Books by José C. Santos-Paz
Hildegard von Bingen In the heart of God, Sara Salvadori, 2022
A full reproduction of the medieval composer and visionary's final theological tract, illuminated... more A full reproduction of the medieval composer and visionary's final theological tract, illuminated shortly after her death
Between 1142 and 1174, the German mystic, composer and writer Hildegard von Bingen created three visionary books: Scivias (Know the Ways); Liber Vitae Meritorum (Book of the Rewards of Life); and Liber Divinorum Operum(Book of Divine Works). This latter work―reproduced in this sumptuous new volume―consists of a sequence of ten scenes that invites human beings to climb the road of virginitas toward the recomposition of their own selves in union with the divine caritas.
The refined miniatures in the Lucca manuscript―reproduced here with a simple key explaining their symbolic significance―were produced about 20 years after Hildegard’s death and provide a masterful illustration of the architecture of her vision. The dialogue with the images from her first work, Scivias (published in Skira’s Hildegard von Bingen: A Journey into the Images) casts light on the unifying design that connects them.
Hildegard von Bingen (1098–1179) was a German Benedictine nun and polymath. She is renowned as a composer of sacred monophonic music, as well as for her three volumes of visionary theology: Scivias, the Liber Vitae Meritorum and the Liber Divinorum Operum. In recent decades, her music has proved immensely popular with performers of medieval music. In 2012, she was named a Doctor of the Church, one of only four women with that distinction in the Catholic church.
Hildegard von Bingen Nel cuore di Dio Sara Salvadori, 2021
“Io, vita di fuoco della sostanza divina, fiammeggio sulla bellezza dei campi, riluco nelle acque... more “Io, vita di fuoco della sostanza divina, fiammeggio sulla bellezza dei campi, riluco nelle acque e ardo nel sole, nella luna e nelle stelle; e col vento che è fatto d’aria suscito in vita tutte le cose, vivificandole con la vita invisibile che tutto sostiene.”
Dall’estremo limite del firmamento Hildegard contempla la ruota della creazione nel cuore di Dio. Immagine di una sfera girevole, instrumentum cosmologico, al cui interno abita l’uomo, descritto nelle sue misure e proporzioni e nei movimenti interni dell’anima e del corpo. Questo lo scenario raccolto nel Libro delle opere divine e raffigurato nelle preziose miniature del Codice di Lucca. Una lunga sequenza che in dieci scene invita l’umanità a completare il viaggio dalla terra al cielo sulla via della virginitas, verso la ricomposizione del proprio sé fino alle nozze mistiche in cui maschile e femminile si ricongiungono nella Caritas divina, nel cuore di Dio.
DESCRIZIONE
«Quali sono gli elementi dell’eredità di Ildegarda che ci attirano e che possono rinn... more DESCRIZIONE
«Quali sono gli elementi dell’eredità di Ildegarda che ci attirano e che possono rinnovare la nostra speranza oggi? I vari contributi di questo volume rispondono testimoniando la sua straordinaria intelligenza mistica e la sua immaginazione creativa. Ma gettano anche luce sulla fame di sapienza che è sia il cruccio che la promessa del nostro tempo.» (Dom Laurence Freeman OSB)
La sinergia fra un approccio contemplativo spirituale a Ildegarda di Bingen, Dottore della Chiesa, e alcuni risultati della ricerca più recente sulla sua figura e le sue opere, ha ispirato il ciclo d’incontri, tenuto presso il Centro fiorentino della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana, da cui prende vita questo volume. L’intenzione che ne sorregge la struttura è di fornire un filo che, attraversando diverse sfaccettature degli scritti e della fama di Ildegarda, ne restituisca l’ispirazione profondamente unitaria e olistica, dalla teologia alla profezia, dalla musica alla medicina, e ne mostri la ricchezza, cui le letture unilaterali date nel corso dei secoli – e talvolta ancora oggi riproposte – non rendono giustizia. L’accostamento di stili di scrittura diversi fa in un certo modo da specchio alla diversità delle opere e alla gamma espressiva della stessa Ildegarda, compreso il ciclo iconografico da lei stessa progettato per il primo libro della sua trilogia profetica, Scivias.
