Books by Giuseppe Marinoni
Il “Progetto Urbano Coordinato”, così
come si configura negli esiti più felici
mostrati in ques... more Il “Progetto Urbano Coordinato”, così
come si configura negli esiti più felici
mostrati in questo libro, è finalizzato alla
realizzazione di ampie parti di città, in un
arco temporale relativamente breve,
rispetto i tempi lunghi, secolari, di
costruzione della città. Le diverse
componenti edilizie, infrastrutturali,
paesaggistiche sono coordinate da un
progettista responsabile affinché, a
partire dalla fondazione dello spazio
aperto, possano generare insieme un
assetto insediativo di qualità e una
complessità di usi capaci di diffondersi
beneficamente nella città circostante,
anche oltre i confini del progetto stesso.
In questo libro vengono analizzati tredici
casi studio di realizzazioni in città
europee. Brani di città di alta qualità
insediativa, che dimostrano il valore di
una pratica, quella del progetto urbano
coordinato, basata sulla conformazione
dello spazio aperto a fondamento del
paesaggio urbano contemporaneo.
SMPublishing, 2020
In 'Milano la Verde' Giuseppe Marinoni analizza le pratiche che hanno contribuito all’evoluzione ... more In 'Milano la Verde' Giuseppe Marinoni analizza le pratiche che hanno contribuito all’evoluzione della forma urbana di Milano dagli anni Settanta ai nostri giorni. La nuova immagine della città, dovuta alla riqualificazione delle aree dismesse in prossimità del centro e ai nuovi parchi sorti ai confini urbani, è ben rappresentata dalle fotografie di Vilma Cernikyte, Giovanni Chiaramonte, Marco Garofalo, Carlo Masera, Filippo Romano.
In questi ultimi anni, Milano è riuscita a costruire alcune parti urbane e ad accrescere il suo patrimonio di parchi territoriali e giardini che, per qualità insediativa, possono senza dubbio essere paragonati agli esempi più significativi costruiti in ambito europeo. Milano inizia ora a essere considerata non solo una capitale economica e industriale, ma anche una città attrattiva per la qualità della vita che offre ad abitanti e visitatori.
Il libro, con il contributo di Sebastiano Brandolini, Alessandra Coppa, Edoardo Croci, Gian Arturo Ferrari, Alessandro Maggioni, Carlo Masera, Giovanni Maria Paviera, Paolo Pomodoro, si interroga anche sui destini futuri della città, in vista di configurare una nuova identità di “Milano Metropoli Verde”.
Giuseppe Marinoni, 2024
La popolazione mondiale cresce, l’inurbamento cresce, le città crescono. Inesorabilmente. E ineso... more La popolazione mondiale cresce, l’inurbamento cresce, le città crescono. Inesorabilmente. E inesorabilmente aumenta il consumo delle risorse non rinnovabili contestualmente al riscaldamento globale e alle emissioni inquinanti.
È possibile conciliare tale progressiva e inarrestabile urbanizzazione con i principi di sostenibilità ambientale? Ma, soprattutto, qual è il modello di insediamento umano che meno confligge con i principi orientati alla salvaguardia del pianeta? Sì, perché dobbiamo farcene una ragione, non è possibile abitare sulla terra a emissioni zero.
