Books (Monographs) by Luca Fiorentini
Un autore «ricco d’aneddoti nel suo commento, ma credulo anche in una sua storia oggi dimenticata... more Un autore «ricco d’aneddoti nel suo commento, ma credulo anche in una sua storia oggi dimenticata». Così Ugo Foscolo definiva Benvenuto Rambaldi da Imola, forse il più celebre tra gli antichi lettori della Commedia di Dante. E non v’è dubbio che sia proprio lo spazio dedicato alla narrazione delle vicende storiche (o leggendarie) dei personaggi danteschi ad aver alimentato, nei secoli, l’interesse per la monumentale opera esegetica di Benvenuto. Custode di storie ‘dimenticate’ che meritano di essere riscoperte, e interprete eccezionalmente acuto delle tensioni che accompagnarono la ricezione della Commedia alla fine del Trecento, il maestro imolese restituisce anzitutto un pensiero originale sul rapporto che nella poesia di Dante regola verità storica e finzione, ‘concetto’ e ‘immagine’. La rielaborazione delle linee ermeneutiche suggerite dai primi chiosatori s’intreccia, nel suo commento, agli spunti offerti dal dialogo con Boccaccio e Petrarca; chiavi simboliche millenarie aprono finestre inaspettate sulla realtà del basso Medioevo italiano.
Allo scioglimento di questi nodi è dedicato il presente volume. Trattando dell’anima umana ‘prima e dopo il congedo dal corpo’, la Commedia contiene secondo Benvenuto da Imola la matrice di tutte le storie possibili; e tutte le storie possibili – in ciò l’antico lettore concordava senz’altro con il suo poeta – si dispongono secondo un ordine che chiede di essere conosciuto.
Edited Books by Luca Fiorentini
Dante, La Divine Comédie, sous la direction de C. Ossola, avec J.-P. Ferrini, L. Fiorentini, I. Gallinaro et P. Porro, trad. de J. Risset, Gallimard («Bibliothèque de la Pléiade»), Paris 2021 (Enf. I-III, V-XXVI, XXVIII-XXXIV; Purg. XIX-XXII, XXIV et XXVI; Chronologie; Note sur le texte italien)
Articles by Luca Fiorentini
Il "Bollettino di italianistica" sottopone i saggi pervenuti a doppia valutazione, da parte del C... more Il "Bollettino di italianistica" sottopone i saggi pervenuti a doppia valutazione, da parte del Comitato scientifico e di almeno un revisore anonimo (blind referee). Autorizzazione del Tribunale di Roma n. del ottobre Direttore responsabile
Non diversamente si era espresso Dioneo nella Conclusione della Sesta giornata, § § 11-12: «"… la... more Non diversamente si era espresso Dioneo nella Conclusione della Sesta giornata, § § 11-12: «"… la nostra brigata, dal primo dì infino a questa ora stata onestissima, per cosa che detta ci si sia non mi pare che in atto alcuno si sia maculata né si maculerà con l'aiuto di Dio. Appresso, chi è colui che non conosca la vostra onestà?"».
Congetture sul compendio virgiliano del frate Anastasio di Santa Croce, in Santi, giullari, romanzieri, poeti. Studi per Franco Suitner, a c. di G. Crimi, L. Marcozzi, A. Pegoretti, Longo Editore, Ravenna 2022, pp. 99-102 Al principio del sec. XIV è documentata, presso il convento fiorentino di Santa Croce, la presenz... more Al principio del sec. XIV è documentata, presso il convento fiorentino di Santa Croce, la presenza di un frate di nome Anastasio (o Nastagio): a lui la tradizione riconosce la paternità del perduto compendio in prosa latina dell'Eneide che sarà fonte del volgarizzamento attribuito ad Andrea Lancia 1. Il nome di Anastasio compare in due dei testimoni antichi della traduzione volgare, i manoscritti Laur. Martelli 2 (sec. XIV 1), ff. 1v-2r («I• quale libro [...] frate Nastagio dell'ordine de' frati minori, huomo discreto e litterato, co• molta fatica recò di versi in prosa»), e Gaddi rel. 18 (sec. XIV, ultimo quarto), f. 121v («Chonpiuti sono i dodici libri del Vergilio, li quali frate Nastagio de l'ordine di frati minori rechò di versi in prosa») 2. Nel margine superiore del f. 1r del ms. Martelli 2 si legge la data «An(n)i d(omi)ni mcccxvi», forse recepita da un modello oggi ignoto 3 , ma in ogni caso utile a fissare un termine ante quem relativo alla composizione del compendio latino, evidentemente a disposizione del traduttore prima del 1316. Agli stessi anni portano anche le due attestazioni di un frater Anastagius/Nastagius florentinus reperite presso l'Archivio di Stato di Firenze, rispettivamente in Not. Antecosimiano, 15527, f. 176r (6 febbraio 1302), e Not. Antecosimiano, 15526, f. 118v (18 febbraio 1311): nel primo caso il frate assistette alla stesura di un testamento; nel secondo testimoniò in occasione della compravendita di un appezzamento di terra presso il castello di Monteacuto. A questi riscontri deve ag
