Papers by Salvatore Mosca
Nelle collezioni d'arte conservate nel Museo Civico di Castello Ursino a Catania, un nucleo consi... more Nelle collezioni d'arte conservate nel Museo Civico di Castello Ursino a Catania, un nucleo consistente, composto da ben 123 opere, proviene dal lascito del magistrato catanese Giovanni Battista Finocchiaro, che nel 1826 lo donò alla sua città natale, dopo che per anni a Palermo aveva ricoperto la carica di Presidente della Suprema Corte di Giustizia e radunato nel corso del tempo una cospicua raccolta di quadri 1. Tra questi s'annoverava una tela, raffigurante una santa (fig. 1), che veniva registrata nell'elenco del legato Finocchiaro, come una «'Santa Margherita da Cortona', in tela, di scuola Fiamminga, alto palmi sei circa, largo palmi quattro circa, con cornice dorata». Nei suoi appunti manoscritti Santi Luigi Agnello, alla fine degli anni '60 del secolo scorso, proseguendo il lavoro d'inventariazione intrapreso da Enzo Maganuco, correggeva il soggetto del quadro in Santa Caterina da Siena. Analoga identificazione formulava, all'incirca un trentennio dopo, Claudia Guastella, la quale, precisava che alle «indubbie declinazioni fiamminghe ed un'impostazione ancora seicentesca, nel fondo scuro e nelle lumeggiature degli abiti» della santa, la riferiva-in didascalia a corredo della riproduzione-ad «Ignoto pittore meridionale, inizio del secolo XVIII» 2. A mettere in dubbio il soggetto iconografico della tela, contribuiva, qualche anno prima, il redattore della scheda d'inventario (datata 1 marzo 1994) che proponeva il nome di Santa Rita da Cascia. In tempi recenti, l'opera è stata sottoposta a nuove ed interessanti consi
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