fabrizio mollo

University of Messina, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (Di.C.A.M.), Faculty Member

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Papers by fabrizio mollo

F. Mollo, Il medio Tirreno cosentino ed il Museo dei Brettii e del Mare di Cetraro: storie di produzione e circolazione di ceramiche fra età ellenistica ed epoca post-antica, MAM. Provincia di Cosenza, 2014, pp. 39-49.

F. Mollo, Un impianto per la salagione del pesce di età imperiale a Cerillae (Diamante, Cosenza), lungo la costa tirrenica cosentina, Quaderni di Archeologia, N.S. III, 2013, pp. 75-105.

F. Mollo, G. Aversa, Resti di un relitto onerario a Diamante?, in G. Aversa (a cura di), Alla scoperta dell’antica Cirella. Guida alla mostra archeologica, Scilla 2013, pp. 62-64

F. Mollo, Un impianto produttivo di epoca imperiale in via Porto di Cirella, in G. Aversa (a cura di), Alla scoperta dell’antica Cirella. Guida alla mostra archeologica, Scilla 2013, pp. 38-43

F. Mollo, Alle origini delle dieta mediterranea nel mondo antico: la Magna Grecia, in L. Di Renzo, E. Di Renzo, E. Domino, F. Sarlo, F. Dragotto, A. Carraro, A. De Lorenzo, Mangiare all’italiana, nutrirsi mediterraneo, Roma 2013, pp. 23-26

F. Mollo, Prefazione, in L.A. Orsino, C. Andreoli, Arredi sacri delle chiese storiche di Cetraro, Quaderni del Museo dei Brettii e del Mare. 2, Cava de’ Tirreni 2013, p. 3.

F. Mollo, Rassegna bibliografica. 2007-2010, Studi Etruschi, LXXV, serie III, pp. 391-396, 446-451.

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F. Mollo, Alla ricerca dell'antica Temesa. Nuovi studi nell'area tra i fiumi Oliva e Savuto tra VII e IV sec. a.C., Gli allievi raccontano, Per i trent’anni Scuola di Specializzazione Beni Archeologici università del Salento, R. D’Andria-K. Mannino, Archeologia e Storia, Galatina 2012, pp. 7-20.

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F. Mollo, G. Aversa, Reperti vitrei dalle recenti indagini archeologiche nell’Alto Tirreno calabrese: il caso di Cerillae (Cirella-Diamante-Cosenza), in Il vetro in Calabria: vecchie scoperte, nuove acquisizioni, VII, Rossano 2012, pp. 379-388.

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F. Mollo, Tindari, in F. D’Andria, P.G. Guzzo, G. Tagliamonte (a cura di), Magna Grecia. Città greche di Magna Grecia e Sicilia, Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2012, pp. 244-247.

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F. Mollo-R. Smurra, s.v. Torre del Mordillo, BTCGI XXI, Pisa-Roma-Napoli 2012, pp. 66-80; pp. 70-73, 76-80.

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F. Mollo, Due fornaci nell’area di contrada Pauciuri di Malvito (CS). Nuovi elementi per la comprensione dell’insediamento romano e tardo-romano e del popolamento della valle dell’Esaro in epoca tardo repubblicana ed imperiale,Quaderni di Archeologia, N.S. II, 2012, pp. 161-176.

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F. Mollo, Recenti ricerche tra i torrenti Oliva e Torbido tra tardo arcaismo ed epoca ellenistica: indigeni, greci ed italici nell’area di Temesa, in Enotri e Brettii in Magna Grecia. Modi e forme di interazione sociale, Soveria Mannelli 2011, pp. 151-167.

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F. Mollo, La circolazione di ceramiche fini e di anfore tra i centri italici del Tirreno calabrese e la Sicilia punica tra IV e III sec. a.C.: rotte commerciali ed ateliers produttivi, in Italici e Punici in Magna Grecia, Rivista di Studi Fenici, XXXVI, 1-2, 2008 [2011], pp. 233-246.

CULTURE A C ONFRONTO atti del convegno internazionale cosenza, 27-28 maggio 2008 a cur a di maria... more

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41. F. Mollo, Rassegna bibliografica. 2006-2007, Studi Etruschi, LXXIV, MMVIII, serie III, 2011, pp. 473-564.

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F. Mollo, Per un approccio funzionale allo studio delle ceramiche fini e comuni: alcuni esempi da contesti calabresi, in A. La Marca (a cura di), Archeologia e ceramica. Ceramica e attività produttive a Bisignano e in Calabria dalla protostoria ai nostri giorni, Rossano 2011, pp. 77-92

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F. Mollo, L’area del Parco Marino Riviera dei Cedri: Anfore, Commerci, Porti, Approdi, Pesca e Marineria lungo la costa tirrenica tra Preistoria e Medioevo, in Aa.Vv., Il Parco Marino “Riviera dei Cedri”. Le condizioni ambientali, ruolo e politiche dell’Ente Gestore, Lagonegro 2011, pp. 38-46.