Lettori e possessori dei codici di Santa Croce. Schede prosopografiche, in Dante e il suo tempo nelle biblioteche fiorentine, a c. di G. Albanese, S. Bertelli, S. Gentili, G. Inglese, P. Pontari, Mandragora, Firenze 2021, t. II, pp. 611-633 (anteprima)
I classici e la cultura letteraria, in Dante e il suo tempo nelle biblioteche fiorentine, a c. di G. Albanese, S. Bertelli, S. Gentili, G. Inglese, P. Pontari, Mandragora, Firenze 2021, t. II, pp. 407-414 Tracce ovidiane a Santa Croce La presenza di Ovidio nell'antico nucleo della biblioteca di Santa ... more Tracce ovidiane a Santa Croce La presenza di Ovidio nell'antico nucleo della biblioteca di Santa Croce è documentata, allo stato attuale delle conoscenze, unicamente dai mss. Plut. sin. e Plut. sin. , entrambi accuratamente descritti nel presente Catalogo da Serena Masolini (Libri, nrr. , ). Il primo, contenente traduzioni di opere filosofiche (ars vetus e nova) e di argomento medico (il De usu pulsuum di Galeno volto in latino da Marco da Toledo), è un composito costituito da due unità assemblate precocemente, forse proprio nella biblioteca conventuale, entrambe risalenti alla seconda metà del secolo . A guardia anteriore del volume è posto un bifoglio pergamenaceo che tramanda un frammento di un anonimo volgarizzamento in versi di Her. I, l'epistola indirizzata da Penelope a Ulisse (cfr. B-G , pp. -). Il ritrovamento di testi letterari (soprattutto in volgare) in lacerti di codici antichi riutilizzati come guardie è un evento non molto frequente, come ha osservato Z , pp. - n. a proposito di un brano delle Heroides volgarizzate da Filippo Ceffi rinvenuto anch'esso su un bifoglio reimpiegato come copertina di un manoscritto più tardo. Nel caso del Plut. sin. , è difficile stabilire con certezza quando il fascicolo sia stato rilegato in limine al manoscritto in cui oggi si trova: senz'altro ne faceva già parte quando il catalogatore quattrocentesco della biblioteca di Santa Croce scrisse, sul verso dell'ultima carta del bifoglio, la nota di possesso e il contenuto del codice. La scrittura, una libraria molto stilizzata, consente di datare la trascrizione del volgarizzamento al secolo , ma non permette di circoscrivere i confini cronologici con maggior precisione. 1 Questo frammento è una delle più interessanti tracce della presenza dei classici, ma anche del volgare tout court, a Santa Croce, accanto al Ritmo laurenziano trasmesso dal Plut. dex. (che tuttavia costituisce un caso a sé, considerata la sua vetustà e le ragioni, probabilmente di ordine documentario, del suo recupero nel manoscritto) e al Volgarizzamento dei metri della Consolatio di Giandino da Carmignano tràdito dal Plut. dex. (B-G , pp. e - e C-G , pp. -; riguardo a Giandino e all'edizione del suo volgarizzamento cfr. anche B ; B, Preliminari e B ). Dal punto di vista metrico, i versi sono organizzati in strofe tetrastiche di endecasillabi a rima incrociata, che compongono, nonostante il non canonico schema rimico, una sorta di serventese, metro che in
I commenti danteschi: la seconda stagione (da Giovanni Boccaccio a Filippo Villani), in Dante e il suo tempo nelle biblioteche fiorentine, a c. di G. Albanese, S. Bertelli, S. Gentili, G. Inglese, P. Pontari, Mandragora, Firenze 2021, t. I, pp. 51-54 Tutti i diritti riservati. Mandragora s.r.l. via Capo di Mondo Firenze www.mandragora.it... more Tutti i diritti riservati. Mandragora s.r.l. via Capo di Mondo Firenze www.mandragora.it Stampato in Italia ---- * su concessione del Ministero della Cultura. È vietata ogni ulteriore riproduzione con qualsiasi mezzo.
