Papers by Anna Grillini
Storica, 2022
N.B: Copia ad uso personale e istituzionale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'o... more N.B: Copia ad uso personale e istituzionale. È vietata la riproduzione (totale o parziale) dell'opera con qualsiasi mezzo effettuata e la sua messa a disposizione di terzi, sia in forma gratuita sia a pagamento.
Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento | Jahrbuch des italienisch-deutschen historischen Instituts in Trient, 48, 2022/1, 2022
The essay examines the health conditions of migrants who left the territory of Trentino for vario... more The essay examines the health conditions of migrants who left the territory of Trentino for various destinations. The health of the departing population is analyzed both at the time of departure and during the journey, when the difficult living conditions on board ships considerably affected the well-being of the travelers. The time of disembarkation and the first months in the countries of destination are also considered, thus reconstructing the health of migrants before, during and after the migratory journey. In order to effectively contextualize the health issues raised by migration, various sources of medical literature are used, which also allow the medical point of view to be highlighted.
Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento | Jahrbuch des italienisch-deutschen historischen Instituts in Trient, 48, 2022/1, 2022
With Nicole Kramer
Annali. Museo Storico Italiano della Guerra n. 30, 2022
Annali del Museo Storico Italiano della guerra, n. 26, 2018
AA.VV., First World War in Europe: the reality of literature, the literature of reality, Bucarest, Editor Muzeul Literaturii Romane, 2019
Marco Bellabarba, Gustavo Corni (a cura di), Nuove prospettive di ricerca sulla Grande Guerra nello spazio linguistico italiano, 2017
La conclusione ufficiale del primo conflitto mondiale, nel novembre 1918, non segnò automaticamen... more La conclusione ufficiale del primo conflitto mondiale, nel novembre 1918, non segnò automaticamente il passaggio alla pace. La smobilitazione, la riconversione dell’economia, richiesero molto tempo per essere attuate ma ancora più tempo fu necessario per ricostruire le case, le comunità, le famiglie e le vite delle persone che la guerra aveva completamente sconvolto.
Questi anni di transizione furono particolarmente importanti e sofferti nelle cosiddette “terre redente”, territori in cui la violenza del conflitto distrusse o stravolse ogni aspetto del paesaggio, dell’economia, della vita sociale e culturale delle comunità. La popolazione trentina, in particolare, visse tre differenti esperienze di guerra: una parte consistente della popolazione fu costretta ad abbandonare la propria casa e ad affrontare anni di profugato, i civili rimanenti conobbero l’asprezza e la durezza delle occupazioni militari, infine, le migliaia di uomini mobilitati sperimentarono le trincee, la violenza cieca degli assalti e la prigionia. Questa moltitudine di esperienze diverse, ognuna col proprio bagaglio emotivo, costituirono le basi su cui iniziò il cammino di ricostruzione della società civile.
The article focuses on the psychiatric hospitals of Pergine Valsugana and Bologna. The war change... more The article focuses on the psychiatric hospitals of Pergine Valsugana and Bologna. The war changed the daily routine of both institutions. The hospital in Pergine in particular was evacuated and closed for three years. For this reason a true comparison between them is possible only for the post-war period, when the similarities and differences can be analyzed on an ongoing basis.
L’articolo si concentra sugli ospedali psichiatrici di Pergine Valsugana e di Bologna. L’attività di entrambe istituzioni subì delle modifiche a causa della guerra, in particolare la struttura di Pergine fu evacuata e successivamente chiusa per tre anni. Per questa ragione, la comparazione tra i due manicomi riguarda il periodo post-bellico.
Luigi Cadorna was a career military man, the son of a major general in the army of Piedmont. He q... more Luigi Cadorna was a career military man, the son of a major general in the army of Piedmont. He quickly climbed the military hierarchy to become chief of staff of the Italian army from July 1914 until November 1917. Cadorna was known for imposing severe discipline among his troops.
The Battle of Caporetto, also known as the Twelfth Battle of the Isonzo, remains the worst defeat... more The Battle of Caporetto, also known as the Twelfth Battle of the Isonzo, remains the worst defeat suffered by the Italian army to date. It began at two o’clock in the morning on 24 October 1917 on the Isonzo front and was fought between the Italian army and the combined forces of the Austro-Hungarian Empire and the German Reich.
After the end of the Great War, the psychiatric hospital of Pergine Valsugana received numerous s... more After the end of the Great War, the psychiatric hospital of Pergine Valsugana received numerous soldiers and prisoners traumatized by war. In addition to these men, many civilians, particularly women, were hospitalized as a result of difficult experiences during the conflict.
For decades, traumatic pathologies resulting from the war were considered prerogative of the soldiers, this research aims to shift the focus of this fundamental category to bring it to those people who, despite not having had experience in the trenches, suffer violence and shock such to compromise their mental sanity. The desire to investigate the effects of war on civilians is also the reason behind the decision to study the case of the asylum of Pergine Valsugana. The diaspora of the population of Trentino made this land one of the most tormented of the entire conflict, and the natural place for a research like this.
After an introduction about the history of the psychiatric hospital of Pergine Valsugana, the article focuses on the mental health of civilians and the cause that psychiatrists attribute to these conditions.
