Books by Carola D'Ambros
Architecture Form(s) Identity. Spaces for the Absence of Memory, 2022
Architecture form(s) identity. Spaces for the absence of memory is a collection of essays on the ... more Architecture form(s) identity. Spaces for the absence of memory is a collection of essays on the theme of memory, its possible loss, weakness, ability to build individual and collective identities, and on the way architecture inserts itself in this process, determining different spaces of reflection. These texts all arise from a common research ground, which saw the editors personally involved in an inter-doctoral Workshop (The Memory as Construction of the Subject. Designing for the Absence of Memory, 2018-19), with a collaboration between Politecnico di Milano (AUID) and the Universidad de Sevilla (HAC) Ph.D. schools, in which the theme of memory and the construction of a more holistic space that dialogues with it was at the center of the design reflection. These contributions, all built around that very rich relationship between memory and architecture, have led to a necessary desire to broaden the horizons and thematic limits reached by the workshop, considering them as a starting point for the collection of different perspectives able to investigate some issues in a more specific way.
Questo volume della Collana di libri ii inclusive interiors raccoglie i contributi scientifici re... more Questo volume della Collana di libri ii inclusive interiors raccoglie i contributi scientifici relativi all’incontro “Gli Interni, essenza dell’architettura: Adriano Cornoldi (1942-2009)” tenutosi al Politecnico di Milano il 29 maggio 2019 nell’ambito del corso dottorale Architecture Research Agenda: Open Lectures, coordinato dal prof. Alessandro Rocca,
per il PhD Program in Architectural Urban and Interior Design, Politecnico di Milano.
INTERIOR REUSE Lab by Carola D'Ambros
Teaching Documents by Carola D'Ambros
Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni | CdL in Progettazione dell’Architet... more Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni | CdL in Progettazione dell’Architettura | Politecnico di Milano | a.a. 2019-2020 | I semestre
Prof. Imma Forino, Prof. Francesca Rapisarda
Tutor: arch.tti Greta Allegretti, Biagio Cofini, Carola D’Ambros, Federica Marchetti
* INTERIOR REUSE Lab: Il Laboratorio affronta il tema dell’interno architettonico attraverso il “riprogetto dell'esistente” ovvero indagando un’opera architettonica preesistente e dotandola di nuovi significati e valori d’uso. Individuato un caso-studio, il Laboratorio propone la sua riconversione d’uso e la riqualificazione dello spazio interno e delle relazioni che l’edificio stabilisce con la città e il suo immediato intorno.
** IL PROGETTO: Per una vita meno agra: Riabitare il Satellite. Il caso-studio selezionato è sito presso il Quartiere Satellite (QS) di Pioltello (MI). Realizzato fra il 1962 e il 1965 su progetto dell’ing. Franco Villa, il QS comprende quattro lotti urbani identici, intervallati da strade carrabili, giardini e percorsi interni privati. Il quartiere nasce come residenza per il ceto medio, con a esso contigui negozi, parchi, scuole per l’infanzia: nel film “La vita agra” (1964) diretto da Carlo Lizzani, tratto dall’omonimo romanzo di Luciano Bianciardi (1962), uno degli appartamenti del QS è acquistato dal protagonista (interpretato da Ugo Tognazzi), un intellettuale emigrante che va a lavorare nella “grande città”, la Milano del boom economico. Se il film rispecchia la primigenia destinazione del QS, nel corso del tempo esso è incorso in diverse trasformazioni e si è quasi del tutto modificata la sua utenza: attualmente è abitato da persone di cento etnie differenti. Gli edifici e gli spazi aperti del QS hanno subito accorpamenti, aggiunte, manomissioni, e non sempre sono in condizioni adeguate per la loro vivibilità. D’altra parte, la presenza di una così variegata utenza ha reso il QS un vivace riflesso della società contemporanea, mobile e in trasformazione, sebbene non manchino problemi di carattere economico o legale e fenomeni di marginalizzazione.
Intervenire progettualmente sul QS significa prendere in considerazione il suo tessuto urbano, le relazioni con gli altri lotti che compongono il quartiere, la presenza di attività pubbliche e semipubbliche (parco, scuole, negozi, associazioni di volontariato, etc). Gli edifici residenziali preesistenti non sono infatti delle costruzioni isolate, ma occorre costruire un progetto (che funga anche da programma sociale) che li ponga meglio in relazione fra loro e con il quartiere, dal quale derivare l’approfondimento sugli spazi interni, il tipo e il taglio delle residenze (con dotazione di arredi fissi e mobili), la relazione fra queste e gli spazi comuni.
A partire da uno dei lotti urbani del QS, “Marte” (composto da 10 edifici uguali e sito in angolo, fra via Cimarosa e via Bellini), il Laboratorio propone il progetto di riuso dell’intero lotto “dal generale al particolare, dall’esterno all’interno” ovvero dei suoi spazi aperti e di connessione così come degli edifici (rispetto al perimetro del lotto questi ultimi hanno una tipologia simmetrica, con doppia scala o con scala singola). Si tratta di riadeguare le precedenti residenze a nuove esigenze abitative e comunitarie, in linea con la trasformazione dell’utenza e secondo diverse prospettive: a. Abitazioni per famiglie numerose; b. Co-Housing o alloggi con spazi comuni (cucine, soggiorni, lavanderie, sale corsi, nursey, piccoli spazi laboratoriali ed espostivi, etc); c. Cellule singole o micro-appartamenti per residenti temporanei; d. Case-atelier/laboratori per artisti. A queste vanno aggiunte funzioni pubbliche e semi-pubbliche, come negozi, ristoranti, teatro, mercato, sale studio, laboratori, etc. secondo i suggerimenti di volta in volta forniti dagli studenti.
Ogni gruppo (3 o 4 studenti) ha lavorato in prima istanza sull’intero lotto urbano, proponendo funzioni pubbliche tali da promuovere opportunità sociali e nuove forme di inclusività per famiglie e ospiti, giovani, bambini, anziani (1/500 e 1/200), e poi approfondito i singoli edifici (1/150) sviluppando le tipologie residenziali suggerite (tutte o alcune a sua scelta) nel rispetto dei vincoli edilizi, delle strutture portanti e delle caratteristiche tipologiche dell’edificio. Un successivo approfondimento è su una parte limitata del progetto (1/50, 1/20).
L’attività didattica fa parte della ricerca Polisocial “MOST of Pioltello” del Politecnico di Milano.
Lavori degli studenti: Tassnim Abdallah, Futaba Amano, Gloria Maggiore, Marisa Romagnoli, Edoardo Andena, Enrico Barone, Mateo Belancic, Giorgio D’Ippolito, Chiara C. Bonifacio, Andra Bici, Marta Bianchi, Boxu Song, Giacomo Faralli, Alma Kaltenhäuser, Nicholas A. Pallavicini, Valeria Colombo, Sara Mondini, Diana I. Panait, Lisa Petroncini, Marco Tarchini, Andrea Terragni, Matteo Tiraboschi, Luca Verzelletti, Tommaso Castellani, Marco Cavagnoli, Beatrice Chiusa, Carlo A. Musoni.
Living/Sharing. Social Housing e spazi di condivisione a Villa Moncucca, Paullo
Il Laboratorio a... more Living/Sharing. Social Housing e spazi di condivisione a Villa Moncucca, Paullo
Il Laboratorio affronta il tema dell’interno architettonico attraverso il “riprogetto dell'esistente” (Interior Reuse), indagando un edificio preesistente e dotandolo di nuovi significati e valori d’uso. Individuato un caso-studio, il Laboratorio propone la sua riconversione d’uso e la riqualificazione dello spazio interno e delle relazioni sociali, spaziali, funzionali che l’edificio stabilisce con la città e il suo immediato intorno.
Il caso-studio è un ex-edificio religioso a corte presso il Comune di Paullo (MI), ora utilizzato come residenza sociale. Con il suo progetto di riqualificazione e riuso si è proposto di costruire relazioni di inclusività sociale e opportunità di formazione e/o lavoro creativo. Gli spazi esistenti sono destinati a residenze (Social Housing) per persone con fragilità sociali, economiche o dovute alla condizione di rifugiati, richiedenti una bassa intensità assistenziale, in una prospettiva di “abitare condiviso” e di benessere. Oltre ai singoli appartamenti (per singoli, coppie, piccoli nuclei familiari), sono previsti almeno due alloggi più grandi in modalità co-housing per la convivenza temporanea o permanente di nuclei familiari con alcuni servizi in comune (per es. due madri con figli, in attesa di assegnazione di un alloggio popolare, o due persone anziane che si sostengono reciprocamente), e dei luoghi che incentivino la condivisione di esperienze (soggiorni, sale lettura e biblioteca interna, cucina e sala da pranzo). Allo stesso tempo, l’edificio si apre alla città offrendo ambienti per le Associazioni culturali operanti sul territorio, quali sale corsi e per piccole esposizioni, laboratori o ambienti co-working, bar, che interagiscono con le area verdi antistanti la costruzione. Rispettata la volumetria esistente così come i prospetti principali, sono state consentite piccole “estrusioni” spaziali verso l’esterno.