T formal structure of Vita nova-highly original in itself and completely without concrete precede... more T formal structure of Vita nova-highly original in itself and completely without concrete precedents in Romance literature-is described in these terms by Giovanni Boccaccio, the most in uential of Dante's early interpreters: In a little volume entitled Vita Nuova, Dante collected some extremely beautiful works in rhyme, such as sonnets and canzoni, which he had written at various times previously. Each of these compositions was prefaced with an explanation of the motives which had moved him to compose them, and a er each one he analysed the work's divisions. (Trattatello, rst dra , §)
Alla mano di Bartolomeo Ceffoni si devono 208 postille alla Commedia, alcune brevi chiose ad altr... more Alla mano di Bartolomeo Ceffoni si devono 208 postille alla Commedia, alcune brevi chiose ad altri testi di interesse dantesco, e un curioso zibaldone di brani estratti da opere di varia natura, tutte però a carattere sostanzialmente narrativo, come avremo modo di osservare. L'attività esegetica (e antologica) di Ceffoni-un'attività di carattere strettamente privato, priva di qualsiasi intento divulgativo-è conservata ai margini del ms. Riccardiano 1036, esemplato entro il 1430 in littera textualis semplificata di piccolo modulo dal lucchese Bartolomeo di Andrea Massoni (c. 195r): «Iste liber iscripsit Bartolomeus filius Andree Massonis de Lucis». 1 Alla sottoscrizione del copista segue, nella stessa carta, la nota di possesso del nostro commentatore: Questo libro chomperò Bartolomeo di Lodovicho di Romolo di Dino de rRomano, ch'era chiamato Romano perché venne da rRoma ad abitare a fFichine; e io son chiamato Meo Ceffoni. Io ò pensiero di dirci entro di belle chose. Non so' buono iscrittore e ò mala vista pell'età: Idio mi aiuti pella sua piatà, me guve e faciat chonpiere chot utile fiat.
Ripropongo senza modi che, mantenendone intatto lo stile discorsivo, il testo di una lectura Dant... more Ripropongo senza modi che, mantenendone intatto lo stile discorsivo, il testo di una lectura Dantis tenuta la sera del agosto , su invito di Pasquale Porro, presso il Palazzo delle Arti "Beltrani" di Trani. Ricordo con a etto lo sguardo attento, e incoraggiante, con cui Irène mi ascoltava, seduta in prima la.
Riassunto · L'articolo prende avvio da alcuni contributi recenti relativi al commento di Guido da... more Riassunto · L'articolo prende avvio da alcuni contributi recenti relativi al commento di Guido da Pisa (Battaglia Ricci, Pegoretti, Balbarini) per proporre un esame sistematico della riflessione dell'interprete carmelitano sul valore di verità della Commedia e sullo speciale statuto del suo autore. Parole chiave : Dante, Commedia, Esegesi, Poesia, Profezia, Allegoria.
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Allo scioglimento di questi nodi è dedicato il presente volume. Trattando dell’anima umana ‘prima e dopo il congedo dal corpo’, la Commedia contiene secondo Benvenuto da Imola la matrice di tutte le storie possibili; e tutte le storie possibili – in ciò l’antico lettore concordava senz’altro con il suo poeta – si dispongono secondo un ordine che chiede di essere conosciuto.
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Articles by Luca Fiorentini
Allo scioglimento di questi nodi è dedicato il presente volume. Trattando dell’anima umana ‘prima e dopo il congedo dal corpo’, la Commedia contiene secondo Benvenuto da Imola la matrice di tutte le storie possibili; e tutte le storie possibili – in ciò l’antico lettore concordava senz’altro con il suo poeta – si dispongono secondo un ordine che chiede di essere conosciuto.
Lo studio dei componimenti profetici pone del resto diverse difficoltà di ordine filologico, letterario e storico, a causa dell’abbondante e complessa tradizione dei testi, della stratificazione e interazione dei modelli o dei generi utilizzati, nonché della difficoltà di comprendere la precisa funzione storica del discorso profetico, particolarmente in lingua volgare.
Il Seminario Web propone una serie di affondi su alcuni dei principali dossier profetici trecenteschi, relativi alla ricezione di Dante, all’esperienza poetica di Petrarca e al complesso mondo della dissidenza francescana, da Iacopone da Todi a Tomasuccio da Foligno.
Il seminario si terrà sulla piattaforma Google meet. Per assistere e partecipare alla discussione scrivere agli organizzatori, Lorenzo Geri (lorenzo.geri@uniroma1.it) e Michele Lodone (michele.lodone@unive.it), che provvederanno a inviare una mail di invito all’inizio di ogni sessione.