Books by Davide Gorla
Notizie Archeologiche Bergomensi, 27, 2023
Il volume prende in esame la terra sigillata, sia di produzione padana che importata, databile a ... more Il volume prende in esame la terra sigillata, sia di produzione padana che importata, databile a partire dalla fine del II secolo d.C., proveniente da Bergomum, l’antica città romana di Bergamo e in particolare da sette diversi contesti, sia a carattere residenziale che pubblico.
Il materiale analizzato copre un arco cronologico compreso tra la seconda metà del II e il VII secolo d.C. La terra sigillata di produzione padana è quella più abbondante; quella Africana è rappresentata principalmente dalle produzione D, ma è attestata anche la C e la C/E; infine in sigillata gallica sono stati riconosciuti pezzi centrogallici e renani.
Le datazioni offerte dalle ceramiche, congiuntamente con la rilettura dei dati di scavo ha permesso di proporre nuove cronologie per alcuni interventi edilizi che interessarono edifici pubblici e privati, senza tralasciare eventi di portata generale che interessarono l’intero abitato.
Infine si è cercato di tracciare un quadro sulle rotte commerciali che consentirono l’afflusso delle merci d’importazione a Bergamo in età tardoantica.
(Archeologia in Lombardia 2. Età romana e tardoantica)
Papers by Davide Gorla
Insula Fulcheria, 2023
The archaeological excavations conducted in Sergnano (CR) have identified the remains of installa... more The archaeological excavations conducted in Sergnano (CR) have identified the remains of installations of roman age for the storage and processing of agricultural products. In the north-west sector of the investigated area there were four silos and a probable elevated granary for storing food in use during the 1st century BC. Not far away, the remains of a rustic structure dating back to Late Antiquity (4th-5th century AD) made of wood have been identified. Here, along the banks of a canal, the remains of structures can be interpreted as a hydraulic mill for grinding cereals.
Notizie Archeologiche Bergomensi, 2022
Oliva excellens a Bergamo. Anfore troncoconiche da olive iscritte Cecilia Scotti » Una coppa in t... more Oliva excellens a Bergamo. Anfore troncoconiche da olive iscritte Cecilia Scotti » Una coppa in terra sigillata di produzione renana dagli scavi della domus della Biblioteca Civica in vicolo Aquila Nera (Bergamo) Davide Gorla » I materiali ceramici e lapidei di via del Vagine 2. Contributo alla definizione cronologica di una strada di Bergamo romana Davide Gorla » Lo scavo in via San Lorenzo 9. Reperti straordinari dalla domus e dalla bottega di un fabbro Maria Fortunati » 115 Bergamo, via San Lorenzo 9. I reperti metallici della fase III Marina Castoldi » 123 Lo scavo di Palazzo Locatelli in via San Salvatore 12-14 a Bergamo
Notizie Archeologiche Bergomensi, 2022
Notizie Archeologiche Bergomensi, 2022
Oliva excellens a Bergamo. Anfore troncoconiche da olive iscritte Cecilia Scotti » Una coppa in t... more Oliva excellens a Bergamo. Anfore troncoconiche da olive iscritte Cecilia Scotti » Una coppa in terra sigillata di produzione renana dagli scavi della domus della Biblioteca Civica in vicolo Aquila Nera (Bergamo) Davide Gorla » I materiali ceramici e lapidei di via del Vagine 2. Contributo alla definizione cronologica di una strada di Bergamo romana Davide Gorla » Lo scavo in via San Lorenzo 9. Reperti straordinari dalla domus e dalla bottega di un fabbro Maria Fortunati » 115 Bergamo, via San Lorenzo 9. I reperti metallici della fase III Marina Castoldi » 123 Lo scavo di Palazzo Locatelli in via San Salvatore 12-14 a Bergamo
Notizie Archeologiche Bergomensi, 2022
A Sigillata cup of Rhenish production from the excavations of the domus of the Civic Library in v... more A Sigillata cup of Rhenish production from the excavations of the domus of the Civic Library in vicolo Aquila Nera (Bergamo). From the excavations of the domus of the Civic Library in Vicolo Aquila Nera (Bergamo) comes a Gallic Sigillata cup made in the Eastern workshops, more precisely in Rheinzabern (Germany). The products of these ateliers are very rare in northern Italy and are due to occasional trade. The Rhaetian passes were the trade routes for the arrival of these ceramics in Lombardy.
Rei Cretariae Romanae Fautorum , 2023
Bergomvm was a small Roman city located on the hills at the foot of the Alps in Northern Italy an... more Bergomvm was a small Roman city located on the hills at the foot of the Alps in Northern Italy and far away from the main trade
routes that crossed the Po Valley. This text analyzes the consumption of terra sigillata (both locally produced and imported)
and the trade relations of the city in Late Antiquity.
