Papers by Luca Verrelli
Studi e problemi di critica testuale Vol.100/1, 2020
ITA. Nel 1910 il Comune di Genova invitò Giovanni Pascoli come
oratore per le celebrazioni del ci... more ITA. Nel 1910 il Comune di Genova invitò Giovanni Pascoli come
oratore per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della Spedizione dei Mille. L’invito, dapprima accettato, venne declinato a causa dei disaccordi tra i partiti politici (cattolico-moderati e socialisti) che portarono all’impossibilità di svolgere una manifestazione unitaria. Il rifiuto del poeta scatenò un’ingente polemica, ed ebbe echi nella sua attività pubblica. La vicenda portò Pascoli ad una riflessione sulla necessità di una memoria condivisa sul Risorgimento, sui compiti dell’oratoria, e sul ruolo della scuola nella costruzione della coscienza nazionale. L’episodio è ricostruito attraverso documenti, manoscritti e a stampa, conservati in larga parte presso l’Archivio di Castelvecchio.
ENG. «Echi della mancata commemorazione dei Mille a Genova nel 1910». Pascoli and the Controversy about the Celebration for the 50th Anniversary of Garibaldi’s ‘Expedition of the Thousand’ · In 1910 Genoa City Council invited Giovanni Pascoli as a speaker for the celebrations of the fiftieth anniversary of Garibaldi’s ‘Expedition of the Thousand’. The invitation was initially accepted, but later declined due to disagreements between political parties within the City Council. The conflict between the Catholic-moderate party and the Socialists caused the poet to step back. The affair led Pascoli to a serious reflection on the need for an ideological conciliation about the Risorgimento, and on the role of school in the foundation of a national consciousness. The episode is reconstructed through a series of documents, mostly kept in the Castelvecchio Archive.
Il saggio ripercorre i punti salienti del sodalizio di Giovanni Pascoli con Luigi Pietrobono. Com... more Il saggio ripercorre i punti salienti del sodalizio di Giovanni Pascoli con Luigi Pietrobono. Comunicazione letta al Convegno "Luigi Pietrobono. Dal centro al cerchio, un viaggio controcorrente nell'universo della Commedia" (Biblioteca Comunale di Alatri, Fr– 27/02/20)
V. Morone, "Guardia Sanframondi e le processioni di penitenza". Prefazione di E. Sanzari; Introduzione di G. De Vita; Riflessioni a margine di P. Papetti; Note al testo di L. Verrelli, Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Quaderno DEA n. 8, 2018
Riflessioni testuali e filologiche sul dattiloscritto di V. Morone "Guardia Sanframondi e le proc... more Riflessioni testuali e filologiche sul dattiloscritto di V. Morone "Guardia Sanframondi e le processioni di penitenza".
Rivista Pascoliana, 2017
L’articolo analizza un appunto autografo di Giovanni Pascoli in cui il poeta trascrive i titoli d... more L’articolo analizza un appunto autografo di Giovanni Pascoli in cui il poeta trascrive i titoli di una serie di scritti di autori francesi (M. Bréal, A. Fouillée, A. Rambaud ed altri) che trae dalla Revue des deux mondes. Particolarmente degna d’attenzione la citazione di uno scritto di Michel Bréal, L’histoire des mots, che Pascoli definisce “importante” per il “libro di elementi” (i progettati e mai realizzati Elementi di letteratura). Pur non essendo una fonte diretta dell’opera pascoliana, nel saggio di Bréal si trovano non pochi punti di contatto con la riflessione del poeta sulla lingua della poesia (negli Elementi e non solo), che denotano una certa comunanza di pensiero tra i due autori. Tra gli altri titoli citati ci sono un saggio di A. Fouillée di chiara impostazione anti-idealistica, e uno scritto su Federico II di A. Rambaud.
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Language, philosophy and history: two works by Michel Bréal an Alfred Fouillée read by Pascoli on the Revue des deux mondes.
The essay analyzes an autograph note by Giovanni Pascoli in which the poet lists titles of works by French authors (M. Bréal, A. Fouillée, A. Rambaud and more) taken from the Revue des deux mondes. Particularly interesting is the mention of Michel Bréal’s L’histoire des mots, which Pascoli calls “important” for the “book of elements” (i.e. the unfinished Elementi di letteratura). Despite L’histoire des mots is not a primary source of the linguistics of Pascoli, the two authors have a lot in common: many ideas expressed by Bréal are similar to Pascoli’s thoughts about language in poetry, as they are stated in the outlines of the Elementi and in other works. Other works mentioned in the note are an anti-idealistic essay by A. Fouillée, and a short biography of Frederick II by A. Rambaud.
