Anna Pintore
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Books by Anna Pintore
Questo libro censura ambedue le operazioni. Esso si propone innanzi tutto di evidenziare le buone ragioni che suggeriscono un uso sorvegliato della parola democrazia e raccomandano di intenderla come un insieme di regole di procedura per la formazione di decisioni collettive, secondo la nota definizione di Bobbio. Cerca altresì di portare alla luce alcune tra le tante ambiguità che affliggono la nozione di diritto fondamentale e ne fanno il veicolo di insidiose operazioni ideologiche.
Il libro denuncia poi i pericoli insiti in un mondo giuridico dominato dai diritti, primo fra tutti quello della giuridicizzazione dell'etica e della politica, con la conseguente svalutazione del ruolo dell'organo legislativo e l'elevazione dell'organo giudiziario a decisore di ultima istanza. Segnala inoltre i rischi di una politica dominata da quelle retoriche dell'intransigenza che tendono ad accompagnarsi alla raffigurazione dei diritti come carte vincenti del gioco politico. Critica infine l'idea che i diritti siano l'unico strumento di protezione degli interessi individuali e che la loro moltiplicazione sia cosa necessariamente buona.
La tesis que se sustenta es que los discursos directivo, como es el jurídico, no pueden ser calificados como verdaderos o falsos. La verdad só puede predicarse de los discursos metalingüísticos concernientes al Derecho, jamás del mismo Derecho, porque suple como instrumento de decisión a una verdad que no nos es dada, reconduciéndonos al principio de la autonomía y del igual valor de las elecciones individuales en la esfera pública.
Papers by Anna Pintore
Questo libro censura ambedue le operazioni. Esso si propone innanzi tutto di evidenziare le buone ragioni che suggeriscono un uso sorvegliato della parola democrazia e raccomandano di intenderla come un insieme di regole di procedura per la formazione di decisioni collettive, secondo la nota definizione di Bobbio. Cerca altresì di portare alla luce alcune tra le tante ambiguità che affliggono la nozione di diritto fondamentale e ne fanno il veicolo di insidiose operazioni ideologiche.
Il libro denuncia poi i pericoli insiti in un mondo giuridico dominato dai diritti, primo fra tutti quello della giuridicizzazione dell'etica e della politica, con la conseguente svalutazione del ruolo dell'organo legislativo e l'elevazione dell'organo giudiziario a decisore di ultima istanza. Segnala inoltre i rischi di una politica dominata da quelle retoriche dell'intransigenza che tendono ad accompagnarsi alla raffigurazione dei diritti come carte vincenti del gioco politico. Critica infine l'idea che i diritti siano l'unico strumento di protezione degli interessi individuali e che la loro moltiplicazione sia cosa necessariamente buona.
La tesis que se sustenta es que los discursos directivo, como es el jurídico, no pueden ser calificados como verdaderos o falsos. La verdad só puede predicarse de los discursos metalingüísticos concernientes al Derecho, jamás del mismo Derecho, porque suple como instrumento de decisión a una verdad que no nos es dada, reconduciéndonos al principio de la autonomía y del igual valor de las elecciones individuales en la esfera pública.