Local terra sigillata is the most abundant, especially from the second half of the 2nd to the 4th century AD and is inspired by
the contemporary forms of ARS and Gaulish sigillata. ARS is mainly represented by the fabric D. It appears in the 4th century
AD and it is still attested in the 6th and 7th century AD. Gaulish sigillata is very rare and is only certainly attested with a cup
produced in Rheinzabern. The tablewares are mainly concentrated in two places: almost all the fragments of ARS come from
the area of the forum; the most refined pieces and later ones (6th-7th AD) come from the domus of Vicolo Aquila Nera.
The Mediterranean goods arrived from the Adriatic ports to Bergamo through the Po and Oglio rivers. The last stretch over
land was by the Bergomvm-Brixia road.
Ripresa delle indagini archeologiche a Palazzo Pignano 2020
Ripresa delle indagini archeologiche a Palazzo Pignano 2020
Ripresa delle indagini archeologiche a Palazzo Pignano 2020
Edifici rustici romani tra Po e Appennino: stato della ricerca, a cura di Stefano Maggi, Manuela ... more Edifici rustici romani tra Po e Appennino: stato della ricerca, a cura di Stefano Maggi, Manuela Batta-glia, Lorenzo Zamboni, Atti del convegno (Rivanazzano Terme/Casteggio 10-11 settembre 2021)
Insula Fulcheria, n. L, 2020, pp.165-191
Il sito di Palazzo Pignano in provincia di Cremona è not... more Insula Fulcheria, n. L, 2020, pp.165-191
Il sito di Palazzo Pignano in provincia di Cremona è noto soprattutto per la grande villa costruita in età tardoantica (IV-V sec. d.C.). Come evidenziato da precedenti studi, l'area era già frequentata alcuni secoli prima della realizzazione del complesso tardoantico e la presenza umana continuò anche dopo il suo abbandono per un lungo periodo di tempo. Un documento dell'anno 1000 ne attesta l'esistenza. In questo contributo le conoscenze pregresse vengono discusse e arricchite grazie ai nuovi dati ottenuti a seguito di regolari campagne di scavo realizzate nel triennio 2016-2018.
In the 19th century four tombs dated to the Roman age were found under fortuitous circumstances i... more In the 19th century four tombs dated to the Roman age were found under fortuitous circumstances in the territory of Zanica. The funerary assemblages were retrieved by Count Paolo Vimercati Sozzi and Gaetano Mantovani;currently the finds are kept at the Bergamo Archaeological Museum. The study of the assemblages and thedocumentation written by the two Scholars allowed to trace the chronology of three tombs back to the 1 st century AD and of the forth one to Late Antiquity. The tombs were framed within a territorial organizationof Roman age (streets and centurial system) and related to other similar finds at both a chronological and atopographical level. Finally, continuity was recognized between the Roman cemetery and the one that willdevelop in the Early Medieval age.
The site of Palazzo Pignano, currently inside the Cremona district, is known in the archeological... more The site of Palazzo Pignano, currently inside the Cremona district, is known in the archeological field for the great pavilions villa built in the late antiquity age (IV-V century A.D.). Although the interest of specialists was focused on the residencial complex, now in consequence of regular excavations, started in 2016 and still in progress, significant data are emerging about an older settlement. The site underwent several transformations during the imperial age until the construction of the pavilions villa.The purpose of this paper is to offer an update about the most ancient phases of the settlement, analyzing the structural remains and the material culture.
BERGOMVM un colle che divenne città 2019, catalogo della mostra
BERGOMVM un colle che divenne città 2019, catalogo della mostra.
