnefici, oscura come un pozzo profondo di cui non si vede la fine, nell'indifferenza di moltissimi. Ammetto ora che risvegliavo dentro di me un pensiero magico che si affidava a un brandello di evoluzionismo positivista o, per dirla in altre parole, a una speranza riposta in un progresso della civiltà tale da riuscire financo a modellare le basi biologiche della vita e il funzionamento del cervello. D'altronde il pensiero e l'emozione si incagliano davanti a ciò che pare incarnare il male assoluto e ci si aggrappa a quel che può offrire una spiegazione e una via d'uscita. La scoperta dei neuroni specchio è certamente un rinvenimento promettente, tanto più che i ricercatori hanno ipotizzato un legame esistente tra l'attivazione di queste cellule e la capacità di provare empatia 1 . Ma non è il caso di illuderci: allontaniamo subito l'idea che questi nuclei cerebrali ci possano mettere al riparo di alcunché, mentre va piuttosto posta attenzione alla tendenza in atto ad affidare e in qualche modo delegare alle neuroscienze le soluzioni di problemi etici complessi. E in effetti la neuroscienza e le sue scoperte stanno riscuotendo in anni recenti un'inedita audience al di fuori del territorio specialistico, attraendo lettori e spettatori, si pensi solo allo straordinario successo dei
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Books by Tiziana Plebani
L’intento di questo volumetto è presentare l’offerta editoriale che si rivolgeva, tra la fine del XV e la metà del XVI secolo, a un ampio bacino di donne impegnate nei mestieri, nelle occupazioni femminili, nonché in famiglia, sovente nella loro posizione di capifamiglia, data la mortalità maschile.
E ciò che preme sottolineare è che quella confidenza elementare con l’alfabeto le metteva tuttavia in grado di farne un uso attivo nelle strategie di sopravvivenza, di mestiere e di guadagno.
Era pur sempre una lettura: la lettura per fare.
Carocci, Roma, 2023
Sensi ed emozioni contribuiscono da anni ad arricchire la tavolozza della ricerca storica consentendo di rivisitare, con uno sguardo ispirato anche all’antropologia, l’esperienza di vita di donne e uomini del passato; un universo percettivo e affettivo che non è una costante biologica, ma in una varietà di contesti apre a diversi paesaggi sonori o olfattivi, così come a passioni dell’animo.
Questo volume collettivo esplora tale campo per l’età moderna nello spazio italiano. Vi si esplorano la città come luogo di performance emotive, in occasioni rituali (come la festa o le processioni funebri) così come per le sollecitazioni sensoriali che la caratterizzano; le esperienze emotive di alcune figure chiave della modernità, quali condottieri, confessori, inquisitori; più specificamente per il Settecento, il vissuto degli autori di fronte a editoria e pubblico e il farsi strada dell’amicizia tra sessi in spazi non più confinati.
Il volume è corredato da un’introduzione di carattere storiografico e da una bibliografia ragionata intesa a orientare chi legge nella varietà di campi di studio incrociati.
È una storia però ampiamente dimenticata che in questo libro torna a rivivere.
Questo volume risponde ad alcune domande inevase della storia del libro per il tardo Medioevo e l'età moderna, sondando direzioni di studio poco indagate: la comparsa di un pubblico di lettrici grazie alla nascita di una letteratura in lingua materna, in rapporto a una produzione e circolazione dei testi che serba in sé la memoria della comunicazione e trasmissione orale; il confronto tra la rappresentazione del lettore, per lo più legata allo studio produttivo, e quella della lettrice, espressa prevalentemente nell'abbandono al diletto, analizzata all'interno di un percorso iconografico che si snoda tra ideologie, stereotipi e alcune verità della lettura; la presenza delle donne nei mestieri dei libri: copiste, miniatrici, cartaie, stampatrici e anche committenti che condivisero per lo più l'attività in famiglia con mariti e fratelli, padri e figli; un'indagine che svela solidarietà, alleanze e trasmissione di sapere e mestiere tra uomini e donne.
Infine la scrittura quotidiana esplorata nelle lettere familiari tra richieste d'amore e di denaro, tramite grafie stentate o abili; piccoli pezzi di carta scritta e ripiegata affidati a un corriere per ricucire le distanze e inseguire amanti e debitori. Lettere archiviate e conservate nell'archivio familiare e confluite in tal modo nel grande racconto della storia delle comunicazioni di età moderna.