Studi Petrarcheschi, 2014
Nonostante la nota imprecisione di lettura che connota il Commento del Filelfo ai "Rerum Vulgariu... more Nonostante la nota imprecisione di lettura che connota il Commento del Filelfo ai "Rerum Vulgarium Fragmenta", l'esegesi dell'umanista tocca della delicata struttura dell'opera e del ruolo dell'autore nell'organizzazione dei testi. Il lavoro, esaminando il lessico critico del Commento, fa emergere un'apprezzabile consapevolezza critica da parte di Filelfo lettore e interprete.
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This essay analyzes Francesco Filelfo's attitude regarding the interpretation of some critical issues of Petrarch's "Rerum Vulgarium Fragmenta", such as the order of the poems, the bipartition of the book, the cronology of composition and - not least - Petrarch's contribution to te organization of the poems in the book.
Archivum Mentis IV - 2015
Nel Commento di Francesco Filelfo ai Rerum Vulgarium Fragmenta il dissidio interiore del poeta vi... more Nel Commento di Francesco Filelfo ai Rerum Vulgarium Fragmenta il dissidio interiore del poeta viene ridotto a contrasto psicologico tra anima razionale ed irrazionale. Per sostenere al meglio questa interpretazione (che voleva l’anima del poeta preda, per gran parte della sua esistenza, del desiderio e degli appetiti carnali) il commentatore inserisce più di una digressione filosofica. L’antiallegorismo filelfiano trova in queste parentesi psicologiche una sistemazione dottrinaria che meglio chiarisce l’idea di Canzoniere dell’umanista. Le fonti, classiche e medievali, utilizzate da Filelfo per analizzare la psiche petrarchesca sono molte e richiamano una tradizione ben nota che da Platone giunge fino a Dante e oltre.
Nodo centrale del discorso sull’anima nel Commento filelfiano è il lungo volgarizzamento di due passi del sesto libro dell’Eneide, in cui la lettura neoplatonica si fonde con quella cristiano-dantesca e diventa un momento essenziale della particolare interpretazione che Francesco Filelfo dà dell’opera petrarchesca. Queste digressioni filosofiche, oltre ad offrire uno straordinario documento di lingua (il volgarizzamento da Virgilio) dimostrano come il Commento filelfiano, benché composto malvolentieri dall’umanista (su commissione di Filippo Maria Visconti), sia opera che poggia su basi dottrinarie se non originali quantomeno solide, e fanno di Francesco Filelfo se non un filosofo almeno un sicuro conoscitore di una delle più importanti tradizioni del pensiero occidentale.
Medioevo e Rinascimento XXVIII / n.s. XXV - 2014
Interpres - Rivista di Studi Quattrocenteschi Vol. XXXI (2012/2013)
Book Reviews by Luca Verrelli
Conference Presentations by Luca Verrelli
Intervento del convegno di Alatri (Fr) "DAL CENTRO AL CERCHIO - un viaggio controcorrente nell'un... more Intervento del convegno di Alatri (Fr) "DAL CENTRO AL CERCHIO - un viaggio controcorrente nell'universo della Commedia", sul sodalizio tra Giovanni Pascoli e Luigi Pietrobono
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Papers by Luca Verrelli
oratore per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della Spedizione dei Mille. L’invito, dapprima accettato, venne declinato a causa dei disaccordi tra i partiti politici (cattolico-moderati e socialisti) che portarono all’impossibilità di svolgere una manifestazione unitaria. Il rifiuto del poeta scatenò un’ingente polemica, ed ebbe echi nella sua attività pubblica. La vicenda portò Pascoli ad una riflessione sulla necessità di una memoria condivisa sul Risorgimento, sui compiti dell’oratoria, e sul ruolo della scuola nella costruzione della coscienza nazionale. L’episodio è ricostruito attraverso documenti, manoscritti e a stampa, conservati in larga parte presso l’Archivio di Castelvecchio.
ENG. «Echi della mancata commemorazione dei Mille a Genova nel 1910». Pascoli and the Controversy about the Celebration for the 50th Anniversary of Garibaldi’s ‘Expedition of the Thousand’ · In 1910 Genoa City Council invited Giovanni Pascoli as a speaker for the celebrations of the fiftieth anniversary of Garibaldi’s ‘Expedition of the Thousand’. The invitation was initially accepted, but later declined due to disagreements between political parties within the City Council. The conflict between the Catholic-moderate party and the Socialists caused the poet to step back. The affair led Pascoli to a serious reflection on the need for an ideological conciliation about the Risorgimento, and on the role of school in the foundation of a national consciousness. The episode is reconstructed through a series of documents, mostly kept in the Castelvecchio Archive.
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Language, philosophy and history: two works by Michel Bréal an Alfred Fouillée read by Pascoli on the Revue des deux mondes.
The essay analyzes an autograph note by Giovanni Pascoli in which the poet lists titles of works by French authors (M. Bréal, A. Fouillée, A. Rambaud and more) taken from the Revue des deux mondes. Particularly interesting is the mention of Michel Bréal’s L’histoire des mots, which Pascoli calls “important” for the “book of elements” (i.e. the unfinished Elementi di letteratura). Despite L’histoire des mots is not a primary source of the linguistics of Pascoli, the two authors have a lot in common: many ideas expressed by Bréal are similar to Pascoli’s thoughts about language in poetry, as they are stated in the outlines of the Elementi and in other works. Other works mentioned in the note are an anti-idealistic essay by A. Fouillée, and a short biography of Frederick II by A. Rambaud.