Conference Presentations by Anna Grillini
Books by Anna Grillini
Annali dell'Istituto storico italo-germanico in Trento | Jahrbuch des italienisch-deutschen historischen Instituts in Trient, 48, 2022/1, 2022
With Nicole Kramer
Il Mulino, 2018
Il centenario della Grande guerra che si sta per concludere ha contribuito a rinnovare l’interess... more Il centenario della Grande guerra che si sta per concludere ha contribuito a rinnovare l’interesse verso il variegato ventaglio di esperienze vissuto dai combattenti come dai civili. Questo volume vuole inserirsi in questo filone di ricerca, ponendo tuttavia l’attenzione sull’eredità che il vissuto bellico lascia sul corpo e sulle menti di chi è stato testimone e protagonista della guerra. Attraverso l’analisi della documentazione manicomiale prodotta dall'ospedale psichiatrico di Pergine Valsugana sono ricostruite le storie delle centinaia di pazienti che affollarono l'istituto tra il 1909 e il 1924. In una delle regioni europee più devastate dal primo conflitto mondiale si dipanano le esperienze di soldati dell’Impero asburgico, del Regno d’Italia, di profughe e di persone comuni che lottano per non lasciare la propria casa. Accanto ai casi dei folli di guerra, più conosciuti e studiati, la ricerca si interroga sulle conseguenze lasciate dalle prove affrontate dalle donne, divenute spesso l’unico punto di riferimento delle famiglie, vittime del conflitto ma rapidamente dimenticate nel dopoguerra. Alle singole storie si accompagna la quotidianità di una psichiatria smarrita nell’enormità del disagio psichico e dei traumi portati dal conflitto. Ancora una volta la particolare realtà del territorio trentino diventa protagonista nella ricerca di equilibrio tra l'eredità del retaggio scientifico austriaco e la nuova realtà italiana che gradualmente subentra con una nuova legislazione e una propria visione medica.
Book Reviews by Anna Grillini
First World War Studies, 10, 2019
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Papers by Anna Grillini
Questi anni di transizione furono particolarmente importanti e sofferti nelle cosiddette “terre redente”, territori in cui la violenza del conflitto distrusse o stravolse ogni aspetto del paesaggio, dell’economia, della vita sociale e culturale delle comunità. La popolazione trentina, in particolare, visse tre differenti esperienze di guerra: una parte consistente della popolazione fu costretta ad abbandonare la propria casa e ad affrontare anni di profugato, i civili rimanenti conobbero l’asprezza e la durezza delle occupazioni militari, infine, le migliaia di uomini mobilitati sperimentarono le trincee, la violenza cieca degli assalti e la prigionia. Questa moltitudine di esperienze diverse, ognuna col proprio bagaglio emotivo, costituirono le basi su cui iniziò il cammino di ricostruzione della società civile.
L’articolo si concentra sugli ospedali psichiatrici di Pergine Valsugana e di Bologna. L’attività di entrambe istituzioni subì delle modifiche a causa della guerra, in particolare la struttura di Pergine fu evacuata e successivamente chiusa per tre anni. Per questa ragione, la comparazione tra i due manicomi riguarda il periodo post-bellico.
For decades, traumatic pathologies resulting from the war were considered prerogative of the soldiers, this research aims to shift the focus of this fundamental category to bring it to those people who, despite not having had experience in the trenches, suffer violence and shock such to compromise their mental sanity. The desire to investigate the effects of war on civilians is also the reason behind the decision to study the case of the asylum of Pergine Valsugana. The diaspora of the population of Trentino made this land one of the most tormented of the entire conflict, and the natural place for a research like this.
After an introduction about the history of the psychiatric hospital of Pergine Valsugana, the article focuses on the mental health of civilians and the cause that psychiatrists attribute to these conditions.
Conference Presentations by Anna Grillini
Books by Anna Grillini
Book Reviews by Anna Grillini
Questi anni di transizione furono particolarmente importanti e sofferti nelle cosiddette “terre redente”, territori in cui la violenza del conflitto distrusse o stravolse ogni aspetto del paesaggio, dell’economia, della vita sociale e culturale delle comunità. La popolazione trentina, in particolare, visse tre differenti esperienze di guerra: una parte consistente della popolazione fu costretta ad abbandonare la propria casa e ad affrontare anni di profugato, i civili rimanenti conobbero l’asprezza e la durezza delle occupazioni militari, infine, le migliaia di uomini mobilitati sperimentarono le trincee, la violenza cieca degli assalti e la prigionia. Questa moltitudine di esperienze diverse, ognuna col proprio bagaglio emotivo, costituirono le basi su cui iniziò il cammino di ricostruzione della società civile.
L’articolo si concentra sugli ospedali psichiatrici di Pergine Valsugana e di Bologna. L’attività di entrambe istituzioni subì delle modifiche a causa della guerra, in particolare la struttura di Pergine fu evacuata e successivamente chiusa per tre anni. Per questa ragione, la comparazione tra i due manicomi riguarda il periodo post-bellico.
For decades, traumatic pathologies resulting from the war were considered prerogative of the soldiers, this research aims to shift the focus of this fundamental category to bring it to those people who, despite not having had experience in the trenches, suffer violence and shock such to compromise their mental sanity. The desire to investigate the effects of war on civilians is also the reason behind the decision to study the case of the asylum of Pergine Valsugana. The diaspora of the population of Trentino made this land one of the most tormented of the entire conflict, and the natural place for a research like this.
After an introduction about the history of the psychiatric hospital of Pergine Valsugana, the article focuses on the mental health of civilians and the cause that psychiatrists attribute to these conditions.