Tutti i testi sono sta ti sottoposti a revisione paritaria. La responsabilità di quanto riportato... more Tutti i testi sono sta ti sottoposti a revisione paritaria. La responsabilità di quanto riportato nel testo, nonché di eventuali er rori e omissioni, rimane esclusivamente degli Autori. Autorizzazione del Tribunale di Bergamo, n. 32 del 27.11.1993 Direttore responsabile: Stefania Casini Tutti i diritti riservati Comune di Berg amo, Museo Archeologico Sede: Civico Museo Ar cheologico di Bergamo, piazza Cittadella 9, 24129 Bergamo Proprietà: Comune di Bergamo Stampato da: Grafo s.r.l., Palazzag o, Bergamo nel mese di settembre 2018
Conference Presentations by Davide Gorla
La designazione di Milano a sede della corte imperiale sotto Massimiano Erculeo e la di poco succ... more La designazione di Milano a sede della corte imperiale sotto Massimiano Erculeo e la di poco successiva creazione da parte di Costantino I del vicariato dell’Italia Annonaria fecero sì che in età tardoantica nei territori norditalici si assistette a profonde modifiche non solo dal punto di vista urbanistico, architettonico e amministrativo, ma anche dal punto di vista della produzione, stoccaggio e redistribuzione di derrate alimentari. Le profonde trasformazioni cui furono sottoposte i centri dell’Italia settentrionale determinarono la costruzione o la ricostruzione/ ampliamento dei magazzini destinati alla conservazione di cereali e altri prodotti alimentari, come per l’appunto a Milano, che in età massimianea, fu dotata di un grande horreum. La tipologia di questi edifici, come sottolineato da più studiosi, trova stringenti paralleli in strutture con simile funzione presenti in altre sedi imperiali quali Treviri. Se una parte della critica si è interessata alle grandi strutture di stoccaggio urbane, ciò che è rimasto fino ad oggi sostanzialmente in ombra è l’eventuale rapporto che doveva intercorrere tra questi poli terminali di raccolta e redistribuzione e i centri di produzione presenti nel territorio. Le indagini condotte in ambito rurale in alcuni settori dell’Italia settentrionale hanno portato in luce alcuni casi di horrea di non modeste dimensioni che in epoca tardoantica furono costruiti in concomitanza con la comparsa o la ristrutturazione di grandi ville e che verosimilmente erano destinati alla ridistribuzione dei prodotti verso i mercati e i centri abitati. Ne sono un esempio i contesti di Palazzo Pignano (Cr), di Sizzano (No) e Ticineto (Al), in Lombardia e Piemonte, dove l’inserimento di aule absidate di rappresentanza si associa alla costruzione nelle loro vicinanze di un capiente granaio, che segna in quest’epoca la materializzazione stessa della ricchezza del proprietario.
Il contributo intende analizzare questo rapporto di interdipendenza sia per quanto concerne l’aspetto storico ed economico sia quello tipologico e dimensionale. Partendo dal caso della villa di Palazzo Pignano, oggetto di recenti scavi da parte dell’Università Cattolica, si presenterà un catalogo degli horrea più significativi di epoca tardo imperiale ritrovati nelle campagne lombarde e piemontesi, esaminando i caratteri edilizi delle strutture e le soluzioni planimetriche, evidenziando affinità e differenze con analoghi edifici di ambito urbano. Inoltre, si proporrà un approfondimento relativo ai loro rapporti con la viabilità e gli altri centri insediativi.
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Books by Davide Gorla
Il materiale analizzato copre un arco cronologico compreso tra la seconda metà del II e il VII secolo d.C. La terra sigillata di produzione padana è quella più abbondante; quella Africana è rappresentata principalmente dalle produzione D, ma è attestata anche la C e la C/E; infine in sigillata gallica sono stati riconosciuti pezzi centrogallici e renani.
Le datazioni offerte dalle ceramiche, congiuntamente con la rilettura dei dati di scavo ha permesso di proporre nuove cronologie per alcuni interventi edilizi che interessarono edifici pubblici e privati, senza tralasciare eventi di portata generale che interessarono l’intero abitato.
Infine si è cercato di tracciare un quadro sulle rotte commerciali che consentirono l’afflusso delle merci d’importazione a Bergamo in età tardoantica.
Papers by Davide Gorla
routes that crossed the Po Valley. This text analyzes the consumption of terra sigillata (both locally produced and imported)
and the trade relations of the city in Late Antiquity.
Local terra sigillata is the most abundant, especially from the second half of the 2nd to the 4th century AD and is inspired by
the contemporary forms of ARS and Gaulish sigillata. ARS is mainly represented by the fabric D. It appears in the 4th century
AD and it is still attested in the 6th and 7th century AD. Gaulish sigillata is very rare and is only certainly attested with a cup
produced in Rheinzabern. The tablewares are mainly concentrated in two places: almost all the fragments of ARS come from
the area of the forum; the most refined pieces and later ones (6th-7th AD) come from the domus of Vicolo Aquila Nera.
The Mediterranean goods arrived from the Adriatic ports to Bergamo through the Po and Oglio rivers. The last stretch over
land was by the Bergomvm-Brixia road.
Il sito di Palazzo Pignano in provincia di Cremona è noto soprattutto per la grande villa costruita in età tardoantica (IV-V sec. d.C.). Come evidenziato da precedenti studi, l'area era già frequentata alcuni secoli prima della realizzazione del complesso tardoantico e la presenza umana continuò anche dopo il suo abbandono per un lungo periodo di tempo. Un documento dell'anno 1000 ne attesta l'esistenza. In questo contributo le conoscenze pregresse vengono discusse e arricchite grazie ai nuovi dati ottenuti a seguito di regolari campagne di scavo realizzate nel triennio 2016-2018.