Gli autori e i contributi del libro “Le vie di Ildegarda”:
I. SAPERI
Michela Pereira, L’insegnamento di una madre sapiente
Benedetta d’Anghera, Il lessico musicale nell’opera di Ildegarda di Bingen: per una semantica di ‘symphonia’
Cecilia Panti, Suono, parola, soffio: acustica del simbolo trinitario in Ildegarda di Bingen
José Carlos Santos Paz, Profetessa dei Germani e Sibilla del Reno: sulla reputazione profetica di Ildegarda di Bingen
II. CONTEMPLAZIONE
Sara Salvadori, La contemplazione via di sapienza
Dom Bernardo Francesco M. Gianni OSB, Microcosmo e macrocosmo nell’esperienza mistica e monastica di Ildegarda di Bingen
III. CURA
Giovanni Giambalvo Dal Ben, Ildegarda, l’arte della cura
Edición, traducción y estudio de José Carlos Santos Paz.
El libro contiene la edición crítica y ... more Edición, traducción y estudio de José Carlos Santos Paz.
El libro contiene la edición crítica y el estudio de un recetario altomedieval donde se emplean sustancias procedentes de animales cuadrúpedos tanto para un uso farmacológico como mágico. Su fuente principal es el «Liber medicine ex animalibus» de Sexto Plácido, aunque un tercio de las recetas procede de otras fuentes. Además de un indudable interés lingüístico, filológico y antropológico, la obra testimonia la trasmisión y la recepción del saber médico antiguo y tardoantiguo durante la Edad Media.
El recetario que aquí se edita bajo el título facticio de Liber medicine ex quadrupedibus consist... more El recetario que aquí se edita bajo el título facticio de Liber medicine ex quadrupedibus consiste en una recopilación de remedios médicos (tanto mágicos como farmacológicos) elaborados con sustancias y órganos procedentes de animales cuadrúpedos. En su mayor parte se reelabora material procedente de una obra probablemente tardoantigua titulada Liber medicine ex animalibus, atribuida a un enigmático Sexto Plácido Papiriense; el otro tercio procede de diversas fuentes (no todas identificadas) que seguramente fueron adaptadas de manera semejante a aquella. La recopilación es anónima y data de época altomedieval. La gran coincidencia con el Liber medicine ex animalibus ha provocado que uno y otro recetarios hayan sido considerados como dos redacciones de un original perdido y que ambos hayan sido atribuidos a Sexto Plácido: la consideración del Liber medicine ex quadrupedibus como «redacción a» de Sexto Plácido ha tenido como consecuencia algunos errores metodológicos en la edición del texto, que aquí se pretenden subsanar. Por lo demás, la obra es de gran interés para el conocimiento de la medicina altomedieval (concretamente de la medicina zooterápica, un género poco representado) y para el estudio de la historia de la lengua latina y de las formas de transmisión de los textos llamados «vivos».
Verso l'anno 1220, il priore del monastero cistercense di Eberbach realizzò una compilazione di d... more Verso l'anno 1220, il priore del monastero cistercense di Eberbach realizzò una compilazione di diversi scritti della mistica Ildegarde di Bingen riferiti ai tempi futuri, con l'intenzione di rifutare la dottrina pseudo-gioachimita che considerava imminente il momento della nascita dell'Anticristo. Questa opera, intitolata Speculum futurorum temporum, ebbe un grande successo, come dimostra l'elevato numero di manoscritti che la tramandano (più di 100); il testo, però, non ha avuto mai una edizione a stampa. Oltre a uno studio della tradizione manoscritta e della fortuna dell'opera di Gebenone, che evidenzia, in particolare, l'importante ruolo che il testo ebbe per la reputazione di Ildegarde come profetessa, il volume offre l'edizione critica della prima redazione dell'opera, basata su un gruppo di manoscritti che, per la loro provenienza, datazione e contenuto presentano la versione più vicina all'originale.