INTERIOR REUSE Lab: Co-studying/Co-living in the Covid-19 epoch. *The selected case-study (of wh... more INTERIOR REUSE Lab: Co-studying/Co-living in the Covid-19 epoch. *The selected case-study (of which a survey will be provided) is located in the Città-Studi district of Milan and is a small building currently used as a laboratory. Located in an area close to the Polytechnic and very frequented by students, it can become a temporary space dedicated to them for study and residence for short periods. The existing building has a pitched roof, is about 200 square metres wide and stands on a rather narrow street, presenting problems of internal lighting. The building is adapted to new use, semi-public, with shared spaces (for studying, cooking, dining, etc.) and with the individual (for resting) and compartmentalised (for washing) rooms. The new environments will be flexible and multifunctional. The existing volume and the main façade are respected, although small spatial "extrusions" to the outside have been allowed. In designing the interiors, an account has also to be taken of indications deriving from the recent Covid-19 pandemic, which require the sanitisation of places and allow for the coexistence of several people in places.
* INTERIOR REUSE Lab: Co-living and being together. The selected case study is located in the vil... more * INTERIOR REUSE Lab: Co-living and being together. The selected case study is located in the village of Affi, about 30 km from Verona (VR), and is a former school building to be converted into a residence for self-sufficient elderly people (Social housing) in a perspective of "shared living" and well-being for the most fragile generations.
Alongside the individual flats (for singles or couples) there will be places to stay together, such as living rooms, reading rooms and an internal library, kitchen and dining room, to encourage community spirit, sharing of experiences and social inclusiveness. An infirmary, a doctor's office, a room for individual physiotherapy, an office space with a secretary's office should also be considered.
At the same time, the building will have to open up to the city and its community, offering rooms for courses and small exhibitions, workshops and co-working spaces, a bar, interacting with the green area in front of the building, which may have to be redesigned. In this case, too, it is a question of building inclusive relationships between different generations through architectural design.
The new environments will be flexible and multifunctional. The existing volume and the main façade should be respected, although small spatial "extrusions" to the outside will be allowed. In designing the interiors, an account will also have to be taken off the indications deriving from the recent pandemic, which require the sanitation of places and allow for the coexistence of several people in places.
The design methodology adopted will be "from the inside out" and the project will have to relate to the urban surroundings.
Keywords: Social housing - Urban/City/Built design - Welfare - Social inclusion - Well-being
Exhibitions by Carola D'Ambros
(English below) Progetti del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni | CdL i... more (English below) Progetti del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni | CdL in Progettazione dell’Architettura | Scuola AUIC | Politecnico di Milano | Proff. Imma Forino e Francesca Rapisarda | Tutors: arch.tte Greta Allegretti e Carola D'Ambros | Interior Reuse Lab
Mostra a cura di Greta Allegretti e Carola D'Ambros
Iniziativa coerente con gli obiettivi del #NewEuropeanBauhaus: https://www.neb.polimi.it/events/
|
In una prospettiva di recupero e di rilancio delle strutture edilizie preesistenti della città di Borgo Val di Taro, la mostra “Hub per Borgo Val di Taro. Un crocevia turistico-culturale” presenta una sperimentazione didattica sulla riconversione d’uso di una parte dell’ex area FNET. Nell’ambito del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni (Politecnico di Milano), guidato dalle proff.sse Imma Forino e Francesca Rapisarda con le arch.tte Greta Allegretti e Carola D’Ambros, alcuni giovani progettisti hanno progettato il riuso e la riqualificazione tre piccoli capannoni industriali e un edificio a torre, ormai in disuso e in parte in stato di abbandono, vicino alla Stazione ferroviaria, nei pressi di Piazzale Guglielmo Marconi. I progetti di riqualificazione hanno previsto la riconversione d’uso dell’ex area FNET in un hub polivalente a carattere culturale e turistico per i cittadini e coloro che visitano a piedi o in bicicletta la città, i suoi monumenti e i suggestivi luoghi naturalistici adiacenti. Gli edifici sono stati destinati a spazi espositivi, una sala musica per corsi o prove, una sala per prove teatrali, spazi di accoglienza, co-working e fab lab, quali incubatori di start up per i giovani. Per ciò che riguarda i servizi al turismo sono stati previsti un’area di ristoro, una ciclofficina e noleggio biciclette, servizi con docce e deposito bagaglio, una foresteria/ostello, un bar a disposizione dei vari utenti della struttura.Gli ambienti sono stati organizzati secondo criteri di flessibilità e adattabilità. Pur nel rispetto della volumetria esistente e delle strutture portanti degli edifici, i progetti hanno reinterpretato in modo differente le preesistenze, integrandole con le aree verdi di pertinenza e talora catturando inediti scorci panoramici.
///
From a perspective of recovery and revitalisation of the pre-existing building structures of the town of Borgo Val di Taro, the exhibition “Hub for Borgo Val di Taro. A tourist-cultural crossroads” presents a didactic experiment on the conversion of use of a part of the former FNET area. As part of the Interior Architecture Design Studio (Politecnico di Milano), led by Profs Imma Forino and Francesca Rapisarda with archs Greta Allegretti and Carola D'Ambros, several young designers conceived the reuse and redevelopment of three small industrial warehouses and a tower building, now disused and partly abandoned, near the railway station and the Piazzale Guglielmo Marconi.
The redevelopment projects envisaged converting the former FNET area into a multi-purpose cultural and tourist hub for citizens and those visiting the city, as well as its monuments and picturesque nature spots nearby on foot or by bicycle. The buildings have been earmarked for exhibition spaces, a music room for courses or rehearsals, a theatre rehearsal room, reception spaces, co-working and fab lab as start-up incubators for young people. Regarding tourism services, a refreshment area, a cycle workshop and bicycle hire, services with showers and luggage storage, a guesthouse/hostel, and a barat the disposal of the various users of the facility. The rooms were organised according to the criteria of flexibility and adaptability. While respecting the existing volumetry and the load-bearing structures of the buildings, the projects have reinterpreted the pre-existing buildings differently, integrating them with the relevant green areas and capturing new panoramic views.
