Books by Francesco Violante
Interrogare il presente con inquietudine e ironia, «e tutto imparare senza perdere di vista lo sc... more Interrogare il presente con inquietudine e ironia, «e tutto imparare senza perdere di vista lo scopo ultimo che è di meglio conoscere se stessi attraverso gli altri e gli altri attraverso se stessi», come scriveva Antonio Gramsci: se c’è una lezione che Raffaele Licinio ha appreso e trasmesso a noi tutti che abbiamo voluto regalargli un frammento delle nostre ricerche, a molti altri che per varie ragioni non compaiono, pur avendolo desiderato, e a tutti i suoi studenti e amici che nel corso di decenni ha incontrato, è questo nesso inscindibile tra cultura storica e impegno politico: «tutto è politica [...] e la sola ‘filosofia’ è la storia in atto, cioè la vita stessa».
Papers by Francesco Violante
Elites fondiarie e ceti mercantili , 2018
Un'analisi a quattro mani su tre città costiere della Puglia centro.--settentrionale fra XIII e X... more Un'analisi a quattro mani su tre città costiere della Puglia centro.--settentrionale fra XIII e XVI secolo (Trani, Barletta e Manfredonia).
The paper aims to confront text and charts from the Kitāb-ı Baḥriyye about the coastal settlement... more The paper aims to confront text and charts from the Kitāb-ı Baḥriyye about the coastal settlement in Apulia, the Adriatic frontier of the Southern Italy under Aragonese and Spanish rule, with both western narrative and cartographical descriptions. The research provides some interesting information about the accuracy of the Book and the Ottoman perception of the political and military landscape in Southern Italy.
Sul problema della fondazione di Manfredonia, della sua datazione e dei suoi caratteri fondamenta... more Sul problema della fondazione di Manfredonia, della sua datazione e dei suoi caratteri fondamentali si esercitano da secoli eruditi e studiosi dalla capacità interpretativa la più varia, e ancora ultimamente la riflessione storiografica, accademica e non, produce nuove ipotesi destinate a complicarne la soluzione. Nelle pagine che seguono si cercherà in primo luogo di evidenziare alcuni dei maggiori nodi problematici attraverso una rassegna e una discussione critica delle diverse tesi, cercando di esorcizzare quanto uno storico molto attento alla vicenda di Manfredonia come Pier Fausto Palumbo scriveva in proposito: «… sulla fine di Siponto e la nascita, a sostituirla, della vicina Manfredonia, non è la storia ad aver la parola, ma è la leggenda. Una leggenda, peraltro, troppo moderna per essere degna di rispetto e, sopra tutto, perché non sia possibile romperne l'arcano, creato, come tante altre volte, dall'errore degli uomini» 1. Le fonti La fonte documentaria principale per lo studio delle vicende della fondazione di Manfredonia è senz'altro il diploma con cui Manfredi, il 7 novembre 1263, da Orta, ordina il trasferimento degli abitanti di Siponto dall'antica città, a causa della poca salubrità del luogo, ad un insediamento presso di essa, dove pure «un tempo la civitas stessa aveva conservato salde le proprie fondamenta (in quo Civitas ipsa antiquitus fundata permanserat)». Riporto qui di seguito il documento, ricopiato «de verbo ad verbum» e inserto in un privilegio di Carlo II del 18 maggio 1300 «ad eternam rei geste memoriam, et Curie nostre ac hominum predicte terre Manfridonie cautelam», il cui testo è collazionato con i precedenti 2-non si riportano le differenze nella punteg-Desidero ringraziare Raffaele Licinio per la benevolenza con cui ha voluto condividere le sue opinioni in merito alle questioni esposte in queste pagine. Se il suo contributo è stato prezioso, tuttavia eventuali errori e omissioni rimangono miei.
Mélanges de la Casa de Velázquez, 2021
SOCIETÀ E STORIA, 2015
Il saggio ha l’obiettivo di affrontare alcuni temi consolidati della storiografia economica e agr... more Il saggio ha l’obiettivo di affrontare alcuni temi consolidati della storiografia economica e agraria sul Mezzogiorno medievale. In esso l’autore propone l’analisi delle modalita di sfruttamento delle terre del demanio regio tra la prima meta del duecento e l’ultima meta del quattrocento, quando esse vedono il costituirsi e il consolidarsi di una struttura amministrativa e gestionale della produzione agraria, la masseria, di cui si analizzano genesi e funzioni in rapporto alle strategie economiche e fiscali complessive della monarchia. Anche in relazione a recenti letture in chiave neoistituzionalista della vicenda economica e istituzionale del regno meridionale, nell’ipotesi proposta dall’autore emergono tuttavia alcuni elementi critici che tendono a sfumare un’interpretazione tutta positiva che spesso connota nella storiografia l’esperienza delle masserie regie.