Edita: BIBLIOTECA-ARQUIVO TEATRAL . FRANCISCO PILLADO MAYOR. © Da presente edición: DEPARTAMENTO ... more Edita: BIBLIOTECA-ARQUIVO TEATRAL . FRANCISCO PILLADO MAYOR. © Da presente edición: DEPARTAMENTO DE FILOLOxfAs FRANCESA E GALEGO-PORTUGUESA DA UN IVERSIDADE DA CORUÑA © Da tradución: XOSÉ CARLOS SANTOS PAZ I.S.B.N. 84-95322-17-X Depósito L<gaI: C -1480/99 Impresión: LUGAMI Artes Gráficas (Betanzos) Distribución: BAHIA EDICIONS. Vicente Aleixandre. 59 -baixo 15009 A Cowña. Tel. 981 28 81 25 baiaedicions@cemiga.es 7 Despois de Ue orpor a forma en que recibe as súas visións, Hildt::garde dirixiu a Bernardo a seguime pelici6n: . Pai bo e mansísimo, eslOU poSta na rúa alma para que me reveles nesta conversa se prefi res que manifeste islO [as visi6ns] publicamenre ou que garue silencio_o A resposra de Bernardo fu i: .,donde existe un saber interior e unha unción que ensina todas as cousas, ¿que podemos nós ensinar ou acon· sellar?_ {ed. L. van Ackcr, HiJMgardis Bing(1lJiJ Epútolarium, vol. 1, CCCM 91 , Turnhout, Brepols, 1991, pp. 3·7, Epp. 1 e IRl. 13 Xos( CARLos SANTOS PAZ Úrsula (a Ece/esia) incluída na Sinfonía da harmonía das revela-ci6ns celestiaif'.
CD-ROM by José C. Santos-Paz
P. Mastandrea-L. Tessarolo (eds.), Classic of the Middle Ages I / I classici del Medioevo Latino I, 2006
Tesis doctorales 98: Humanidades y ciencias sociales / Teses de doutoramento 98: Humanidades e ciencias sociais, 1998
Papers by José C. Santos-Paz
Te.Tra. 8. La trasmissione dei testi latini del Medioevo / Mediaeval Latin Texts and Their Transmission. Opere anonime e pseudoepigrafe (ed. L. Castaldi), 2023
Te.Tra. 8. La trasmissione dei testi latini del Medioevo / Mediaeval Latin Texts and Their Transmission. Opere anonime e pseudoepigrafe (ed. L. Castaldi), 2023
Micrologus XXXII. "Dicitur". Hearsay in Science, Memory and Poetry, 2024
Medieval prophecies played a fundamental role in the spreading of news (often fake news), in orde... more Medieval prophecies played a fundamental role in the spreading of news (often fake news), in order to create public opinion on certain issues. For this reason, they were frequently associated with rumors, although the manifestations of this relationship are varied and complex. First, this contribution describes the ways of transmission (direct and indirect) of prophecies that favored the creation of rumors, focusing on preaching. In addition, different cases are considered that demonstrate the interaction between rumors and prophecies, in particular the tradition of Merlin, the legends about Emperor Frederick II and the news regarding the birth of Antichrist.
Le metafore dell’amicizia, dell’amore e della pace (secoli XI-XII). In ricordo di Peter Dronke (ed. A. Paravicini Bagliani), 2023
The contribution is focused on two textual units compiled after the death of Hildegard: the epist... more The contribution is focused on two textual units compiled after the death of Hildegard: the epistolary collection preserved in Ms. Lat. qu. 674 of the Staatsbibliothek in Berlin, and the so-called Solutiones XXXVIII questionum. Both texts testify to the existence of a friendship network around Hildegard which, in large measure, was justified by her prophetic reputation. The use of the metaphor was relevant in communication with the members of this network, as it is shown especially in the analysis of the Berlin letters, which also exemplify the complexity of Hildegard's allegorical constructions. Regarding Solutiones, in addition to the above questions, hypotheses are offered about its composition, and about the organic form that the text presents in the «Riesenkodex». The comparison with the material that preserves the «Berlin fragment» (a compilation that also transmits the Ms. Lat. qu. 674) provides evidence of the existence of draft responses that were ultimately discarded.
