Papers by Teresa Sardella
'Ilu. Revista de Ciencias de las Religiones, 2014
La retorica-l'arte retorica-, quale più antica scienza del linguaggio, insieme alla grammatica, c... more La retorica-l'arte retorica-, quale più antica scienza del linguaggio, insieme alla grammatica, coinvolge saperi oggi distinti e specifici, come filosofia, politica e dialettica. Il suo valore rinvia all'arte del dire e del parlare, del persuadere mediante i discorsi. Inoltre, essa bada a trattenere nel termine arte il tradizionale significato di insieme di tecniche pratiche. Nei valori concreti della comunicazione, contestualizzata in situazioni pratiche di pubblica utilità, fin dalle origini, fu concentrato lo studio formale dei metodi per trattare un linguaggio volto a una comunicazione che avesse le specifiche finalità del coinvolgere e del persuadere. Con Cicerone entrarono in modo strutturale, e come parte integrante dell'ars retorica, il corpo e, più in particolare, le sue potenzialità comunicative funzionali all'uso del potere 1 : il corpo come linguaggio, la cui semeiotica era coadiuvante del discorso retorico. Esso entrava, nello specifico, nella organizzazione ad arte della comunicazione gestuale funzionalizzata, con coscienza e consapevolezza, per sostenere un messaggio intellettuale. Ma, si trattava, per l'appunto, della costruzione all'interno di un sistema di comunicazione che intendeva avvalersi coscientemente e coerentemente anche del corpo e dove il messaggio, attraverso una tecnica insegnata, procedeva dall'alto verso il basso 2. Questa prospettiva è profondamente diversa da quella che è con
La Chiesa nel Tempo | 5 Presentazione "Donne e religioni. Ripensando la Mulieris Dignitatem": que... more La Chiesa nel Tempo | 5 Presentazione "Donne e religioni. Ripensando la Mulieris Dignitatem": questo è il titolo del III Incontro di Studio dell'Area di Scienze Umane, svoltosi presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose Mons. Zoccali di Reggio Calabria lo scorso venerdì 30 maggio 2014.
La retorica -l'arte retorica-, quale più antica scienza del linguaggio, insieme alla grammatica, ... more La retorica -l'arte retorica-, quale più antica scienza del linguaggio, insieme alla grammatica, coinvolge saperi oggi distinti e specifici, come filosofia, politica e dialettica. Il suo valore rinvia all'arte del dire e del parlare, del persuadere mediante i discorsi. Inoltre, essa bada a trattenere nel termine arte il tradizionale significato di insieme di tecniche pratiche. Nei valori concreti della comunicazione, contestualizzata in situazioni pratiche di pubblica utilità, fin dalle origini, fu concentrato lo studio formale dei metodi per trattare un linguaggio volto a una comunicazione che avesse le specifiche finalità del coinvolgere e del persuadere.
Oltre le problematiche filosofico-teologiche in cui il corpo è accettato o respinto, esso dimostr... more Oltre le problematiche filosofico-teologiche in cui il corpo è accettato o respinto, esso dimostra tutta la sua assoluta pervasività a livello di pratiche e rituali in cui, per statuto ontologico, tutto passa attraverso il corpo. Qualunque presupposto teorico di negazione del corpo si scontra con la sua ineludibile centralità, con il fatto che, anche là dove, nella dottrina, esso è territorio altro rispetto all'anima, nella pratica rituale, invece, esso rappresenta confine, separazione ma anche connessione, ed è strumento attraverso cui realizzare nuove condizioni di vita spirituale e religiosa. In tal senso il corpo ha, dunque, nel rituale una imprescindibile semantica comunicativa sia in relazione a contesti ove domini un assoluto spirituale sia dove si tratti di cambiare da una religione a un'altra o di cambiare condizione all'interno di una stessa religione.
La storiografia tradizionale, cioè fino alla metà del secolo scorso, si poneva come problema cent... more La storiografia tradizionale, cioè fino alla metà del secolo scorso, si poneva come problema centrale della storia di Roma e dell'Impero quello della loro fine. In quella visione, la deposizione di Romolo Augusto (soprannominato Augustolo) e l'avvento dei regni romano-barbarici erano un punto preciso su una linea retta: la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476) corrispondeva a un'idea di decadenza e dava inizio ai "secoli bui" del Medioevo. Con l'avvento dei regni iniziava anche la storia d'Europa. Caratterizzavano quella storiografia un'attenzione privilegiata se non esclusiva per i fatti di natura istituzionale e un approccio classicista ed eurocentrico 1 .
Journal of Ecclesiastical History, 1992
Other by Teresa Sardella
Dal 12 al 14 maggio 2016, presso il Monastero dei Benedettini, sede del Dipartimento di Scienze U... more Dal 12 al 14 maggio 2016, presso il Monastero dei Benedettini, sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania, e Palazzo Vermexio a Siracusa, si terrà il convegno dedicato al tema “Arti minori e arti maggiori. Relazioni e interazioni tra Tarda Antichità e Alto Medioevo”, promosso dall’Università degli Studi di Catania e l’Università degli Studi di Roma Tre.
