Drafts by Claudio Antonio Testi
con questo volume Leonardo Messinese ci offre un "quadro" di Gustavo Bontadini che non riguarda s... more con questo volume Leonardo Messinese ci offre un "quadro" di Gustavo Bontadini che non riguarda solo la sua teoresi, ma anche la sua vita extra universitaria e la sua profonda fede cristiana. come ci avverte l'autore, infatti, "quanto consegno al lettore non è una 'biografia' di Bontadini [… e] non è neppure un saggio che ricostruisca in modo sintetico, ma comunque esaustivo, l'intero percorso filosofico bontadiniano. si tratta, piuttosto, di un ritratto che ritengo attendibile del pensiero di Bontadini e che prenderà forma, per il lettore, in modo progressivo. È un ritratto, cioè, disegnato per scorci i quali, sovrapponendosi progressivamente, andranno a comporre gli elementi essenziali che caratterizzano la figura di Bontadini" (pp. 18 e 20). il volume si compone di un prologo, dieci capitoli, un epilogo e un'appendice. i primi tre capitoli (cap. i: "Un filosofo e un credente radicato nel cuore del pensiero moderno"; cap. ii: "il pensiero moderno come introduzione alla metafisica"; cap. iii: "il pensiero contemporaneo e la possibilità della metafisica") sono di carattere introduttivo e cercano di spiegare con chiarezza la relazione che vige in Bontadini tra filosofia, metafisica e pensiero moderno. il quarto capitolo illustra "La struttura essenziale della metafisica bontadiniana", che, come noto, è incentrata sul principio di Parmenide, il quale sancisce la permanenza o immutabilità dell'essere. La parte teoreticamente più interessante del volume è, a mio avviso, quella centrale (capitoli V-Vi-Vii), la quale riguarda la grandiosa schermaglia tra il maestro Gustavo Bontadini e l'allievo emanuele severino, che coincide con "La seconda fase della costruzione metafisica" (cap. V) di Bontadini. Messinese, che da anni "lavora" sul filosofo bresciano, ha il merito di ricostruire, con dovizia di testi e riferimenti, l''essenziale' di questo scontro davvero "epocale" e riesce a condurre il lettore nel "cuore della disputa con severino" (cap. Vi). non è qui possibile entrare analiticamente nei "termini del contendere" perché significherebbe ripetere quanto nel testo è più che adeguatamente riportato. Qui Messinese, estimatore di entrambi, ci mostra comunque come il Bontadini del post "ritornare a
con questo volume Leonardo Messinese ci offre un "quadro" di Gustavo Bontadini che non riguarda s... more con questo volume Leonardo Messinese ci offre un "quadro" di Gustavo Bontadini che non riguarda solo la sua teoresi, ma anche la sua vita extra universitaria e la sua profonda fede cristiana. come ci avverte l'autore, infatti, "quanto consegno al lettore non è una 'biografia' di Bontadini [… e] non è neppure un saggio che ricostruisca in modo sintetico, ma comunque esaustivo, l'intero percorso filosofico bontadiniano. si tratta, piuttosto, di un ritratto che ritengo attendibile del pensiero di Bontadini e che prenderà forma, per il lettore, in modo progressivo. È un ritratto, cioè, disegnato per scorci i quali, sovrapponendosi progressivamente, andranno a comporre gli elementi essenziali che caratterizzano la figura di Bontadini" (pp. 18 e 20). il volume si compone di un prologo, dieci capitoli, un epilogo e un'appendice. i primi tre capitoli (cap. i: "Un filosofo e un credente radicato nel cuore del pensiero moderno"; cap. ii: "il pensiero moderno come introduzione alla metafisica"; cap. iii: "il pensiero contemporaneo e la possibilità della metafisica") sono di carattere introduttivo e cercano di spiegare con chiarezza la relazione che vige in Bontadini tra filosofia, metafisica e pensiero moderno. il quarto capitolo illustra "La struttura essenziale della metafisica bontadiniana", che, come noto, è incentrata sul principio di Parmenide, il quale sancisce la permanenza o immutabilità dell'essere. La parte teoreticamente più interessante del volume è, a mio avviso, quella centrale (capitoli V-Vi-Vii), la quale riguarda la grandiosa schermaglia tra il maestro Gustavo Bontadini e l'allievo emanuele severino, che coincide con "La seconda fase della costruzione metafisica" (cap. V) di Bontadini. Messinese, che da anni "lavora" sul filosofo bresciano, ha il merito di ricostruire, con dovizia di testi e riferimenti, l''essenziale' di questo scontro davvero "epocale" e riesce a condurre il lettore nel "cuore della disputa con severino" (cap. Vi). non è qui possibile entrare analiticamente nei "termini del contendere" perché significherebbe ripetere quanto nel testo è più che adeguatamente riportato. Qui Messinese, estimatore di entrambi, ci mostra comunque come il Bontadini del post "ritornare a