Progetti di/Projects by: Diana Gatti Andrade – Marco M. Angelelli– Nicole Antonini – Tiziano Ballestra – Bintou Bamba – Alessio Barzaghi – Lorenzo Baroni – Alessandro Bianchi – Martina E. Boffi – Filippo Brisigotti – Giulia N. Broggi – Riccardo Cereda – Matilde Cesana – Qianqian Chen – Davide S. Chiarello – Alessandra Cigagna – Chiara Cinelli – Niccolò D’Agostino– Gabriele Fall – Matteo Fioravanti – Fernando M. García Giménez – Matteo Gatta – Camilla Maraggi – Dario Minelli – Sara Serra Molina – Aldo M. Nozza – Angelica Netti – Giulia Palmitesta – Flavio Palpacelli – Alessia Placido – Marta Papa – Maria Vittoria Pierini – Michelle Pierri – Alice Premoli – Tommaso Rebottini – Laura A. Róg – Marco Tullio Romano – Lorenzo Sartori – Gabriele Toffolet – Emma Turturici – Federica Vignola – Federica Zane– Martina Zonca
Il convegno internazionale di studi si prefigge di presentare i risultati più recenti del progett... more Il convegno internazionale di studi si prefigge di presentare i risultati più recenti del progetto di ricerca Découvrir la figure et l’œuvre d’André Bloc (1896-1966) promosso nel 2014 dal Laboratorio di ricerca dell’Ecole nationale supériere d’architecture di Versailles – LéaV – e dall’Archivio del Moderno, Accademia di architettura, Mendrisio, Università della Svizzera italiana – USI –, a cui nel 2017 si è associato il Cluster He Modern dello Iuav. Mostra allestita presso l'Università IUAV di Venezia, sala Gino Valle, dal 3/05/2018 al 18/05/2018
IUAV, Venezia, Italy, 2018
École Nationale Supérieure d’Architecture Paris-Valde- Seine, Paris, France, 2021
8h30-9h00 ACCUEIL 9h00-9h30 Introduction amphi 310 MOT D'ACCUEIL par Philippe Bach, directeur de ... more 8h30-9h00 ACCUEIL 9h00-9h30 Introduction amphi 310 MOT D'ACCUEIL par Philippe Bach, directeur de l'ENSA Paris-Val de Seine OUVERTURE par Aurélie Cousi, directrice, adjointe au directeur général des patrimoines et de l'architecture, chargée de l'architecture au ministère de la Culture. 9h30-9h45 Présentation des 6 èmes rencontres amphi 310 Fazia Ali-Toudert et Clara Sandrini, professeures à l'ENSA Paris-Val de Seine, membres du Comité de pilotage 9h45-10h45 Conférence par Antoine Picon amphi 310 Directeur de recherches à l'École nationale des Ponts et Chaussées, professeur à la Harvard Graduate School of Design : « Doctorat, connaissance de l'architecture et connaissance par l'architecture » Conférence animée par : Marlène Ghorayeb 10h45-12h15 SESSION 1/ Les territoires amphi 310 Coordonée par : Romain Lajarge et Marc Verdier Le dialogue de l'architecture et du territoire n'a jamais cessé et connaît même un développement conséquent, à la demande des représentants des collectivités locales et de l'État. Face aux phénomènes d'expansion urbaine, de croissance ou de déclin, de reconfiguration des services publics, de transformation du bâti, de l'habitat et des modes de vie, à des échelles diverses (du village à la métropole), différentes stratégies et modes d'intervention apparaissent, locales, régionales, nationales et internationales. Arthur Grizard, AE&CC / ENSA Grenoble : « Réinterroger les dispositifs climatiques des architectures du début du XX e siècle dans les Alpes : quels enseignements pour penser le futur de ces territoires ? » Angèle Launay, LET-LAVUE / ENSA Paris-La Villette : « Le service public de la rénovation énergétique de l'habitat. Quelle place pour l'Architecture au sein de l'ingénierie territoriale » Marion Mougey, LAURE-EVS / ENSA Lyon : « Concevoir et construire avec les ressources territoriales : l'hypothèse du faire » Florence Sarano, HIT LAB / ENSA Marseille : « Faire école, faire recherche hors les murs : les apports des ateliers de territoire ruraux aux renouvellements des pratiques » Axelle Thierry, LAREP / ENSP Versailles : « Prospective par le projet : hybrider l'urbain et l'agricole, un défi pour la métropole parisienne » 12h15-13h15 DÉJEUNER 13h15-14h45
Vivere insieme! Progetti di inclusività sociale per la scuola elementare di Affi
/ Mostra a cura... more Vivere insieme! Progetti di inclusività sociale per la scuola elementare di Affi
/ Mostra a cura di Greta Allegretti e Carola D’Ambros / Biblioteca Comunale di Affi
/ Progetti del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni / CdL in Progettazione dell’Architettura / Scuola AUIC | Politecnico di Milano / Proff. Imma Forino e Francesca Rapisarda | Interior Reuse Lab / Arch. Greta Allegretti e Carola D’Ambros
/ In una prospettiva di recupero e di rilancio delle strutture edilizie preesistenti della città di Affi, la mostra “Vivere insieme!” presenta una sperimentazione didattica sulla riconversione d’uso della sua ex scuola elementare. Nell’ambito del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni (Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura, Politecnico di Milano), guidato dalle proff.sse Imma Forino e Francesca Rapisarda con le arch.tte Greta Allegretti e Carola D’Ambros, alcuni giovani progettisti hanno convertito il fabbricato scolastico in una residenza per anziani autosufficienti (Social Housing) in una prospettiva di “abitare condiviso” e di benessere per le generazioni più fragili. A partire dall’analisi dell’edificio esistente e del suo intorno urbano, i progettisti offrono sue nuove letture a seconda delle ipotesi di riuso proposte: ragionando sulla parte originaria della scuola, risalente ai primi del Novecento, e le successive addizioni, essi operano sottrazioni o addizioni volumetriche, sfondamenti interni o altre operazioni progettuali volte a dare nuova vita all’edificio, senza demolirne l’impianto strutturale. In alcuni casi la palestra è stata integrata nei progetti con nuove funzioni, in altri ha mantenuto la sua destinazione originaria. Accanto agli appartamenti individuali (per singoli o per coppie) vi sono molti luoghi per stare insieme quali soggiorni, sale lettura e biblioteca interna, cucine e sale da pranzo, laboratori, patii e orti, per incentivare lo spirito comunitario, la condivisione di esperienze, l’incontro fra le persone. Non mancano inoltre un’infermeria e/o uno studio medico, una sala per fisioterapie, un ufficio per i residenti e le relazioni con il pubblico. Allo stesso tempo, l’edificio si apre alla comunità di Affi offrendo sale corsi e per piccole esposizioni, laboratori e ambienti di co-working, bar e spazi flessibili e polifunzionali, che interagiscono con l’area verde antistante il corpo edilizio. I giovani progettisti immaginano il futuro della ex scuola, ma soprattutto un modo di vivere e di stare insieme: grazie al progetto architettonico le relazioni di inclusività fra generazioni differenti possono animarsi in una cornice di bellezza e funzionalità.
/ Progetti di: Niccolò Asfinio – Laura Bai – Loris Ballhysa – Chiara Canova – Benedetta Caporale – Elena Carati – Leonardo Carugno – Giada Castelli – Matteo Catania – Marsida Daiu – Camilla Dell’Acqua – Greta Devecchi – Sara Funari – Filippo Paganini – Piero Palmisano – Francesco Pasqualini – Ludovica Petrella – Martina Parisi - Antonio Perrone – Greta Peverelli – Fabio Poncemmi – Federica Vecchierelli – Zoe Verni – Simone Zauli
/ Allestimento di: Francesca Rapisarda
/ Evento promosso da: Comune di Affi (VR) - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DASTU | Politecnico di Milano - Scuola di Architettura e Ingegneria delle Costruzioni | Politecnico di Milano - Interior Reuse Lab | DASTU
/ L’evento fa parte dell’iniziativa “NEWBAUHAUS@POLIMI. Designing the New Normal” del Politecnico di Milano. #NewEuropeanBauhaus
Exhibition curated by Greta Allegretti and Carola D'Ambros
Projects of the Interior Architecture... more Exhibition curated by Greta Allegretti and Carola D'Ambros
Projects of the Interior Architecture Design Laboratory | CdL in Architecture Design | AUIC School | Politecnico di Milano
Professors Imma Forino and Francesca Rapisarda | Interior Reuse Lab
From a perspective of recovery and revitalisation of the pre-existing building structures of the city of Paullo (MI), the exhibition "Living/Sharing" presents a didactic experiment on the reconversion of the use of Villa Moncucca. As part of the Interior Architecture Design Studio (Degree Course in Architecture Design, Politecnico di Milano), led by professors Imma Forino and Francesca Rapisarda with architects Greta Allegretti and Carola D'Ambros, some young designers have planned the reuse and redevelopment of the former religious building Villa Moncucca, envisaging as its intended use residences (Social Housing) for people with social, economic or refugee fragilities, requiring a low welfare intensity, in a perspective of shared living and wellbeing. In addition to individual flats with different floor areas, at least two co-housing units have been designed for families' temporary or permanent co-housing with some communal rooms to encourage shared experience (living room, kitchen, dining room, studies). At the same time, the building opens up to the city by offering spaces for cultural associations already operating in the area, such as course and exhibition rooms, workshops, co-working areas, and bars, which interact with the courtyard and green sites surrounding the building, in coherence with the Sustainable Development Goals (in particular SDG3-Good Health & Wellbeing; SDG5-Gender Equality; SDG8-Decent Work & Economic Growth), the projects aimed to build relationships of social inclusiveness and opportunities for training and creative work.
Projects: Marina Abdel Malex - Beatrice Baroni - Margherita Basaglia - Gabriele Bianchi - Riccardo Biondani - Lucrezia Bonaiti - Virginia Bottolo - Agnese Buzzelli - Davide Cattaneo - Gaia De Luca - Rebecca Dell'Oro - Matteo Giobbo - Gaia Livon - Giulia Maffei - Daniele Mazzucchetti - Elisa Meshini - Greta Nizza - Camilla Olzer - Nora Pagano - Chiara Pagliaro - Diletta Palandri - Jasmine Parodi - Valeria Ragagnin - Irene M. Righino - Roberta Risi - Claudia Rubattu - Marta Scaramuzza - Alessia Scartozzi - Anton Scherer - Lora Stefanova - Federica Tripari - Chiara Verpelli - Martina Zaccaria - Filippo Zandonà - Rebecca Zani.