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This essay analyzes Francesco Filelfo's attitude regarding the interpretation of some critical issues of Petrarch's "Rerum Vulgarium Fragmenta", such as the order of the poems, the bipartition of the book, the cronology of composition and - not least - Petrarch's contribution to te organization of the poems in the book.
Nodo centrale del discorso sull’anima nel Commento filelfiano è il lungo volgarizzamento di due passi del sesto libro dell’Eneide, in cui la lettura neoplatonica si fonde con quella cristiano-dantesca e diventa un momento essenziale della particolare interpretazione che Francesco Filelfo dà dell’opera petrarchesca. Queste digressioni filosofiche, oltre ad offrire uno straordinario documento di lingua (il volgarizzamento da Virgilio) dimostrano come il Commento filelfiano, benché composto malvolentieri dall’umanista (su commissione di Filippo Maria Visconti), sia opera che poggia su basi dottrinarie se non originali quantomeno solide, e fanno di Francesco Filelfo se non un filosofo almeno un sicuro conoscitore di una delle più importanti tradizioni del pensiero occidentale.
Book Reviews by Luca Verrelli
Conference Presentations by Luca Verrelli
oratore per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario della Spedizione dei Mille. L’invito, dapprima accettato, venne declinato a causa dei disaccordi tra i partiti politici (cattolico-moderati e socialisti) che portarono all’impossibilità di svolgere una manifestazione unitaria. Il rifiuto del poeta scatenò un’ingente polemica, ed ebbe echi nella sua attività pubblica. La vicenda portò Pascoli ad una riflessione sulla necessità di una memoria condivisa sul Risorgimento, sui compiti dell’oratoria, e sul ruolo della scuola nella costruzione della coscienza nazionale. L’episodio è ricostruito attraverso documenti, manoscritti e a stampa, conservati in larga parte presso l’Archivio di Castelvecchio.
ENG. «Echi della mancata commemorazione dei Mille a Genova nel 1910». Pascoli and the Controversy about the Celebration for the 50th Anniversary of Garibaldi’s ‘Expedition of the Thousand’ · In 1910 Genoa City Council invited Giovanni Pascoli as a speaker for the celebrations of the fiftieth anniversary of Garibaldi’s ‘Expedition of the Thousand’. The invitation was initially accepted, but later declined due to disagreements between political parties within the City Council. The conflict between the Catholic-moderate party and the Socialists caused the poet to step back. The affair led Pascoli to a serious reflection on the need for an ideological conciliation about the Risorgimento, and on the role of school in the foundation of a national consciousness. The episode is reconstructed through a series of documents, mostly kept in the Castelvecchio Archive.
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Language, philosophy and history: two works by Michel Bréal an Alfred Fouillée read by Pascoli on the Revue des deux mondes.
The essay analyzes an autograph note by Giovanni Pascoli in which the poet lists titles of works by French authors (M. Bréal, A. Fouillée, A. Rambaud and more) taken from the Revue des deux mondes. Particularly interesting is the mention of Michel Bréal’s L’histoire des mots, which Pascoli calls “important” for the “book of elements” (i.e. the unfinished Elementi di letteratura). Despite L’histoire des mots is not a primary source of the linguistics of Pascoli, the two authors have a lot in common: many ideas expressed by Bréal are similar to Pascoli’s thoughts about language in poetry, as they are stated in the outlines of the Elementi and in other works. Other works mentioned in the note are an anti-idealistic essay by A. Fouillée, and a short biography of Frederick II by A. Rambaud.
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This essay analyzes Francesco Filelfo's attitude regarding the interpretation of some critical issues of Petrarch's "Rerum Vulgarium Fragmenta", such as the order of the poems, the bipartition of the book, the cronology of composition and - not least - Petrarch's contribution to te organization of the poems in the book.
Nodo centrale del discorso sull’anima nel Commento filelfiano è il lungo volgarizzamento di due passi del sesto libro dell’Eneide, in cui la lettura neoplatonica si fonde con quella cristiano-dantesca e diventa un momento essenziale della particolare interpretazione che Francesco Filelfo dà dell’opera petrarchesca. Queste digressioni filosofiche, oltre ad offrire uno straordinario documento di lingua (il volgarizzamento da Virgilio) dimostrano come il Commento filelfiano, benché composto malvolentieri dall’umanista (su commissione di Filippo Maria Visconti), sia opera che poggia su basi dottrinarie se non originali quantomeno solide, e fanno di Francesco Filelfo se non un filosofo almeno un sicuro conoscitore di una delle più importanti tradizioni del pensiero occidentale.