‘I progetti di architettura qui presentati indicano che Giuseppe Marinoni, oggi, possiede tutti g... more ‘I progetti di architettura qui presentati indicano che Giuseppe Marinoni, oggi, possiede tutti gli strumenti per sintetizzare il suo profilo di progettista colto e curioso, e per sviluppare fino in fondo le inquiete ossessioni che illuminano, e ombreggiano, la sua nuova architettura.’ (Alessandro Rocca)‘L’idea di progetto urbano di Giuseppe Marinoni è un’idea articolata che cerca di fondere in un unico processo le preoccupazioni progettuali con le dimensioni estetiche, sociali, tecniche, economiche e amministrative. Marinoni sembra uno dei pochissimi progettisti urbani, l’unico a mia conoscenza, memore anche inconsapevolmente della lezione teorica e pratica di Cerdà.’ (Luigi Mazza)‘Vista in quest’ottica, l’architettura degli interni di Marinoni non è più dunque soltanto lo spazio del dentro, ma affronta con larghezza di vedute alcune questioni teoriche relative all’essenza dell’architettura e al carattere generale degli spazi abitabili.’ (Pierluigi Salvadeo)
The projects illustrated here exemplify the way contemporary urban planning is moving in practice... more The projects illustrated here exemplify the way contemporary urban planning is moving in practice, and how it is precisely in the effective transformation of cities and landscapes that it is finding the theoretical and practical forms of its action. An urban planning that, as has recently been pointed out, having emancipated itself from the typo-morphological tradition focused on the built, is now coming to embrace the open spaces of the city within the horizon of the landscape, allowing it to incorporate infrastructures and other complex systems once considered incompatible with the urban character. From this is emerging a set of attitudes and fragmentary reflections that in a process of trial is defining lateral approaches, routes that cut across the habits of design and planning. A research that does not set itself poetic and stylistic goals, but manipulates building, landscape, geographical and infrastructural materials as an inevitable condition of operation.
Come la città di Milano ha cambiato la propria immagine e la propria struttura urbana negli ultim... more Come la città di Milano ha cambiato la propria immagine e la propria struttura urbana negli ultimi 10 anni.
Le vicende del progetto Porta Nuova in relazione alla forma urbis milanese
Terragni and Lingeri’s Casa Rustici is going back to its original splendour. Since it was declare... more Terragni and Lingeri’s Casa Rustici is going back to its original splendour. Since it was declared a national monument in 1992, a new awareness aimed at the protection was aroused. The stones of the floors, the walls of glass tiles, the marbles of the façades have been restored. Careful stratigraphic analyses have allowed to re-establish materials and colours. This book shows the state the art achieved by such a work of “active safeguard”. A new graphic and iconographic apparatus along with the critical texts by Alessandra Coppa, Giuseppe Marinoni, and Francesco Repishti. Photo by Paolo Rosselli
Terragni and Lingeri’s Casa Rustici is going back to its original splendour. Since it was declare... more Terragni and Lingeri’s Casa Rustici is going back to its original splendour. Since it was declared a national monument in 1992, a new awareness aimed at the protection was aroused. The stones of the floors, the walls of glass tiles, the marbles of the façades have been restored. Careful stratigraphic analyses have allowed to re-establish materials and colours. Also some residents’ work has contributed to give back splendour to the spaces of flats and offices, often reinterpreting the greatness of the internals in a contemporary key. This book shows the state the art achieved by such a work of “active safeguard”. A new graphic and iconographic apparatus along with the critical texts by Alessandra Coppa, Giuseppe Marinoni, and Francesco Repishti. Photo by Marco Garofalo.
I progetti qui esposti esemplificano come il Progetto urbano contemporaneo si muova nel concreto,... more I progetti qui esposti esemplificano come il Progetto urbano contemporaneo si muova nel concreto, e come proprio nella fattiva trasformazione di città e paesaggi rinvenga le forme teoriche e pratiche del suo agire. Progetto urbano che, così come si è recentemente delineato, una volta emancipatosi dalla tradizione tipo-morfologica focalizzata sul costruito, arriva ora ad abbracciare in un orizzonte paesaggistico gli spazi aperti della città, permettendo così di inglobare infrastrutture e dispositivi considerati una volta incompatibili con l’urbanità. Ne emerge un insieme di atteggiamenti e di frammentarie riflessioni che in un procedere per tentativi definisce approcci laterali, percorsi trasversali rispetto le consuetudini progettuali e di pianificazione. Un ricercare che non si prefigge finalità poetiche e di stile, ma manipola materiali edilizi, paesaggistici, geografici e infrastrutturali come condizione operativa ineluttabile.
La trasformazione di Milano negli ultimi 4 decenni.
Questo ebook raccoglie il lavoro di studio e schedatura di 75 edifici alti costruiti a Milano a p... more Questo ebook raccoglie il lavoro di studio e schedatura di 75 edifici alti costruiti a Milano a partire dal 1923 fino ad oggi. Trentasei brevi saggi narrano le vicende degli edifici alti milanesi, dalle forme primordiali ai contemporanei grattacieli.