Exhibition Design: Francesca Rapisarda | Organisational collaboration: Nicolò Asfinio
The event is promoted by: Municipality of Paullo (MI) - Department of Architecture and Urban Studies DASTU | Politecnico di Milano - School of Architecture Urban Planning Construction Engineering | Politecnico di Milano - Interior Reuse Lab | DASTU
// Initiative consistent with the objectives of the #NewEuropeanBauhaus of Politecnico di Milano
Conference Presentations by Carola D'Ambros
Facoltà di Architettura, La Sapienza Università di Roma, Roma, 2024
École Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles, Versailles, France,, 2022
École Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles, Versailles, France, 2023
Cette journée est l'occasion de croiser les sujets, approches et problématiques de recherche des ... more Cette journée est l'occasion de croiser les sujets, approches et problématiques de recherche des doctorants en architecture et des doctorants par le projet du LéaV, rattachés respectivement aux écoles doctorales de l'
IUAV, Venezia, Italy, 2018
NTNU Norwegian University of Science and Technology, Trondheim, Norway, 2020
Webinar
Politecnico di Milano, Milano, Italy, 2020
Webinar
École Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles, Versailles, France, 2020
Webinar, Journée d'étude within the doctoral seminar at LéaV, organised in collaboration with Eco... more Webinar, Journée d'étude within the doctoral seminar at LéaV, organised in collaboration with Ecole Camondo
Uploads
Books by Carola D'Ambros
per il PhD Program in Architectural Urban and Interior Design, Politecnico di Milano.
INTERIOR REUSE Lab by Carola D'Ambros
Teaching Documents by Carola D'Ambros
Prof. Imma Forino, Prof. Francesca Rapisarda
Tutor: arch.tti Greta Allegretti, Biagio Cofini, Carola D’Ambros, Federica Marchetti
* INTERIOR REUSE Lab: Il Laboratorio affronta il tema dell’interno architettonico attraverso il “riprogetto dell'esistente” ovvero indagando un’opera architettonica preesistente e dotandola di nuovi significati e valori d’uso. Individuato un caso-studio, il Laboratorio propone la sua riconversione d’uso e la riqualificazione dello spazio interno e delle relazioni che l’edificio stabilisce con la città e il suo immediato intorno.
** IL PROGETTO: Per una vita meno agra: Riabitare il Satellite. Il caso-studio selezionato è sito presso il Quartiere Satellite (QS) di Pioltello (MI). Realizzato fra il 1962 e il 1965 su progetto dell’ing. Franco Villa, il QS comprende quattro lotti urbani identici, intervallati da strade carrabili, giardini e percorsi interni privati. Il quartiere nasce come residenza per il ceto medio, con a esso contigui negozi, parchi, scuole per l’infanzia: nel film “La vita agra” (1964) diretto da Carlo Lizzani, tratto dall’omonimo romanzo di Luciano Bianciardi (1962), uno degli appartamenti del QS è acquistato dal protagonista (interpretato da Ugo Tognazzi), un intellettuale emigrante che va a lavorare nella “grande città”, la Milano del boom economico. Se il film rispecchia la primigenia destinazione del QS, nel corso del tempo esso è incorso in diverse trasformazioni e si è quasi del tutto modificata la sua utenza: attualmente è abitato da persone di cento etnie differenti. Gli edifici e gli spazi aperti del QS hanno subito accorpamenti, aggiunte, manomissioni, e non sempre sono in condizioni adeguate per la loro vivibilità. D’altra parte, la presenza di una così variegata utenza ha reso il QS un vivace riflesso della società contemporanea, mobile e in trasformazione, sebbene non manchino problemi di carattere economico o legale e fenomeni di marginalizzazione.
Intervenire progettualmente sul QS significa prendere in considerazione il suo tessuto urbano, le relazioni con gli altri lotti che compongono il quartiere, la presenza di attività pubbliche e semipubbliche (parco, scuole, negozi, associazioni di volontariato, etc). Gli edifici residenziali preesistenti non sono infatti delle costruzioni isolate, ma occorre costruire un progetto (che funga anche da programma sociale) che li ponga meglio in relazione fra loro e con il quartiere, dal quale derivare l’approfondimento sugli spazi interni, il tipo e il taglio delle residenze (con dotazione di arredi fissi e mobili), la relazione fra queste e gli spazi comuni.
A partire da uno dei lotti urbani del QS, “Marte” (composto da 10 edifici uguali e sito in angolo, fra via Cimarosa e via Bellini), il Laboratorio propone il progetto di riuso dell’intero lotto “dal generale al particolare, dall’esterno all’interno” ovvero dei suoi spazi aperti e di connessione così come degli edifici (rispetto al perimetro del lotto questi ultimi hanno una tipologia simmetrica, con doppia scala o con scala singola). Si tratta di riadeguare le precedenti residenze a nuove esigenze abitative e comunitarie, in linea con la trasformazione dell’utenza e secondo diverse prospettive: a. Abitazioni per famiglie numerose; b. Co-Housing o alloggi con spazi comuni (cucine, soggiorni, lavanderie, sale corsi, nursey, piccoli spazi laboratoriali ed espostivi, etc); c. Cellule singole o micro-appartamenti per residenti temporanei; d. Case-atelier/laboratori per artisti. A queste vanno aggiunte funzioni pubbliche e semi-pubbliche, come negozi, ristoranti, teatro, mercato, sale studio, laboratori, etc. secondo i suggerimenti di volta in volta forniti dagli studenti.
Ogni gruppo (3 o 4 studenti) ha lavorato in prima istanza sull’intero lotto urbano, proponendo funzioni pubbliche tali da promuovere opportunità sociali e nuove forme di inclusività per famiglie e ospiti, giovani, bambini, anziani (1/500 e 1/200), e poi approfondito i singoli edifici (1/150) sviluppando le tipologie residenziali suggerite (tutte o alcune a sua scelta) nel rispetto dei vincoli edilizi, delle strutture portanti e delle caratteristiche tipologiche dell’edificio. Un successivo approfondimento è su una parte limitata del progetto (1/50, 1/20).
L’attività didattica fa parte della ricerca Polisocial “MOST of Pioltello” del Politecnico di Milano.
Lavori degli studenti: Tassnim Abdallah, Futaba Amano, Gloria Maggiore, Marisa Romagnoli, Edoardo Andena, Enrico Barone, Mateo Belancic, Giorgio D’Ippolito, Chiara C. Bonifacio, Andra Bici, Marta Bianchi, Boxu Song, Giacomo Faralli, Alma Kaltenhäuser, Nicholas A. Pallavicini, Valeria Colombo, Sara Mondini, Diana I. Panait, Lisa Petroncini, Marco Tarchini, Andrea Terragni, Matteo Tiraboschi, Luca Verzelletti, Tommaso Castellani, Marco Cavagnoli, Beatrice Chiusa, Carlo A. Musoni.
Il Laboratorio affronta il tema dell’interno architettonico attraverso il “riprogetto dell'esistente” (Interior Reuse), indagando un edificio preesistente e dotandolo di nuovi significati e valori d’uso. Individuato un caso-studio, il Laboratorio propone la sua riconversione d’uso e la riqualificazione dello spazio interno e delle relazioni sociali, spaziali, funzionali che l’edificio stabilisce con la città e il suo immediato intorno.
Il caso-studio è un ex-edificio religioso a corte presso il Comune di Paullo (MI), ora utilizzato come residenza sociale. Con il suo progetto di riqualificazione e riuso si è proposto di costruire relazioni di inclusività sociale e opportunità di formazione e/o lavoro creativo. Gli spazi esistenti sono destinati a residenze (Social Housing) per persone con fragilità sociali, economiche o dovute alla condizione di rifugiati, richiedenti una bassa intensità assistenziale, in una prospettiva di “abitare condiviso” e di benessere. Oltre ai singoli appartamenti (per singoli, coppie, piccoli nuclei familiari), sono previsti almeno due alloggi più grandi in modalità co-housing per la convivenza temporanea o permanente di nuclei familiari con alcuni servizi in comune (per es. due madri con figli, in attesa di assegnazione di un alloggio popolare, o due persone anziane che si sostengono reciprocamente), e dei luoghi che incentivino la condivisione di esperienze (soggiorni, sale lettura e biblioteca interna, cucina e sala da pranzo). Allo stesso tempo, l’edificio si apre alla città offrendo ambienti per le Associazioni culturali operanti sul territorio, quali sale corsi e per piccole esposizioni, laboratori o ambienti co-working, bar, che interagiscono con le area verdi antistanti la costruzione. Rispettata la volumetria esistente così come i prospetti principali, sono state consentite piccole “estrusioni” spaziali verso l’esterno.
Alongside the individual flats (for singles or couples) there will be places to stay together, such as living rooms, reading rooms and an internal library, kitchen and dining room, to encourage community spirit, sharing of experiences and social inclusiveness. An infirmary, a doctor's office, a room for individual physiotherapy, an office space with a secretary's office should also be considered.