, 2021 pp. 440 CONTENUTO Questo preziosissimo volume raccoglie 62 scritti di J.R.R.Tolkien tutti ... more , 2021 pp. 440 CONTENUTO Questo preziosissimo volume raccoglie 62 scritti di J.R.R.Tolkien tutti incentrati sulla storia del suo Legendarium, dai periodi antichi fino a notizie riguardanti la Quarta Era della Terra di Mezzo. Il merito della straordinaria operazione va tutto a Carl Hostetter, che qui raccoglie la sua venticinquennale attività di "curatore ufficiale" degli scritti linguistici di Tolkien (xii). Il volume infatti consta di alcuni testi già curati e pubblicati da Hostetter, a cui egli ha aggiunto moltissimo materiale inedito (circa l'80% dei saggi). La materia trattata nel volume è talmente vasta che la cosa migliore è riportare l'indice degli scritti, da Hostetter intelligentemente divisi in tre sezioni, e a cui aggiungo la probabile e approssimativa datazione e lo stato editoriale.
La Trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi" For several years, he has studied the m... more La Trasmissione del pensiero e la numerazione degli Elfi" For several years, he has studied the metaphysical foundations of logical and scientific thought. Since 2002, he has also been part of a research project on the foundations of science, sponsored by the Istituto Filosofico di Studi Tomisitici and by the Istituto Veritatis Splendor of Bologna. Since 2008 has also been part of a research project on "Death and Immortality in Tolkien" sponsored by Istituto Filosofico di Studi Tomisitici and by Associazione Romana di Studi Tolkieniani. His publications range from exegetical studies of Aquinas' metaphysics to essays in formal logic and epistemology, including topics such as bioethics and ethics: recently the centre oh his studies is the life and works of J.R.R.Tolkien.
In this article, I would like to examine the themes of human death and free will and their relati... more In this article, I would like to examine the themes of human death and free will and their relationship with fate and divine omniscience in Tolkien's Legendarium and in Aquinas' works. The aim is to contribute positively to the debate on religion and theology in Tolkien studies.
Pubblicato in: Mereghetti A- Sassanelli I., ‘Vive in fondo alle cose la freschezza più cara”. Percorsi umani, letterari e filosofici nella Terra di mezzo di Tolkien, Aracne, Roma, 2021, pp. 293-306
Ho scritto questo testo mesi fa, poi ho evitato di pubblicarlo perché il tono dileggiatorio non l... more Ho scritto questo testo mesi fa, poi ho evitato di pubblicarlo perché il tono dileggiatorio non lo meritava. Ora, di fronte a nuove recenti provocazioni ho deciso di renderlo pubblico, fermo restando quanto scritto nella conclusione (23 gennaio 2020).
BIOGRAPHY AND CURRICULUM STUDIORUM
Mi risulta però estremamente difficile dir a che genere appartenga questo libro, dedicato all'ope... more Mi risulta però estremamente difficile dir a che genere appartenga questo libro, dedicato all'opera di Umberto Galimberti: -Guardando solo la scientificità del metodo usato da Bucci, lo si potrebbe considerare un libro di analisi critica del pensiero di Galimberti; -se si presta attenzione alle sole conclusioni cui Bucci arriva, lo si dovrebbe ritenere un pamphlet comico, scritto da Bucci con il solo intento di fare una ironica caricatura di un grande pensatore contemporaneo; -se invece si tengono presenti entrambi i suddetti fattori (la scientificità del metodo e il contenuto delle conclusioni) non esiterei a definire il volume un testo drammatico, che getta un'inequivocabile luce sulla tragedia culturale (specie filosofica) del nostro tempo.