La struttura urbana di Milano dall’inizio del secolo scorso a oggi rivela particolari capacità di adattarsi a quei cambiamenti che di volta in volta diverse condizioni di abitabilità e istanze di innovazione sollecitano. Tali cambiamenti, dalle edificazioni avvenute in passato sui tracciati dei piani regolatori ai più recenti interventi di sostituzione di edifici o di parti di tessuto urbano obsoleto, si configurano prevalentemente come operazioni di collage. Tra questi incessanti mutamenti, gli alterni e controversi tentativi di conquista del cielo – rappresentati dai primi edifici alti degli inizi del ventesimo secolo ai contemporanei grattacieli che stanno costellando lo skyline della città – sono quelli che ne mettono alla prova in modo più manifesto la forma urbis. E con stimoli al cambiamento di immagine e di uso, portati dagli emergenti rituali di fruizione urbana e dai diversi modi di vivere la città e i sui spazi aperti.
Oggi metà degli abitanti del pianeta vive in città e si stima che nei prossimi 10 anni questa quo... more Oggi metà degli abitanti del pianeta vive in città e si stima che nei prossimi 10 anni questa quota raggiungerà il 75% della popolazione mondiale; tale percentuale è già stata raggiunta in Europa, dove vi sono ben 468 città con almeno 100.000 abitanti. Le città occupano solo il 2% della superficie mondiale ma consumano i tre quarti delle risorse; allo stesso tempo le prime 25 città del pianeta producono metà della ricchezza dell’umanità.
In The Evolving European City, renowned urban planner and architect Giuseppe Marinoni and eminent... more In The Evolving European City, renowned urban planner and architect Giuseppe Marinoni and eminent photographer Giovanni Chiaramonte assemble a breathtaking presentation of cities that have undergone profound change in order to combat congestion, pollution, and the unsightliness of industrial wastelands. Marinoni conveys a profound belief that unified urban plans under the direction of one creative vision can bring an enhanced quality of life to city dwellers, provide them with the means to move easily to and from home, work, and at the same time ensure environmental sustainability. Chiaramonte, through his exquisite photographs of sites in the Netherlands, Spain, Germany, France, Portugal, Italy, and the United Kingdom, offers readers visual evidence of the architectural and infrastructure accomplishments of European urban projects over the last two decades. Beautifully presented in eye-opening detail, The Evolving European City is a timely representation of environmental sustainability and social progress in the modern age.
In 'Città Europea in Evoluzione' l’architetto e urbanista Giuseppe Marinoni e il fotografo Giovan... more In 'Città Europea in Evoluzione' l’architetto e urbanista Giuseppe Marinoni e il fotografo Giovanni Chiaramonte mostrano una significativa rassegna di quelle parti di città sorte in seguito alla riqualificazione di aree industriali e frange infrastrutturali dismesse. Tali parti urbane esprimono ora densità di usi e significati, pluralismo morfologico e sociale, compresenza di fatti edilizi paesaggistici e infrastrutturali, aderendo ai principi di sostenibilità ambientale nella condivisione dei valori espressi dalla ‘città compatta europea’. Marinoni sostiene con profonda convinzione gli approcci del ‘progetto urbano coordinato’come strumento efficace alla trasformazione e innovazione urbana e paesaggistica di qualità, capace di agire in una dimensione processuale e di separatezza di tempi, poteri, discipline e competenze.Chiaramonte, attraverso la sua analitica fotografia, offre ai lettori vedute di realizzazioni architettoniche e infrastrutturali di tali progetti urbani europei, realizzati negli ultimi due decenni in Spagna, Paesi Bassi, Germania, Francia, Portogallo, Italia e Regno Unito.