At the same time, the building will have to open up to the city and its community, offering rooms for courses and small exhibitions, workshops and co-working spaces, a bar, interacting with the green area in front of the building, which may have to be redesigned. In this case, too, it is a question of building inclusive relationships between different generations through architectural design.
The new environments will be flexible and multifunctional. The existing volume and the main façade should be respected, although small spatial "extrusions" to the outside will be allowed. In designing the interiors, an account will also have to be taken off the indications deriving from the recent pandemic, which require the sanitation of places and allow for the coexistence of several people in places.
The design methodology adopted will be "from the inside out" and the project will have to relate to the urban surroundings.
Keywords: Social housing - Urban/City/Built design - Welfare - Social inclusion - Well-being
Exhibitions by Carola D'Ambros
Mostra a cura di Greta Allegretti e Carola D'Ambros
Iniziativa coerente con gli obiettivi del #NewEuropeanBauhaus: https://www.neb.polimi.it/events/
|
In una prospettiva di recupero e di rilancio delle strutture edilizie preesistenti della città di Borgo Val di Taro, la mostra “Hub per Borgo Val di Taro. Un crocevia turistico-culturale” presenta una sperimentazione didattica sulla riconversione d’uso di una parte dell’ex area FNET. Nell’ambito del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni (Politecnico di Milano), guidato dalle proff.sse Imma Forino e Francesca Rapisarda con le arch.tte Greta Allegretti e Carola D’Ambros, alcuni giovani progettisti hanno progettato il riuso e la riqualificazione tre piccoli capannoni industriali e un edificio a torre, ormai in disuso e in parte in stato di abbandono, vicino alla Stazione ferroviaria, nei pressi di Piazzale Guglielmo Marconi. I progetti di riqualificazione hanno previsto la riconversione d’uso dell’ex area FNET in un hub polivalente a carattere culturale e turistico per i cittadini e coloro che visitano a piedi o in bicicletta la città, i suoi monumenti e i suggestivi luoghi naturalistici adiacenti. Gli edifici sono stati destinati a spazi espositivi, una sala musica per corsi o prove, una sala per prove teatrali, spazi di accoglienza, co-working e fab lab, quali incubatori di start up per i giovani. Per ciò che riguarda i servizi al turismo sono stati previsti un’area di ristoro, una ciclofficina e noleggio biciclette, servizi con docce e deposito bagaglio, una foresteria/ostello, un bar a disposizione dei vari utenti della struttura.Gli ambienti sono stati organizzati secondo criteri di flessibilità e adattabilità. Pur nel rispetto della volumetria esistente e delle strutture portanti degli edifici, i progetti hanno reinterpretato in modo differente le preesistenze, integrandole con le aree verdi di pertinenza e talora catturando inediti scorci panoramici.
///
From a perspective of recovery and revitalisation of the pre-existing building structures of the town of Borgo Val di Taro, the exhibition “Hub for Borgo Val di Taro. A tourist-cultural crossroads” presents a didactic experiment on the conversion of use of a part of the former FNET area. As part of the Interior Architecture Design Studio (Politecnico di Milano), led by Profs Imma Forino and Francesca Rapisarda with archs Greta Allegretti and Carola D'Ambros, several young designers conceived the reuse and redevelopment of three small industrial warehouses and a tower building, now disused and partly abandoned, near the railway station and the Piazzale Guglielmo Marconi.
The redevelopment projects envisaged converting the former FNET area into a multi-purpose cultural and tourist hub for citizens and those visiting the city, as well as its monuments and picturesque nature spots nearby on foot or by bicycle. The buildings have been earmarked for exhibition spaces, a music room for courses or rehearsals, a theatre rehearsal room, reception spaces, co-working and fab lab as start-up incubators for young people. Regarding tourism services, a refreshment area, a cycle workshop and bicycle hire, services with showers and luggage storage, a guesthouse/hostel, and a barat the disposal of the various users of the facility. The rooms were organised according to the criteria of flexibility and adaptability. While respecting the existing volumetry and the load-bearing structures of the buildings, the projects have reinterpreted the pre-existing buildings differently, integrating them with the relevant green areas and capturing new panoramic views.
Progetti di/Projects by: Diana Gatti Andrade – Marco M. Angelelli– Nicole Antonini – Tiziano Ballestra – Bintou Bamba – Alessio Barzaghi – Lorenzo Baroni – Alessandro Bianchi – Martina E. Boffi – Filippo Brisigotti – Giulia N. Broggi – Riccardo Cereda – Matilde Cesana – Qianqian Chen – Davide S. Chiarello – Alessandra Cigagna – Chiara Cinelli – Niccolò D’Agostino– Gabriele Fall – Matteo Fioravanti – Fernando M. García Giménez – Matteo Gatta – Camilla Maraggi – Dario Minelli – Sara Serra Molina – Aldo M. Nozza – Angelica Netti – Giulia Palmitesta – Flavio Palpacelli – Alessia Placido – Marta Papa – Maria Vittoria Pierini – Michelle Pierri – Alice Premoli – Tommaso Rebottini – Laura A. Róg – Marco Tullio Romano – Lorenzo Sartori – Gabriele Toffolet – Emma Turturici – Federica Vignola – Federica Zane– Martina Zonca
/ Mostra a cura di Greta Allegretti e Carola D’Ambros / Biblioteca Comunale di Affi
/ Progetti del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni / CdL in Progettazione dell’Architettura / Scuola AUIC | Politecnico di Milano / Proff. Imma Forino e Francesca Rapisarda | Interior Reuse Lab / Arch. Greta Allegretti e Carola D’Ambros
/ In una prospettiva di recupero e di rilancio delle strutture edilizie preesistenti della città di Affi, la mostra “Vivere insieme!” presenta una sperimentazione didattica sulla riconversione d’uso della sua ex scuola elementare. Nell’ambito del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni (Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura, Politecnico di Milano), guidato dalle proff.sse Imma Forino e Francesca Rapisarda con le arch.tte Greta Allegretti e Carola D’Ambros, alcuni giovani progettisti hanno convertito il fabbricato scolastico in una residenza per anziani autosufficienti (Social Housing) in una prospettiva di “abitare condiviso” e di benessere per le generazioni più fragili. A partire dall’analisi dell’edificio esistente e del suo intorno urbano, i progettisti offrono sue nuove letture a seconda delle ipotesi di riuso proposte: ragionando sulla parte originaria della scuola, risalente ai primi del Novecento, e le successive addizioni, essi operano sottrazioni o addizioni volumetriche, sfondamenti interni o altre operazioni progettuali volte a dare nuova vita all’edificio, senza demolirne l’impianto strutturale. In alcuni casi la palestra è stata integrata nei progetti con nuove funzioni, in altri ha mantenuto la sua destinazione originaria. Accanto agli appartamenti individuali (per singoli o per coppie) vi sono molti luoghi per stare insieme quali soggiorni, sale lettura e biblioteca interna, cucine e sale da pranzo, laboratori, patii e orti, per incentivare lo spirito comunitario, la condivisione di esperienze, l’incontro fra le persone. Non mancano inoltre un’infermeria e/o uno studio medico, una sala per fisioterapie, un ufficio per i residenti e le relazioni con il pubblico. Allo stesso tempo, l’edificio si apre alla comunità di Affi offrendo sale corsi e per piccole esposizioni, laboratori e ambienti di co-working, bar e spazi flessibili e polifunzionali, che interagiscono con l’area verde antistante il corpo edilizio. I giovani progettisti immaginano il futuro della ex scuola, ma soprattutto un modo di vivere e di stare insieme: grazie al progetto architettonico le relazioni di inclusività fra generazioni differenti possono animarsi in una cornice di bellezza e funzionalità.