Da qualche anno pare che l'ontologia e il realismo siano tornati di moda, grazie al gran lavoro s... more Da qualche anno pare che l'ontologia e il realismo siano tornati di moda, grazie al gran lavoro svolto da Maurizio Ferraris e alla sua capacità di suscitare su questo tema un dibattito interessante, al quale ha partecipato recentemente anche Umberto Eco con un articolo apparso su La Repubblica. Premesso che Eco è una delle persone più dotte della cultura italiana, mi permetto qui di rilevare due "errori" da lui commessi in questo suo saggio, che riassume in maniera divulgativa la sua posizione realista (più sistematicamente sviluppata nel recente Kant e l'ornitorinco, e altri scritti) Errore storico. Eco qui ci spiega che il realismo da lui proposto è diverso dal "vetero-realismo", qual è ad esempio quello di Tommaso d'Aquino (che Eco conosce, e molto bene, avendoci dedicato la sua eccellente tesi di laurea). Stupisce però la caratterizzazione della posizione tommasiana in merito. Eco afferma che Tommaso "era sicuramente un Vetero Realista o, come si direbbe oggi, un Realista Esterno: il mondo sta fuori di noi indipendentemente dalla conoscenza che ne possiamo avere. Rispetto a tale mondo Tommaso sosteneva una teoria corrispondentistica della verità: noi possiamo conoscere il mondo quale è come se la nostra mente fosse uno specchio, per adequatio rei et intellectus" La caratterizzazione della posizione tomista data è però completamente errata perché è falso che "Tommaso sosteneva una teoria corrispondentistica della verità: noi possiamo conoscere il mondo quale è come se la nostra mente fosse uno specchio". Tommaso infatti NON caratterizza il conoscere come uno rispecchiarsi della realtà esterna nel soggetto, bensì come una vera e propria assimilazione molto simile al mangiare qualcosa [De Ver. q. 1 a. 1; cfr. : S. Th. I q. 76 a. 2 ad 4; In V Metaph. Lect. 19 n. 5]. Quando noi mangiamo del pane, facciamo diventare il pane noi stessi: nel mangiare non c'è nessuna immagine speculare del pane in me, se no morirei di fame. In modo analogo, nel conoscere il soggetto di assimila all'oggetto, diventa l'oggetto, così come nel toccare una superficie fredda il nostro dito diventa freddo. La differenza tra il mangiare il pane e il conoscere è che la trasformazione del soggetto nell'oggetto conosciuto è di natura "in-formatica" e non fisica, per cui «non la pietra è nell'anima, ma la forma della pietra» [De An. Lib. III, c. 8, n. 431b28-432a 3; cfr. par. 4].