Anuario de estudios medievales, 2022
Resumen: Se conoce como fragmento de Berlín una miscelánea atribuida a Hildegarde de Bingen y con... more Resumen: Se conoce como fragmento de Berlín una miscelánea atribuida a Hildegarde de Bingen y conservada en un solo manuscrito (Staatsbibliothek Preußischer Kulturbesitz, Lat. Qu. 674). A partir del análisis de varios pasajes se propone una interpretación del fragmento como un texto no unitario, probablemente una recopilación de escritos variados conservados en el scriptorium de Rupertsberg de manera dispersa y que, al menos en parte, representan ideas, bocetos o redacciones descartadas de las obras de Hildegarde, producto quizás de un contexto de autoría colaborativa. Algunos pasajes referidos a la rota del Liber diuinorum operum permiten intuir la existencia de instrucciones textuales para la elaboración de las ilustraciones del manuscrito de Lucca, Biblioteca Statale, 1942, cuyo origen parece estar próximo al del códice de Berlín que contiene el fragmento.
Rivista di storia del Cristianesimo, 2022
Minerva. Revista de Filología Clásica, 2021
A partir de la propia experiencia como editor del Liber medicine ex quadrupedibus, un recetario a... more A partir de la propia experiencia como editor del Liber medicine ex quadrupedibus, un recetario altomedieval de zooterapia, se reflexiona sobre la dificultad de detectar errores de arquetipo en textos compilatorios que tuvieron una tradición actualizante y sobre los criterios para corregirlos. Se discuten, en particular, varias enmiendas que se han propuesto recientemente.
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Books by José C. Santos-Paz
Between 1142 and 1174, the German mystic, composer and writer Hildegard von Bingen created three visionary books: Scivias (Know the Ways); Liber Vitae Meritorum (Book of the Rewards of Life); and Liber Divinorum Operum(Book of Divine Works). This latter work―reproduced in this sumptuous new volume―consists of a sequence of ten scenes that invites human beings to climb the road of virginitas toward the recomposition of their own selves in union with the divine caritas.
The refined miniatures in the Lucca manuscript―reproduced here with a simple key explaining their symbolic significance―were produced about 20 years after Hildegard’s death and provide a masterful illustration of the architecture of her vision. The dialogue with the images from her first work, Scivias (published in Skira’s Hildegard von Bingen: A Journey into the Images) casts light on the unifying design that connects them.
Hildegard von Bingen (1098–1179) was a German Benedictine nun and polymath. She is renowned as a composer of sacred monophonic music, as well as for her three volumes of visionary theology: Scivias, the Liber Vitae Meritorum and the Liber Divinorum Operum. In recent decades, her music has proved immensely popular with performers of medieval music. In 2012, she was named a Doctor of the Church, one of only four women with that distinction in the Catholic church.
Dall’estremo limite del firmamento Hildegard contempla la ruota della creazione nel cuore di Dio. Immagine di una sfera girevole, instrumentum cosmologico, al cui interno abita l’uomo, descritto nelle sue misure e proporzioni e nei movimenti interni dell’anima e del corpo. Questo lo scenario raccolto nel Libro delle opere divine e raffigurato nelle preziose miniature del Codice di Lucca. Una lunga sequenza che in dieci scene invita l’umanità a completare il viaggio dalla terra al cielo sulla via della virginitas, verso la ricomposizione del proprio sé fino alle nozze mistiche in cui maschile e femminile si ricongiungono nella Caritas divina, nel cuore di Dio.
«Quali sono gli elementi dell’eredità di Ildegarda che ci attirano e che possono rinnovare la nostra speranza oggi? I vari contributi di questo volume rispondono testimoniando la sua straordinaria intelligenza mistica e la sua immaginazione creativa. Ma gettano anche luce sulla fame di sapienza che è sia il cruccio che la promessa del nostro tempo.» (Dom Laurence Freeman OSB)
La sinergia fra un approccio contemplativo spirituale a Ildegarda di Bingen, Dottore della Chiesa, e alcuni risultati della ricerca più recente sulla sua figura e le sue opere, ha ispirato il ciclo d’incontri, tenuto presso il Centro fiorentino della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana, da cui prende vita questo volume. L’intenzione che ne sorregge la struttura è di fornire un filo che, attraversando diverse sfaccettature degli scritti e della fama di Ildegarda, ne restituisca l’ispirazione profondamente unitaria e olistica, dalla teologia alla profezia, dalla musica alla medicina, e ne mostri la ricchezza, cui le letture unilaterali date nel corso dei secoli – e talvolta ancora oggi riproposte – non rendono giustizia. L’accostamento di stili di scrittura diversi fa in un certo modo da specchio alla diversità delle opere e alla gamma espressiva della stessa Ildegarda, compreso il ciclo iconografico da lei stessa progettato per il primo libro della sua trilogia profetica, Scivias.