Indice:
Le lettrici tra Medioevo ed età moderna
(La "viva voce" femminile e le pratiche di lettura e scrittura; Nascita del pubblico di lettrici; La lingua madre; Ascoltare/leggere; Le forme librarie; "Libri da donna"; La produzione a stampa; Caratteristiche del pubblico di lettrici dal tardo medioevo alla prima età moderna; Un capitolo della storia delle lettrici di età moderna: le lettrici per mestiere)
Corpi in lettura. Lettori e lettrici nella rappresentazione iconografica
(La galleria degli uomini in lettura; La galleria delle donne in lettura; Il ritratto di uomini e donne con il libro; Il Seicento: libri come nature morte; Il Settecento: il ritorno dell'intellettuale; Il commiato dai corpi in lettura)
Le donne nei mestieri del libro
(Copiste, calligrafe; Miniatrici, incisore; Stracciaiole, lavoranti nelle cartiere e nelle botteghe di legatura; Stampatrici; Le strategie matrimoniali nella storia della stampa; Le donne nei circuiti di distribuzione e nella committenza libraria)
La scrittura quotidiana femminile
("Dalla posta s'han sempre cose nuove"; Materialità delle lettere; Le lettere del segretario e lo sviluppo della cancelleria; La scrittura e la famiglia; Archivi familiari; Lettere di donne negli archivi familiari; Cecilia, Maria, Lucia e le altre).
colorate: dalle prime abitatrici delle terre lagunari alle dogaresse, dalle artigiane del vetro alle pittrici, dalle letterate alle maestre di scuola, dalle operaie alle disinvolte dame del Settecento.
Papers by Tiziana Plebani
L’intento di questo volumetto è presentare l’offerta editoriale che si rivolgeva, tra la fine del XV e la metà del XVI secolo, a un ampio bacino di donne impegnate nei mestieri, nelle occupazioni femminili, nonché in famiglia, sovente nella loro posizione di capifamiglia, data la mortalità maschile.
E ciò che preme sottolineare è che quella confidenza elementare con l’alfabeto le metteva tuttavia in grado di farne un uso attivo nelle strategie di sopravvivenza, di mestiere e di guadagno.
Era pur sempre una lettura: la lettura per fare.
Carocci, Roma, 2023
Sensi ed emozioni contribuiscono da anni ad arricchire la tavolozza della ricerca storica consentendo di rivisitare, con uno sguardo ispirato anche all’antropologia, l’esperienza di vita di donne e uomini del passato; un universo percettivo e affettivo che non è una costante biologica, ma in una varietà di contesti apre a diversi paesaggi sonori o olfattivi, così come a passioni dell’animo.
Questo volume collettivo esplora tale campo per l’età moderna nello spazio italiano. Vi si esplorano la città come luogo di performance emotive, in occasioni rituali (come la festa o le processioni funebri) così come per le sollecitazioni sensoriali che la caratterizzano; le esperienze emotive di alcune figure chiave della modernità, quali condottieri, confessori, inquisitori; più specificamente per il Settecento, il vissuto degli autori di fronte a editoria e pubblico e il farsi strada dell’amicizia tra sessi in spazi non più confinati.
Il volume è corredato da un’introduzione di carattere storiografico e da una bibliografia ragionata intesa a orientare chi legge nella varietà di campi di studio incrociati.
È una storia però ampiamente dimenticata che in questo libro torna a rivivere.
Questo volume risponde ad alcune domande inevase della storia del libro per il tardo Medioevo e l'età moderna, sondando direzioni di studio poco indagate: la comparsa di un pubblico di lettrici grazie alla nascita di una letteratura in lingua materna, in rapporto a una produzione e circolazione dei testi che serba in sé la memoria della comunicazione e trasmissione orale; il confronto tra la rappresentazione del lettore, per lo più legata allo studio produttivo, e quella della lettrice, espressa prevalentemente nell'abbandono al diletto, analizzata all'interno di un percorso iconografico che si snoda tra ideologie, stereotipi e alcune verità della lettura; la presenza delle donne nei mestieri dei libri: copiste, miniatrici, cartaie, stampatrici e anche committenti che condivisero per lo più l'attività in famiglia con mariti e fratelli, padri e figli; un'indagine che svela solidarietà, alleanze e trasmissione di sapere e mestiere tra uomini e donne.