Casa Rustici di Terragni e Lingeri sta tornando ai suoi originali splendori. Da quando è stata di... more Casa Rustici di Terragni e Lingeri sta tornando ai suoi originali splendori. Da quando è stata dichiarata monumento nazionale nel 1992, si è risvegliata una consapevolezza orientata alla tutela. Le pietre dei pavimenti, le pareti di vetromattone, i marmi delle facciate, sono stati restaurati. Accurate stratigrafie hanno permesso di ristabilire materiali e colori. Questo libro mostra lo stato dell’arte raggiunto da tale opera di “tutela attiva”. Un nuovo apparato grafico e iconografico accompagnato da testi critici di Alessandra Coppa, Giuseppe Marinoni e Francesco Repishti è teso a rappresentare l’edificio in tutta la sua complessità: indagandone i rapporti con gli spazi urbani e rivelando il privato di spazi domestici e di lavoro, recentemente ripristinati con lo spirito di renderli vivi nell’esperienza e nella sensibilità estetica contemporanee. Fotografie di Paolo Rosselli
Casa Rustici di Terragni e Lingeri sta tornando ai suoi originali splendori. Da quando è stata di... more Casa Rustici di Terragni e Lingeri sta tornando ai suoi originali splendori. Da quando è stata dichiarata monumento nazionale nel 1992, si è risvegliata una consapevolezza orientata alla tutela. Le pietre dei pavimenti, le pareti di vetromattone, i marmi delle facciate, sono stati restaurati. Accurate stratigrafie hanno permesso di ristabilire materiali e colori. Anche l’opera di alcuni abitanti ha contribuito a ridare splendore agli spazi di appartamenti e uffici, spesso reinterpretando in chiave contemporanea la grandezza degli interni di appartamenti e uffici. Questo libro mostra lo stato dell’arte raggiunto da tale opera di “tutela attiva”. Un nuovo apparato grafico e iconografico accompagnato da testi critici di Alessandra Coppa, Giuseppe Marinoni e Francesco Repishti è teso a rappresentare l’edificio in tutta la sua complessità: indagandone i rapporti con gli spazi urbani e rivelando il privato di spazi domestici e di lavoro, recentemente ripristinati con lo spirito di renderli vivi nell’esperienza e nella sensibilità estetica contemporanee. Fotografie di Marco Garofalo
La videoinstallazione BIBLIOTECA DEGLI ALBERI_A PARK EXPERIENCE racconta, aspettando la realizzaz... more La videoinstallazione BIBLIOTECA DEGLI ALBERI_A PARK EXPERIENCE racconta, aspettando la realizzazione del nuovo parco Biblioteca degli Alberi, in un ambiente immersivo ed emozionale - attraverso immagini, filmati, parole e suoni - il progetto del nuovo parco urbano di Porta Nuova e dei temi guida che lo hanno ispirato: ovvero la stretta connessione tra NATURA, CULTURA e CITTÀ.
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Books by Giuseppe Marinoni
come si configura negli esiti più felici
mostrati in questo libro, è finalizzato alla
realizzazione di ampie parti di città, in un
arco temporale relativamente breve,
rispetto i tempi lunghi, secolari, di
costruzione della città. Le diverse
componenti edilizie, infrastrutturali,
paesaggistiche sono coordinate da un
progettista responsabile affinché, a
partire dalla fondazione dello spazio
aperto, possano generare insieme un
assetto insediativo di qualità e una
complessità di usi capaci di diffondersi
beneficamente nella città circostante,
anche oltre i confini del progetto stesso.
In questo libro vengono analizzati tredici
casi studio di realizzazioni in città
europee. Brani di città di alta qualità
insediativa, che dimostrano il valore di
una pratica, quella del progetto urbano
coordinato, basata sulla conformazione
dello spazio aperto a fondamento del
paesaggio urbano contemporaneo.
In questi ultimi anni, Milano è riuscita a costruire alcune parti urbane e ad accrescere il suo patrimonio di parchi territoriali e giardini che, per qualità insediativa, possono senza dubbio essere paragonati agli esempi più significativi costruiti in ambito europeo. Milano inizia ora a essere considerata non solo una capitale economica e industriale, ma anche una città attrattiva per la qualità della vita che offre ad abitanti e visitatori.
Il libro, con il contributo di Sebastiano Brandolini, Alessandra Coppa, Edoardo Croci, Gian Arturo Ferrari, Alessandro Maggioni, Carlo Masera, Giovanni Maria Paviera, Paolo Pomodoro, si interroga anche sui destini futuri della città, in vista di configurare una nuova identità di “Milano Metropoli Verde”.