Il bilancio è uno degli strumenti che consentono di verificare la reale coerenza che esiste tra i... more

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F. Mollo, La ceramografia policroma siciliana del primo ellenismo: spunti e riflessioni, in G.F. La Torre (a cura di), Linguaggi e tradizioni della pittura ellenistica in Italia e in Sicilia, Roma 2010, pp. 63-73.

La definizione delle problematiche relative alle produzioni a figure rosse in Sicilia risulta ess... more La definizione delle problematiche relative alle produzioni a figure rosse in Sicilia risulta essere un importante ambito di ricerca e di studio 1 , soprattutto se consideriamo la difficoltà di accertare i rapporti e le influenze con la ceramica attica e con le produzioni italiote 2 Queste ultime nell'isola assumono, invece, una certa rilevanza, nel corso della seconda metà del IV sec a C , soprattutto se si considera l'opera del Pittore Mad-Man e del Pittore NYN, entrambi di provenienza campana e le cui opere sono state rinvenute prevalentemente lungo la costa tirrenica orientale, ovvero a Lipari (tanto da fare ipotizzare una bottega liparese del pittore NYN 3 ), a Tindari, Messina ed Himera La presenza di vasi italioti diminuisce progressivamente intorno alla fine del IV sec a C sino quasi a scomparire del tutto, visto che il mercato sembra ripiegarsi su se stesso fino a regionalizzarsi 4

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F. Mollo, La cultura alimentare del Bruzio tra fonti letterarie e documentazione archeologica: alle radici della dieta mediterranea, in S. Bozzato-L. Di Renzo (a cura di), Calabria: agricoltura, alimentazione, nutrizione, Società Geografica Italiana 2009, pp. 77-96.

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F. Mollo, Appendice 1. Breve nota metodologica, in G.F. La Torre, Per la storia di Abakainon/Abacaenum. Prime indagini topografiche nel territorio di Tripi (ME): relazione preliminare, in Sicilia Antiqua VI, 2009, pp. 129-151, in ptc. pp. 145-148.

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F. Mollo, Un impianto per la salagione del pesce di età imperiale a Cerillae (Diamante, Cosenza), lungo la costa tirrenica cosentina, Quaderni di Archeologia, N.S. III, 2013, pp. 75-105.

F. Mollo, G. Aversa, Resti di un relitto onerario a Diamante?, in G. Aversa (a cura di), Alla scoperta dell’antica Cirella. Guida alla mostra archeologica, Scilla 2013, pp. 62-64

F. Mollo, Un impianto produttivo di epoca imperiale in via Porto di Cirella, in G. Aversa (a cura di), Alla scoperta dell’antica Cirella. Guida alla mostra archeologica, Scilla 2013, pp. 38-43

F. Mollo, Prefazione, in L.A. Orsino, C. Andreoli, Arredi sacri delle chiese storiche di Cetraro, Quaderni del Museo dei Brettii e del Mare. 2, Cava de’ Tirreni 2013, p. 3.

F. Mollo, Rassegna bibliografica. 2007-2010, Studi Etruschi, LXXV, serie III, pp. 391-396, 446-451.

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F. Mollo, Tindari, in F. D’Andria, P.G. Guzzo, G. Tagliamonte (a cura di), Magna Grecia. Città greche di Magna Grecia e Sicilia, Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 2012, pp. 244-247.

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F. Mollo-R. Smurra, s.v. Torre del Mordillo, BTCGI XXI, Pisa-Roma-Napoli 2012, pp. 66-80; pp. 70-73, 76-80.

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CULTURE A C ONFRONTO atti del convegno internazionale cosenza, 27-28 maggio 2008 a cur a di maria... more

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41. F. Mollo, Rassegna bibliografica. 2006-2007, Studi Etruschi, LXXIV, MMVIII, serie III, 2011, pp. 473-564.

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Il bilancio è uno degli strumenti che consentono di verificare la reale coerenza che esiste tra i... more

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F. Mollo-G.F. La Torre (a cura di), Finziade I, Scavi sul Monte Sant’Angelo di Licata (2003-2005), Archaeologica 172, Roma 2013.

F. Mollo, G. Aversa (a cura di), Il Museo dei Brettii e del Mare. Guida all’esposizione di Palazzo del Trono, Quaderni del Museo dei Brettii e del Mare. 1, Cava de’ Tirreni 2013, pp. 1-196.

F. Mollo, Da Blanda a Temesa. Itinerari archeologici lungo la costa tirrenica cosentina, Provincia di Cosenza, Reggio C. 2011.