Conference Presentations by Davide Gorla
Il contributo intende analizzare questo rapporto di interdipendenza sia per quanto concerne l’aspetto storico ed economico sia quello tipologico e dimensionale. Partendo dal caso della villa di Palazzo Pignano, oggetto di recenti scavi da parte dell’Università Cattolica, si presenterà un catalogo degli horrea più significativi di epoca tardo imperiale ritrovati nelle campagne lombarde e piemontesi, esaminando i caratteri edilizi delle strutture e le soluzioni planimetriche, evidenziando affinità e differenze con analoghi edifici di ambito urbano. Inoltre, si proporrà un approfondimento relativo ai loro rapporti con la viabilità e gli altri centri insediativi.
Il materiale analizzato copre un arco cronologico compreso tra la seconda metà del II e il VII secolo d.C. La terra sigillata di produzione padana è quella più abbondante; quella Africana è rappresentata principalmente dalle produzione D, ma è attestata anche la C e la C/E; infine in sigillata gallica sono stati riconosciuti pezzi centrogallici e renani.
Le datazioni offerte dalle ceramiche, congiuntamente con la rilettura dei dati di scavo ha permesso di proporre nuove cronologie per alcuni interventi edilizi che interessarono edifici pubblici e privati, senza tralasciare eventi di portata generale che interessarono l’intero abitato.
Infine si è cercato di tracciare un quadro sulle rotte commerciali che consentirono l’afflusso delle merci d’importazione a Bergamo in età tardoantica.
routes that crossed the Po Valley. This text analyzes the consumption of terra sigillata (both locally produced and imported)
and the trade relations of the city in Late Antiquity.
Local terra sigillata is the most abundant, especially from the second half of the 2nd to the 4th century AD and is inspired by
the contemporary forms of ARS and Gaulish sigillata. ARS is mainly represented by the fabric D. It appears in the 4th century
AD and it is still attested in the 6th and 7th century AD. Gaulish sigillata is very rare and is only certainly attested with a cup
produced in Rheinzabern. The tablewares are mainly concentrated in two places: almost all the fragments of ARS come from
the area of the forum; the most refined pieces and later ones (6th-7th AD) come from the domus of Vicolo Aquila Nera.
The Mediterranean goods arrived from the Adriatic ports to Bergamo through the Po and Oglio rivers. The last stretch over
land was by the Bergomvm-Brixia road.
Il sito di Palazzo Pignano in provincia di Cremona è noto soprattutto per la grande villa costruita in età tardoantica (IV-V sec. d.C.). Come evidenziato da precedenti studi, l'area era già frequentata alcuni secoli prima della realizzazione del complesso tardoantico e la presenza umana continuò anche dopo il suo abbandono per un lungo periodo di tempo. Un documento dell'anno 1000 ne attesta l'esistenza. In questo contributo le conoscenze pregresse vengono discusse e arricchite grazie ai nuovi dati ottenuti a seguito di regolari campagne di scavo realizzate nel triennio 2016-2018.
Il contributo intende analizzare questo rapporto di interdipendenza sia per quanto concerne l’aspetto storico ed economico sia quello tipologico e dimensionale. Partendo dal caso della villa di Palazzo Pignano, oggetto di recenti scavi da parte dell’Università Cattolica, si presenterà un catalogo degli horrea più significativi di epoca tardo imperiale ritrovati nelle campagne lombarde e piemontesi, esaminando i caratteri edilizi delle strutture e le soluzioni planimetriche, evidenziando affinità e differenze con analoghi edifici di ambito urbano. Inoltre, si proporrà un approfondimento relativo ai loro rapporti con la viabilità e gli altri centri insediativi.
The spread of Mediterranean goods beyond the borders of Egypt in the Indian Ocean through the Red Sea is still partially known. The excavations carried out in Adulis represent a privileged source of information to document the commercial and cultural contacts between the Roman Empire, sub-Saharan Africa, and the East. The emporium of Adulis, located on the south-western shore of the Red Sea in the Bay of Zula, about 50 km south of Massawa, represents one of the most complete material complexes of evidence among the ancient sites of the Horn of Africa. The Eritrean-Italian international cooperation project has been ongoing continuously since 2011, with annual excavation campaigns. Here we present mainly the late antique contexts that have returned goods commonly circulating in the Mediterranean and consisting of cooking wares and amphoras of northern African and Levantine origin and Tunisian tableware. For the Early Imperial period, of particular note is the discovery of a stamped mortar of Italian production.