Infine la scrittura quotidiana esplorata nelle lettere familiari tra richieste d'amore e di denaro, tramite grafie stentate o abili; piccoli pezzi di carta scritta e ripiegata affidati a un corriere per ricucire le distanze e inseguire amanti e debitori. Lettere archiviate e conservate nell'archivio familiare e confluite in tal modo nel grande racconto della storia delle comunicazioni di età moderna.
Indice:
Le lettrici tra Medioevo ed età moderna
(La "viva voce" femminile e le pratiche di lettura e scrittura; Nascita del pubblico di lettrici; La lingua madre; Ascoltare/leggere; Le forme librarie; "Libri da donna"; La produzione a stampa; Caratteristiche del pubblico di lettrici dal tardo medioevo alla prima età moderna; Un capitolo della storia delle lettrici di età moderna: le lettrici per mestiere)
Corpi in lettura. Lettori e lettrici nella rappresentazione iconografica
(La galleria degli uomini in lettura; La galleria delle donne in lettura; Il ritratto di uomini e donne con il libro; Il Seicento: libri come nature morte; Il Settecento: il ritorno dell'intellettuale; Il commiato dai corpi in lettura)
Le donne nei mestieri del libro
(Copiste, calligrafe; Miniatrici, incisore; Stracciaiole, lavoranti nelle cartiere e nelle botteghe di legatura; Stampatrici; Le strategie matrimoniali nella storia della stampa; Le donne nei circuiti di distribuzione e nella committenza libraria)
La scrittura quotidiana femminile
("Dalla posta s'han sempre cose nuove"; Materialità delle lettere; Le lettere del segretario e lo sviluppo della cancelleria; La scrittura e la famiglia; Archivi familiari; Lettere di donne negli archivi familiari; Cecilia, Maria, Lucia e le altre).
colorate: dalle prime abitatrici delle terre lagunari alle dogaresse, dalle artigiane del vetro alle pittrici, dalle letterate alle maestre di scuola, dalle operaie alle disinvolte dame del Settecento.
Tra il 1540 e il 1560 le stamperie veneziane pubblicarono molte opere scritte da donne. Il saggio illumina le ragioni di tale accoglienza, dipesa da un lato dall'effervescenza del mondo editoriale lagunare e dall'accresciuta alfabetizzazione delle donne, nonché dalla comparsa del pubblico di lettrici e di un maggior numero di scrittrici. Un ruolo decisivo si deve anche alla presenza di alcuni giovani letterati, per lo più non veneziani, che giunsero in città per lavorare come traduttori, editori e consulenti nelle officine tipografiche: costoro cercarono di integrarsi anche attraverso la frequentazione dei salotti delle cortigiane letterate. L’ambiente culturale veneziano era infatti aperto a nuovi stili di vita e di relazioni tra i sessi e una corrente filogina influenzò alcuni editori.
Pour l' historique allemand il y avait une modification considérable en le vivre la dimension du temps qui était née du rapport changé entre 'expérience' et 'attente.' Ceci mit en marche un nouveau temps et la rupture de l'identité entre avenir et passé.
Tel changement a comporté la genèse d'une conception ouverte et dynamiquement incrémentiel de l'avenir, c'est-à-dire de l'attente des individus. Cela explique parce que et comme les générations ont cessé de représenter et d'être une séquence linéaire et toujours égale: on a produit un changement qu'il a impliqué de manière si déterminante la dimension du temps, capable de rompre un horizon immobile.
Mon enquête entend analyser ego-documents et des sources littéraires à la recherche de cette relation qui est changé entre l'expérience et l'attente et retracer des traces de la conception inédite de «l'avenir».
Festival delle Arti Giudecca
La conferenza illustrerà gli aspetti salienti della cultura dei caffé e sarà accompagnata da immagini.
du XVIe au XVIIIe siècle.
JOURNÉES D’ÉTUDE
Organisée par Cécile Berger et Fabien Coletti
(Section d’Italien)
Toulo16-17 Janvier 2015
Le scritture delle donne in Europa. Pratiche quotidiane e ambizioni letterarie (secoli XIII-XX), Roma, Carocci, 2019