Papers by Attilio Mastino
La part de la documentation épigraphique dans le matériel utilisé pour l'élaboration de la Prosop... more La part de la documentation épigraphique dans le matériel utilisé pour l'élaboration de la Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533 ap. l.-C.) (testo non pervenuto); LIVIA BIVONA: Ancora sui Cestii d'Africa e di Sicilia; CLARA GEBBlA: Le comunità giudaiche nell'Africa romana antica e tardo-antica; lO Calendario dei lavori
Il titolo di 7raT~e compare attribuito ad Iolao in DIOD. IV, 30, 3 e V, 15,6: questa divinità, ci... more Il titolo di 7raT~e compare attribuito ad Iolao in DIOD. IV, 30, 3 e V, 15,6: questa divinità, citata nel giuramento di Annibale dopo Canne (POL. VII, 9, 2), è forse connessa con la denominazione della capitale della Mauretania 101, che Giuba II ribattezzò Caesarea in onore di Augusto. Su Iolao e sui miti classici le interpretazioni degli studiosi divergono alquanto: è , fondamentale l'articolo di S.F. BONDi, Osservazioni sulle fonti classiche per la coloniz-' zazione della Sardegna, «Saggi fenici», I, 1975, pp. 49-66, il quale però sopravvaluta l'apporto fenicio-punico all'elaborazione mitografica; la tesi prevalente ammette infatti un piu significativo contributo «greco», cfr. F. NICOSIA, La Sardegna nel mondo classico, in lchnussa. La Sardegna dalle origini all'età classica, Milano 1981, pp. 421-476; L. BREGLIA PULCI DORIA, La Sardegna arcaica tra tradizioni euboiche ed attiche, in Nouvelle contribution à l'étude de la société et de la colonisation eubéenne (Cahiers du Centre J. Bérard, 6), Napoli 1981, pp. 61-95, la quale con buone prove retrodata alquanto la tradizione diodorea, legandola al VII secolo a.Cr. ed alla colonizzazione euboica. Vd.
Latomus Revue D Etudes Latines, 1995
La festa del castello rimane il più variopinto e singolare appuntamento dell'estate bosana: antic... more La festa del castello rimane il più variopinto e singolare appuntamento dell'estate bosana: antichissime sopravvivenze, ri
La ripresa degli scavi nell' area di Columbaris è 1'occasione per la pubblicazione di queste rice... more La ripresa degli scavi nell' area di Columbaris è 1'occasione per la pubblicazione di queste ricerche sulla città romana di Cornus. Le pagine che seguono sono in sostanza la rielaborazione della mia tesi di specializzazione in «Studi Sardi», discussa il 30 marzo 1978, coi proff. Giovanna Sotgiu e Piero Meloni dell'Università di Cagliari. Mi è parso che si rendesse opportuna una generale rilettura della bibliografia relativa alla città di Cornus in epoca romana: bibliografia che mi sono sforzato d'inserire nell'ambiente storico che l'ha prodotta, soffermandomi in particolare sull'influsso determinato dal romanticismo, dalla pretesa scoperta delle carte d'Arborea e dall'ideologia sardista, che ha contribuito certamente a quell'idealizzazione dell'impresa di Ampsicora, di cui anche la storiografia più recente ~alora risente. Un esame delle iscrizioni dell' antica Cornus consente osservazioni importanti sulle istituzioni, il culto, la condizione sociale, gli scambi commerciali della città in epoca romana. 12 Comus nella storia degli .studi competenza di altri studiosi la descrizione degli scavi paleocristiani di Columbaris. Questi rigidi limiti posti alla mia ricerca vanno tenuti presenti da chi si accinge a leggere il presente volume (I).