È possibile conciliare tale progressiva e inarrestabile urbanizzazione con i principi di sostenibilità ambientale? Ma, soprattutto, qual è il modello di insediamento umano che meno confligge con i principi orientati alla salvaguardia del pianeta? Sì, perché dobbiamo farcene una ragione, non è possibile abitare sulla terra a emissioni zero.
Le vicende del progetto Porta Nuova in relazione alla forma urbis milanese
La struttura urbana di Milano dall’inizio del secolo scorso a oggi rivela particolari capacità di adattarsi a quei cambiamenti che di volta in volta diverse condizioni di abitabilità e istanze di innovazione sollecitano. Tali cambiamenti, dalle edificazioni avvenute in passato sui tracciati dei piani regolatori ai più recenti interventi di sostituzione di edifici o di parti di tessuto urbano obsoleto, si configurano prevalentemente come operazioni di collage. Tra questi incessanti mutamenti, gli alterni e controversi tentativi di conquista del cielo – rappresentati dai primi edifici alti degli inizi del ventesimo secolo ai contemporanei grattacieli che stanno costellando lo skyline della città – sono quelli che ne mettono alla prova in modo più manifesto la forma urbis. E con stimoli al cambiamento di immagine e di uso, portati dagli emergenti rituali di fruizione urbana e dai diversi modi di vivere la città e i sui spazi aperti.
come si configura negli esiti più felici
mostrati in questo libro, è finalizzato alla
realizzazione di ampie parti di città, in un
arco temporale relativamente breve,
rispetto i tempi lunghi, secolari, di
costruzione della città. Le diverse
componenti edilizie, infrastrutturali,
paesaggistiche sono coordinate da un
progettista responsabile affinché, a
partire dalla fondazione dello spazio
aperto, possano generare insieme un
assetto insediativo di qualità e una
complessità di usi capaci di diffondersi
beneficamente nella città circostante,
anche oltre i confini del progetto stesso.
In questo libro vengono analizzati tredici
casi studio di realizzazioni in città
europee. Brani di città di alta qualità
insediativa, che dimostrano il valore di
una pratica, quella del progetto urbano
coordinato, basata sulla conformazione
dello spazio aperto a fondamento del
paesaggio urbano contemporaneo.
In questi ultimi anni, Milano è riuscita a costruire alcune parti urbane e ad accrescere il suo patrimonio di parchi territoriali e giardini che, per qualità insediativa, possono senza dubbio essere paragonati agli esempi più significativi costruiti in ambito europeo. Milano inizia ora a essere considerata non solo una capitale economica e industriale, ma anche una città attrattiva per la qualità della vita che offre ad abitanti e visitatori.
Il libro, con il contributo di Sebastiano Brandolini, Alessandra Coppa, Edoardo Croci, Gian Arturo Ferrari, Alessandro Maggioni, Carlo Masera, Giovanni Maria Paviera, Paolo Pomodoro, si interroga anche sui destini futuri della città, in vista di configurare una nuova identità di “Milano Metropoli Verde”.
È possibile conciliare tale progressiva e inarrestabile urbanizzazione con i principi di sostenibilità ambientale? Ma, soprattutto, qual è il modello di insediamento umano che meno confligge con i principi orientati alla salvaguardia del pianeta? Sì, perché dobbiamo farcene una ragione, non è possibile abitare sulla terra a emissioni zero.
Le vicende del progetto Porta Nuova in relazione alla forma urbis milanese
La struttura urbana di Milano dall’inizio del secolo scorso a oggi rivela particolari capacità di adattarsi a quei cambiamenti che di volta in volta diverse condizioni di abitabilità e istanze di innovazione sollecitano. Tali cambiamenti, dalle edificazioni avvenute in passato sui tracciati dei piani regolatori ai più recenti interventi di sostituzione di edifici o di parti di tessuto urbano obsoleto, si configurano prevalentemente come operazioni di collage. Tra questi incessanti mutamenti, gli alterni e controversi tentativi di conquista del cielo – rappresentati dai primi edifici alti degli inizi del ventesimo secolo ai contemporanei grattacieli che stanno costellando lo skyline della città – sono quelli che ne mettono alla prova in modo più manifesto la forma urbis. E con stimoli al cambiamento di immagine e di uso, portati dagli emergenti rituali di fruizione urbana e dai diversi modi di vivere la città e i sui spazi aperti.