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F. Mollo-G. Aversa, Il Museo dei Brettii e del Mare, Reggio Calabria 2010.

Impaginazione Antonella Frisina Foto Le fotografie ed i disegni relativi a scavi e a materiali so... more Impaginazione Antonella Frisina Foto Le fotografie ed i disegni relativi a scavi e a materiali sono della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, le foto di panorami e le carte archeologiche sono di Fabrizio Mollo e di Salvatore Iozzi, i disegni ricostruttivi sono di Panaiotis Kuklidis.

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G. Aversa-F. Mollo, Il Parco di Laos. Guida all’area archeologica di Marcellina, Scilla 2010.

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R. Agostino-F. Mollo (a cura di), Alla ricerca di Temesa omerica. Primi dati dalla necropoli Chiane di Serra Aiello, Scilla 2007.

dalla Graphic e-Business di G. Florio Via Umberto I o -89058 -Scilla (RC) -Tel. 0965.704304 www.g... more dalla Graphic e-Business di G. Florio Via Umberto I o -89058 -Scilla (RC) -Tel. 0965.704304 www.graphic-business.it • info@graphic-business.it Copyright © 2007 -Tutti i diritti sono riservati PRESENTAZIONI Rifarsi a miti dell'immaginario è costume diffuso quando si tenta di individuare radici lontane e profonde, che diano sostanza e sicurezza al presente del quotidiano. In questo settore dell'alto tirreno cosentino il fantasma di Temesa aleggia sul canto di Omero: insieme a quello di Alybas e di Euthymos. Lo scenario che fa da sfondo conserva, ancora, qualche tratto di una sua severa bellezza: ma tende anch'esso a confondersi al più diffuso panorama di questa nostra epoca. Lo sforzo di conoscenza storica finora portata avanti si manifesta con l'organizzazione di questa mostra permanente. Dal cui allestimento, dagli oggetti e dalle situazioni evidenziate occorrerà, d'ora innanzi, prendere le misure reali per oggettivizzare fantasmi, miti e immaginario. L'evidenza materiale che lo scavo archeologico recupera è da interpretarsi seguendo le leggi proprie del metodo scientifico. E il testo del catalogo, dovuto dagli archeologi che, a vario titolo, hanno realizzato lo scavo, evidenzia il quadro culturale all'interno del quale oggetti e contesti vanno situati affinché acquistino uno spessore storico, altrimenti sfuggente se fossimo davanti solamente a risultati di scavo non controllati. Anche grazie a questa attività di ricerca e studio, svoltasi in collaborazione con l'amministrazione comunale di Serra Ajello, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria mette a disposizione un ulteriore tassello di conoscenza critica sul passato di questo comprensorio. Ci auguriamo, avendo così operato, che la conoscenza, metodologicamente fondata, del passato possa contribuire a costruire un presente ed un futuro sostenibile così che i cittadini di oggi possano dignitosamente convivere con i miti dei loro antichi progenitori. Pietro Giovanni Guzzo Soprintendente ad interim per i Beni Archeologici della Calabria pag. 3 Durante i miei studi presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", nell'introduzione del libro di testo di Diritto Regionale, la nostra penisola era descritta così: "L'Italia si estende dalle fertili pianure della Val Padana alle aride e scoscese colline della Calabria". La Calabria spesso è stata descritta come terra di passaggio, di lupi, di briganti. Recentemente gli scavi archeologici effettuati nel territorio del comune di Serra d'Aiello e dintorni da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, stanno dimostrando il contrario. Diventa sempre più una certezza il fatto che sulle amene colline del nostro piccolo centro tirrenico sorgeva la celebre città di Temesa, almeno nel suo periodo protostorico. I versi dell'Odissea di Omero ci riferiscono che Temesa era famosa per le sue miniere di rame ubicate, secondo Strabone, vicino alla città, ed era, nella Calabria protostorica, tra il IX e l' VIII sec a. C., centro attivo di scambio con il mondo greco e con l' Oriente fenicio e siro-anatolico. Omero ci ricorda che nel nostro territorio vi era una popolazione indigena preesistente a quella greca e a quella romana e che nulla aveva da invidiare a quest'ultime per ricchezza e cultura. L'apertura di questo piccolo antiquarium comunale di Serra d'Aiello (nonché l'ultimazione dei lavori del Parco Archeologico iniziati qualche giorno addietro) sia da auspicio e da volano per riportare la nostra terra all'antica dignità. Antonio Cuglietta Sindaco di Serra d'Aiello pag. 4 Nel 2002 il Gruppo Archeologico Alybas nacque con uno scopo ben preciso: dare seguito alle indicazioni scaturite dall'ormai famoso convegno "Temesa ed il suo territorio" del 1981. Per noi, manipolo di appassionati, quel libro rappresentò un punto di arrivo ma anche un punto di partenza. Ricerche successive e scoperte importanti come il tempio arcaico di Imbelli rafforzarono le nostre convinzioni sulla eccezionalità archeologica del territorio tra l'Oliva ed il Savuto: bisognava a questo punto dimostrarlo con prove certe ed inconfutabili. Si iniziò con ricognizioni a tappeto nel territorio di Serra d'Aiello dove si supponeva fosse l'insediamento protostorico della Temesa omerica, dapprima, in sordina, da soli e successivamente, visti gli eccezionali risultati, e le emergenze che venivano man mano localizzate, coinvolgendo Soprintendenza Archeologica e Università Federico II di Napoli. Si scoprirono sezioni di capanne dell'età ferro e del bronzo, grandi densità di dispersioni di frammenti ceramici di notevole importanza, nuove tombe a grotticella, notevoli concentrazioni di strumenti litici di ossidiana e frammenti neolitici di Stentinello e, nell'Agosto 2003, si localizzò la necropoli Chiane. Le due entusiasmanti campagne di scavo nella necropoli, nel 2004 e nel 2005 con le 26 tombe scavate, portarono alla luce ciò che non si osava nemmeno sperare. I corredi delle quattro sepolture, esposti in questa mostra, sono una testimonianza evidente della straordinaria importanza della comunità a cui appartenevano. In questi anni in cui il Gruppo Archeologico Alybas ha avuto grandi e impensabili soddisfazioni, si è rimasti particolarmente colpiti dal coinvolgimento di tutta la cittadinanza nel clima che si è venuto a creare: le aspettative di nuove scoperte e la consapevolezza che forse migliaia di anni fa il nostro territorio e i suoi abitanti, nostri progenitori, rappresentavano un punto importante nel Mediterraneo ha contagiato tutti. La disponibilità dell'Amministrazione di Serra d'Aiello è stata totale, fin dalle ricognizioni, dalla logistica all'ospitalità agli studenti universitari, all'erogazione di contributi ed alla voglia di mostrare quanto ritrovato al più presto. Di tali sentimenti, coinvolgimento e voglia di sapere forse si è più orgogliosi che non l'avere dato l'input alle scoperte che hanno portato a questa mostra. Anche altre Amministrazioni del territorio di Temesa, alle quali siamo grate, hanno cominciato ad apprezzare il nostro lavoro, soprattutto di sensibilizzazione e coinvolgimento della gente. Fino a qualche anno fa, i ritrovamenti archeologici che si verificavano a più riprese in tutto il comprensorio tra l'Oliva ed il Savuto erano una iattura da far scomparire immediatamente. Tale emozionante inversione di tendenza, i rimorsi confidatici da persone che nel passato hanno sbagliato ma che ora hanno capito: tutto ciò è la soddisfazione del Gruppo Archeologico Alybas, lasciamo agli archeologi ora il compito di studiare e disquisire. Francesco Froio Gruppo Archeologico Alybas pag. 5 PREMESSA pag. 7