/ Progetti di: Niccolò Asfinio – Laura Bai – Loris Ballhysa – Chiara Canova – Benedetta Caporale – Elena Carati – Leonardo Carugno – Giada Castelli – Matteo Catania – Marsida Daiu – Camilla Dell’Acqua – Greta Devecchi – Sara Funari – Filippo Paganini – Piero Palmisano – Francesco Pasqualini – Ludovica Petrella – Martina Parisi - Antonio Perrone – Greta Peverelli – Fabio Poncemmi – Federica Vecchierelli – Zoe Verni – Simone Zauli
/ Allestimento di: Francesca Rapisarda
/ Evento promosso da: Comune di Affi (VR) - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DASTU | Politecnico di Milano - Scuola di Architettura e Ingegneria delle Costruzioni | Politecnico di Milano - Interior Reuse Lab | DASTU
/ L’evento fa parte dell’iniziativa “NEWBAUHAUS@POLIMI. Designing the New Normal” del Politecnico di Milano. #NewEuropeanBauhaus
Projects of the Interior Architecture Design Laboratory | CdL in Architecture Design | AUIC School | Politecnico di Milano
Professors Imma Forino and Francesca Rapisarda | Interior Reuse Lab
From a perspective of recovery and revitalisation of the pre-existing building structures of the city of Paullo (MI), the exhibition "Living/Sharing" presents a didactic experiment on the reconversion of the use of Villa Moncucca. As part of the Interior Architecture Design Studio (Degree Course in Architecture Design, Politecnico di Milano), led by professors Imma Forino and Francesca Rapisarda with architects Greta Allegretti and Carola D'Ambros, some young designers have planned the reuse and redevelopment of the former religious building Villa Moncucca, envisaging as its intended use residences (Social Housing) for people with social, economic or refugee fragilities, requiring a low welfare intensity, in a perspective of shared living and wellbeing. In addition to individual flats with different floor areas, at least two co-housing units have been designed for families' temporary or permanent co-housing with some communal rooms to encourage shared experience (living room, kitchen, dining room, studies). At the same time, the building opens up to the city by offering spaces for cultural associations already operating in the area, such as course and exhibition rooms, workshops, co-working areas, and bars, which interact with the courtyard and green sites surrounding the building, in coherence with the Sustainable Development Goals (in particular SDG3-Good Health & Wellbeing; SDG5-Gender Equality; SDG8-Decent Work & Economic Growth), the projects aimed to build relationships of social inclusiveness and opportunities for training and creative work.
Projects: Marina Abdel Malex - Beatrice Baroni - Margherita Basaglia - Gabriele Bianchi - Riccardo Biondani - Lucrezia Bonaiti - Virginia Bottolo - Agnese Buzzelli - Davide Cattaneo - Gaia De Luca - Rebecca Dell'Oro - Matteo Giobbo - Gaia Livon - Giulia Maffei - Daniele Mazzucchetti - Elisa Meshini - Greta Nizza - Camilla Olzer - Nora Pagano - Chiara Pagliaro - Diletta Palandri - Jasmine Parodi - Valeria Ragagnin - Irene M. Righino - Roberta Risi - Claudia Rubattu - Marta Scaramuzza - Alessia Scartozzi - Anton Scherer - Lora Stefanova - Federica Tripari - Chiara Verpelli - Martina Zaccaria - Filippo Zandonà - Rebecca Zani.
Exhibition Design: Francesca Rapisarda | Organisational collaboration: Nicolò Asfinio
The event is promoted by: Municipality of Paullo (MI) - Department of Architecture and Urban Studies DASTU | Politecnico di Milano - School of Architecture Urban Planning Construction Engineering | Politecnico di Milano - Interior Reuse Lab | DASTU
// Initiative consistent with the objectives of the #NewEuropeanBauhaus of Politecnico di Milano
Conference Presentations by Carola D'Ambros
per il PhD Program in Architectural Urban and Interior Design, Politecnico di Milano.
Prof. Imma Forino, Prof. Francesca Rapisarda
Tutor: arch.tti Greta Allegretti, Biagio Cofini, Carola D’Ambros, Federica Marchetti
* INTERIOR REUSE Lab: Il Laboratorio affronta il tema dell’interno architettonico attraverso il “riprogetto dell'esistente” ovvero indagando un’opera architettonica preesistente e dotandola di nuovi significati e valori d’uso. Individuato un caso-studio, il Laboratorio propone la sua riconversione d’uso e la riqualificazione dello spazio interno e delle relazioni che l’edificio stabilisce con la città e il suo immediato intorno.
** IL PROGETTO: Per una vita meno agra: Riabitare il Satellite. Il caso-studio selezionato è sito presso il Quartiere Satellite (QS) di Pioltello (MI). Realizzato fra il 1962 e il 1965 su progetto dell’ing. Franco Villa, il QS comprende quattro lotti urbani identici, intervallati da strade carrabili, giardini e percorsi interni privati. Il quartiere nasce come residenza per il ceto medio, con a esso contigui negozi, parchi, scuole per l’infanzia: nel film “La vita agra” (1964) diretto da Carlo Lizzani, tratto dall’omonimo romanzo di Luciano Bianciardi (1962), uno degli appartamenti del QS è acquistato dal protagonista (interpretato da Ugo Tognazzi), un intellettuale emigrante che va a lavorare nella “grande città”, la Milano del boom economico. Se il film rispecchia la primigenia destinazione del QS, nel corso del tempo esso è incorso in diverse trasformazioni e si è quasi del tutto modificata la sua utenza: attualmente è abitato da persone di cento etnie differenti. Gli edifici e gli spazi aperti del QS hanno subito accorpamenti, aggiunte, manomissioni, e non sempre sono in condizioni adeguate per la loro vivibilità. D’altra parte, la presenza di una così variegata utenza ha reso il QS un vivace riflesso della società contemporanea, mobile e in trasformazione, sebbene non manchino problemi di carattere economico o legale e fenomeni di marginalizzazione.
Intervenire progettualmente sul QS significa prendere in considerazione il suo tessuto urbano, le relazioni con gli altri lotti che compongono il quartiere, la presenza di attività pubbliche e semipubbliche (parco, scuole, negozi, associazioni di volontariato, etc). Gli edifici residenziali preesistenti non sono infatti delle costruzioni isolate, ma occorre costruire un progetto (che funga anche da programma sociale) che li ponga meglio in relazione fra loro e con il quartiere, dal quale derivare l’approfondimento sugli spazi interni, il tipo e il taglio delle residenze (con dotazione di arredi fissi e mobili), la relazione fra queste e gli spazi comuni.
A partire da uno dei lotti urbani del QS, “Marte” (composto da 10 edifici uguali e sito in angolo, fra via Cimarosa e via Bellini), il Laboratorio propone il progetto di riuso dell’intero lotto “dal generale al particolare, dall’esterno all’interno” ovvero dei suoi spazi aperti e di connessione così come degli edifici (rispetto al perimetro del lotto questi ultimi hanno una tipologia simmetrica, con doppia scala o con scala singola). Si tratta di riadeguare le precedenti residenze a nuove esigenze abitative e comunitarie, in linea con la trasformazione dell’utenza e secondo diverse prospettive: a. Abitazioni per famiglie numerose; b. Co-Housing o alloggi con spazi comuni (cucine, soggiorni, lavanderie, sale corsi, nursey, piccoli spazi laboratoriali ed espostivi, etc); c. Cellule singole o micro-appartamenti per residenti temporanei; d. Case-atelier/laboratori per artisti. A queste vanno aggiunte funzioni pubbliche e semi-pubbliche, come negozi, ristoranti, teatro, mercato, sale studio, laboratori, etc. secondo i suggerimenti di volta in volta forniti dagli studenti.
Ogni gruppo (3 o 4 studenti) ha lavorato in prima istanza sull’intero lotto urbano, proponendo funzioni pubbliche tali da promuovere opportunità sociali e nuove forme di inclusività per famiglie e ospiti, giovani, bambini, anziani (1/500 e 1/200), e poi approfondito i singoli edifici (1/150) sviluppando le tipologie residenziali suggerite (tutte o alcune a sua scelta) nel rispetto dei vincoli edilizi, delle strutture portanti e delle caratteristiche tipologiche dell’edificio. Un successivo approfondimento è su una parte limitata del progetto (1/50, 1/20).
L’attività didattica fa parte della ricerca Polisocial “MOST of Pioltello” del Politecnico di Milano.
Lavori degli studenti: Tassnim Abdallah, Futaba Amano, Gloria Maggiore, Marisa Romagnoli, Edoardo Andena, Enrico Barone, Mateo Belancic, Giorgio D’Ippolito, Chiara C. Bonifacio, Andra Bici, Marta Bianchi, Boxu Song, Giacomo Faralli, Alma Kaltenhäuser, Nicholas A. Pallavicini, Valeria Colombo, Sara Mondini, Diana I. Panait, Lisa Petroncini, Marco Tarchini, Andrea Terragni, Matteo Tiraboschi, Luca Verzelletti, Tommaso Castellani, Marco Cavagnoli, Beatrice Chiusa, Carlo A. Musoni.
Il Laboratorio affronta il tema dell’interno architettonico attraverso il “riprogetto dell'esistente” (Interior Reuse), indagando un edificio preesistente e dotandolo di nuovi significati e valori d’uso. Individuato un caso-studio, il Laboratorio propone la sua riconversione d’uso e la riqualificazione dello spazio interno e delle relazioni sociali, spaziali, funzionali che l’edificio stabilisce con la città e il suo immediato intorno.