Il secondo sesso, Il Saggiatore, Milano, 2012, pp.763, euro 15 e JUDITH BUTLER, Questione di gene... more Il secondo sesso, Il Saggiatore, Milano, 2012, pp.763, euro 15 e JUDITH BUTLER, Questione di genere, Editori Laterza, Roma-Bari, 2013
IL LIBRO Cos'è il gender? Come e quando nasce questa teoria? Quale visione dell'uomo presuppone u... more IL LIBRO Cos'è il gender? Come e quando nasce questa teoria? Quale visione dell'uomo presuppone un simile approccio? Coma dicono di preciso le leggi ispirate a questi principi? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui l'agile ma documentatissimo libro di Giorgio Carbone aiuterà a rispondere. Di seguito riassumiamo i punti più interessanti del testo, seguendo i titoli dell'indice del volume. 0. INTRODUZIONE. Si spiegano i termini facendone una breve storia: gender (genere) indica un concetto culturale (l'essere uomo o donna), mentre sesso indica il dato biologico (maschio / femmina). 1. LE ORIGINI DELLA TEORIA DEL GENDER. È fatta iniziare John Money che nel 1955 scrive tre articoli sul tema, e nel 1967 compie un celebre esperimento. In quell'anno infatti nasce Bruce (un maschio evirato alla nascita per un errore medico) e Money lo inizia a educare come una donna (Brenda), sottoponendolo anche a cure ormonali e interventi chirurgici atti a costruirgli una vagina: Brenda però fin da subito si mostra attratta/o dalle donne, e da adulta/o le viene svelato il suo segreto: al che decide di " tornare " a essere uomo (facendosi fare contro interventi chirurgici) e sposandosi con una donna: si suiciderà nel 2004. 2. IL CONTRIBUTO DEL FEMMINISMO RADICALE. Vengono in sintesi esposte le idee della De Beavoir, i cui pensiero viene in seguito abusivamente citato e radicalizzato dalla Firestone e della Butler che pongono solo la distinzione di genere (totalmente slegata dal sesso) come rilevante socialmente e giuridicamente. 3. DAI " CINQUE SESSI " ALLA FLUIDITA' DI GENERE. Se si stacca il genere dal sesso si apre una molteplicità potenzialmente infinità di identità di genere (maschio cui piacciono gli uomini, femmina a cui piacciono le donne, maschio a cui piacciono sia uomini che donne, femmina a cui piacciono sia uomini che donne, maschio che non sa ancora se gli pacciono uomini o donne, ecc…). Non a caso l'acronimi LG si estende sempre più fino a LGBTIQ, in una vera e propria fluidità di genere. 4. Il contributo dell'attivismo gay. Qui Carbone mostra, citando i testi scritti da questi attivisti, le strategie mediatiche appositamente studiate per arrivare al potere e modificare la società: ad esempio usare soprattutto l'emotività e non argomenti intellettuali. 5. L'OMOSESSUALITA'. DALLA CRIMINALIZZAZIONE ALLA NORMALIZZAZIONE. Si esaminano le leggi che condannavano l'omosessualità come reato penale (mostrando come la legge italiana sia sempre stata molto più tutelante di altre) e si esaminano le tre principali opinioni sull'omosessualità: 1) è innata, 2) è risultato di un trauma 3) è onnipresente in tutti. Interessanti tabelle di dati mostrano anche come nelle modalità di vita più ci si allontana dalla famiglia " tradizionale " più aumenta il tasso di suicidio (massimo tra coppie di donne sposate). 6. L'OMOSESSUALITA' E ALCUNI DATI DI REALTA'. Il capitolo mostra con argomenti psicologici e " anatomici " come la " normalità " dovrebbe essere l'eterosessualità, e cita una legge italiana la quale sancisce che questa " opinione " è alla radice dell'omofobia. Interessante la chiusura, in cui ci si chiede come mai non siano mai state fatte leggi per tutelare semplicemente il vincolo di amicizia (ovviamente anche uomo-uomo o donna-donna) senza questa alterazione anche terminologica della situazione vigente. 7. LE LEGGI CIVILI. È con questo spirito che si esaminano le principali leggi civili vigenti (o proposte) che mirano non a tutelare vincoli, ma a ridefinire i concetti e il lessico di " famiglia " , " matrimonio " , " genitore " , ecc.. 8. ALCUNE APPLICAZIONI PRATICHE. In questo ricco capitolo vengono riportati i testi di tante leggi o progetti di legge (per lo più elaborate in commissioni e mai votate dai cittadini) in cui si stabilisce il reato di omofobia (che tende sempre più a essere definito come tutto ciò che non propugna la teoria del gender). 9. IL TRAGUARDO DELL'UGUAGLIANZA. Si mostra come il concetto di uguaglianza è inteso come trattamento identico per tutti, ignorando così le differenze che di fatto ci sono nella realtà: è il livellamento omogeneizzante della realtà. 10. UNA TRIPLICE CONCLUSIONE. Il gender per Carbone: 1) frantuma l'unità bio-psichica dell'essere umano 2) nega che la persona sia sessuata 3) il dato corporeo non ha alcun significato e può essere modificato a piacimento. Si tratta quindi di un violento attacco all'identità dell'umano a cui si può ovviare 1) documentandosi 2) prendendo coscienza di realtà 3) recuperando un atteggiamento contemplativo verso la natura.