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R. Agostino-F. Mollo (a cura di), Il Parco archeologico di Cozzo Piano Grande di Serra d’Aiello, Antiqua et nova, Soveria Mannelli 2009.

G. F. La Torre e F. Mollo, Blanda Julia sul Palecastro di Tortora Scavi e ricerche (1990-2005), Peloriàs 13, Soveria Mannelli 2006.

F. Mollo, Archeologia per Tortora: frammenti dal passato. Guida della Mostra di Palazzo Casapesenna, Potenza 2001.

F. Mollo, Nel cuore dell’antica Brettia: insediamenti ellenistici nel territorio di Cetraro. Catalogo dell’esposizione di Palazzo Del Trono di Cetraro, Soveria Mannelli 2001.

Introcluzione I. Introrluzione geomorfologica del territorio d|, Cetraro 2.Il territorio del medi... more Introcluzione I. Introrluzione geomorfologica del territorio d|, Cetraro 2.Il territorio del medio Tirreno cosentino in epoca ellenistica 3. Storia degli Vudi e delle ricerche. L'indagine archeologíca nel territorío cli Cetraro . La neuof.toli di loc. Treselle rJi Cetraro Premessa al catalogo Catalogo dei materiali lVota bi,bliograJica Refumze delle illustrazioni >) 9 11 11 19 20 33 37 5r 53 &ffifrqacÈsnp.{w$}e

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F. Mollo, AI CONFINI DELLA BRETTÌA. Insediamenti e materiali nel territorio tra Belvedere M.mo e Fuscaldo nel quadro del popolamento italico della fascia costiera tirrenica della provincia di Cosenza, “Società antiche”, Soveria Mannelli 2003.

Il grande mausoleo di Cerillae. Cirella, 3 luglio 2015

by Carmelo G. Malacrino, Manti Andrea, and fabrizio mollo

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