Il caso-studio è un ex-edificio religioso a corte presso il Comune di Paullo (MI), ora utilizzato come residenza sociale. Con il suo progetto di riqualificazione e riuso si è proposto di costruire relazioni di inclusività sociale e opportunità di formazione e/o lavoro creativo. Gli spazi esistenti sono destinati a residenze (Social Housing) per persone con fragilità sociali, economiche o dovute alla condizione di rifugiati, richiedenti una bassa intensità assistenziale, in una prospettiva di “abitare condiviso” e di benessere. Oltre ai singoli appartamenti (per singoli, coppie, piccoli nuclei familiari), sono previsti almeno due alloggi più grandi in modalità co-housing per la convivenza temporanea o permanente di nuclei familiari con alcuni servizi in comune (per es. due madri con figli, in attesa di assegnazione di un alloggio popolare, o due persone anziane che si sostengono reciprocamente), e dei luoghi che incentivino la condivisione di esperienze (soggiorni, sale lettura e biblioteca interna, cucina e sala da pranzo). Allo stesso tempo, l’edificio si apre alla città offrendo ambienti per le Associazioni culturali operanti sul territorio, quali sale corsi e per piccole esposizioni, laboratori o ambienti co-working, bar, che interagiscono con le area verdi antistanti la costruzione. Rispettata la volumetria esistente così come i prospetti principali, sono state consentite piccole “estrusioni” spaziali verso l’esterno.
Alongside the individual flats (for singles or couples) there will be places to stay together, such as living rooms, reading rooms and an internal library, kitchen and dining room, to encourage community spirit, sharing of experiences and social inclusiveness. An infirmary, a doctor's office, a room for individual physiotherapy, an office space with a secretary's office should also be considered.
At the same time, the building will have to open up to the city and its community, offering rooms for courses and small exhibitions, workshops and co-working spaces, a bar, interacting with the green area in front of the building, which may have to be redesigned. In this case, too, it is a question of building inclusive relationships between different generations through architectural design.
The new environments will be flexible and multifunctional. The existing volume and the main façade should be respected, although small spatial "extrusions" to the outside will be allowed. In designing the interiors, an account will also have to be taken off the indications deriving from the recent pandemic, which require the sanitation of places and allow for the coexistence of several people in places.
The design methodology adopted will be "from the inside out" and the project will have to relate to the urban surroundings.
Keywords: Social housing - Urban/City/Built design - Welfare - Social inclusion - Well-being
Mostra a cura di Greta Allegretti e Carola D'Ambros
Iniziativa coerente con gli obiettivi del #NewEuropeanBauhaus: https://www.neb.polimi.it/events/
|
In una prospettiva di recupero e di rilancio delle strutture edilizie preesistenti della città di Borgo Val di Taro, la mostra “Hub per Borgo Val di Taro. Un crocevia turistico-culturale” presenta una sperimentazione didattica sulla riconversione d’uso di una parte dell’ex area FNET. Nell’ambito del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni (Politecnico di Milano), guidato dalle proff.sse Imma Forino e Francesca Rapisarda con le arch.tte Greta Allegretti e Carola D’Ambros, alcuni giovani progettisti hanno progettato il riuso e la riqualificazione tre piccoli capannoni industriali e un edificio a torre, ormai in disuso e in parte in stato di abbandono, vicino alla Stazione ferroviaria, nei pressi di Piazzale Guglielmo Marconi. I progetti di riqualificazione hanno previsto la riconversione d’uso dell’ex area FNET in un hub polivalente a carattere culturale e turistico per i cittadini e coloro che visitano a piedi o in bicicletta la città, i suoi monumenti e i suggestivi luoghi naturalistici adiacenti. Gli edifici sono stati destinati a spazi espositivi, una sala musica per corsi o prove, una sala per prove teatrali, spazi di accoglienza, co-working e fab lab, quali incubatori di start up per i giovani. Per ciò che riguarda i servizi al turismo sono stati previsti un’area di ristoro, una ciclofficina e noleggio biciclette, servizi con docce e deposito bagaglio, una foresteria/ostello, un bar a disposizione dei vari utenti della struttura.Gli ambienti sono stati organizzati secondo criteri di flessibilità e adattabilità. Pur nel rispetto della volumetria esistente e delle strutture portanti degli edifici, i progetti hanno reinterpretato in modo differente le preesistenze, integrandole con le aree verdi di pertinenza e talora catturando inediti scorci panoramici.
///
From a perspective of recovery and revitalisation of the pre-existing building structures of the town of Borgo Val di Taro, the exhibition “Hub for Borgo Val di Taro. A tourist-cultural crossroads” presents a didactic experiment on the conversion of use of a part of the former FNET area. As part of the Interior Architecture Design Studio (Politecnico di Milano), led by Profs Imma Forino and Francesca Rapisarda with archs Greta Allegretti and Carola D'Ambros, several young designers conceived the reuse and redevelopment of three small industrial warehouses and a tower building, now disused and partly abandoned, near the railway station and the Piazzale Guglielmo Marconi.
The redevelopment projects envisaged converting the former FNET area into a multi-purpose cultural and tourist hub for citizens and those visiting the city, as well as its monuments and picturesque nature spots nearby on foot or by bicycle. The buildings have been earmarked for exhibition spaces, a music room for courses or rehearsals, a theatre rehearsal room, reception spaces, co-working and fab lab as start-up incubators for young people. Regarding tourism services, a refreshment area, a cycle workshop and bicycle hire, services with showers and luggage storage, a guesthouse/hostel, and a barat the disposal of the various users of the facility. The rooms were organised according to the criteria of flexibility and adaptability. While respecting the existing volumetry and the load-bearing structures of the buildings, the projects have reinterpreted the pre-existing buildings differently, integrating them with the relevant green areas and capturing new panoramic views.
Progetti di/Projects by: Diana Gatti Andrade – Marco M. Angelelli– Nicole Antonini – Tiziano Ballestra – Bintou Bamba – Alessio Barzaghi – Lorenzo Baroni – Alessandro Bianchi – Martina E. Boffi – Filippo Brisigotti – Giulia N. Broggi – Riccardo Cereda – Matilde Cesana – Qianqian Chen – Davide S. Chiarello – Alessandra Cigagna – Chiara Cinelli – Niccolò D’Agostino– Gabriele Fall – Matteo Fioravanti – Fernando M. García Giménez – Matteo Gatta – Camilla Maraggi – Dario Minelli – Sara Serra Molina – Aldo M. Nozza – Angelica Netti – Giulia Palmitesta – Flavio Palpacelli – Alessia Placido – Marta Papa – Maria Vittoria Pierini – Michelle Pierri – Alice Premoli – Tommaso Rebottini – Laura A. Róg – Marco Tullio Romano – Lorenzo Sartori – Gabriele Toffolet – Emma Turturici – Federica Vignola – Federica Zane– Martina Zonca
/ Mostra a cura di Greta Allegretti e Carola D’Ambros / Biblioteca Comunale di Affi
/ Progetti del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni / CdL in Progettazione dell’Architettura / Scuola AUIC | Politecnico di Milano / Proff. Imma Forino e Francesca Rapisarda | Interior Reuse Lab / Arch. Greta Allegretti e Carola D’Ambros
/ In una prospettiva di recupero e di rilancio delle strutture edilizie preesistenti della città di Affi, la mostra “Vivere insieme!” presenta una sperimentazione didattica sulla riconversione d’uso della sua ex scuola elementare. Nell’ambito del Laboratorio di Progettazione dell’Architettura degli Interni (Corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura, Politecnico di Milano), guidato dalle proff.sse Imma Forino e Francesca Rapisarda con le arch.tte Greta Allegretti e Carola D’Ambros, alcuni giovani progettisti hanno convertito il fabbricato scolastico in una residenza per anziani autosufficienti (Social Housing) in una prospettiva di “abitare condiviso” e di benessere per le generazioni più fragili. A partire dall’analisi dell’edificio esistente e del suo intorno urbano, i progettisti offrono sue nuove letture a seconda delle ipotesi di riuso proposte: ragionando sulla parte originaria della scuola, risalente ai primi del Novecento, e le successive addizioni, essi operano sottrazioni o addizioni volumetriche, sfondamenti interni o altre operazioni progettuali volte a dare nuova vita all’edificio, senza demolirne l’impianto strutturale. In alcuni casi la palestra è stata integrata nei progetti con nuove funzioni, in altri ha mantenuto la sua destinazione originaria. Accanto agli appartamenti individuali (per singoli o per coppie) vi sono molti luoghi per stare insieme quali soggiorni, sale lettura e biblioteca interna, cucine e sale da pranzo, laboratori, patii e orti, per incentivare lo spirito comunitario, la condivisione di esperienze, l’incontro fra le persone. Non mancano inoltre un’infermeria e/o uno studio medico, una sala per fisioterapie, un ufficio per i residenti e le relazioni con il pubblico. Allo stesso tempo, l’edificio si apre alla comunità di Affi offrendo sale corsi e per piccole esposizioni, laboratori e ambienti di co-working, bar e spazi flessibili e polifunzionali, che interagiscono con l’area verde antistante il corpo edilizio. I giovani progettisti immaginano il futuro della ex scuola, ma soprattutto un modo di vivere e di stare insieme: grazie al progetto architettonico le relazioni di inclusività fra generazioni differenti possono animarsi in una cornice di bellezza e funzionalità.