Draft dell'articolo apparso su DIVUS THOMAS 2/2004 pp. 73-99in cui si confronta la teoria dell'a... more Draft dell'articolo apparso su DIVUS THOMAS 2/2004 pp. 73-99in cui si confronta la teoria dell'analogia di Tommaso d'Aquino con la l'opera letteraria di J.R.R.Tolkien
Papers by Claudio Antonio Testi
Divus Thomas 127/24 pp. 172-194, 2024
In questo articolo si espone in maniera divulgativa la teoria di
Cantor sull’infinito, nella qual... more In questo articolo si espone in maniera divulgativa la teoria di
Cantor sull’infinito, nella quale si distinguono gerarchicamente infiniti
finiti, infiniti infiniti-transfiniti, collezioni assolute e l’Assoluto. Si
mostra poi che la prospettiva anagogica è in grado di valorizzare l’a-
nalisi cantoriana collocandola in un orizzonte ancor più vasto e specu-
lativamente pregnante.
------------
This article presents in a popular manner Cantor’s theory of infinity
in which finite infinities, infinite-transfinite infinities, absolute collections
and the Absolute are hierarchically distinguished. It is then shown that
the anagogical perspective is able to enhance Cantorian analysis by
placing it in an even broader and more speculatively pregnant horizon.
Some notes on Seth Kreeger’s “Metaphysical Considerations in Eä. Creation and Providence in Tolkien and Aquinas”, 2024
Seth Kreeger, in his interesting article “Metaphysical Considerations in Eä. Creation and Provide... more Seth Kreeger, in his interesting article “Metaphysical Considerations in Eä. Creation and Providence in Tolkien and Aquinas”, moves some critics to Claudio A.Testi: here are Testi’s replies.
(Journal of Tolkien Research Vol.20, Issue 1, article 1)
Resumo Este artigo apresenta algumas definições do princípio de não contradição (p.n.c.) em Tomás... more Resumo Este artigo apresenta algumas definições do princípio de não contradição (p.n.c.) em Tomás de Aquino, a fim de destacar o papel do p.n.c. em seu pensamento, e mostrará como Tomás dá atenção especial à gênese desse princípio. Em seguida, será feita uma comparação entre o Aquinate e o lógico polonês Jan Łukasiewicz sobre o valor do p.n.c.
IL “QUEER APRROACH”: APPUNTI SU UNA NUOVA TENDENZA NEI TOLKIEN STUDIES, 2023
Con questo breve contributo vorrei attirare l'attenzione su una nuova prospettiva negli studi tol... more Con questo breve contributo vorrei attirare l'attenzione su una nuova prospettiva negli studi tolkieniani, che si potrebbe qualificare come queer approach. Lo farò senza pretesa di esaustività, ma solo ripercorrendo alcuni momenti rilevanti di questa recente tendenza [paragrafo 1] e analizzando un articolo particolarmente emblematico [par.2].
Articolo pubblicato su: Endore n. 26 anno 2023
LA VERSIONE DI FATICA: CONTRIBUTO PER UNA MESSA A FUOCO, 2023
Breve analisi delle varie traduzioni italine del SIGNORE DEGLI ANELLI con particalre attenzione a... more Breve analisi delle varie traduzioni italine del SIGNORE DEGLI ANELLI con particalre attenzione alla nuova versione di Ottavio Fatica.
Pubblicato sul numero 26/2023 della rivista ENDORE
Journal of Tolkien Research, 2018
Uploads
Drafts by Claudio Antonio Testi
Pubblicato in: Mereghetti A- Sassanelli I., ‘Vive in fondo alle cose la freschezza più cara”. Percorsi umani, letterari e filosofici nella Terra di mezzo di Tolkien, Aracne, Roma, 2021, pp. 293-306
Papers by Claudio Antonio Testi
Cantor sull’infinito, nella quale si distinguono gerarchicamente infiniti
finiti, infiniti infiniti-transfiniti, collezioni assolute e l’Assoluto. Si
mostra poi che la prospettiva anagogica è in grado di valorizzare l’a-
nalisi cantoriana collocandola in un orizzonte ancor più vasto e specu-
lativamente pregnante.