Scienze Del Territorio, 2014
Introduction: a new agrarian question For those who deal with the history of pre-industrial socie... more Introduction: a new agrarian question For those who deal with the history of pre-industrial societies, particularly medieval Western and Mediterranean societies and used to working with the concepts of 'crisis' and 'transition' , the complex problems associated with the current global penetration of capitalist ratio in rural systems of production, demography, ecology, national and international social relations between classes, constitute a fruitful possibility of analysis, theory and comparison (RöseneR 2008; Vanhaute 2011). Out of the interpretative category of "the end of peasantry", applied in late sixties and early seventies for industrial societies and a decade later for the Third World (hau-beRt 1991), since the nineties of the twentieth century a revival of questions about perspectives of national and supra-national agricultural policies and, more generally, the social role of the peasantry led to the establishment of important political movements, with a strong identity matrix provided by the rural labour are opposed to the process of capitalist globalization in the production and distribution of resources, particularly in Central and South America (touRaine 1988). These movements such as Via Campesina, or the Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra (MST) in Brazil, which in their theoretical elaborations formulate a "new agrarian question", referring to the classic question that had committed the reflection Marx (1964) and Marxist (e.g. KautsKy 1959; critical review, in relation to the issues in the current debate, in bRooKfield 2008; Redin, CaRdoso da silVeiRa 2011), saw in the rural social forces involved in the fight against global capitalism a new political and ethical subject able to transcend the relationship between capital and labour and to put in the public debate the renewed value of peasant culture as a common good (e.g. MCMiChael 2006a; 2006b; 2009; Ploeg 2009). In this perspective, the social element of resistance to both the land grabbing by states and trans-national corporations and the new enclosures consequent to it, and the financialization of international agricultural politics, which is, in the interpretation of Raj Patel (2013), the second and current phase of the "Long Green Revolution", lies in the structure of the peasant family and smallholding, which operates according to a different logic than that of capitalism.
'FONDARE' TRA ANTICHITÀ E MEDIOEVO, a cura di P. Galetti, Fondazione CISAM, Spoleto, 2016
Osmanlı'da Şehir, Vakıf ve Sosyal Hayat, eds. Kerim İlker Bulunur & Fatih Bozkurt & Mahmut Cihat İzgi, Mahya Yayıncılık (İstanbul) - OSAMER Sakarya University, 2018
The paper aims to confront text and charts from the Kitāb-ı Baḥriyye about the coastal settlement... more The paper aims to confront text and charts from the Kitāb-ı Baḥriyye about the coastal settlement in Apulia, the Adriatic frontier of the Southern Italy under Aragonese and Spanish rule, with both western narrative and cartographical descriptions. The research provides some interesting information about the accuracy of the Book and the Ottoman perception of the political and military landscape in Southern Italy.
STORIA E ARCHEOLOGIA GLOBALE DEI PAESAGGI RURALI IN ITALIA FRA TARDOANTICO E MEDIOEVO, 2018
This paper aims to propose new identifications for some settlements depicted in the Iter de Londi... more This paper aims to propose new identifications for some settlements depicted in the Iter de Londinio in Terram Sanctam by Matthew Paris, traditionally considered to be placed incorrectly by the copyist or by the same author. In this way, a central role of medieval Apulia in the historical and ideological project of the Chronica majora, one of the great historiographical texts of the mid-thirteenth century, emerges most clearly.
Storie dalla città. Tra ricerca e valorizzazione: Barletta tra tardo-antichità ed età moderna, 2018
Il volume raccoglie i risultati delle ricerche effettuate dai borsisti dell'Associazione del Cent... more Il volume raccoglie i risultati delle ricerche effettuate dai borsisti dell'Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi nell'ambito del progetto "Storia della città di Barletta” durante il triennio 2016-2018. Tra archeologia e storia, paleografia, diplomatica e storia dell’arte, il lavoro di sette giovani ricercatori contribuisce a recuperare, riscoprire e valorizzare una parte dimenticata della storia della città ofantina e del suo patrimonio culturale.