Gli autori e i contributi del libro “Le vie di Ildegarda”:
I. SAPERI
Michela Pereira, L’insegnamento di una madre sapiente
Benedetta d’Anghera, Il lessico musicale nell’opera di Ildegarda di Bingen: per una semantica di ‘symphonia’
Cecilia Panti, Suono, parola, soffio: acustica del simbolo trinitario in Ildegarda di Bingen
José Carlos Santos Paz, Profetessa dei Germani e Sibilla del Reno: sulla reputazione profetica di Ildegarda di Bingen
II. CONTEMPLAZIONE
Sara Salvadori, La contemplazione via di sapienza
Dom Bernardo Francesco M. Gianni OSB, Microcosmo e macrocosmo nell’esperienza mistica e monastica di Ildegarda di Bingen
III. CURA
Giovanni Giambalvo Dal Ben, Ildegarda, l’arte della cura
El libro contiene la edición crítica y el estudio de un recetario altomedieval donde se emplean sustancias procedentes de animales cuadrúpedos tanto para un uso farmacológico como mágico. Su fuente principal es el «Liber medicine ex animalibus» de Sexto Plácido, aunque un tercio de las recetas procede de otras fuentes. Además de un indudable interés lingüístico, filológico y antropológico, la obra testimonia la trasmisión y la recepción del saber médico antiguo y tardoantiguo durante la Edad Media.
CD-ROM by José C. Santos-Paz
Papers by José C. Santos-Paz
Between 1142 and 1174, the German mystic, composer and writer Hildegard von Bingen created three visionary books: Scivias (Know the Ways); Liber Vitae Meritorum (Book of the Rewards of Life); and Liber Divinorum Operum(Book of Divine Works). This latter work―reproduced in this sumptuous new volume―consists of a sequence of ten scenes that invites human beings to climb the road of virginitas toward the recomposition of their own selves in union with the divine caritas.
The refined miniatures in the Lucca manuscript―reproduced here with a simple key explaining their symbolic significance―were produced about 20 years after Hildegard’s death and provide a masterful illustration of the architecture of her vision. The dialogue with the images from her first work, Scivias (published in Skira’s Hildegard von Bingen: A Journey into the Images) casts light on the unifying design that connects them.
Hildegard von Bingen (1098–1179) was a German Benedictine nun and polymath. She is renowned as a composer of sacred monophonic music, as well as for her three volumes of visionary theology: Scivias, the Liber Vitae Meritorum and the Liber Divinorum Operum. In recent decades, her music has proved immensely popular with performers of medieval music. In 2012, she was named a Doctor of the Church, one of only four women with that distinction in the Catholic church.
Dall’estremo limite del firmamento Hildegard contempla la ruota della creazione nel cuore di Dio. Immagine di una sfera girevole, instrumentum cosmologico, al cui interno abita l’uomo, descritto nelle sue misure e proporzioni e nei movimenti interni dell’anima e del corpo. Questo lo scenario raccolto nel Libro delle opere divine e raffigurato nelle preziose miniature del Codice di Lucca. Una lunga sequenza che in dieci scene invita l’umanità a completare il viaggio dalla terra al cielo sulla via della virginitas, verso la ricomposizione del proprio sé fino alle nozze mistiche in cui maschile e femminile si ricongiungono nella Caritas divina, nel cuore di Dio.