Prospettive della ricerca. Introduzione Il tema che propongo oggi in occasione della nascita del ... more Prospettive della ricerca. Introduzione Il tema che propongo oggi in occasione della nascita del Centro studi antropologici, paleo patologici, storici dei popoli della Sardegna e del Mediterraneo è davvero inusuale: riservandomi un approfondimento nel testo definitivo, vorrei tentare di leggere in estrema sintesi le scritture antiche, di ricostruire le parole incise sulla pietra, partendo da quelle epigrafi che ci conservano in particolare una serie di notizie, spesso frammentarie, sulle malattie, sulle cause di morte e sui medici in età imperiale romana. Il testo non pretende di esaurire una documentazione ampia, complessa e fin qui poco studiata, ma si propone di fornire solo alcuni esempi particolarmente significativi. Il tema può essere solo accennato nelle sue linee essenziali, per indicare piste di ricerca che riescano a partire dalle caratteristiche dell'epigrafia sacra e funeraria nel mondo antico. A differenza delle iscrizioni funerarie moderne, gli epitafi latini conservano le più svariate informazioni sulla vita e sulla morte dei defunti, sulla salute, sulle malattie, sulle cause del decesso, sul dolore dei parenti sopravvissuti, sulla durata della vita, sull'agonia, come ad Olbia per l'epitafio cristiano di Valeria Nispenini di dolcissima memoria, ricordata dal marito Pribatio e dal figlio Balentinus, morta a 55 anni nel corso del IV secolo, compianta anche per le sofferenze di una morte che è arrivata implacabile dopo 13 lunghi giorni di agonia, doluit dies XIII. Così a Roma Probina, vissuta 17 anni, 100 soli giorni con il marito, ammalata per 45 giorni, aegrotavit dies XXXXV prima di riposare in pace (ICUR I 3903 = CLE 1339 = ILCV 3330).
Le isole godono nel pensiero antico di una profonda ambivalenza: da un lato esse rappresentano un... more Le isole godono nel pensiero antico di una profonda ambivalenza: da un lato esse rappresentano un ‘punto di passaggio’ lungo le rotte mediterranee, dall’altro, per la loro stessa natura, sono luoghi ‘remoti’ e ‘isolati’, e, in quanto tali, possono trasformarsi in luoghi utopici. Il grande storico delle “Annales” Lucien Febvre assunse paradigmaticamente la Sicilia e la Sardegna come espressione rispettiva dell’«ile carrefour» e dell’«ile conservatoire». Al di la dello schematismo febvriano non c’e dubbio che la Sicilia partecipi di un maggiore dinamismo culturale ed economico rispetto alla Sardegna in tutte le fasi della storia. Ma in effetti alla Sardegna era stato concesso il primato nel “canone delle isole” del Mediterraneo, sulla base non della superficie (non calcolabile nell’eta arcaica), ma per il suo maggiore effettivo sviluppo costiero rispetto alla Sicilia. Questo canone, formatosi entro il V secolo a.C. , ma presumibilmente gia dal secolo precedente, e derivato dal periplo di ciascuna isola, unico strumento in possesso degli Antichi, per determinare, seppure approssimativamente, l’estensione delle isole.
Penso sia utile tornare a riflettere, senza la pretesa di dire una parola definitiva, su due sign... more Penso sia utile tornare a riflettere, senza la pretesa di dire una parola definitiva, su due significative iscrizioni paleocristiane rinvenute ormai Ja oltre un decennio negli scavi diretti da Letizia Pani Ermini, Francesca Manconi, Isabella Marchetti e Francesca Romana Stasolla a Porto Torres, l'antica Turris Libisonis, presso l'Atrio Metropoli della basilica romanica di San Gavino 1 ; ancora non rimosse e collocate al Ji sopra di due tombe della necropoli (la 16 e la 17), esse hanno avuto una prima edizione da par
Con il trasferimento al Museo "G. A. Sanna" di Sassari dell'intera collezione del s... more Con il trasferimento al Museo "G. A. Sanna" di Sassari dell'intera collezione del sac. Emilio Solinas di Oschiri, effettuato in data 26 gennaio 1984, mi e stato possibile prendere visione di un titolo sepolcrale rinvenuto nel giugno 1963 o 1964 in localita Iscia Cunzada, sul lago del Coghinas, poco a sud di Nostra Signora di Castro, Oschiri, rimasto ancora inedito a vent'anni dal ritrovamento. Tale documento, per quanto di difficile lettura, puo contribuire in qualche modo a definire meglio le nostre conoscenze su Luguido e sul complesso sistema di castra, istituito durante la repubblica e nei primi decenni dell'impero, a controllo delle popolazioni indigene scarsamente romanizzate.