Si partirà dai prodotti artistici afferenti alla classe delle “arti minori” per riportare al centro della riflessione i rapporti e le dipendenze che intercorrono tra gli apparati iconografici di questi manufatti e i programmi decorativi che, invece, interessano i grandi monumenti della Tarda Antichità e dell’Alto Medioevo.
L’obiettivo sarà quello di riconoscere le dinamiche con cui si costituisce una vera e propria rete di scambi figurativi che vede coinvolti, da una parte, gli avori e le ceramiche, i metalli e le pietre dure, i testi miniati e i materiali tessili, mentre dall’altra i mosaici, le pitture e le sculture. Si vorranno intercettare i punti di contatto e i punti di rottura tra le due realtà artistiche, cercando di riconoscerne le reciproche dipendenze e gli eventuali ruoli di prototipi, per mezzo dei quali si sperimentano schemi e temi iconografici di nuova gestazione e si favoriscono i processi di diffusione e di circolazione delle idee figurative. Particolare attenzione, infine, sarà data all’impiego di questi oggetti nell’ambito della vita quotidiana e, in modo particolare, della prassi liturgica. Per quanto attiene questo ultimo aspetto, infatti, sarà fondamentale osservare come tali materiali, conservando la doppia funzione di manufatti artistici e di elementi utili allo svolgimento della liturgia, entrino a far parte degli arredi delle basiliche cristiane.
Drafts by Teresa Sardella
Volume pubblicato dal Dipartimento di Storia, Culture, Religioni e con il contributo della Sapien... more Volume pubblicato dal Dipartimento di Storia, Culture, Religioni e con il contributo della Sapienza-Università di Roma I saggi contenuti nel volume sono stati sottoposti a procedura di peer review. www.morcelliana.com I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm), sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org.
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Si partirà dai prodotti artistici afferenti alla classe delle “arti minori” per riportare al centro della riflessione i rapporti e le dipendenze che intercorrono tra gli apparati iconografici di questi manufatti e i programmi decorativi che, invece, interessano i grandi monumenti della Tarda Antichità e dell’Alto Medioevo.
L’obiettivo sarà quello di riconoscere le dinamiche con cui si costituisce una vera e propria rete di scambi figurativi che vede coinvolti, da una parte, gli avori e le ceramiche, i metalli e le pietre dure, i testi miniati e i materiali tessili, mentre dall’altra i mosaici, le pitture e le sculture. Si vorranno intercettare i punti di contatto e i punti di rottura tra le due realtà artistiche, cercando di riconoscerne le reciproche dipendenze e gli eventuali ruoli di prototipi, per mezzo dei quali si sperimentano schemi e temi iconografici di nuova gestazione e si favoriscono i processi di diffusione e di circolazione delle idee figurative. Particolare attenzione, infine, sarà data all’impiego di questi oggetti nell’ambito della vita quotidiana e, in modo particolare, della prassi liturgica. Per quanto attiene questo ultimo aspetto, infatti, sarà fondamentale osservare come tali materiali, conservando la doppia funzione di manufatti artistici e di elementi utili allo svolgimento della liturgia, entrino a far parte degli arredi delle basiliche cristiane.
Drafts by Teresa Sardella
Si partirà dai prodotti artistici afferenti alla classe delle “arti minori” per riportare al centro della riflessione i rapporti e le dipendenze che intercorrono tra gli apparati iconografici di questi manufatti e i programmi decorativi che, invece, interessano i grandi monumenti della Tarda Antichità e dell’Alto Medioevo.
L’obiettivo sarà quello di riconoscere le dinamiche con cui si costituisce una vera e propria rete di scambi figurativi che vede coinvolti, da una parte, gli avori e le ceramiche, i metalli e le pietre dure, i testi miniati e i materiali tessili, mentre dall’altra i mosaici, le pitture e le sculture. Si vorranno intercettare i punti di contatto e i punti di rottura tra le due realtà artistiche, cercando di riconoscerne le reciproche dipendenze e gli eventuali ruoli di prototipi, per mezzo dei quali si sperimentano schemi e temi iconografici di nuova gestazione e si favoriscono i processi di diffusione e di circolazione delle idee figurative. Particolare attenzione, infine, sarà data all’impiego di questi oggetti nell’ambito della vita quotidiana e, in modo particolare, della prassi liturgica. Per quanto attiene questo ultimo aspetto, infatti, sarà fondamentale osservare come tali materiali, conservando la doppia funzione di manufatti artistici e di elementi utili allo svolgimento della liturgia, entrino a far parte degli arredi delle basiliche cristiane.