/ Progetti di: Niccolò Asfinio – Laura Bai – Loris Ballhysa – Chiara Canova – Benedetta Caporale – Elena Carati – Leonardo Carugno – Giada Castelli – Matteo Catania – Marsida Daiu – Camilla Dell’Acqua – Greta Devecchi – Sara Funari – Filippo Paganini – Piero Palmisano – Francesco Pasqualini – Ludovica Petrella – Martina Parisi - Antonio Perrone – Greta Peverelli – Fabio Poncemmi – Federica Vecchierelli – Zoe Verni – Simone Zauli
/ Allestimento di: Francesca Rapisarda
/ Evento promosso da: Comune di Affi (VR) - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DASTU | Politecnico di Milano - Scuola di Architettura e Ingegneria delle Costruzioni | Politecnico di Milano - Interior Reuse Lab | DASTU
/ L’evento fa parte dell’iniziativa “NEWBAUHAUS@POLIMI. Designing the New Normal” del Politecnico di Milano. #NewEuropeanBauhaus
Projects of the Interior Architecture Design Laboratory | CdL in Architecture Design | AUIC School | Politecnico di Milano
Professors Imma Forino and Francesca Rapisarda | Interior Reuse Lab
From a perspective of recovery and revitalisation of the pre-existing building structures of the city of Paullo (MI), the exhibition "Living/Sharing" presents a didactic experiment on the reconversion of the use of Villa Moncucca. As part of the Interior Architecture Design Studio (Degree Course in Architecture Design, Politecnico di Milano), led by professors Imma Forino and Francesca Rapisarda with architects Greta Allegretti and Carola D'Ambros, some young designers have planned the reuse and redevelopment of the former religious building Villa Moncucca, envisaging as its intended use residences (Social Housing) for people with social, economic or refugee fragilities, requiring a low welfare intensity, in a perspective of shared living and wellbeing. In addition to individual flats with different floor areas, at least two co-housing units have been designed for families' temporary or permanent co-housing with some communal rooms to encourage shared experience (living room, kitchen, dining room, studies). At the same time, the building opens up to the city by offering spaces for cultural associations already operating in the area, such as course and exhibition rooms, workshops, co-working areas, and bars, which interact with the courtyard and green sites surrounding the building, in coherence with the Sustainable Development Goals (in particular SDG3-Good Health & Wellbeing; SDG5-Gender Equality; SDG8-Decent Work & Economic Growth), the projects aimed to build relationships of social inclusiveness and opportunities for training and creative work.
Projects: Marina Abdel Malex - Beatrice Baroni - Margherita Basaglia - Gabriele Bianchi - Riccardo Biondani - Lucrezia Bonaiti - Virginia Bottolo - Agnese Buzzelli - Davide Cattaneo - Gaia De Luca - Rebecca Dell'Oro - Matteo Giobbo - Gaia Livon - Giulia Maffei - Daniele Mazzucchetti - Elisa Meshini - Greta Nizza - Camilla Olzer - Nora Pagano - Chiara Pagliaro - Diletta Palandri - Jasmine Parodi - Valeria Ragagnin - Irene M. Righino - Roberta Risi - Claudia Rubattu - Marta Scaramuzza - Alessia Scartozzi - Anton Scherer - Lora Stefanova - Federica Tripari - Chiara Verpelli - Martina Zaccaria - Filippo Zandonà - Rebecca Zani.
Exhibition Design: Francesca Rapisarda | Organisational collaboration: Nicolò Asfinio
The event is promoted by: Municipality of Paullo (MI) - Department of Architecture and Urban Studies DASTU | Politecnico di Milano - School of Architecture Urban Planning Construction Engineering | Politecnico di Milano - Interior Reuse Lab | DASTU
// Initiative consistent with the objectives of the #NewEuropeanBauhaus of Politecnico di Milano
www.interninuovegeografie.com
Archivio del Moderno in collaboration with Comune di Balerna-Dicastero della Cultura with the support of thec FNS-Fondo nazionale svizzero.
Conference curated by Annalisa Viati Navone, Letizia Tedeschi and Stefano Setti
* Adriano Cornoldi (Milano 1942-Venezia 2009), professore ordinario di Composizione architettonica e poi di Architettura degli interni allo IUAV, ha svolto attività di ricerca, sia in campo teorico che progettuale, sui temi della tipologia edilizia e della casa di abitazione, che ha sviluppato in collaborazione con università italiane e internazionali. Autore di numerosi articoli per riviste specializzate e testi monografici, oltre che curatore della collana editoriale "Nuovo e Antico" (Il Poligrafo), Adriano Cornoldi ha contribuito in modo significativo alla ricerca sul progetto architettonico, fornendo strumenti e nuovi sguardi per la disciplina degli interni, «essenza dell'architettura».
Il lavoro, oggi, sconfina nell’ambiente domestico, pervade spazi, fisici e virtuali, fino a includere i propri dispositivi personali che diventano un ufficio mobile. È cruciale soffermare l’attenzione anche sulle ricadute della decentralizzazione spaziale del lavoro nei contesti di vita delle persone e sugli intrecci tra sfera lavorativa e sfera familiare.
_ Since 2006 Interior Reuse Lab has been working on architectural interiors and their adaptive reuse through Research by Design, Teaching and Writings.
_ Research Field: A phenomenological interpretation of the redesign of existing architecture should start from the recognition that the interior space has to be re-considered, according to Bruno Zevi’s idea of architecture, as “art of spatial hollows”. The focus on the interior part of buildings is particularly significant, looking at the specific design features characterising the intervention on the built environment in a complex cultural and morphological context such as the European one. In a historical-economic reality that certainly lacks in new contributions, designers still draw on the relationship with the past for new conditions. European culture, and especially Italian culture, is in fact the result of a long-time period stratification which has seen a diffuse integration of old and new buildings, new developments in otherwise consolidated urban fabrics, but which has also been marked by breaks, additions, and reconstructions within the same structure, dictated by the necessary changes made at different historical times. The final result is a meta historical continuum that, looked at in a future perspective, often ends up merging differences and making the discourse between the old and the new dialogic, as if it were the effect of a single understanding, time, and no longer the sum of different contributions. Furthermore the dialogue with the existing structure is increasingly complex when it takes place in an intervention within the construction. If on the one hand, in fact, the regulations actually set a limit to the building “shell” design, on the other hand, they allow the contemporary intervention a wider margin in its “hollow”. Through critical interpretations borrowed from studies about the visual form of architectural space (Rudolph Arnheim), that unveil in design the use of previous traces, this research looks for the most significant trends of contemporary design in existing architecture.
_ Since 2006 took part in the Interior Reuse Lab with lessons, suggestions, ideas and buildings: Michela Bassanelli – Gisella Bassanini – Federico Bazzi (Ex Grafiche Bazzi) – Bertrando Bonfantini – Roberto Borghi – Sara Calvetti – Barbara Camocini – Claudio Camponogara – Marcella Camponogara — Jacqueline Ceresoli – Alessandra Chalmers – Claudio Chesi – Valentina Chiesi – Alessandro Colombo – Maddalena D’Alfonso – Andrea Di Giovanni — Roberto Dulio – Marcello Felicori – Giole Giudici – Nicola Gisonda (Officine del Volo) – Ercole Ielmini (Comune di Laveno Mombello) – Francesca Lanz – Orietta Lanzarini – Tullio Leggeri (ALT) – Jacopo Leveratto — Federico Lorenzini (Comune di Paullo) – Paolo Magis – Yuri Mastromattei – Paolo Mazzoleni – Gianni Ottolini – Irene Pasina – Mariano Pichler – Lia Rumma (Galleria Lia Rumma) – Michele Porcu – Elena Quarestani (Assab One) – Isabella Sassi – Vaclav Sedy – Silvia Tommaselli (UnipolSai) – Maurizio Vitta – Maurizio Vogliazzo – Paolo Zaniboni (BlitzBovisa). Thanks to everyone for their contribution