«Quali sono gli elementi dell’eredità di Ildegarda che ci attirano e che possono rinnovare la nostra speranza oggi? I vari contributi di questo volume rispondono testimoniando la sua straordinaria intelligenza mistica e la sua immaginazione creativa. Ma gettano anche luce sulla fame di sapienza che è sia il cruccio che la promessa del nostro tempo.» (Dom Laurence Freeman OSB)
La sinergia fra un approccio contemplativo spirituale a Ildegarda di Bingen, Dottore della Chiesa, e alcuni risultati della ricerca più recente sulla sua figura e le sue opere, ha ispirato il ciclo d’incontri, tenuto presso il Centro fiorentino della Comunità Mondiale per la Meditazione Cristiana, da cui prende vita questo volume. L’intenzione che ne sorregge la struttura è di fornire un filo che, attraversando diverse sfaccettature degli scritti e della fama di Ildegarda, ne restituisca l’ispirazione profondamente unitaria e olistica, dalla teologia alla profezia, dalla musica alla medicina, e ne mostri la ricchezza, cui le letture unilaterali date nel corso dei secoli – e talvolta ancora oggi riproposte – non rendono giustizia. L’accostamento di stili di scrittura diversi fa in un certo modo da specchio alla diversità delle opere e alla gamma espressiva della stessa Ildegarda, compreso il ciclo iconografico da lei stessa progettato per il primo libro della sua trilogia profetica, Scivias.
Gli autori e i contributi del libro “Le vie di Ildegarda”:
I. SAPERI
Michela Pereira, L’insegnamento di una madre sapiente
Benedetta d’Anghera, Il lessico musicale nell’opera di Ildegarda di Bingen: per una semantica di ‘symphonia’
Cecilia Panti, Suono, parola, soffio: acustica del simbolo trinitario in Ildegarda di Bingen
José Carlos Santos Paz, Profetessa dei Germani e Sibilla del Reno: sulla reputazione profetica di Ildegarda di Bingen
II. CONTEMPLAZIONE
Sara Salvadori, La contemplazione via di sapienza
Dom Bernardo Francesco M. Gianni OSB, Microcosmo e macrocosmo nell’esperienza mistica e monastica di Ildegarda di Bingen
III. CURA
Giovanni Giambalvo Dal Ben, Ildegarda, l’arte della cura
El libro contiene la edición crítica y el estudio de un recetario altomedieval donde se emplean sustancias procedentes de animales cuadrúpedos tanto para un uso farmacológico como mágico. Su fuente principal es el «Liber medicine ex animalibus» de Sexto Plácido, aunque un tercio de las recetas procede de otras fuentes. Además de un indudable interés lingüístico, filológico y antropológico, la obra testimonia la trasmisión y la recepción del saber médico antiguo y tardoantiguo durante la Edad Media.
In the sermon for the feast of St. Francis, an early work, Pierre d'Ailly poses some characteristic themes of his ecclesiological thought, such as the vision of the History of the Church in terms of a series of persecutions or the interpretation of the Great Schism as a moment of change. However, unlike other works of his, he does not establish a relationship between the Schism and the arrival of the Antichrist, but considers it a just punishment for the corruption of the clergy that will lead to a state of peace led by the Franciscan order. To this end, it relies on the prophetic authority of Hildegard de Bingen, and (in a not very explicit way) on images and ideas that come from the Franciscan spiritual tradition.
Te. Tra and C.A.L.M.A.'s workshops at SISMEL, Florence, Via Montebello 7
Le profezie in versi nel Trecento", a cura di Lorenzo Geri e Michele Lodone («Linguistica e Letteratura», XLV, 1-2, 2020, pp. 9-307)
Dialogheranno con gli autori:
Alessio Decaria, Università di Udine
Gian Luca Potestà, Università Cattolica di Milano
José Carlos Santos Paz, Universidade da Coruña
Università Ca’ Foscari Venezia - BIFLOW Project
9 settembre 2021, ore 17:00-19:00
link per iscriversi:
https://unive.zoom.us/meeting/register/tZYvf-yorjsrHdVIGsChhvLv_EaKUXDaCveZ
La natura interdisciplinare del volume imponeva una discussione a più voci, che coinvolgesse specialisti di storia del cristianesimo medievale, di filologia e letteratura italiana e di filologia mediolatina. Le pagine che seguono ospitano gli interventi dei tre relatori: Gian Luca Potestà, Alessio Decaria e José C. Santos Paz.
Platonic Concepts and Images (2008); Sacred and Profane Thought in the Early Middle Age (2016). The homage of S.I.S.M.E.L. and of those who have accepted to speak at the conference – the title of which includes, not by chance, the word “friendship” – is intended both as a token of affection and as an intellectual tribute.
Papers by P. Boitani, Ch. Burnett, J. Marenbon, A. Paravicini Bagliani, M. Pereira, J. C. Santos Paz, J.-Y. Tilliette, J. Ziolkowski.