------------
This article presents in a popular manner Cantor’s theory of infinity
in which finite infinities, infinite-transfinite infinities, absolute collections
and the Absolute are hierarchically distinguished. It is then shown that
the anagogical perspective is able to enhance Cantorian analysis by
placing it in an even broader and more speculatively pregnant horizon.
(Journal of Tolkien Research Vol.20, Issue 1, article 1)
Articolo pubblicato su: Endore n. 26 anno 2023
Pubblicato sul numero 26/2023 della rivista ENDORE
Pubblicato in: Mereghetti A- Sassanelli I., ‘Vive in fondo alle cose la freschezza più cara”. Percorsi umani, letterari e filosofici nella Terra di mezzo di Tolkien, Aracne, Roma, 2021, pp. 293-306
Cantor sull’infinito, nella quale si distinguono gerarchicamente infiniti
finiti, infiniti infiniti-transfiniti, collezioni assolute e l’Assoluto. Si
mostra poi che la prospettiva anagogica è in grado di valorizzare l’a-
nalisi cantoriana collocandola in un orizzonte ancor più vasto e specu-
lativamente pregnante.
------------
This article presents in a popular manner Cantor’s theory of infinity
in which finite infinities, infinite-transfinite infinities, absolute collections
and the Absolute are hierarchically distinguished. It is then shown that
the anagogical perspective is able to enhance Cantorian analysis by
placing it in an even broader and more speculatively pregnant horizon.
(Journal of Tolkien Research Vol.20, Issue 1, article 1)
Articolo pubblicato su: Endore n. 26 anno 2023
Pubblicato sul numero 26/2023 della rivista ENDORE
Pubblicato in in AAVV Solo l’inutile può salvare il mondo, InSedicesimo, Savona, 2022 pp. 17-32
- [1] The core of Tolkien’s political message lies in the idea of something dangerous, which cannot be used for good purposes and therefore must be destroyed. For Tolkien, this is the One Ring in his secondary world, and the Machine in our primary world. The idea of the Machine is linked to Tolkien’s theory of Powers: here Tolkien distinguishes between the main kinds of Powers, according to their purpose (whether they are used for domination or not) and their means (exercised with or without the use an external apparatus. The power of the Machine, like the One Ring, is one of domination, requiring an external apparatus. However, Tolkien clearly distinguishes between the Machine and machines in general.
- ]2] Tolkien’s ideas about the One Ring and the Machine can be better understood thanks to Ellul’s theory about the Technological System [2]. For the French scholar, this was a system whose key elements are Production, Consumption, and Culture, and whose process is one of exponential self-growth. Man cannot use this system for good purposes, and is a slave to the system, which differs from technical objects and machines. These similarities to the One Ring and the Machine make Ellul’s Technological System the best candidate for the role of the Machine in our primary world.
- [3] Ted Kaczynski, better known as the Unabomber, shared Ellul’s ideas regarding the Technological System; however, he took it a step further, similar in ways to the decision taken at the Council of Elrond concerning the destruction of the Ring: for him, this system, which was acting against Man, needed to be destroyed as soon as possible;
- [4] Tolkien’s political message, though, is in complete opposition to Kaczynski. This is because Tolkien never went so far as dynamiting factories or trying to organise a movement this purpose, or for killing people: nothing in his Legendarium or his letters can be construed as approving of similar violent activities. The “weapons” proposed by Tolkien for fighting the Machine are in fact Fantasy, Escape, Recovery and “chance”, as one would say in Middle-earth.
Logic constitutes probably the greatest lacuna that remains in Thomistic studies. Specifically, there ought to be an up-to-date text that can serve as an introduction to logic based on the texts of Aquinas, distinct from the perennially valuable traditional manuals. In order to make the Aquinas perspective more comprehensible to the modern reader, it should also keep in mind the developments of contemporary formal logic, while shedding light on Thomas’s most relevant logical intuitions and their connection with his metaphysical thought. This text, which is the fruit of thirty years of teaching and research, aims to fill this gap in philosophical studies