Crociata ebbe inizio e conclusione con massacri di ebrei» 1. Così il netto giudizio di Giosuè Mus... more Crociata ebbe inizio e conclusione con massacri di ebrei» 1. Così il netto giudizio di Giosuè Musca nell'ultimo lavoro pubblicato in volume prima della scomparsa. Nell'omaggiare la figura di un caro amico e studioso di rango quale Raffaele Licinio, mi sono permesso di riprendere una tematica cara al suo maestro vista nei riverberi dei cronisti che narrarono tali massacri, analizzandola alla luce dei nuovi interessi storiografici affermatisi nell'ambito della crociatistica odierna, un settore di studi in fortissima espansione 2. Una lettura, quella dello studioso barese, fortemente attualizzante, nel senso più alto della parola, non certo intesa a «istruire processi», ma tesa al contempo a non «inventare circostanze attenuanti» 3. Un esempio da tenere bene in mente anche quando ci distaccheremo in maniera chiara dalla lettura proposta da Musca, cui però si deve il merito di aver affrontato un argomento scarsamente presente nella medievistica italiana, a differenza di quanto avvenuto all'estero, come dimostrato da una serie di pregevoli studi pubblicati nel corso degli ultimi decenni 4 .
The goal of this paper is to provide some interpretative tools in order to explain the relations ... more The goal of this paper is to provide some interpretative tools in order to explain the relations between agriculture and livestock transhumance in north-central Apulia between Late Antiquity and the late Middle Ages through the perspective of geographic peasant mobility. Far from encellulement described as a pattern of the medieval and modern French peasant societies, mobility seems in fact to be a basic characteristic of the relationship between men and the Southern Italian campaigns. A decisive factor, although not exclusively, of the longue durée of this economic and social aspect of the rural organization is identified by the economic choices of the ecclesiastical and lay institutions, and between them, first, of the Crown.
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Qui di seguito il programma dei lavori:
ore 17.00
Saluti
Antonio Felice Uricchio
Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e Presidente del Centro di Studi Normanno-Svevi di Bari
Antonio Decaro
Sindaco di Bari
Paolo Ponzio
Direttore del DISUM dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Pasquale Cordasco
Direttore del Centro di Studi Normanno-Svevi di Bari
Introduce e coordina
Cosimo Damiano Fonseca
Vice Presidente del Centro di Studi Normanno-Svevi di Bari
Interventi
Franco Cardini
Istituto Storico Italiano per il Medioevo
Raffaele, gli studi e le ricerche
Giuseppe Caldarola
già Direttore de l’Unità
Raffaele e l’impegno politico
Giuseppe Ponticelli
Editore delle Edizioni dal Sud
Raffaele e l’impegno nell’editoria
Victor Rivera Magos e Francesco Violante
Université de Caen Normandie e Università degli Studi di Foggia
Raffaele e i mille volti della didattica
All’iniziativa parteciperanno anche Mila, Arcangelo e Laura Licinio.
Per informazioni: ass.centrostudinormannosvevi@gmail.com
I lavori saranno introdotti dal coordinatore del progetto, Victor Rivera Magos (Università della Basilicata), e dal presidente dell’Associazione, Francesco Violante (Università di Foggia) e vedranno il saluto del Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, delle soprintendenti Simonetta Bonomi (Direttrice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio province di Barletta Andria Trani e Foggia) e Maria Carolina Nardella (Direttrice della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata) e di mons. Angelo Dipasquale, Arciprete del Capitolo Cattedrale di Barletta. Durante la giornata interverranno numerosi docenti e ricercatori delle Università di Bari, Foggia, e del Salento che introdurranno e discuteranno con i borsisti delle ricerche concluse.
I vincitori borsisti che presenteranno i loro lavori sono Valentina Campanella (Università di Bari), Stefania Castellana (Università del Salento), Ruggero Lombardi (Università di Bari), Marco Antonio Siciliani (Università di Bari), Vincenzo Valenzano (Università di Foggia) e i progetti presentati riguardano il patrimonio della Biblioteca comunale, gli scavi di via Vitrani a Barletta, quelli del sottosuolo della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, il coro ligneo della chiesa di Sant’Andrea a Barletta e il codice pergamenaceo della basilica del Santo Sepolcro di Barletta.
La giornata di lavori si chiuderà, nella serata a partire dalle ore 19.00, con la cerimonia di intitolazione della sala studio “Giulio Regeni” nella Biblioteca comunale e l'apposizione di una targa, in seguito a decisione assunta dalla Giunta comunale (D.G. n. 178 del 31/08/2017) e la successiva proiezione del docufilm di Carlo Bonini e Giuliano Foschini “Nove giorni al Cairo”, cui seguirà il dibattito con l’Autore e giornalista de “la Repubblica” Giuliano Foschini.
Per tutta la giornata, una delegazione di Amnesty International sarà presente presso i locali del Castello con banchetti, materiale informativo e materiale della campagna Verità per Giulio Regeni.