L'edificio rurale di Sas Presones si trova alle pendici del ciglio basaltico dell'altopia... more L'edificio rurale di Sas Presones si trova alle pendici del ciglio basaltico dell'altopiano della Campeda di Bonorva (altitudine m. 490 s.l.m.), a breve distanza dal villaggio abbandonato di Rebeccu (ad Est) e dagli ipogei preistorici di S. Andrea Priu con i dipinti rupestri di epoca tardo antica, bizantina e medievale, recentemente sottoposti a restauro (ad Ovest). L'area di Rebeccu ha rappresentato certamente il cardine della viabilita romana in Sardegna ed uno dei luoghi che ancora oggi conservano prodigiosamente il paesaggio antico, al piede delle colline vulcaniche del Meilogu e lungo la piana un tempo paludosa di Santa Lucia, sulla direttrice per Olbia, una variante che si biforcava dalla strada centrale sarda Karales-Turris . Numerosissimi sono i ritrovamenti di miliari stradali in quest'area, alcuni recentemente pubblicati ed esposti nel Museo comunale di Bonorva, utili per localizzare la biforcazione della a Karalibus Olbiam dalla strada centrale sarda a Karalibus Turrem , tema che ha rappresentato negli ultimi anni il vero problema storiografico sulla viabilita romana in Sardegna. Le indagini recentemente effettuate dalla Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro nell'edificio di Sas Presones di Rebeccu hanno riaperto il problema topografico, storico, archeologico, epigrafico, che siamo lieti di richiamare sia pur sommariamente in questa sede.
Atti del Convegno "Globalizzazione ed etica della mondialità" a cura di Mimma Olita Finito di sta... more Atti del Convegno "Globalizzazione ed etica della mondialità" a cura di Mimma Olita Finito di stampare nel mese di Dicembre 2005
Si presenta in questa sede un notevole frammento epigrafico esposto nell' Antiquarium Turrita... more Si presenta in questa sede un notevole frammento epigrafico esposto nell' Antiquarium Turritano. La grande lastra, sopravvissuta al riuso del III secolo, e in marmo cipollino, forse il marmor Carystium euboico; due frammenti piu piccoli ed una scheggia di frattura recente possono essere perfettamente inseriti a complemento delle linee 4 e 5. Integra a sinistra ed in alto, fratturata sulla destra ed in basso, la lastra e larga, nelle due prime righe, cm. 77 (cm. 59 nelle ll. 4-5; cm. 41 in basso); l'altezza residua e di cm. 66; lo spessore, regolare, e di cm. 2,8 circa.
/ (079) 270442 / 07100 Sassari (I) Noel Duval L'épigraphie chrétienne de Sbeitla (Sufe/ula) et so... more / (079) 270442 / 07100 Sassari (I) Noel Duval L'épigraphie chrétienne de Sbeitla (Sufe/ula) et son apport historique Le site de Su/etula 1 (fig. 1) a fourni jusqu'à présent, en trois périodes principales de fouilles et de recherches (1906-1916, 1946-1955, 1963-1971) environ 80 inscription chrétiennes dont environ 70 épitaphes ou fragments d'épitaphes, provenant surtout de trois églises (basiliques II, III et VI). Cette ville offre donc par le nombre matière à un corpus autonome, moins important naturellement, pour la Tunisie, que celui de Carthage 2 , représentant environ un tiers de ceux d'HaYdra 3 et de Mactar4, un peu moins que des villes comme Tabarka, Sousse, Sfax 5 , à 1 Voir la bibliogaphie en annexe. Carte topographique au 50.000 e ,feuille 85 (Sbeitla); Atlas archéologique de la Tunisie, 2 e Série (au l00.000 e), feuille XLVIII (Sbeitla), n° 18.
Le firme degli artisti nella Sardegna giudicale, p. 115 Bibliografia, p. 119 Glossario, p. 123 XI... more Le firme degli artisti nella Sardegna giudicale, p. 115 Bibliografia, p. 119 Glossario, p. 123 XI 1. L'origine dei giudicati c Ciborio manufatto liturgico in marmo , e levato sopra l'alta re e composto da quattro co lo nne che reggono le arca te e il te tto cuspidato. Co Hlnlittcnza l'e nte o il singolo p e rsonaggio , c ivile o ecclesiastico al quale si devo no l'iniziativa e i fo ndi pe r la rea li zzazio ne d i un 'ope ra d 'a rte. Contado il te rritorio rurale , talora molto vasto , sotto p osto al governo de ll e magistrature di un Comune. I suo i abitanti sono no rm alme nte privi de i privilegi che tute lano la vita e le atti vità de i citta dini. D Diritto di resentazione il papa concesse a va ri sovra ni il privilegio di indicargli "persone idonee" come candidati alle sedi vescovi li o ab
Voci pubblicate in La grande enciclopedia della Sardegna
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